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CRISI AL BUIO ERRORE GRAVISSIMO
Al lavoro per un quadro più solido
La scelta di aprire una crisi al buio è un errore gravissimo, e agli occhi dei cittadini è incomprensibile perché crea incertezza e interrompe il rilancio dell'azione di governo. Noi Democratici abbiamo iniziato questa avventura con due pregiudiziali: una forte aderenza ai principi costituzionali e una solida vocazione europeista. Il Parlamento è il rappresentante del popolo, il popolo non si esprime solo quando vota, il popolo si esprime attraverso gli atti che ogni suo rappresentante, che rappresenta la Nazione senza vincolo di mandato, ogni giorno decide e fa. La scelta europeista rafforza quello che per noi Democratici è la prospettiva principale: la difesa, in questo Paese, dei ceti più deboli. Perché istituzioni europee più forti, istituzioni italiane più forti significano una barriera di protezione per i ceti più deboli. Quando le istituzioni sono forti i poveri non hanno nulla da temere. Rafforzare le istituzioni, dare stabilità al governo, dargli un orizzonte solido è un modo per stare dalla parte dei più deboli. Questo è un punto essenziale, è un punto di cultura politica. Noi siamo chiamati a rispondere non solo dall'emergenza sanitaria, ma dall'urgenza di una voce che sale dal nostro Paese e che chiede un Paese più giusto, più unito e più forte.
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APPROVATO IL DECRETO NATALE
Più ristori a chi finora ha avuto meno
Abbiamo votato un decreto che limita e circoscrive; senza illuderci dobbiamo andare avanti con una taratura continua delle misure che devono essere imposte con quella prudenza che si deve quando alla politica tocca limitare i diritti delle persone. Questo lavoro è stato fatto d'intesa con le regioni. Questa battaglia la stiamo facendo bene e i fatti non si discutono: rispetto ad un anno fa abbiamo 60 mila nuovi operatori sanitari di cui 40 mila tra medici e infermieri; abbiamo impegnato 12 miliardi in più di stanziamenti nel 2020 per il servizio sanitario nazionale. La sfida più urgente è fare presto e bene le vaccinazioni. Prima medici e operatori sanitari, poi gli anziani, poi gli insegnanti, gli operatori educativi e del terzo settore, le persone fragili e gli assistenti familiari. Inoltre lo scostamento votato oggi consentirà una nuova fase di ristori soprattutto a favore di chi ha avuto gravi perdite in termini di fatturato. Soprattutto in favore di chi chi nel 2020 ha avuto di meno.
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APPROVATO LO SCOSTAMENTO Di BILANCIO
Subito 32 miliardi per lavoratori e imprese
Questo scostamento era stato annunciato nella discussione sulla Legge di Bilancio e ha orientato anche quello sulla Legge Ristori. Il provvedimento si inserisce, quindi, dentro un percorso articolato e l'urgenza della sua approvazione è legata anche all’approvazione di un decreto che renda le risorse rapidamente operanti. Sono risorse per il lavoro, sia per quello privato che per quello autonomo, un sostegno per le imprese penalizzate dalle chiusure, per la sanità e per gli enti locali, e per affrontare la questione delle cartelle esattoriali. Risorse, dunque, sulle quali il Parlamento dà un'indicazione forte su come devono essere utilizzate.
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EMANUELE MACALUSO
Quasi un secolo di vita combattendo con le parole e con le idee
Emanuele Macaluso è stato un uomo che ha vissuto quasi un secolo combattendo con le parole, con le idee. Un uomo che da molto tempo non aveva incarichi pubblici ma non per questo aveva rinunciato a svolgere un ruolo pubblico. Un uomo che da ragazzo aveva vissuto nella sua Sicilia l'ingiustizia, una ingiustizia così grande e inaccettabile da spingerlo alla ribellione. E da li' l'iscrizione al Partito Comunista clandestino e la lotta antifascista. Poi l'esperienza da leader sindacale, la lotta alla mafia agraria e al latifondo, dirigente politico, prima in Sicilia, poi a livello nazionale con Togliatti, Longo e Berlinguer. Ricordiamo alcune delle parole che hanno segnato la sua vita. La prima è Unità: il nome del giornale che ha diretto negli anni Ottanta, ma anche la sua stella polare, l'unità delle forze progressiste e della sinistra. La seconda parola è garantismo, non il sinonimo peloso di impunità per gli amici ma l'idiosincrasia per qualsiasi forma di giustizialismo. E l'ultima parola è curiosità, e dentro a questa curiosità c'era una immensa fiducia nell'uomo e nella politica.
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CHIEDIAMO IL RILASCIO DI NAVALNY, GRAVE IL SILENZIO DI LEGA E FDI
Quanto sta accadendo ad Alexei Navalny è molto grave e tutta la comunità internazionale deve denunciare le autorità della Russia per questo arresto ingiusto e illegale. Il Partito democratico ha sollevato la questione nell'Aula della Camera per dare in questo modo voce al leader dell'opposizione a Putin, miracolosamente sopravvissuto lo scorso agosto a un tentativo di avvelenamento. Sarebbe importante sentire su questa triste storia anche le voci della Lega e di Fdi, che invece tacciono in maniera inqualificabile su una vicenda drammatica. Sarebbe un bel messaggio quello di un Parlamento italiano unanime nel condannare questa ingiusta detenzione e nel ribadire la richiesta di rilascio.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Europa
Da lunedì ore 12.00, esame della Legge di delegazione europea e Relazione consuntiva sulla partecipazione all'Ue.
Giustizia
Mercoledì dalle ore 16.00, comunicazioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sullo stato della giustizia.
Mozioni e ratifiche
Da lunedì, esame delle mozioni riguardanti: cure palliative nel contesto della pandemia; piano nazionale per l'infanzia e l'adolescenza; deposito nazionale per i rifiuti radioattivi; investimenti nel settore sanitario; processo di vendita della Borsa italiana. Ratifica dell'accordo Italia-Grecia sulle rispettive zone marittime.
Giunta per le autorizzazioni
Da mercoledì, esame della Relazione della giunta in materia di acquisizione dei tabulati telefonici nei confronti del deputato Zicchieri. Ed esame della Relazione di insindacabilità nei confronti del deputato Stefano Esposito.
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