Boldrini, incredibile che La Russa non condanni CasaPound
"Lasciano stupefatti le parole pronunciate ieri dal presidente del Senato Ignazio La Russa durante la Cerimonia del Ventaglio.
"Lasciano stupefatti le parole pronunciate ieri dal presidente del Senato Ignazio La Russa durante la Cerimonia del Ventaglio.
“Le parole pronunciate dal presidente del Senato durante la cerimonia del ventaglio sulle violenze al giornalista de La Stampa sono volutamente ambigue e sembrano una giustificazione alle violenze. Sarà una coincidenza, ma questa ambiguità della seconda carica dello stato si manifesta ogni volta che si parla di episodi di matrice fascista o neofascista.” Così in una nota il deputato democratico, Mauro Berruto che oggi ha ribadito in aula alla Camera la richiesta del Pd di una informativa urgente sul caso.
“ A leggere gli orgogliosi commenti della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa e della sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, appare evidente che la destra italiana stia rinnegando la svolta di Fiuggi.
Nel 1995, a Fiuggi, si celebrò la fine del Movimento Sociale Italiano fino ad allora considerato un partito fuori dall’arco costituzionale in ragioni delle sue radici profonde nella cultura e nella storia del neofascisti.
“La Russa esalta il MSI, partito neofascista e i suoi fondatori. Il Presidente del Senato della Repubblica nata dalla Resistenza non può mortificare la Costituzione antifascista. Zero senso delle istituzioni. Svilita la seconda carica dello Stato. Si dimetta”.
Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
“Il Presidente del Senato ha tutto il diritto di commemorare il padre. Ne ha molto meno nell'esaltare il MSI, per i legami con il regime fascista e per quello che ha rappresentato nell'Italia repubblicana. La Russa è un uomo di parte, inadeguato al ruolo che ricopre”.
Così su Twitter la deputata democratica Chiara Gribaudo, vice presidente della commissione Lavoro.
Nella sua lettera di oggi al direttore della Stampa, La Russa continua a delegittimare il 25 Aprile. È davvero inaccettabile e incompatibile con il suo altissimo ruolo istituzionale.
Lo ha scritto su Facebook Andrea De Maria, deputato Pd e già Sindaco di Marzabotto.
“Cronaca del primo giorno al parlamento: Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana alla guida delle Camere. Uno di destra destra e uno filo Putin e omofobo. Berlusconi fuori. Governo con la maggiorana già zoppa e qualcuno già pronto a entrare per sostituire Berlusconi. Insomma un’idea di Paese chiara ma che ci porta indietro e ci condanna all’isolamento”.
Lo dichiara il deputato democratico Stefano Graziano.
“Quella vista oggi alla Camera con l’elezione di Fontana alla presidenza è una brutta pagina per il Paese. Si tratta della persona sbagliata nel momento sbagliato. Provo amarezza e preoccupazione. La sua nomina mi offende come donna. Fontana è un misogino, un omofobo, un estremista xenofobo, di cui sono noti i legami con la Russia di Putin. Va fiero di quel conservatorismo presente in quella destra estrema che troviamo in tutta Europa, dai greci di Alba dorata ai tedeschi di Afd. Il suo intervento alla Camera è stato un discorso vuoto, generico, che non ha toccato quasi nessun nodo.
“Lo dico con il rispetto dovuto ai ruoli istituzionali: è evidente che i nuovi presidenti di Camera e Senato rappresentano un drammatico arretramento per il Paese. In una prospettiva conservatrice e persino reazionaria. Dovremo difendere fino in fondo i valori costituzionali”.
Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd.
Al primo appuntamento importante la destra dimostra le sue divisioni e Berlusconi e l’ala moderata l’assoluta irrilevanza. Così Ignazio la Russa diventa presidente del Senato solo grazie al comportamento scellerato di una parte dell’opposizione. Andare in soccorso della destra è scelta gravissima. Questa vicenda oscura ci conferma nella convinzione di svolgere con energia, intransigenza e linearità la nostra opposizione alla destra in Parlamento e preparare l’alternativa nel Paese.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera