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NEGATA LA POSSIBILITÀ AI FUORI SEDE DI VOTARE ALLE ELEZIONI POLITICHE
La nostra proposta per il voto stravolta dal governo
La proposta di legge approvata dalla Camera dei deputati non è la proposta presentata dal Partito Democratico, che ne aveva chiesto l’esame nella quota di provvedimenti che spettano all’opposizione. La nostra proposta regolava l’esercizio del diritto di voto degli elettori che hanno stabilito temporaneamente il loro domicilio in una regione diversa di quella di residenza per le elezioni politiche, europee e referendum, attraverso la presentazione, tramite SPID, di una domanda da parte dell’interessato. Il voto sarebbe stato esercitato in un giorno antecedente a quello previsto per la votazione, in seggi appositamente allestiti, nel comune in cui si è domiciliati.
Ma, a sorpresa, la maggioranza di centrodestra ha approvato in commissione un emendamento del relatore interamente sostitutivo del testo base. Il nuovo testo delega il governo a disciplinare il voto fuori del comune di residenza. Il testo è stato ulteriormente modificato in Aula dalla maggioranza restringendo la possibilità di votare fuori dal proprio comune solo per le consultazioni referendarie o europee. Escludendo le politiche. Abbiamo di fronte una maggioranza sorda, che stravolge una proposta di legge in quota opposizione sul voto ai fuori sede, togliendo la possibilità a milioni di persone, spesso giovani studenti o lavoratori, di votare alle elezioni politiche.
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SUL MES LA MAGGIORANZA SCAPPA
Indebolita credibilità dell’Italia
Mercoledì 5 luglio doveva essere il giorno risolutivo ma il governo Meloni, sul Mes, ha deciso ancora una volta di non decidere. L'Italia resta così l'ultimo Paese a non aver ratificato uno strumento utile per l’economia. Non si è mai vista una maggioranza scappare su una questione così importante. L'unico risultato del governo è bloccare l'entrata in vigore del Mes e indebolire la credibilità dell'Italia di fronte all'Europa. Meloni si illude di utilizzare la mancata ratifica del trattato come merce di scambio e pressione verso i nostri partner europei su altri argomenti: dalla riforma del patto di stabilità alla revisione del Pnrr. Ma la maggioranza, preda di una narrazione sovranista, è in realtà divisa al suo interno e incapace di prendere decisioni rilevanti.
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COMMISSIONE COVID INUTILE E DANNOSA
La destra usa le istituzioni contro gli avversari
Una commissione d’inchiesta sul Covid che esclude dall’indagine l'operato delle regioni, le quali hanno in base alla Costituzione gran parte delle competenze relative alla gestione della sanità, è una farsa. E un grande imbroglio verso il Paese, perché significa non voler far chiarezza su quanto accaduto. La maggioranza di destra – che nei momenti più difficili della pandemia occhieggiava a No Vax e No Mask – ha votato per l’istituzione di questa commissione, la quale così com’è impostata non ha alcuna autorevolezza e ha una sola finalità: non quella di indagare su quanto accaduto, e sugli errori che pure ci sono stati, ma di mettere in atto una vendetta politica contro chi si è trovato a gestire una delle più grandi emergenze degli ultimi cento anni. Per questo non abbiamo partecipato al voto.
La pandemia è stata un dramma di dimensioni mondiali, che avrebbe dovuto insegnarci come trattare meglio il sistema sanitario, come investire su prevenzione e cura, come la ricerca può aiutare l’umanità. Questa commissione, invece, è inutile e dannosa, mentre galoppano i tagli alla sanità e viene messa a rischio l’universalità del servizio nazionale e del diritto alla salute.
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VALORIZZARE PROFESSIONI PEDAGOGICHE CON STRATEGIA MULTILIVELLO
Bene l’intergruppo composto da maggioranza e opposizione
Il provvedimento, esaminato dalla Camera, interviene nuovamente sulle figure del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico, già oggetto di interventi normativi importanti nella XVII legislatura, con quella che è normalmente ricordata come la proposta di legge della deputata Vanna Iori (Pd).
Crediamo sia fondamentale mettere al centro le relazioni educative nei vari contesti territoriali e sostenere le professioni del pedagogista e dell'educatore che accompagnano e sostengono l'opera della scuola nel rapporto genitori-studenti-insegnanti.
Dobbiamo combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa. Le figure professionali dell'educatore e del pedagogista sono preposte a questi scopi. Le loro sono competenze specifiche, differenti da quelle degli insegnanti. Riteniamo significativo aver eliminato, nel passaggio in Aula, l’esame di Stato quale condizione per l’iscrizione all’Albo. Vogliamo, inoltre, sottolineare l’importanza del lavoro svolto dall’intergruppo, costituito da parlamentari di maggioranza e di opposizione, tra Camera e Senato. Bene, infine, che il governo abbia accolto il nostro ordine del giorno che chiede un tavolo tecnico incaricato di affrontare le tante problematiche presenti.
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AMPLIARE QUATTORDICESIMA PER PENSIONI BASSE
Ma la maggioranza boccia nostra mozione
Sulle pensioni, come su molti altri temi, la destra non solo si è fermata alle promesse elettorali ma ha addirittura fatto cassa penalizzando le donne e non indicizzando gli assegni medi. Manca un progetto serio di riforma per dare alle nuove generazioni un sistema previdenziale sostenibile e capace di garantire una vita dignitosa.
A sostegno dei pensionati con pensioni basse la nostra proposta è molto chiara: intervenire con un ampliamento stabile della quattordicesima, a sostegno dei circa 5 milioni di pensionati con pensioni inferiori a 500 euro al mese.
Strumento, questo, introdotto nel 2007 dal governo di centrosinistra. Non una misura meramente assistenziale, poiché tiene conto degli anni di contribuzione, quindi fa capire che versare i contributi aiuta non solo a determinare le pensioni nel momento della liquidazione, ma anche a determinare la misura del sostegno nel caso si sia maturata una pensione bassa. Con la nostra mozione abbiamo chiesto l'aumento degli importi e della platea di applicazione della quattordicesima. Purtroppo, però, la maggioranza di centrodestra l'ha bocciata.
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MATTEOTTI ODIATO PERCHÉ RACCONTÒ LA VERITÀ SUL FASCISMO
Approvato ddl sulle celebrazioni per il centenario delle morte
Giacomo Matteotti è stato tutta la vita dalla parte dei più deboli; nei suoi scritti giovanili e nel suo impegno politico e organizzativo appare forte l'influsso dell'ideologia evangelizzante di Camillo Prampolini e Nicola Badaloni, oltre a quello di Filippo Turati, assertori di un'azione politica di massa capace di suscitare il riscatto delle classi lavoratrici.
L'odio nei confronti di Matteotti, purtroppo, arriva da lontano; a Ferrara già nel gennaio 1921 un gruppo di agrari gridò ai fascisti che bisognava ammazzare l'onorevole Matteotti. Fu aggredito fisicamente, e dal marzo 1921 i fascisti gli impedirono di tornare in Polesine. Un odio dovuto anche al fatto che Matteotti denunciò nell'Aula di Montecitorio, quello che accadeva. Raccontava le aggressioni dei capilega nel cuore della notte, la violenza del fascismo agrario nel Polesine.
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PAROLE SGARBI INDEGNE, RISPOSTA SANGIULIANO INSODDISFACENTE
Durante il Question time abbiamo evidenziato la gravità di quanto accaduto al MAXXI, con il turpiloquio fallocrate di Vittorio Sgarbi, e abbiamo chiesto al ministro Sangiuliano di sollevarlo dall’incarico istituzionale di sottosegretario.
Abbiamo manifestato la nostra insoddisfazione per la risposta del ministro, chiedendo come sia possibile che un sottosegretario alla Cultura si esprima in quel modo senza che accada nulla. Sgarbi ha pronunciato quelle parole in un museo progettato da una donna, Zaha Hadid, creando uno iato insostenibile tra la banalizzazione delle donne e un luogo iconico frutto del genio femminile.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Riforma fiscale Da lunedì, esame e votazioni sul provvedimento in materia di delega al governo per la riforma fiscale.
Bullismo e cyberbullismo Da lunedì, esame e votazioni sulla proposta di legge in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Sviluppo delle competenze cognitive
Da lunedì, esame e votazioni sulla proposta di legge riguardante lo sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti.
Maternità surrogata
Da martedì, esame e votazioni sulla proposta di legge in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità.
Proprietà industriale
Da martedì, esame e votazioni sul disegno di legge riguardante le modifiche al codice della proprietà industriale.
Start-up
Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento in materia di promozione e sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative, mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti.
Mozioni
Da martedì, infine, esame e votazioni, sulla mozione in materia di emergenza abitativa.
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