n. 138 - 28 novembre 2025

INACCETTABILE RESA DEI CONTI NEL GOVERNO
SULLA PELLE DELLE DONNE

La maggioranza rompe il patto per l’approvazione della legge sul consenso

In Aula alla Camera, la capogruppo democratica Chiara Braga ha chiesto alla ministra Roccella di chiarire il motivo dell’interruzione del percorso comune e condiviso sulle leggi sul consenso in materia di violenza sessuale e sull’introduzione del reato di femminicidio.

Dopo essere stato approvato all’unanimità alla Camera, infatti, al Senato la destra si rimangia la parola e blocca l’approvazione della legge sul consenso.

Braga ha ricordato alla ministra le parole da lei stessa pronunciate pochi giorni fa, intervenendo a un convegno alla Camera, quando aveva dichiarato: “io conto sul fatto che anche le nuove leggi che stiamo portando in aula il 25 novembre, cioè la legge sul reato di femminicidio e la legge sul consenso abbiano anche queste l'unanimità”.

E poi cos’è successo?

Perché quel percorso si è interrotto? Dobbiamo pensare che la Presidente Meloni sia stata sfiduciata dalla sua maggioranza su un tema così importante per tutte le donne?

 Si sta consumando una resa dei conti tutta all’interno della maggioranza sulla pelle delle donne.

Contrariamente a quanto afferma la Ministra Roccella o Salvini, non si effettua alcuna inversione dell'onere della prova, che rimane ovviamente, in capo all'accusa: è lo Stato (il pubblico ministero) a dover provare ogni elemento del reato, inclusa l’assenza di consenso.

TEMI DELLA SETTIMANA

FEMMINICIDIO: BENE L’INTRODUZIONE DEL REATO AUTONOMO MA SERVE EDUCAZIONE AFFETTIVA E MAGGIORE PREVENZIONE

La Camera approva all’unanimità

Con 237 sì la Camera ha approvato il disegno di legge che introduce nel codice penale il nuovo articolo 577-bis, ossia il femminicidio. Il reato si configura quando l’omicidio di una donna è commesso come atto di discriminazione, odio o prevaricazione; mediante atti di controllo, possesso o dominio sulla vittima in quanto donna; in relazione al rifiuto della donna di instaurare o mantenere un rapporto affettivo; come atto di limitazione delle libertà individuali della donna.

In estrema sintesi, il reato si configura quando la vittima viene uccisa perché donna, in quanto donna.

I dati Eures ci dicono che, dal 2000 ad oggi, in Italia, sono quasi 3.200 le donne vittime di femminicidio e, soltanto nel 2025, più di 90 donne sono state uccise da uomini che, per l'80 per cento, avevano un ruolo affettivo, relazionale o familiare nelle loro vite.

È importante introdurre il reato autonomo di femminicidio nel codice penale, perché viene riconosciuta la matrice culturale del reato. In Aula sono state ricordate le parole di Michela Murgia, secondo la quale con femminicidio non si indica il sesso della persona morta ma il motivo per cui è stata uccisa.

 

DDL SEMPLIFICAZIONI: FAVORI TRAVESTITI DA FINTE SEMPLIFICAZIONI

Scippati gli enti locali

La Camera ha approvato in via definitiva il cosiddetto Ddl Semplificazioni. I voti favorevoli sono stati 124, i contrari 73, gli astenuti 6. Il Partito Democratico ha votato contro.

Pur condividendo in linea di principio l’obiettivo di semplificare norme e procedure che riguardano la vita dei cittadini e delle imprese, il PD ha stigmatizzato per prima cosa il metodo che la maggioranza di centrodestra ha seguito per l’esame del provvedimento, il quale è passato dai 33 articoli presenti al Senato, ai 74 del testo arrivato alla Camera. Più del doppio. Non c’è stato né il tempo, né il modo di analizzarli in maniera approfondita.

La semplificazione è un processo serio, che deve seguire anche determinati criteri, invece il Governo ha preferito non ascoltare nessuno, non ha voluto ascoltare le opposizioni, i richiami dell'ANCI, le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, dei professionisti, delle imprese.

Riguardo questi 74 articoli, che trattano materie completamente eterogenee, dall’agricoltura ad alta precisione all’immigrazione, alla professione di guida alpina, alle aree di parcheggio delle strutture alberghiere, al trasporto pubblico, alle competenze del comandante del porto, alle spedizioni numismatiche, al trasporto degli animali, agli  spettacoli dal vivo, al riordino dell’ACI, alla cremazione e dispersione delle ceneri, al furto degli autoveicoli, alle farmacie, ai fanghi di depurazione, all’edilizia scolastica, solo per citarne alcune.

 

ESTENSIONE SSN AI CITTADINI ISCRITTI ALL’AIRE È PASSO AVANTI

Sosteniamo le nostre comunità all’estero

Pur non accogliendo tutte le nostre proposte, il provvedimento approvato alla Camera, con il voto favorevole del PD, rappresenta un passo avanti per dare concretezza ai diritti di cittadinanza di chi vive all'estero e per riavvicinare i cittadini italiani che vivono fuori dai confini nazionali con il nostro Paese.

Fino ad oggi, infatti, al momento dell'iscrizione all'AIRE i cittadini sono cancellati dal Servizio sanitario nazionale, mantenendo una copertura limitata alle sole cure di emergenza, di conseguenza i cittadini iscritti all'AIRE nei paesi extra-europei, non avendo a disposizione lo strumento della TEAM, sono completamente impossibilitati ad accedere alle prestazioni del medico di famiglia e ai servizi del Servizio sanitario nazionale.

Con questa proposta di legge viene esteso l'accesso al servizio sanitario nazionale anche agli iscritti all'Aire fuori dall'Europa. In questo modo rendiamo le difficili realtà dei ragazzi e delle famiglie che vanno all'estero meno pesanti e diamo loro la possibilità di potersi curare nel loro Paese d'origine, dove spesso tornano per ricongiungersi con le proprie famiglie.

 

IL BRACCONAGGIO ITTICO È UN FENOMENO CRIMINALE STRUTTURATO

Dal provvedimento piccoli passi avanti ma servono risorse

Il contrasto al bracconaggio ittico deve essere più efficace. Per molti territori, come ad esempio i territori del Delta, delle province di Rovigo, Ferrara, Mantova, Ravenna e Padova, è un tema fondamentale. Non parliamo più di semplice frodo ma di un fenomeno criminale strutturato, organizzato con ruoli, gerarchie, competenze tecniche e profitti davvero rilevanti.

Nelle audizioni, le Forze dell'ordine hanno fornito dati concreti. Ogni gruppo può guadagnare da 20.000 a 40.000 euro a settimana, operando in squadre da 4 o 5 persone prevalentemente di notte e in aree difficili da controllare. Solo lungo l'asta del Po si contano oltre 200 bracconieri abituali e il giro d'affari complessivo stimato supera i 5 o 6 milioni di euro all'anno.

Noi non stiamo parlando di pescatori improvvisati. Parliamo di persone che svuotano interi tratti di fiume o di lago con reti illegali lunghe centinaia di metri. Utilizzano elettrostorditori, veleni e fertilizzanti che devastano pesci, micro fauna ed ecosistemi. Non è un fenomeno marginale, ma è un vero e proprio business criminale che distrugge l'ambiente, danneggia l'economia legale, la pesca legale e la pesca sportiva e che mette a rischio la salute pubblica.

Intervenire è necessario. Con questo testo alcuni passi avanti vengono fatti e alcuni contenuti sono condivisibili – per queste ragioni il PD si è astenuto - ma sono parziali. Dobbiamo essere chiari: questa legge non è la risposta che i nostri territori si attendono. Perché? Per un motivo semplice: mancano le risorse. Con l'invarianza finanziaria non può esserci una risposta vera e incisiva e non si contrastano organizzazioni criminali strutturate senza uomini, senza mezzi, senza turni notturni e senza controllo della filiera commerciale.

 

IL GOVERNO INTENSIFICHI L’AZIONE DIPLOMATICA PER RIPORTARE A CASA ALBERTO TRENTINI

Interrogazione PD al Ministro degli Esteri

È più di un anno che assistiamo all'ingiusta detenzione in Venezuela del cooperante Alberto Trentini. Abbiamo quindi presentato in commissione esteri un’interrogazione urgente al Ministro Tajani, denunciando la lentezza dell’iniziativa politica e diplomatica italiana anche alla luce della recente liberazione del cooperante francese Camilo Castro.

Con questa interrogazione abbiamo chiesto chiarimenti sulle criticità che hanno accompagnato la mancata missione in Venezuela dell’inviato del governo italiano Luigi Vignali, invitando il Ministro degli Esteri a mettere in atto con urgenza nuove iniziative sul piano politico-diplomatico, compresa una nuova missione dell’inviato speciale se questa fosse utile a facilitare il rapido rientro in Italia di Trentini.

 

MELONI FERMI SALVINI SUL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO

Sono altre le priorità per il Mezzogiorno

"Meloni fermi Salvini. Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è sbagliato, anacronistico e rappresenta solo l’ennesimo atto di incaponimento del Ministro dei Trasporti contro ogni buon senso e in violazione della legge.

Le risorse pubbliche dovrebbero essere indirizzate alle vere priorità del Mezzogiorno e alle infrastrutture indispensabili per Calabria e Sicilia: ferrovie moderne, sicurezza del territorio, mobilità quotidiana, collegamenti efficaci e sostenibili, risorse idriche.

Non esiste alcuna giustificazione per disperdere miliardi in un’opera che non risponde ai bisogni reali dei cittadini e rischia di diventare un colossale spreco di denaro pubblico. 

Il Partito Democratico sarà presente sabato a Messina e continuerà a utilizzare tutti gli strumenti democratici per fermare un progetto irrazionale e difendere le vere priorità infrastrutturali dell’Italia. Ci candidiamo a rappresentare queste istanze con responsabilità e con uno spirito unitario, sostenendo le richieste che arrivano con forza da tutte le comunità coinvolte”.

Queste le parole della capogruppo PD Chiara Braga e di Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD in Sicilia e capogruppo nella commissione Trasporti , durante la conferenza stampa per denunciare l’assurdità del progetto di Matteo Salvini.

 

USTICA: VERITÀ E GIUSTIZIA NON POSSONO ESSERE ARCHIVIATI

L’impegno per la giustizia non si fermi

La Strage di Ustica non può essere archiviata. La ricerca della verità e della giustizia è un diritto che non ha scadenza, è quanto dichiarato dal Partito democratico durante la conferenza stampa alla Camera dei Deputati, insieme all'Associazione Parenti Vittime della Strage di Ustica.

Una vicenda di tale importanza non può essere dimenticata o archiviata senza che siano fatti tutti gli sforzi necessari per scoprire la verità. La politica ha una responsabilità morale e istituzionale, quella di garantire che la memoria delle vittime non venga cancellata.

L'impegno per la giustizia non può fermarsi, ma va portato avanti con determinazione, come istituzioni e cittadini, per garantire la verità su quanto accaduto quella notte. Anche nella richiesta di archiviazione c'è una verità: quella sera un aereo di un paese alleato abbatté il DC9 Itavia. E l'archiviazione è chiesta per la mancata collaborazione di paesi come Francia e Usa nel dichiarare i dati dell'aereo. Non archiviare, quindi, anche perché Governo, Parlamento e associazioni premono per superare queste resistenze.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

FILIERA MODA: LA DESTRA APRE ALLO SFRUTTAMENTO, NO ALLO SCUDO, SERVONO TUTELE VERE

In aula abbiamo denunciato con forza le gravissime condizioni di sfruttamento presenti in alcune filiere del settore moda, dove subappalti irregolari e veri e propri sistemi di caporalato continuano a generare violazioni inaccettabili dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nonostante la gravità del fenomeno, la maggioranza ha inserito nel Ddl sulle Pmi una norma che di fatto introduce uno scudo per le imprese capofila dotate di filiera certificata, escludendone la responsabilità amministrativa anche in presenza di sfruttamento accertato. Una scelta che rischia di lasciare senza tutela i lavoratori e che, peraltro, non è stata neppure richiesta dalle stesse imprese del settore.

Abbiamo chiesto alla Ministra Calderone quali iniziative urgenti intenda mettere in campo per rafforzare i controlli, limitare i subappalti a cascata e assicurare la piena tutela dei diritti dei lavoratori. Di fronte a un fenomeno così esteso e allarmante servono azioni concrete, controlli efficaci e strumenti reali per contrastare lo sfruttamento. Le risposte ricevute, invece, restano vaghe e del tutto insufficienti.

Vai allo speciale

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Legge delegazione europea 2025
Da martedì, esame e votazioni sulla delega al governo per il recepimento delle direttive europee.

Consenso informato in ambito scolastico  
Da m
artedì, esame con votazioni del disegno di legge riguardante le disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico.

Imposta municipale immobili posseduti da cittadini AIRE
Nel corso della settimana la Camera discuterà della proposta di legge in materia di equiparazione del regime fiscale, nell’applicazione dell’imposta municipale propria, relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero.

Vai al Calendario