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n. 140 - 12 dicembre 2025
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DL ECONOMIA: PD CONTRARIO A UN PROVVEDIMENTO SENZA STRATEGIA
Manca una politica economica realmente efficace
La Camera ha approvato il decreto economia, il Partito Democratico ha votato convintamente contro perché contiene misure disomogenee, da RFI a Milano-Cortina, fino agli enti locali, senza una reale strategia di politica economica e incapace di offrire risposte concrete a imprese e famiglie.
Abbiamo avanzato proposte per dare coerenza al provvedimento, puntando su investimenti infrastrutturali mirati, sul sostegno all’accesso alla prima casa e su una gestione efficace delle risorse PNRR e PNC. Sul capitolo Milano-Cortina abbiamo inoltre denunciato disparità di trattamento tra gli enti coinvolti, compresa l’ingiustificata esclusione del Comune di Milano dalla possibilità di riconoscere straordinari al personale impegnato nell’organizzazione.
In estrema sintesi è un decreto frammentato, ingiusto e inefficace, che mostra tutta la distanza tra ciò di cui il Paese avrebbe bisogno e la direzione impressa dal Governo Meloni.
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IL DDL CONCORRENZA È UN TESTO POVERO, PRIVO DI CONTENUTI RIFORMATORI
Niente per la crescita, niente per l’equità
Il Ddl Concorrenza è un provvedimento povero, privo di contenuti riformatori e incapace di incidere sugli ostacoli regolatori e amministrativi che frenano la concorrenza in Italia. Non solo ignora le raccomandazioni europee, le segnalazioni dell’Autorità garante della concorrenza e gli impegni del Pnrr, ma trascura anche le esigenze concrete di famiglie e imprese. La verità è che il governo Meloni ha paura di decidere, non vuole aprire, non vuole modernizzare. Preferisce la rendita alla competizione, l’attesa al cambiamento, la propaganda alle riforme. Il nostro giudizio è dunque severo. La concorrenza non è una parola astratta: è un diritto dei cittadini, è uno strumento di giustizia sociale ed economica, è un fattore di crescita e di innovazione.
Le nostre proposte avevano un tratto comune semplice ma essenziale: considerare la concorrenza come un impegno concreto di sviluppo, una promessa di libertà e progresso. Il nostro voto è contrario perché questa non è la legge che l’Italia merita, che le famiglie si aspettano, che le imprese chiedono e che servirebbe per attuare il Pnrr e per competere in Europa.
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RAFFORZARE LA PREVENZIONE E LE OPPORTUNITÀ CONCRETE PER UNO STILE DI VITA SANO
Mozione Pd
Sulla prevenzione sanitaria si parla molto ma si agisce troppo poco. In Aula abbiamo presentato una mozione PD per sottolineare l’importanza della prevenzione in ambito sanitario. E sulla necessità di uno stile di vita sano. Il 70% delle patologie, infatti, hanno origine da come viviamo e cosa mangiamo. Ecco che quindi servono educazione e opportunità concrete per cambiare in meglio lo stile di vita, perché è inutile affermare la necessità teorica di mangiare sano se poi nel portafoglio non ci sono soldi a sufficienza per fare la spesa.
Prevenzione significa avere una medicina di prossimità, che è il luogo di organizzazione di una sanità che arriva al cittadino che ne ha bisogno. Prevenzione significa ridurre la distanza tra le autorizzazioni e la distribuzione dei farmaci perché 18 mesi sono troppi. Prevenzione significa affrontare la medicina di genere, oggi troppo al maschile come se le donne fossero destinate solo a essere caregiver familiari. Prevenzione significa ristabilire il patto tra tutti gli attori in campo nel mettere al primo posto il mantenimento della salute e la responsabilizzazione nel mantenersi sani e mantenere sana la collettività.
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RIDURRE LA LIBERTÀ DI STAMPA È RIDURRE LA QUALITÀ DELLA DEMOCRAZIA
No alle querele temerarie contro i giornalisti
La libertà di manifestare il proprio pensiero è un principio cardine della nostra Costituzione e alla base della democrazia. Non possiamo dimenticare episodi pesanti come l'attentato a Ranucci, il caso della Paragon dei giornalisti spiati e altri che hanno colpito profondamente la nostra libertà di espressione e il nostro sistema democratico.
Occorre prendere misure concrete a tutela della nostra Costituzione e democrazia e la mozione che abbiamo presentato va in questa direzione. Chiediamo, infatti, che il Governo si impegni per una legge sulle querele temerarie, per proteggere i giornalisti da azioni legali usate con l'unico scopo di intimidirli; la riforma della disciplina sulla diffamazione; di intervenire sulla legge n. 47/1948 sulla stampa, modificare i codici penali e, soprattutto, disincentivare l'uso della reclusione a scopo preventivo nei confronti dei giornalisti.
Abbiamo chiesto, inoltre, che Parlamento venga informato su tutti gli sviluppi riguardanti il caso dello spyware Graphite e sull'uso delle tecnologie da parte delle autorità italiane, di sbloccare lo stallo in cui da oltre un anno versa la commissione di Vigilanza sulla Rai, segnale chiaro di come la politica stia soffocando l'indipendenza del nostro servizio pubblico di informazione e democrazia, che è necessaria per il buon funzionamento delle istituzioni democratiche
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SCONGIURARE IL FALLIMENTO DELLA MISSIONE DEL PNRR PER LA SCUOLA
Ritardi e inadempienze rischiano di compromettere un investimento straordinario
Giovedì 11 dicembre abbiamo organizzato una conferenza stampa per richiamare l’attenzione su un’emergenza che riguarda la missione del PNRR destinata alla costruzione di scuole nuove, moderne, sicure e sostenibili.
I sindaci di Città di Castello in Umbria, di San Polo d’Enza in Emilia Romagna, di Barberino Tavarnelle e San Gimignano in Toscana hanno raccontato i problemi che si trovano a fronteggiare, con edifici demoliti in attesa di lavori sospesi per ritardi, gravi inadempienze o fallimenti delle ditte appaltatrici. Episodi che rischiano di essere la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio.
Abbiamo quindi richiamato il Governo a interventi immediati.
La realtà del PNRR sui territori, infatti, è fatta di difficoltà, con scuole ridotte in cumuli di macerie, contratti rescissi e nessuna garanzia di riuscire a completare i lavori entro i termini stabiliti. Nonostante gli aggiornamenti tempestivi al ministero dell’Istruzione e del Merito niente è stato fatto. Abbiamo lanciato un appello ai sindaci per raccogliere i casi problematici e impegnare l’esecutivo a trovare una soluzione per non sprecare un’occasione straordinaria per studentesse e studenti.
La Missione del PNRR, che punta a sostituire circa 195 scuole obsolescenti, rischia di fallire. Nonostante i propositi iniziali, i cantieri sono in grave ritardo e questo rischia di condizionare pesantemente il raggiungimento degli obiettivi. La scuola italiana, fondamentale per il nostro futuro, è ancora una priorità solo a parole. È ora che il Governo prenda misure concrete per evitare che l'intero progetto di ristrutturazione delle scuole venga compromesso, mettendo a rischio un investimento così importante.
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SULLA VICENDA DEL SAN RAFFAELE E SULLA TRATTATIVA GRUPPO GEDI IL GOVERNO RIFERISCA IN AULA
Presentate due informative urgenti
Abbiamo chiesto al Ministro Schillaci di venire in Aula a riferire su quanto sta accadendo al San Raffaele. Prendiamo atto della tempestività con cui è stato sollevato il direttore generale, ma restano questioni importanti da chiarire. Non vorremmo infatti che ci trovassimo di fronte solo alla punta di un iceberg, in cui accanto all'eccellenza ci siano anche buchi nell'operatività quotidiana che mettono addirittura a rischio la vita dei pazienti. Ci sono tutte le condizioni perché il Parlamento e l’Aula possano avere un'informativa urgente nell'interesse di tutti, a cominciare dai pazienti e di tutti i cittadini italiani.
Inoltre, abbiamo chiesto un’informativa urgente al Governo anche sulle vicende che riguardano la vendita del gruppo Gedi. La vendita de La Repubblica e de La Stampa, oltre come è stato ricordato La Sentinella del Canavese e le radio, è una vicenda che va avanti da mesi nell'assoluta e totale opacità. Soltanto alcune settimane fa John Elkann si era recato a La Stampa e aveva rilanciato il ruolo del giornale, sostanzialmente negando che ci fossero trattative. E invece, in questi giorni. è apparso in maniera evidente che esiste una trattativa globale che riguarda anche La Repubblica e La Stampa. Abbiamo espresso la vicinanza del Partito Democratico ai lavoratori ma, soprattutto alla loro richiesta, alla richiesta del Cdr e di tutti i lavoratori che sono in assemblea di chiarezza e di garanzie serie.
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ACCADE ALLA CAMERA
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico
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PER IL CROLLO DEMOGRAFICO NON BASTANO I BONUS SPOT
Il calo demografico è una delle principali minacce per la tenuta sociale, economica e previdenziale del Paese. Nonostante la gravità del problema, il Governo continua a rispondere con misure episodiche e propagandistiche. Bonus come quelli per asilo nido, mamme lavoratrici o nuove nascite restano interventi isolati, senza una strategia che affronti le cause strutturali: precarietà lavorativa, costo della vita, carenza di servizi educativi 0-3 anni, alloggi inaccessibili e difficoltà di conciliazione vita-lavoro-famiglia.
Anche i congedi parentali restano insufficienti e squilibrati, con effetti negativi sulla partecipazione femminile al lavoro e sulle scelte di maternità.
Per questo, in Aula abbiamo chiesto al Governo di superare la logica dei bonus spot e adottare una strategia organica con più servizi educativi, congedi paritari e retribuiti, misure di conciliazione efficaci, lavoro stabile e politiche abitative adeguate.
La risposta della Ministra Roccella è stata, però, del tutto inadeguata. L’esecutivo ancora una volta rimane distante dalle reali necessità del Paese.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Comunicazioni del Presidente del Consiglio Mercoledì, alle ore 11,30, il Presidente del Consiglio dei ministri renderà le sue comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo del 18 e del 19 dicembre.
Salute e sicurezza sul lavoro Da martedì esame e votazioni sul provvedimento recante misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Pubblicità sentenze assoluzione Da martedì esame e votazioni sulla proposta di legge in materia di pubblicità delle sentenze di assoluzione o proscioglimento.
Diritto allo sutdio Nel corso della settimana l'Aula esaminerà la proposta di legge in materia di diritto allo studio e prevenzione della dispersione scolastica.
Attività educative e e ricreative non formali Esame e votazioni sulla delega al governo riguardante le attività educative ricreative non formali.
Legge di bilancio A partire da venerdì esame e votazioni sul Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e Bilancio pluriennale per il triennio 2026-2029.
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