n. 81 - 28 marzo 2020

TUTTE LE MISURE CONTRO IL CORONAVIRUS

E gli aiuti a cittadini, lavoratori e imprese

L’emergenza coronavirus ha costretto il governo a prendere numerose decisioni, che hanno avuto un impatto significativo sulla vita di tutti i cittadini, sulle lavoratrici e i lavoratori, sulle imprese. Gli obiettivi sono stati e sono: cercare di arginare il diffondersi del contagio, non lasciare nessuno da solo, aiutare chi è in difficoltà, gettare le basi per una ripresa economica quando tutto questo sarà finito. Ultimo in ordine di tempo, il decreto “Cura Italia” introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese. Si interviene su quattro fronti principali. Per prima cosa si punta a finanziare e a potenziare il Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile. Il secondo obiettivo è quello di sostenere l’occupazione e i lavoratori, attraverso l’estensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale, e a favore dei lavoratori per la difesa del lavoro prevedendo norme speciali in materia di riduzione dell'orario di lavoro e di sostegno al reddito. Si vuole poi supportare il credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia. Infine si stabilisce la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi ed altri adempimenti e incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

Il nostro pensiero va a tutte le vittime di questa pandemia, e a tutti coloro che in questi giorni e in queste ore stanno combattendo una battaglia durissima.

TEMI DELLA SETTIMANA

INFORMATIVA DEL PRESIDENTE CONTE SUL CORONAVIRUS

Fare tutto quello che serve

Questa maledetta pandemia ci porta via i nostri anziani, i nostri papà, i nostri nonni; molti non li hanno nemmeno potuti accompagnare. È stato dolore nel dolore, è stata tragedia nella tragedia. E a queste famiglie, che con compostezza hanno sopportato una situazione così penosa, va tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto, a loro va davvero il nostro applauso, perché abbiamo bisogno di dire a loro che gli siamo vicini e riconoscenti.

Auguriamo la guarigione a quanti hanno contratto il contagio, in particolar modo ai ricoverati, a quelli che sono in terapia intensiva, li aspettiamo a casa presto, e infinita gratitudine a quanti si stanno prodigando ormai da settimane per alleviare le sofferenze degli ammalati, i medici che hanno pagato con la vita, in alcuni casi, il loro senso del dovere, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari, i tantissimi della Protezione civile, le Forze dell'ordine, i militari, che davvero hanno svolto con grande attenzione e delicatezza il loro compito, e tutti i lavoratori e le lavoratrici. 

Noi dobbiamo ricominciare a investire sui beni comuni: la scuola pubblica, la sanità pubblica, l'ordine pubblico e, prima di tutto, investendo nel capitale umano, nelle università, negli ospedali, nel personale medico, negli insegnanti. Abbiamo bisogno di ripartire da lì; loro sono stati la faglia di resistenza in questi momenti e da lì dobbiamo ripartire, per potenziare e per ricominciare a proteggere e a provvedere ai nostri cittadini. Crediamo che il Governo debba avere una stella polare in questo momento; cioè si deve fare tutto quello che è necessario, niente di meno; questo deve essere chiarissimo in Europa: noi non possiamo permetterci di dimenticare nessuno, famiglie, imprese, lavoratori.

L'Europa ha cominciato, l’Europa ha una sola istituzione vera e solida, che è la BCE e la BCE è stata presente; costruiamo altre istituzioni europee che possano essere presenti; costruiamo, con impegno, gli eurobond, costruiamo l'unione bancaria, costruiamo l'assegno europeo per la disoccupazione, costruiamo grandi pilastri di welfare europeo, perché queste grandi crisi si affrontano solo in un ambito e con una solidarietà europea, perché le grandi pandemie non conoscono i confini, le grandi crisi finanziarie non conoscono i confini. 

QUESTION TIME

GARANTIRE DIRITTO ALLO STUDIO ANCHE A STUDENTI MENO ABBIENTI

A causa del coronavirus il governo ha sospeso le attività scolastiche dal 5 marzo, e al momento non è possibile prevedere quando verranno riprese. Tutti gli insegnanti hanno dovuto far fronte all’emergenza sanitaria, chiamati a trovare un’alternativa alla didattica tradizionale, ad utilizzare strumenti tecnologici per garantire agli studenti la prosecuzione delle lezioni attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, attraverso video lezioni, video interrogazioni. Al fine di assicurare a tutti gli studenti il diritto allo studio, abbiamo chiesto alla ministra Azzolina quali misure siano state messe in campo per garantire anche agli studenti meno abbienti dispositivi digitali individuali per le lezioni a distanza. L’accelerazione che l’epidemia ha prodotto sulla didattica digitale è gigantesca, siamo tutti proiettati in una gara contro in tempo. L’intera comunità educante è impegnata in una sfida enorme. L’importante è che queste novità non aumentino ulteriormente un divario già esistente e che noi dobbiamo con tutti i nostri sforzi ridurre.

 Vai allo speciale

SI TUTELI LA SICUREZZA DEI DETENUTI E DI CHI IN CARCERE LAVORA

C’è una grande preoccupazione, legata al rischio di contagio da coronavirus, che accomuna tutti i detenuti e tutti gli operatori negli istituti di pena. Anche perché le carceri sono luoghi inidonei a garantire di per sé la sicurezza rispetto al coronavirus in quanto luoghi chiusi nei quali la distanza di sicurezza non può purtroppo essere garantita. Nel decreto "Cura Italia" sono state disposte misure che dovrebbero servire a scongiurare il rischio di epidemia, però al ministro Bonafede abbiamo chiesto di informare il Parlamento se sono sufficienti e come si intendono attuare affinché diano risultati immediati. Bisogna accelerare, fare presto. Nelle carceri ci sono quasi 10mila  detenuti più della capienza. Una bomba sanitaria. Si brucino, dunque, le tappe per avere i braccialetti elettronici. Ma si faccia in modo in sede di conversione del decreto che gli autori di gravi reati restino in carcere ma quelli con buona condotta, o a cui mancano pochi mesi, o che già escono per lavorare, restino comunque ai domiciliari. E poi basta a chi vuole spaventare la gente sparlando di svuota carceri, non è così. Inoltre, avanti con più telefonate e più collegamenti skype dei detenuti con le loro famiglie, meno tensione significa maggiore sicurezza. In questo momento non chiediamo dimissioni però ci permettiamo un suggerimento: Bonafede rafforzi il vertice del Dap e si ricopra quel ruolo di vicedirettore che manca da tempo.

Vai allo speciale

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Riduzione pressione fiscale su lavoro dipendente

Martedì  31 marzo, dalle ore 10.00, esame e votazione del decreto legge riguardante le misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.

Emergenza epidemiologica Covid-19

Mercoledì 1 aprile, alle ore 17.00, Informativa urgente del ministro della Salute sulle iniziative di competenza del Ministero per fronteggiare l'emergenza epidemiologica Covid-19.

 

 

 

 

Vai al Calendario