Manovra: Pd, approvato emendamento Pd per fondo di 600 mila euro per i Comites
Grazie al Pd unica norma approvata per italiani all’estero
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"Di fronte all’impossibilità di dare una risposta a migliaia di persone, il governo e la maggioranza scelgono la fuga, bocciano l’emendamento sul salario minimo e proseguono nell’attacco sistematico alla rappresentanza nella contrattazione collettiva” lo ha detto intervenendo in commissione bilancio alla Camera la capogruppo democratica, Chiara Braga.
"Una bocciatura inspiegabile e irragionevole. La maggioranza e il governo, pur di non accogliere una proposta delle opposizioni, hanno affossato l’emendamento del Partito Democratico che mirava all’abolizione della Tampon Tax. Una misura sostenuta da tutte le forze di opposizione, che avrebbe ridotto l’IVA dal 10% al 5% sui prodotti per l’igiene femminile e su alcuni articoli per la prima infanzia. Parliamo di un costo pari a 180 milioni di euro, destinati a correggere l’innalzamento dell’IVA al 10% introdotto dal Governo Meloni.
Governo dia messaggio unita’ istituzioni
“La destra ha bocciato l’emendamento alla legge di bilancio presentato dal Pd e sottoscritto da Avs e M5S che introduce il principio che i contratti a termine, di breve durata, devono costare di più per le imprese rispetto al contratto a tempo indeterminato. Se fosse stata votata la nostra proposta, tra l’altro a costo zero per le casse dello Stato, sarebbero stati scoraggiati i contratti a termine con scadenza settimanale e mensile. Un segnale molto forte nella direzione della lotta alla precarietà e al sotto salario. Ma al governo Meloni non interessa fare un passo in questa direzione.
“Torniamo a chiedere il ritiro dell’emendamento soppressivo alla proposta unitaria delle opposizioni sulla settimana corta. La destra si sieda e si confronti. Al momento non ci è dato sapere quale sia l’opinione della maggioranza in merito. Non è accettabile”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, da Genova durante la campagna elettorale di Orlando.
Bocciatura nostro emendamento su algoritmo fu grave errore
"Respinta, in commissione, la nostra richiesta di non derogare di un ulteriore anno la fine del vincolo sportivo, strumento ingiusto e anticostituzionale e destinato ad essere superato da “premi di formazione” che vadano a riconoscere, giustamente, il lavoro e gli investimenti delle società sportive nel percorso di costruzione di atlete e atleti. Alcune federazioni lo hanno fatto: la FederVolley e la FederBasket, per esempio, hanno già comunicato, che indipendentemente dal legislatore, si auto-regolamenteranno confermando l’abolizione del vincolo sportivo dal 1 luglio scorso.
“Il voto sull’emendamento del 24 aprile è stato approvato con una netta maggioranza a favore e secondo noi non ci sono gli estremi per ripetere il voto. Se il voto dovesse essere ripetuto, come sembra dall'andamento dei lavori della commissione, il Partito Democratico non parteciperá alla nuova votazione dell’emendamento”. Così la deputata dem Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali sul ddl sull'Autonomia differenziata.
"Il governo Meloni mette la retromarcia ed annuncia di voler correggere il proprio errore nella Legge di Bilancio con il Milleproroghe ripristinando solo in parte l'esenzione dell'Irpef agricola: la maggioranza però esulta in ordine sparso in attesa del testo dell'emendamento mentre le proteste degli trattori continuano.