Codice della strada: Ghio, velocità è prima causa di morte e Salvini la ignora
Creare città più sicure e vivibili per tutti
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“Lo spot del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, senza indossare la cintura di sicurezza rappresenta la ciliegina sull’amara torta di una riforma del codice della strada che non interviene sulla causa principale di morte: la velocità. Su questo ennesimo e sconcertante spettacolo che giunge da una personalità politica e leader di partito che non rappresenta certo le istituzioni della Repubblica con disciplina e onore presenteremo una interrogazione parlamentare. Un ministro dei Trasporti deve essere il primo a dare l’esempio in materia di sicurezza stradale.
“Il dipartimento per l’informazione e l’editoria blocchi la nuova campagna sulla sicurezza stradale voluta dal ministro Salvini. È intollerabile che lo spot del governo contro l’uso dello smartphone alla guida, mostri delle ragazze in macchina senza cinture di sicurezza”. Lo chiede al sottosegretario Alberto Barachini il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano.
*Bonafè e Pagano: Governo diviso con ministri in ordine sparso*
Dopo il nulla cosmico di impegni presi e non mantenuti, Salvini si accorge ora della Sardegna e riprende a fare il venditore di tappeti, dimenticando, lui e la Lega nell’isola, di essere il responsabile del disastro dei trasporti per terra, per mare, nel cielo.
“Invece di dare più risorse per il trasporto pubblico locale e per la sicurezza stradale la priorità del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato dal Ministro Salvini è scaricare sui comuni con la nuova direttiva una valanga di nuove procedure burocratiche che produrranno un unico risultato: rendere più complicato e difficile il lavoro dei Sindaci di ogni colore politico impegnati per salvare le vite sulle strade. In questo modo il Ministro Salvini non agisce contro il Sindaco Lepore o contro le #città30 ma contro il diritto a una mobilità sicura per tutte e per tutti”.
“Siamo stanchi delle frottole del governo e della destra sui dati dell’occupazione nel mese di dicembre. Sono trionfalismi fondati sul nulla. Quella che cresce e’ l’occupazione a termine. E dunque precaria e intermittente. Lo dice l’Istat: aumentano dello 0,7 i contratti a termine, diminuiscono quelli permanenti dello 0,5, scende il lavoro femminile. Sono numeri incontestabili. Consiglio alla destra di riprovarci il mese prossimo”. Così il capogruppo del Pd nella commissione lavoro della Camera, Arturo Scotto.
Preoccupa molto l'impatto economico che la crisi in corso nel Mar Rosso ha scatenato nel settore della logistica, provocando forti ritardi nelle spedizioni ed una vertiginosa impennata dei noli marittimi. In uno scenario così preoccupante è necessario agire subito per gestire quella che già oggi rappresenta una emergenza per il Paese.
Funzionari pubblici che discutono di appalti con imprenditori, un sottosegretario della Lega chiamato in causa per interventi normativi, parentele imbarazzanti. Come può Salvini pensare che non dovrà spiegare al parlamento che cosa succede negli appalti Anas? Un insulto, la sua alzata di spalle. Arroganza e presunzione non lo mettono al riparo da un coinvolgimento che prima che personale è politico.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Oggi Salvini a Firenze ha portato i peggiori rappresentati delle destre europee. E da lì ha attaccato i più fragili, le donne, i diritti civili. Il tutto condito con una bella dose di antisemitismo. Ma Salvini abbaia alla luna: l’Europa è più forte delle farneticazioni della sua destra xenofoba e razzista.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati