|
|
SCUOLA E SANITÀ I DUE PILASTRI PUBBLICI E UNIVERSALISTICI
Informativa del ministro Roberto Speranza
Oggi possiamo dire che la decisione di chiudere l'Italia, la radicalità di quella scelta complessa, la sua tempestività rispetto a tanti altri Paesi, ha prodotto gli effetti sperati. Senza questo sforzo, senza questa collaborazione silenziosa fra le radicali scelte delle istituzioni e la resistenza dei cittadini, avremmo pagato un prezzo ancora più alto e doloroso. Dopo aver ribadito in Aula il nostro apprezzamento per il lavoro del ministro Speranza, abbiamo sottolineato come adesso serva superare la fase delle chiusure, senza abbandonare prudenza e rispetto delle nuove regole di convivenza, ma compiendo ulteriori passi. Pensiamo alle attività ricreative e culturali, agli spettacoli dal vivo, alle attività ricettive, congressuali e fieristiche; ai centri estivi. Ma sono soprattutto due i pilastri sui quali costruire il futuro. Il primo è la scuola. Dobbiamo compiere ogni sforzo per una piena e regolare riapertura delle scuole a settembre. L’Italia non riparte davvero se non riparte la scuola. Il secondo è la sanità. L’obiettivo è potenziare il nostro Servizio Sanitario Nazionale in termini di una ancor maggiore efficacia rispetto alle conseguenze del virus, ma anche rispetto alla trasformazione dei bisogni e delle aspettative di salute che già erano in atto e che chiedono il coraggio di una innovazione profonda.
|
|
|
REGIME DI ERDOGAN REPRESSIVO, GOVERNO SI ATTIVI SU VIOLAZIONE DIRITTI UMANI
L’arresto dei tre deputati turchi dell’opposizione, due dei quali appartenenti all’Hdp, è solo il culmine di una serie di episodi repressivi inquietanti da parte del regime di Erdogan. Ricordiamo che il leader dell’Hdp, Demirtas giace nelle galere turche da oltre 3 anni in attesa di giudizio. Negli ultimi anni in Turchia oltre 150 mila funzionari pubblici sono stati epurati; oltre 50 sindaci eletti dai cittadini turchi sono stati sostituiti da commissari. È un quadro estremamente preoccupante che denota lo scivolamento del regime di Erdogan verso uno stato di polizia repressivo. La Turchia è un Paese amico, e l’Italia si è sempre battuta per mantenerne un fortissimo ancoraggio europeo, ma oggi assistiamo a episodi che destano la nostra preoccupazione. Abbiamo chiesto al governo di rafforzare il suo impegno verso la Turchia affinché vengano liberati i tre parlamentari arrestati; si rispetti la volontà dei cittadini turchi e che quindi i sindaci rimossi vengano reintegrati; ci sia il rispetto dei diritti fondamentali e dei diritti civili e politici previsti dal Consiglio d’Europa a cui la stessa Turchia appartiene dal 1949.
|
|
IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
|
|
Dl elezioni Lunedì 15, dalle ore 16.00, avranno luogo le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento.
Comunicazioni del governo Mercoledì 17, dalle ore 9.30, comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista della riunione del Consiglio europeo del 18 e 19 giugno, con votazioni delle risoluzioni.
Dl Intercettazioni Venerdi 19, dalle ore 9.30, discussione generale del provvedimento sulle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni e in materia di ordinamento penitenziario.
|
|
|
|
|