e-letter n. 59- 28 settembre 2019

OK RENDICONTO E ASSESTAMENTO SOLO PER RAGIONI TECNICHE

Nella nuova legge di bilancio la svolta

Nella fase attuale della legislatura, caratterizzata da un cambio di maggioranza, l'iter parlamentare dei provvedimenti assume connotati particolari. I due disegni di legge in tema di rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 e in tema di assestamento di bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019 sono stati predisposti, infatti, dal precedente governo. Tuttavia, la natura dei due provvedimenti e la loro importanza nel ciclo di bilancio ci obbligano ad assumere atteggiamenti responsabili.

Il rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il governo rende noti al Parlamento i risultati della gestione finanziaria. Viene, in tal modo, consentito il passaggio dalla precedente legge di bilancio al futuro bilancio previsionale. L'assestamento di bilancio dello Stato consente l'aggiornamento, a metà dell'esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche in base alla consistenza dei residui attivi e passivi. È del tutto evidente come il rendiconto 2018, l'assestamento 2019 e la prossima legge di bilancio del 2020 siano strettamente legati tra loro. Tuttavia, la valutazione della gestione finanziaria per l'anno 2018 e delle scelte di politica economica e finanziaria per l'anno 2019 non può che riprodurre nel merito tutte le considerazioni negative già espresse dal Partito Democratico. Non ne condividiamo i contenuti, avendo contrastato le scelte di politica economica e finanziaria del precedente governo, ma lo abbiamo votato per ragioni meramente tecniche, essendo il Rendiconto 2018 e l'assestamento 2019 strettamente legati alla formulazione della legge di bilancio per il 2020 che ci apprestiamo a varare nei prossimi mesi.

• Intervento di Pietro Navarra
• Dichiarazione di voto di Pietro Navarra

RATIFICHE

Con la collaborazione internazionale l'Italia è più forte

Abbiamo votato a favore di numerosi accordi di collaborazione: con Singapore in materia di scambio scientifico, tecnologico, culturale; con il Qatar, per consentire lo scambio di docenti e di professionisti, e promuovere l'insegnamento delle rispettive lingue; con la Giamaica per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali; di coproduzione cinematografica ed audiovisiva con la Bulgaria.

Abbiamo inoltre votato a favore del Memorandum d'intesa sull'Ufficio del Consiglio d'Europa a Venezia e della Convenzione del Consiglio d'Europa su un approccio integrato in materia di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e assistenza alle partite di calcio ed altri eventi sportivi.

• Dichiarazione di voto di Andrea De Maria
• Dichiarazione di voto di Andrea De Maria (2)
• Dichiarazione di voto di Francesca La Marca
• Dichiarazione di voto di Angela Schirò
• Dichiarazione di voto di Piero Fassino
• Dichiarazione di voto di Piero Fassino (2)

QUALI INIZIATIVE IN SEDE EUROPEA PER UNA NUOVA GESTIONE DEI MIGRANTI?

Finalmente, dopo quattordici mesi di assenza e di vuoto assoluto, l'Italia torna ad avere un ministro delle Politiche europee a pieno titolo. Un ministro che possa seguire con attenzione e competenza l'agenda strategica dell'Unione e possa lavorare per orientarla in modo utile al nostro Paese. A lui abbiamo chiesto in quale direzione stia lavorando il governo e quali strumenti intenda promuovere in sede europea per predisporre nuove misure nell'agenda strategica europea sul tema migrazioni. La risposta del ministro ha evidenziato come l'agenda strategica, approvata dalla Commissione per il periodo 2019-2024, vada nella direzione di una concreta solidarietà nei confronti degli Stati membri maggiormente esposti alla pressione migratoria. L'Unione europea ha riconosciuto la necessità di dotarsi di una politica migratoria più strutturata e di risorse sufficienti a finanziarla. L'obiettivo è quello di ricondurre a unità le linee di finanziamento precedenti attraverso un nuovo strumento chiamato, in un acronimo inglese, NDICI, che è uno strumento per il vicinato, lo sviluppo e la cooperazione internazionale.