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CRISI DI GOVERNO INCOMPRENSIBILE E DANNOSA PER L'ITALIA
Vogliamo che la crisi sia parlamentarizzata
La crisi di governo in piena pandemia, causata dal ritiro delle ministre di Italia Viva, sta mettendo in difficoltà l'Italia e tutti i cittadini che si aspettano risposte alle difficoltà economiche causate del covid, che chiedono che la campagna vaccinale prosegua il più velocemente possibile, e che vogliono responsabilità e dedizione in questi mesi drammatici.
NICOLA ZINGARETTI:
Quello di Italia Viva è un errore gravissimo contro l'Italia, perché noi avremmo bisogno di nuovi investimenti, di lavoro, di sanità, di combattere la pandemia e non certo di una crisi di governo. Tutti i partiti di maggioranza e il presidente Conte avevano dato la disponibilità a costruire insieme una visione del futuro, un patto di legislatura, e questo rende la scelta di Italia Viva di fronte a questa disponibilità ancora più incomprensibile. Ora è a rischio tutto: sono a rischio gli investimenti per il digitale e la green economy, è a rischio sicuramente anche il Mes, perché è una scelta che frena il processo di ricostruzione dell’Italia. Oggi ci sono stati 500 morti circa e noi apriamo una crisi di governo? Io francamente non lo capisco. Abbiamo sempre chiesto che il governo si rinnovasse, non che cadesse e si aprisse una crisi. Perché quando si fa una alleanza è troppo semplice esprimere il proprio punto di vista e pretendere che esso si affermi. L'esperienza precedente alla nostra aveva collocato l'Italia su una linea anti europeista. Oggi grazie al Pd l'Italia è stata ricollocata in un solco europeista e dato il contributo decisivo anche per una innovazione dell'Europa, che era quello che auspicavamo e che sembrava un sogno all'inizio della campagna per le europee. Oggi l'Europa sta facendo delle scelte che danno il senso della chiusura della stagione del rigore. Se non ci fosse stato il governo italiano con questa linea politica la storia del mondo sarebbe diversa. Si sta aprendo una fase in cui abbiamo voluto che il Parlamento avesse centralità nelle scelte che andremo a fare. Parlamentarizzare non e' una sfida, ma una necessità' e un passaggio delicato collocato nella sede appropriata, che è il Parlamento. Ogni forza politica dovrà assumersi per le sue scelte, nella chiarezza, le proprie responsabilità.
GRAZIANO DELRIO:
Vogliamo come gruppo dei democratici che la crisi sia parlamentarizzata, che ci siano le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, perché è giusto che ci sia un percorso trasparente, che garantisca il ruolo del Parlamento e delle istituzioni preposte alla gestione della crisi. La scelta di Italia Viva è stata ingiustificata e grave. ll Paese vive una condizione di emergenza e difficoltà, certo non aveva bisogno di una crisi di governo. Si stava lavorando al rilancio dell'azione di governo, alla definizione del Patto di legislatura, ad affrontare i nodi aperti con quello che abbiamo chiamato 'metodo Recovery', cioè il dialogo ed il confronto anche serrato ma finalizzato a migliorare il lavoro dell'esecutivo e della maggioranza. Tutto questo è stato travolto da una decisione grave che ha rischiato di fare unicamente un grande favore alla destra. La stabilità e la solidità del governo, soprattutto in questa fase, sono un bene primario da salvaguardare. Abbiamo voluto 'parlamentarizzare' la crisi perché il percorso fosse trasparente e chiaro a tutti. E nel frattempo siamo impegnati affinché nessun provvedimento rimanga sospeso e che tutti, dallo scostamento di bilancio ai decreti ristori, alla conversione di quelli sanitari procedano ordinatamente. La drammatica crisi economica e sociale innescata dalla pandemia ha messo a nudo le fragilità del sistema Paese accentuando strutturali squilibri e diseguaglianze.
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AVANTI CON MISURE DI PRUDENZA, ACCELERARE VACCINI PER DOCENTI
Informativa del Ministro Speranza
Il contrasto all'emergenza si affronta con spirito di unità nazionale e di coordinamento regionale. Abbiamo cercato di mettere in sicurezza il Paese. È necessaria quindi la proroga dell'emergenza e continuare con le cosiddette zone, come strumento di pre-allerta messo a punto per le Regioni, mantenendo quel principio di adeguatezza e proporzionalità. Stiamo continuando ad attuare misure di prudenza, restrittive, perché abbiamo visto che ogni volta che vengono allentate l’rt puntualmente risale. Questa non può e non deve essere una battaglia fra rigoristi ed aperturisti. Dobbiamo riuscire a riconoscere i vantaggi e gli aspetti positivi delle cose che abbiamo fatto, tutti insieme. Non è il successo di questo governo, ma di tutto il Paese. Abbiamo vaccinato un milione di persone, è solo il primo passo. Il Partito Democratico non metterà mai in competizione giovani e anziani, chiede soltanto di prendere in considerazione, una volta esauriti i vaccini per gli over 80enni, di mettere in sicurezza i docenti, per poter riprendere una attività scolastica molto importante.
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DECRETO NATALE
Respinte le pregiudiziali di costituzionalità
Le pregiudiziali usano due argomenti opposti, ambedue sbagliati. Il primo argomento è sempre il solito, sulla illegittimità dei DPCM, ma la riserva di legge della Costituzione consente di mettere norme di principio in un decreto e norme di dettaglio nei DPCM, quindi non c'è nulla di illegittimo. L'altro argomento è opposto: Avete fatto un decreto per un breve periodo. Sì, ma l'alternativa era fare un DPCM che andava a intaccare i diritti e quindi non si poteva fare; era giusto fare un decreto anche per un breve periodo. Per questi motivi abbiamo votano NO, e le pregiudiziali sono state respinte.
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MILLEPROROGHE
Respinte le pregiudiziali di costituzionalità
La Corte costituzionale ha chiarito che la natura del “Milleproroghe” è quella di non coprire un ambito materiale ben definito, il riferimento alle proroghe è un riferimento trasversale. Quindi l'idea che il provvedimento sia illegittimo colpirebbe tutti i “Milleproroghe” della storia della Repubblica. Anche per questo abbiamo respinto le pregiudiziali di costituzionalità, soprattutto dopo che la Corte costituzionale con la sentenza n. 22 del 2012 l'ha confutata.
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PER LA CURA E IL SOSTEGNO DEI PAZIENTI COLPITI DA SLA
Mozione approvata
La SLA è una patologia rara, che colpisce 6.000 persone in Italia. Questa mozione vuole rappresentare uno sprone affinché al Senato si faccia presto e si arrivi all'approvazione del progetto di legge. Poiché al momento non esistono cure efficaci e definitive, l'obiettivo assistenziale è quello di rendere la vita delle persone affette da SLA più semplice, più autonoma, più rispondente ai loro bisogni e ai loro desideri. La presa in carico deve essere precoce e ogni paziente ha un suo programma di trattamento e ha bisogno dei suoi ausili necessari, che non sono pochi: respiratore, pompa di nutrizione, un PC per comunicare. Ogni paziente ha un suo caregiver, che deve conoscere la malattia e deve avere i contatti con l'équipe multidisciplinare che segue il paziente, che è un'équipe molto ricca, fatta dal medico di famiglia, il neurologo, il fisiatra, lo pneumologo, il gastroenterologo, il foniatra, il dietista, lo psicologo, l'infermiere.
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CENTENARIO DELLA NASCITA DI LEONARDO SCIASCIA
Un intellettuale laico
Sciascia è stato un intellettuale politico, consigliere comunale al comune di Palermo eletto da indipendente nelle file del Partito comunista italiano, deputato alla Camera eletto tra le file del Partito radicale. Si è trattato di un intellettuale strano, largamente incompreso, di certo un intellettuale europeo per il quale la linearità del pensiero era più forte delle mille contraddizioni attorno a cui si è avviluppata la storia del nostro Paese e delle sue culture politiche. Fu un nemico giurato della mafia, ma combatté con tutte le sue forze l'idea per cui la mafia si potesse contrastare attraverso un'eccezione allo Stato di diritto, che lui fermamente condannava. Fu nemico del clericalismo a qualsiasi chiesa appartenessero i clericali. Un intellettuale laico.
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BUON LAVORO A MAURIZIO MARTINA
Complimenti per la nomina a vicedirettore della Fao
I migliori auguri di buon lavoro a Maurizio Martina per il suo incarico di Vice Direttore della FAO. Perdiamo un parlamentare autorevole, ma portiamo alla FAO competenza, visione e passione sui temi della sovranità alimentare. Un sapere già sperimentato con Expo e con la Carta di Milano, con la sua guida del ministero per l'Agricoltura. Buon lavoro Maurizio, siamo certi che la FAO potrà avvalersi di un contributo importante e di un impegno appassionato per affrontare anche le nuove difficoltà nell'accesso al cibo generate dal Covid.
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RILANCIARE POLITICHE SCOLASTICHE CON PERCORSO CHE COINVOLGA TUTTI
A causa dell'emergenza sanitaria dallo scorso anno scolastico si assiste ad una forzata sospensione, anche per periodi prolungati, delle attività didattiche in presenza. Per tutelare comunque il diritto allo studio degli studenti sono state messe a disposizione delle scuole e degli studenti iniziative e strumenti per favorire l'apprendimento a distanza, attraverso la modalità della DAD. Emerge la necessità di conoscere l'effettivo impatto di quella che viene chiamata ‘perdita di apprendimento’ prodotta dalla pandemia. Inoltre, sempre a causa della pandemia, lo scorso anno scolastico, le prove standardizzate Invalsi relative non sono state svolte. Siamo consapevoli dell'importanza, per i circa tre milioni di studenti della scuola secondaria ancora bloccati in Dad, della riapertura della scuola in presenza e delle gravi conseguenze che comporta ritardarla ulteriormente. Seguiamo le proteste degli studenti e le loro richieste. Percepiamo l'ansia delle famiglie e la loro preoccupazione. Per questo chiediamo che si faccia un’indagine seria sulle difficoltà, sulle opportunità colte e sui risultati raggiunti. E dobbiamo intervenire anche per fornire sostegno e formazione agli insegnanti. In una pandemia il tema dell'apprendimento non si risolve nella chiusura-apertura delle scuole, ma è molto più complesso. Per questo serve un progetto di ampio respiro che faccia sentire docenti, studenti e famiglie accompagnati in un percorso decisivo per il Paese. La centralità della scuola è per noi un tema fondamentale, anche per questo chiediamo alla ministra un rilancio delle politiche scolastiche.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Conte Lunedì 18, ore 12.00, comunicazioni del Presidente del Consiglio sulla situazione politica.
Misure anti covid Mercoledì 20, dalle 9.30, esame delle ulteriori misure anti-covid per fronteggiare i rischi della pandemia.
Scostamento Mercoledì 20, dalle ore 16.00, esame della Relazione di autorizzazione allo scostamento di Bilancio.
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