Codice della strada: Casu: l'approvazione non ci ferma. Il Pd continuerà a battersi per fermare la strage
Per la sicurezza stradale le poche cose buone, sono frutto dell’approvazione di nostri emendamenti
Per la sicurezza stradale le poche cose buone, sono frutto dell’approvazione di nostri emendamenti
Intervento deludente: non interviene sulla velocità che è prima causa di morte
Creare città più sicure e vivibili per tutti
“La riforma del codice della strada del ministro Salvini è un attacco alla mobilità ciclistica e sostenibile senza incidere sulla moderazione di velocità, il cui eccesso rimane la prima causa di morte su strada”, così i deputati democratici della commissione Trasporti della Camera, Ghio, Barbagallo, Bakkali, Casu e Morassut che sottolineano come “contrariamente al principio che ha guidato finora tutti gli interventi in materia di sicurezza stradale, non sarà il soggetto più vulnerabile ad essere tutelato: sulla strada varrà adesso la legge del più forte a danno di ciclisti e pedoni.
“In commissione Trasporti abbiamo presentato oltre 200 emendamenti al nuovo codice della strada portato avanti dal ministro Salvini. Le nostre proposte intendono modificare il testo del governo che non esitiamo a definire lacunoso, perché non risolve i veri problemi legati agli incidenti e ai morti sulle strade, in gran parte dei casi riconducibili alla eccessiva velocità. Il governo agisce con misure spot, ovvero inasprendo le pene, ma non affronta la questione a monte.
“La piattaforma andata in tilt è il segno della forte attenzione dei cittadini verso il Salario minimo. Non bisogna mandare la palla in tribuna solo perché la proposta viene dalle opposizioni.
Il governo ha poche idee ma confuse. Visto l’inflazione è il costo della vita che c’è ci sono 3,5 milioni di lavoratori poveri che si aspettano velocità ,efficacia ed efficienza dal governo non prendere tempo”. Lo ha dichiarato nel corso della trasmissione Agorà stamani il deputato democratico Stefano Graziano, capogruppo dem in Vigilanza Rai.
“Oggi il Consiglio dei ministri ha avviato l’esame preliminare del Disegno di legge recante Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Dalle bozze circolate in questi giorni possiamo affermare che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, porta in Cdm un provvedimento che non affronta il grande tema su come garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura.
Dichiarazione di Marco Saracino, responsabile coesione e Sud segreteria nazionale pd