n. 25 del 12 maggio 2023

 

IL GOVERNO MELONI BOCCIA OPZIONE DONNA

Non basta una Presidente donna per fare politiche per le donne

Alla Camera il governo Meloni ha bocciato la mozione del Pd che chiedeva il ripristino di Opzione Donna, eliminata nell’ultima legge di Bilancio. Con motivazioni incomprensibili, questa destra continua a prendersela con i più deboli e in tante non potranno più accedere a una misura di giustizia sociale.
Sono, infatti, più di 20 mila le lavoratrici costrette a rinviare la pensione. Inoltre, viene introdotta una disparità di trattamento tra chi ha figli e chi no: una discriminazione che porta il Paese indietro di decenni e soprattutto dimostra ancora una volta che non basta una Presidente del Consiglio donna per fare politiche per le donne.

TEMI DELLA SETTIMANA

OK LA DIGITALIZZAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI MA SERVONO PIÙ TUTELE PER I RISPARMIATORI

Necessaria maggiore prudenza

Sul disegno di legge in materia di criptovalute ci siamo astenuti, perché se da un lato viene data attuazione a un settore importante della finanza digitale europea - anche grazie al recepimento nel nostro ordinamento del regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito – ed entriamo finalmente nel processo di digitalizzazione dei mercati finanziari, dall’altro però sono stati respinti due nostri emendamenti che avevano l’obiettivo di migliorare le tutele per i piccoli risparmiatori.
Sarebbe stato opportuno prevedere, per il responsabile del registro, l'obbligo di verificare il possesso di adeguate conoscenze sui tipi di investimento da parte dei risparmiatori e la verifica, ai fini delle autorizzazioni necessarie da parte di Consob, di competenze ed esperienze adeguate dei gestori, sempre a tutela maggiore dei risparmiatori stessi. Era necessaria, quindi, una maggiore prudenza, anche perché si è scelto di aprire a una pluralità di piattaforme e registri.

 

ACCELERARE SU TRANSIZIONE VERDE

Presentata mozione sul Piano europeo RepowerEu

Le politiche energetiche del governo per garantire la transizione verde, e rendere il nostro Paese meno dipendente dalla Russia, devono essere più efficaci e coinvolgere maggiormente il Parlamento. I progetti del Pnrr al piano REPowerEu, infatti, sono numerosi e la loro piena attuazione è fondamentale. Riguardano: il contrasto alla povertà energetica; il contributo alla diffusione delle energie rinnovabili, il miglioramento dell'efficienza energetica e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili; la riqualificazione della forza lavoro per acquisire competenze verdi.

 
 

SUL NUCLEARE APPROCCIO DEL GOVERNO CONFUSO E IDEOLOGICO

 

Sostenere a livello UE gli obiettivi di decarbonizzazione

 

Abbiamo chiesto al governo di confermare e sostenere a livello europeo e nazionale ogni sforzo necessario per realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione, provvedendo ad inviare alla Commissione Europea l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) entro giugno, e dando priorità alle fonti rinnovabili sulle quali dobbiamo puntare.
Per quanto riguarda l’energia nucleare, la maggioranza vuole riportare sul tavolo una discussione in modo approssimativo, confuso, senza una chiara strategia e senza aver fatto i conti con la pesante eredità del passato. È necessario ripartire da un serio piano che indichi la via per le scorie delle centrali nucleari.
Non si può perdere altro tempo perché, oltre alla necessità della messa in sicurezza dei territori, bisogna ottemperare alle direttive europee per interrompere la procedura d'infrazione attualmente in atto.

QUESTION TIME

SUL RINNOVO CONTRATTI DAL GOVERNO RISPOSTE INADEGUATE

 

Nonostante siano molti anni che milioni di lavoratori di diverse categorie attendono il rinnovo del loro contratto di lavoro, il governo si è presentato in Aula per dare risposte totalmente inadeguate.
Per il rinnovo del contratto di lavoro del pubblico impiego nel Def il governo non ha messo un euro. La formazione professionale attende il rinnovo da dieci anni, la vigilanza da sette. Il Partito democratico è al fianco dei lavoratori che chiedono diritti, salario e retribuzioni adeguate.

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Dl ponte sullo Stretto
Da lunedì, a partire dalle ore 12, esame e votazioni sul provvedimento riguardante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

Dl bollette
Da mercoledì, a partire dalle ore 10.30, esame e votazioni sul provvedimento riguardante misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale.