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INFORMATIVA DEL MINISTRO SPERANZA SUL CORONAVIRUS
Lo Stato c’è. Tornare a investire sulla Sanità
Abbiamo ringraziato il ministro Speranza per la sua relazione, per la sua sobrietà, per il suo impegno. Il governo ha dovuto fare scelte durissime per il Paese e per i suoi cittadini. L’avanzare del virus ha costretto a misure sempre più restrittive. Bene che abbia operato affinché non ci fosse un conflitto tra salute e lavoro. Ora dobbiamo iniziare ad immaginare e mettere in campo, come già stiamo facendo, le azioni necessarie per la ricostruzione economica e sociale. Per sconfiggere l’epidemia, però, non possiamo permetterci nessun arretramento nei comportamenti individuali, per consolidare quel barlume di speranza che vediamo. Dobbiamo continuare a dimostrare che lo Stato c’è e che nel rispetto della Carta costituzionale tutti stanno collaborando con ogni mezzo per salvare vite umane e per garantire cura e assistenza a tutti. Pur nelle sue debolezze questo è un grande Paese, che senza distinzione alcuna di censo, di età, di provenienza garantisce a tutti le cure gratuite. Abbiamo messo in campo miliardi di euro e tutti gli strumenti possibili di semplificazione per dare risposte adeguate. Ci sono voluti anni e molti governi per invertire il percorso del depauperamento del capitale umano della sanità. Abbiamo iniziato noi, adesso l’inversione deve essere radicale.
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TAGLIATO IL CUNEO FISCALE
Più soldi per le lavoratrici e i lavoratori
Approvato il decreto che riduce la pressione fiscale sul lavoro dipendente e aumenta il potere d’acquisto dei salari. Il provvedimento recepisce l’intesa raggiunta con le rappresentanze dei lavoratori. E costituisce il primo tassello di una più ampia riforma fiscale con cui il governo vuole sostenere lavoro e crescita in una logica di equità. Ai lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 8.174 euro e 28.000 euro, viene riconosciuto direttamente in busta paga un bonus, per un importo pari a 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori, e fino a 40.000 euro, è invece riconosciuta una nuova detrazione fiscale. La platea di coloro che percepiscono attualmente il bonus 80 euro, pari a 11,7 milioni, tra lavoratori dipendenti privati e pubblici, aumenta così di 4,3 milioni, arrivando a 16 milioni di beneficiari. Viene istituita una detrazione fiscale Irpef ulteriore rispetto a quella esistente a beneficio di coloro con redditi superiori a 28.000 euro e fino a 40.000 euro, esclusi dal trattamento integrativo. Non è certamente un punto di arrivo, ma è un punto di partenza, ancora più importante all'interno della crisi economica complessa che l'epidemia di coronavirus ci costringe ad affrontare.
TUTTI I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO
Dpcm, ordinanze, decreti
In ordine cronologico, a questo link trovate tutti i provvedimenti che sono stati adottati dal governo per far fronte alla pandemia da coronavirus, e per aiutare i cittadini e i territori in difficoltà.
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Sostegno europeo alla ripresa
Abbiamo chiesto al ministro Amendola quali iniziative siano state intraprese da parte delle istituzioni europee e quali eventuali ulteriori misure a sostegno dell’Italia il governo ritenga di dover portare avanti in ambito europeo. Il Partito Democratico, in questa difficilissima fase politica, economica e sanitaria, ritiene che si debba lavorare in Europa per individuare strumenti nuovi, in grado di assicurare agli Stati risorse necessarie per gestire l’emergenza e affrontare le conseguenze di una crisi che si preannuncia drammatica. L’obiettivo dell’Italia non è di mutualizzare il proprio debito passato, ma è quello di condividere le responsabilità future degli interventi e dei progetti in campo economico, sociale e sanitario, necessari ad aiutare, tutti i nostri cittadini. Misure inedite e importanti come quelli già assunte per l’acquisto straordinario di titoli da parte della Bce, la sospensione del Patto di Stabilità e il piano 'Sure’ appena varato a difesa del lavoro, che il Pd e l'ex ministro Padoan hanno proposto e sostenuto da tempo. Ciò che conta è attivare da subito meccanismi europei straordinari. Del resto nessun Paese dell’Unione è in grado di superare questa fase da solo.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Question Time Mercoledì 8 aprile alle ore 15.00.
Interpellanze urgenti Giovedì 9 aprile alle ore 14.00.
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