Banche: Marattin, governo inserisce norma Pd su indennizzi in Dl Brexit
“Ma decreti attuativi per erogazione ancora fermi”
“Ma decreti attuativi per erogazione ancora fermi”
“La sentenza della Corte di giustizia sul caso Banca Tercas dà ragione all’Italia e in particolare rende merito al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al governo dell’epoca per avere sollevato la questione contro l’orientamento adottato dalla Commissione europea. Quando abbiamo presentato ricorso, il 4 marzo 2016, volevamo determinare un chiarimento sul quadro delle regole che avrebbe potuto aiutare a gestire in futuro situazioni di crisi”. Lo dichiara Pier Carlo Padoan, deputato del Partito democratico, a proposito della decisone del Tribunale Ue sul salvataggio di Tercas.
“Il governo - tramite il sottosegretario Villarosa - aveva solennemente promesso che entro 8 febbraio sarebbe stato emanato il decreto sul rimborso agli investitori delle 6 banche fallite. È passato un mese esatto, e del decreto non ve n’è neanche l’ombra. Ma sulla promessa del rimborso totale M5S e Lega avevano basato buona parte della campagna elettorale. Facile raccogliere il consenso raccontando frottole. Più difficile governare la realtà”.
Lo dichiara il capogruppo dem in commissione Bilancio Luigi Marattin.
“Il governo approva con ben 23 giorni di ritardo il decreto sui rimborsi eppure le preoccupazioni sul contenuto non si attenuano. Anzi”. Lo dichiara Massimo Ungaro, componente Pd in Commissione Finanze alla Camera, a proposito del decreto approvato sui rimborsi destinati ai risparmiatori truffati dalle banche.
“Il nome del Senatore Gianluigi Paragone alla presidenza della Commissione di inchiesta sul sistema bancario è emerso, nella discussione della maggioranza, assieme a quello del Prof. Savona come candidato alla guida della Consob. L’impressione che abbiamo è che il Movimento 5 Stelle, dopo essere stato costretto a rinunciare alla candidatura di Marcello Minenna, abbia avuto come compensazione la presidenza della Commissione di inchiesta per il Senatore Paragone”.
“Sulla scelta del presidente della commissione di inchiesta sulle Banche ci aspettiamo una figura di garanzia e non una di parte. Non possiamo correre il rischio di trasformare un istituto così importante in uno strumento di propaganda al servizio della maggioranza”.
Lo ha detto Claudio Mancini, Deputato del partito Democratico e Segretario della commissione Finanze alla Camera nel corso della discussione generale sul Ddl per l’istituzione della una commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
“Abbiamo oggi votato il Decreto Carige perché nell’interesse di famiglie e risparmiatori era giusto farlo, come giusto e identici erano il Decreto Mps e tutti i provvedimenti voluti ed approvati dai nostri governi. Lo abbiamo fatto al cospetto del Sottosegretario M5S Alessio Villarosa, arrogante e sprezzante, ma soprattutto sedicente tutore dei risparmiatori. Un atteggiamento inaccettabile soprattutto da chi come lui non ha ancora fatto chiarezza rispetto alla restituzione dei 550mila dovuti dal fratello Massimiliano alla Banca Popolare di Vicenza”.
“Sulla vicenda dei rimborsi agli investitori delle banche fallite va in onda sempre lo stesso film: M5S e Lega hanno fatto il pieno di voti promettendo di risarcire tutti gli azionisti, e ora non sanno come fare a mantenere quella promessa non credibile. Continuano da mesi a ripetere che lo stanno per fare, ma si fermano solo alle chiacchiere. L’ultima promessa era emendare il decreto attuativo entro l’8 febbraio, ma ancora non ve n’è traccia. Di Maio e Salvini, coraggio, “uscite il decreto!”.
Lo dichiara il capogruppo dem in commissione Bilancio della Camera, Luigi Marattin.
“Il Partito Democratico non ha nessun timore ed è a favore di un mandato ampio alla Commissione di inchiesta sulle banche che si andrà a costituire”.
Lo ha detto Claudio Mancini, Deputato del Partito Democratico e Segretario della Commissione Finanze nel corso del dibattito sul Decreto Carige alla Camera.
“La Commissione europea adotti gli stessi criteri per il salvataggio di NordLb e Banca Carige. Non servono deroghe ad hoc, ma un cambio di atteggiamento che punti a preservare la stabilità finanziaria e ad evitare la distruzione del valore degli istituti bancari, anche rivedendo l’interpretazione, finora molto rigida, della Commissione europea sulla disciplina degli aiuti di Stato.
Lo scrive in una nota Claudio Mancini, deputato del Partito democratico e segretario della commissione Finanze alla Camera.