n. 92 - 13 giugno 2020

SCUOLA E SANITÀ I DUE PILASTRI PUBBLICI E UNIVERSALISTICI

Informativa del ministro Roberto Speranza

Oggi possiamo dire che la decisione di chiudere l'Italia, la radicalità di quella scelta complessa, la sua tempestività rispetto a tanti altri Paesi, ha prodotto gli effetti sperati. Senza questo sforzo, senza questa collaborazione silenziosa fra le radicali scelte delle istituzioni e la resistenza dei cittadini, avremmo pagato un prezzo ancora più alto e doloroso. Dopo aver ribadito in Aula il nostro apprezzamento per il lavoro del ministro Speranza, abbiamo sottolineato come adesso serva superare la fase delle chiusure, senza abbandonare prudenza e rispetto delle nuove regole di convivenza, ma compiendo ulteriori passi. Pensiamo alle attività ricreative e culturali, agli spettacoli dal vivo, alle attività ricettive, congressuali e fieristiche; ai centri estivi. Ma sono soprattutto due i pilastri sui quali costruire il futuro. Il primo è la scuola. Dobbiamo compiere ogni sforzo per una piena e regolare riapertura delle scuole a settembre. L’Italia non riparte davvero se non riparte la scuola. Il secondo è la sanità. L’obiettivo è potenziare il nostro Servizio Sanitario Nazionale in termini di una ancor maggiore efficacia rispetto alle conseguenze del virus, ma anche rispetto alla trasformazione dei bisogni e delle aspettative di salute che già erano in atto e che chiedono il coraggio di una innovazione profonda. 

QUESTION TIME

REGIME DI ERDOGAN REPRESSIVO, GOVERNO SI ATTIVI SU VIOLAZIONE DIRITTI UMANI

L’arresto dei tre deputati turchi dell’opposizione, due dei quali appartenenti all’Hdp, è solo il culmine di una serie di episodi repressivi inquietanti da parte del regime di Erdogan. Ricordiamo che il leader dell’Hdp, Demirtas giace nelle galere turche da oltre 3 anni in attesa di giudizio. Negli ultimi anni in Turchia oltre 150 mila funzionari pubblici sono stati epurati; oltre 50 sindaci eletti dai cittadini turchi sono stati sostituiti da commissari. È un quadro estremamente preoccupante che denota lo scivolamento del regime di Erdogan verso uno stato di polizia repressivo. La Turchia è un Paese amico, e l’Italia si è sempre battuta per mantenerne un fortissimo ancoraggio europeo, ma oggi assistiamo a episodi che destano la nostra preoccupazione. Abbiamo chiesto al governo di rafforzare il suo impegno verso la Turchia affinché vengano liberati i tre parlamentari arrestati; si rispetti la volontà dei cittadini turchi e che quindi i sindaci rimossi vengano reintegrati; ci sia il rispetto dei diritti fondamentali e dei diritti civili e politici previsti dal Consiglio d’Europa a cui la stessa Turchia appartiene dal 1949.

 Vai allo speciale

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Dl elezioni
Lunedì 15, dalle ore 16.00, avranno luogo le  dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento.

Comunicazioni del governo
Mercoledì 17, dalle ore 9.30, comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista della riunione del Consiglio europeo del 18 e 19 giugno, con votazioni delle risoluzioni.

Dl Intercettazioni
Venerdi 19, dalle ore 9.30, discussione generale del provvedimento sulle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni e in materia di ordinamento penitenziario.

Vai al Calendario