n. 41 del 13 ottobre 2023

 

L'ATTACCO DI HAMAS VA CONDANNATO SENZA AMBIGUITÀ

Portare avanti obiettivo di due popoli due Stati

A seguito delle comunicazioni del governo sulla situazione e le prospettive in Medio Oriente dopo gli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre, siamo intervenuti in Aula per ribadire, a nome di tutto il Gruppo del Partito Democratico, il cordoglio per le vittime, tutte le vittime, e la preoccupazione per gli ostaggi, compresi gli italiani di cui si sono perse le tracce.

La Segretaria Elly Schlein ha ribadito che quello di Hamas è un gravissimo atto di aggressione senza alcuna giustificazione, che apre un conflitto che rischia di estendersi con conseguenze devastanti. Un'azione che va condannata senza ambiguità. Quell'attacco ha rivelato la vera natura di Hamas, la sua volontà di distruggere Israele colpendo deliberatamente obiettivi civili. Un disegno purtroppo spalleggiato anche dal regime iraniano, che ogni giorno si macchia di crimini orrendi verso le sue figlie e i suoi figli, come reazione anche al dialogo tra Israele e Arabia Saudita. Così com'è chiaro l'interesse di Hamas a dare il colpo definitivo all'Autorità nazionale palestinese, in una competizione folle con altre forze estremiste emergenti.

Israele ha diritto di esistere e va ribadito con nettezza a chi vuole cancellarlo dalle mappe. E le giuste aspirazioni di pace e libertà dei palestinesi rischiano di essere vittima, anch'esse, degli attacchi terroristici di Hamas.

Identificare il popolo palestinese con Hamas sarebbe un errore e un enorme favore che facciamo proprio ad Hamas. Va chiarito che chi, come Hamas, compie tali scempi, è nemico della causa palestinese. Il suo obiettivo non è perseguire la pace e la giustizia, ma governare la guerra. Ecco perché l'unica divisione che dovremmo far emergere ora è quella tra chi vuole una pace duratura e chi lavora contro questa prospettiva, scegliendo il terrore e la violenza. La convivenza pacifica tra due popoli e due Stati rimane la soluzione della ragione: per quanto più lontana possa apparire nel mezzo della guerra e dell'orrore, è in realtà l'unica soluzione che possa assicurare una pace durevole e sostenibile. Dobbiamo continuare a portarla avanti tutti insieme.

TEMI DELLA SETTIMANA

LA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF È DEBOLE E RINUNCIATARIA

Incapacità del governo ha impoverito il Paese

La Nota di aggiornamento al Def si presenta debole e rinunciataria, fortemente condizionata nei contenuti dalle promesse elettorali, incapace di indicare una prospettiva di crescita per il Paese, finanziata in gran parte in deficit senza chiari indirizzi di natura economica, con segnali preoccupanti di probabili tagli alla spesa pubblica, in particolare al settore sanitario e alle politiche sociali.

Quella che viene prospettata con la Nota di aggiornamento è quindi una legge di Bilancio preoccupante. Il ministro dell’Economia Giorgetti è stato costretto dai numeri a parlare di prudenza e responsabilità perché la situazione economica e di finanza pubblica è più delicata di quanto prefigurato in primavera. Purtroppo ci troviamo in questa situazione anche per l’incapacità del governo, che in questo anno ha preferito piantare bandierine identitarie e fare la guerra ai più poveri, aumentando povertà e precarietà, invece di rilanciare il Paese.

 

 
NO A SANZIONI SENZA PREVENZIONE

Per la promozione del personale scolastico misure insufficienti

 

La Camera ha approvato la proposta di legge contenente misure per la tutela della sicurezza del personale scolastico. Gli episodi di cronaca degli ultimi tempi hanno spinto la maggioranza di centrodestra a intervenire con l’ennesima modifica al codice penale, inasprendo sanzioni e prevedendo una nuova aggravante nel caso di aggressioni ai danni del personale scolastico nell’esercizio delle proprie funzioni.

Su questo provvedimento il Partito democratico ha scelto di astenersi. Non perché ritenga irrilevanti gli episodi di violenza o perché non abbia a cuore la tutela degli insegnanti, tutt’altro. Il Pd si è astenuto perché convinto che affrontare il fenomeno con gli esclusivi strumenti della repressione e della punizione non serva a molto. Avremmo bisogno, invece, di un grande investimento in termini di risorse e di attenzione, accompagnato da una visione di sistema che passi dalla prevenzione, che investa sulle cause che producono quei fenomeni violenti e che, soprattutto, promuova un'azione educativa capillare sul disvalore della violenza, favorendo una consapevolezza reale da parte degli studenti.

 

BENE LEGGE SU SETTIMANA STEM

Ma occorre fare molto di più per promozione discipline scientifiche

Serve un passo in avanti nella diffusione delle materie Stem nel Paese. Anche per questo abbiamo votato a favore della legge che istituisce la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Ma molto resta ancora da fare.

Con i nostri emendamenti abbiamo proposto di investire più risorse sulla promozione delle discipline scientifiche, sulle borse di studio e per l'alfabetizzazione digitale. Il divario sul numero dei laureati tra Italia ed Europa richiede un impegno concreto. Avremmo voluto, inoltre, una legge che incentivasse la riduzione del divario di genere nelle materie Stem, abbattendo pregiudizi e stereotipi che ancora frenano le ragazze a scegliere questi percorsi. La chiusura della maggioranza al confronto ha penalizzato il dibattito parlamentare e prodotto una legge a metà.

 

PER FARE INTERESSI DELL’ITALIA SERVE CREDIBILITÀ IN EUROPA

Ma governo Meloni arranca

Questo governo è in grado di condurre in porto il negoziato per la revisione di una nuova governance economica dell’Unione Europea? E soprattutto, è in grado di portarlo avanti difendendo davvero gli interessi dell’Italia?

Il governo Meloni si presenta in Europa nelle peggiori condizioni possibili. Con poca autorevolezza e poca credibilità. Servirebbe, invece, avere la forza per migliorare la proposta della Commissione europea, servirebbe promuovere la possibilità di non considerare nel computo della spesa netta alcune spese per riforme o per investimenti. In particolare quelle per la transizione verde e digitale, per il contrasto del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico, le spese relative al Pnrr. Servirebbe, inoltre, avviare la riflessione sulla revisione dei parametri di riferimento del 3% per il disavanzo pubblico e del 60% per il debito pubblico, ormai privi di rappresentatività. In Aula abbiamo espresso forti dubbi che il governo Meloni sia in grado di portare avanti in Europa queste battaglie.

QUESTION TIME

LAVORARE PER L’AUTONOMIA ENERGETICA DA FONTI RINNOVABILI

Durante il question time abbiamo chiesto al ministro dell’Ambiente quali azioni di negoziazione abbia intrapreso per la progressiva condivisione con la Commissione europea del testo che incentiva la diffusione di forme di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili per consentire un'immediata attivazione delle comunità energetiche, garantendo l'attuazione delle misure previste dal Pnrr per le comunità energetiche nei piccoli comuni.

Ci auguriamo, sulla base della risposta del ministro, che sia la volta buona. Visto che secondo quanto ha riferito dovremmo essere a pochi giorni dall’ok dell’Europa. Di fronte al rischio di una nuova crisi energetica, serve lavorare con maggiore rapidità all’autonomia energetica del nostro Paese, ancora troppo dipendente dall’approvvigionamento estero di energia fossile. 

 

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Fenomeno migratorio
Martedì, alle ore 15, informativa urgente del ministro dell'Interno sull’eccezionale incremento del fenomeno migratorio, con particolare riferimento a Lampedusa

Salario minimo
Da martedì, esame e votazioni sulla proposta di legge  in materia di salario minimo

Museo Shoah
Da lunedì, esame e votazioni sulla proposta di legge riguardante l'istituzione del Museo della Shoah a Roma

Moby Prince
Da martedì, esame e votazioni sulla proposta di legge per l'istituzione di una commissione di inchiesta sul naufragio della nave Moby Prince

Dl immigrazione
Martedì, esame e votazioni sulle questioni pregiudiziali sul decreto immigrazione e protezione internazionale

Mozioni
Da martedì, all'esame dell'Aula anche le  mozioni su: sanità pubblica; fenomeno “Hikikomori”