Fassino: all'Italia 170 miliardi. L'Europa c'è

  • 27/05/2020

"Un Recovery Fund di 750 miliardi, di cui 170 all"Italia, è un esito che ancora qualche settimana sembrava impossibile. Se si aggiungono gli stanziamenti di BCE, BEI, SURE e MES Light la massa finanziaria globale messa in campo dalle istituzioni europee prr fronteggiare Covid19 supera i 2000 miliardi
Un successo dell'azione dell'Italia che si è battuta in ogni sede per un impegno all'altezza della gravita della crisi. E la dimostrazione che,
a dispetto di tutte le caricature, l'Europa c'è"

Recovery fund, Benamati: segna cambio di passo per Italia e Europa

  • 27/05/2020

“Per chi aveva dei dubbi oggi è il giorno della verità. Il #RecoveryFund vale 750 miliardi di euro cui 500 per indennizzi e 250 per prestiti. Una buona notizia per l’Italia e per l’Europa. Una risposta all’altezza della crisi da parte della #UE e un cambio di passo definitivo”. Lo scrive su twitter Gianluca Benamati, vicepresidente Pd della commissione Attività produttive di Montecitorio.

Ue: Quartapelle, Italia tra i promotori della svolta

  • 27/05/2020

“L’Europa sta mostrando di avere la forza di progettare il nostro futuro.

Il Recovery Plan servirà per crescita verde, investimenti digitali e contro la disoccupazione. L’Italia è tra i promotori della svolta. Continuiamo a essere il motore di un’Europa nuova. #NextGenerationEU”

Lo scrive su twitter Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera.

Recovery fund, Boldrini: 750 miliardi per la ripresa, ora l’Italia deve spenderli bene

  • 27/05/2020

“L’Europa volta pagina. 750 miliardi per la ripresa e l’Italia è il Paese che riceverà la parte più consistente.

Una svolta senza precedenti per restituire speranza ai cittadini.

Ora bisogna spenderli bene:sanità, istruzione, ambiente, lavoro. In una parola, futuro”. Lo scrive su twitter Laura Boldrini del Pd.

Ue: De Luca, piano coraggioso per prospettiva ambiziosa

  • 27/05/2020

“Un altro passo avanti verso l'Europa del futuro. Ciò che sta avvenendo nell’Unione europea rappresenta una svolta storica, impensabile fino a qualche mese fa. Il piano annunciato oggi dalla Commissione è molto positivo e coraggioso non solo nelle sue dimensioni finanziarie, ma soprattutto per la prospettiva ambiziosa che offre rispetto al futuro percorso di integrazione comunitaria.

UE: Fassino, solida intesa PD-PSE

  • 24/05/2020

"Lo scambio di lettere tra Nicola Zingaretti e il presidente del PSE, Sergei Stanishev, conferma una solida unità di intenti tra PD e PSE per una strategia di sviluppo ambiziosa e solidale. Rilanciare investimenti e creare lavoro richiede la determinazione e la volontà di andare oltre le strategie tradizionali. Ed è  significativo che a sostenerlo sia oggi anche Wolfgang Schauble, a lungo simbolo dell'ortodossia rigorista."

Lo ha dichiarato Piero Fassino, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati e membro della Presidenza del PSE.

Recovery Fund: Delrio, nessun Paese Ue sopravvive senza mercato unico

  • 24/05/2020

“Tutti insieme i Paesi contrari al Recovery Fund contribuiscono meno dell’Italia al bilancio Ue. Un po’ poco per imporre frugalità. Nessuno di loro potrebbe sopravvivere senza mercato comune. Anche a loro serve un’Europa unita e solidale.”

Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

Recovery Fund: Fassino, no a vincoli richiesti da Austria, Danimarca, Olanda e Svezia

  • 23/05/2020
“Il Recovery Fund serve a rilanciare gli investimenti e a creare lavoro. Così lo vuole la Commissione Europea, l’Italia e la gran parte dei governi UE. La pretesa di Austria, Danimarca, Olanda e Svezia di imporre nuovi vincoli e rigide condizioni è sbagliata e ci batteremo perché non passi.” Lo scrive su Twitter il deputato dem Piero Fassino, vicepresidente della commissione Esteri della Camera dei Deputati.

 

Recovery Fund: De Luca, sbagliata e inaccettabile la proposta dei 4 Paesi frugali

  • 23/05/2020
“Nel documento presentato in un non-paper inviato questa mattina alle capitali Ue e a Bruxelles, Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia avanzano proposte per noi inaccettabili sulla struttura e la composizione del Recovery Fund. Tali Stati ipotizzano la costituzione di un Fondo di emergenza temporaneo, limitato a due anni, per sostenere ‘la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari’, fornendo ai Paesi maggiormente colpiti non contributi a fondo perduto ma semplici ‘prestiti a condizioni favorevoli’.

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