Rai: Pd contro il flop di 'Se mi lasci non vale', caso in vigilanza
Un altro clamoroso insuccesso targato Telemeloni
Un altro clamoroso insuccesso targato Telemeloni
"Come è stato possibile mandare in onda una puntata chiaramente registrata in un momento così delicato dal punto di vista del contenuto trattato dal format?
“Siamo all’autoassoluzione in diretta tv. Con il principale tg del servizio pubblico televisivo utilizzato per finalità personali. Aspettiamo il ministro Sangiuliano in parlamento per illustrare i dettagli di questa torbida vicenda che lo riguarda e che sta Imbarazzando l’intero governo” è secco il commento della capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.
“Ieri sera Rai1 ha mandato in onda un estratto della serata inaugurale del Taobuk festival di Taormina tagliando il momento in cui il ministro Sangiuliano è stato fortemente fischiato dal pubblico presente. Piccoli escamotage di montaggio hanno addirittura fatto credere ai telespettatori che il ministro sia stato applaudito durante la serata. Quanto andato in onda è vergognoso, degno della televisione di stato di Kim Jong-un.
“Sulla Rai il governo va in ordine sparso con la Lega di Salvini che presenta una proposta di legge per abrogare il canone: cosa ne pensano Meloni e Tajani di una proposta che porterà alla chiusura del servizio pubblico e ha tutto il sapore di un avvertimento a Mediaset e alle private?” Così su X il capogruppo democratico nella Commissione bicamerale di vigilanza Rai, Stefano Graziano.
Lo scrive su X Alessandro Zan, deputato Pd e responsabile diritti del partito democratico
Serena Bortone è stata punita per aver denunciato una censura in Rai. E le punizioni sono proprie di un regime, non di una democrazia, perché la vendetta del potere dimostra tutta la sua debolezza. Che brutta fine per il servizio pubblico.
"Non condivido i metodi di chi impedisce ad altri, chiunque siano, di parlare: lo trovo sbagliato e quindi mi dissocio dalle modalità che non hanno permesso alla ministra Roccella di fare il suo intervento. Questo episodio avviene a poche ore dalla notizia dell'avvio di un procedimento disciplinare contro Serena Bortone, colpevole di aver reso nota l'eliminazione del monologo sul 25 aprile che Scurati avrebbe dovuto leggere nel suo programma. Un provvedimento che ha tutta l'aria della ritorsione verso una giornalista che ha denunciato una censura.
“Piena solidarietà ai giornalisti in sciopero”
“Solidarietà a tutta la redazione di Report accusata ingiustamente dalla presidente del consiglio di linciaggio. Per Meloni ogni voce fuori dalla propaganda di palazzo Chigi è un attacco alla sua leadership. Invece di spiegare agli italiani lo spreco immane di risorse per l’accordo Italia-Albania se la prende con il servizio pubblico” Così i componenti democratici nella commissione bicamerale di vigilanza Rai.
“Prosegue la sforbiciata meloniana a viale Mazzini. Oggi è la volta de ‘Il posto giusto’, il settimanale di approfondimento sui temi legati al mondo del lavoro. Una chiusura inspiegabile per un programma che, coerentemente alla missione del servizio pubblico, ha raccontato negli anni le opportunità, le sfide e gli strumenti necessari a garantire un mercato del lavoro equo e sicuro”.