Coronavirus: Pezzopane, in Abruzzo oltre 9 milioni buoni spesa ai comuni per fragilità.
Regione si attivi per incrementarlo
Regione si attivi per incrementarlo
“Quanto sta avvenendo in questi giorni in Abruzzo è gravissimo. La Regione ha lasciato completamente soli i piccoli comuni del territorio. La Asl non è in grado di dare indicazioni chiare e univoche, anzi sembra brancolare nel buio e senza una filiera di comando. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, tira fuori dal cilindro soluzioni spregiudicate e prive di sostegno logistico per i positivi al Coronavirus come l’Hotel Cristallo, un albergo a Campo Imperatore dove i malati sono lasciati al freddo e senza acqua e cibo.
“Ho depositato una interrogazione urgente per informare il ministro Speranza della grave situazione che si è venuta a creare in Abruzzo. Inizialmente nelle scorse settimane mentre il coronavirus esplodeva in alcune regioni come Lombardia, Veneto ed altre, l’Abruzzo era ancora una zona franca, con pochissimi casi e non autoctoni.
Nonostante i numerosi solleciti fatti però ad oggi non sono stati rispettati e definiti i giusti protocolli per prevenire e contenere l’ondata massiccia del coronavirus; per cui ora ci troviamo ad avere proprio negli ospedali il maggior punto di crisi.
“La firma del documento d’intesa per la linea ferroviaria Roma – Pescara segna un importante cambio di passo soprattutto per la Regione Abruzzo. Con la sottoscrizione di questo documento verrà costituito un gruppo di lavoro per individuare gli interventi di tipo infrastrutturale, tecnologico, operativo ed organizzativo necessari per il miglioramento del collegamento. Ringrazio la ministra De Micheli, i presidenti delle regioni Lazio ed Abruzzo e l’ad di Rfi per l’impegno assunto.
“Ho immediatamente attivato contatti con i Ministeri competenti per accelerare ogni procedura necessaria a rendere operativo il Commissario Gisonni. Esprimo grande preoccupazione per la situazione legata al risanamento del sistema idrico e di tutta la zona del Gran Sasso.
“La visita in Abruzzo della ministra ai Trasporti e le infrastrutture, Paola De Micheli, si sta rivelando molto utile, in particolare l’incontro a Pineto con i sindaci del territorio che chiedono rassicurazioni sull’autostrada A14 dopo il sequestro di diversi viadotti. Abbiamo chiesto alla ministra di entrare nel merito delle grandi questioni. Ad esempio, sul tema assurdo della A14 che è figlio di una questione giudiziaria delicatissima.
“L’accoglimento, seppur parziale, dell’istanza di dissequestro del viadotto Cerrano della A14 è un’ottima notizia. Il tratto autostradale sarà riaperto ai mezzi pesanti ad eccezione dei trasporti eccezionali che comunque già non passano sui nostri territori e dei trasporti di merci pericolose. È un importante risultato perché da più di due mesi quel tratto autostradale attanagliava il nostro Abruzzo con problemi, creando caos sulla Statale 16. Mi sono impegnata in questi mesi, con interrogazioni, interventi in aula, incontri con amministratori e cittadini.
“Ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro della Sanità di intervenire su una vicenda assurda. Con quale delibera, con quale atto formale supportato da quali motivazioni, la Asl provinciale dell’Aquila ha sospeso in autotutela, proprio in dirittura di arrivo, per presunti ‘approfondimenti’, l’appalto per intervenire sulla residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di Montereale? Si tratta di una struttura chiusa da tre anni per inagibilità dovuta ai terremoti del 2016 e 2017, con i circa 60 anziani trasferiti all’Ex Onpi dell’Aquila.
“Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore il prossimo 5 febbraio del Dpcm ‘Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance’ il governo mantiene un impegno preso e fa il bene dell’Abruzzo.
“Il governo intervenga con decisione e determinazione per mettere fine agli affari sporchi collegati alla cosiddetta ‘mafia dei pascoli’, un fenomeno che vede coinvolte le montagne abruzzesi sfruttate da imprenditori senza scrupoli di altre regioni con finte transumanze di bestiame per intascare ingentissimi rimborsi da parte della Comunità Europea. Un business da centinaia di milioni di euro e che riguarderebbe anche le Alpi oltre agli Appennini.