Femminicidio: Scarpa, orrore e rabbia, priorità agire contro la violenza
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
"Chiedo al Partito Democratico di fare da apripista e da esempio: inizi un percorso di formazione nei territori, nei circoli, nelle assemblee, tra i dirigenti e le dirigenti. Coinvolga esperte ed esperti qualificati per contribuire a sconfiggere la mentalità patriarcale e violenta. "Mi riguarda", ci riguarda, come recita il titolo scelto dalle Democratiche toscane per l'evento contro la violenza maschile sulle donne di oggi a Castelfiorentino. Tania Cintelli, la portavoce, ha scelto questa città perché qui, il 28 settembre scorso, Alfred Vefa ha ucciso la moglie Klodiana Vefa, 35 anni.
“Sulla violenza di genere dobbiamo fare un lavoro di informazione e soprattutto formazione delle figure professionali che operano in questi ambiti, dando loro anche molta più forza.
“La nuova legge per contrastare il fenomeno dei femminicidi non basterà ma è sicuramente un passo avanti. La nostra speranza però, è una legge che intervenga sulla prevenzione secondaria, che cerchi di rafforzare, migliorare l'efficacia delle misure cautelari, così come ha chiesto la commissione femminicidio della scorsa legislatura. Parliamo di braccialetto elettronico, divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi figli, obbligo di allontanamento.
“La violenza genera violenza. Sempre. Tanto più se è usata sui bambini. E se un bambino cresce con metodi violenti, imparerà sulla propria pelle che quello è un metodo consentito per risolvere conflitti, educare, mettere a tacere, insegnare. Per questo, con un ordine del giorno, ho proposto al governo - tanto più alla luce dei fatti di questi giorni - di fare una campagna contro l'uso della violenza sui minori, come modello educativo insito in tante famiglie, al fine di crescere adulti sereni, in cui empatia, rispetto e ascolto siano elementi fondamentali. E in cui la violenza sia bandita.
“La maggioranza alla Camera ha bocciato un ordine del giorno che chiedeva formazione per tutti gli operatori pubblici che hanno a che fare con la violenza sulle donne. Prendiamo atto dell’ipocrisia di questa maggioranza che prima applaude le vittime da femminicidio da inizio anno e poi respinge la richiesta di fare formazione e informazione ai dipendenti pubblici per essere sentinelle attive rispetto alla prevenzione del rischio su questo tragico fenomeno di mattanza delle donne”. Lo dichiara la deputata dem Sara Ferrari, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“A pochi giorni dai tremendi fatti di cronaca che hanno coinvolto Giulia Tramontano e l'agente di polizia Romano, che ci hanno toccato nel profondo e che portano già a 47 vittime da femminicidio da inizio anno, dopo un giusto tributo bipartisan dell'aula durante la lettura dei nomi delle vittime, la destra incredibilmente vota contro bocciando un nostro atto d'indirizzo per potenziare e finanziare iniziative di formazione specifiche per tanti dipendenti pubblici, dalla polizia fino alla scuola”.
Lo dichiara il deputato democratico Andrea Rossi.
Due donne uccise per mani di uomini in poche ore. È un dolore e un’emergenza che colpisce tutte e tutti. E ci rende complici se non fermiamo i violenti, rafforziamo i luoghi per proteggere chi è minacciata, insegniamo una cultura del rispetto e della differenza.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"La crudeltà che alcuni uomini manifestano nei confronti delle donne che dicono di amare non ha limiti. Questa loro violenza travestita da amore si chiama in realtà #misoginia, ed è un’enorme piaga sociale che si estirpa con buone leggi ma non solo. Bisogna cambiare la mentalità delle persone: le donne non sono proprietà di fidanzati, mariti, compagni. Un concetto che è fondamentale trasmettere a bambini e bambine, per farli crescere con la convinzione che la #violenza non è mai amore". così su Twitter la deputata democratica Laura Boldrini.
“Ci avviciniamo alla giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne in un quadro che è desolante, in Italia e nel mondo e rispetto al quale dobbiamo irrobustire la nostra azione in modo unitario e trasversale, affermando che il raggiungimento della parità di genere è un obiettivo ineludibile e che ogni volta in qualunque luogo, nelle nostre città, nel mondo, si verifica un'azione di discriminazione, la politica, le istituzione e l’opinione pubblica devono reagire con forza e con coraggio. Passi in avanti sono stati fatti.