n. 45 del 10 novembre 2023

 

APPROVATO IL DECRETO CAIVANO: PIÙ CARCERE PER I MINORI

Nessun intervento per le politiche educative e per quelle del lavoro

 

Con 156 voti a favore, 66 contrari (Pd, Avs e Azione-Italia Viva) e l’astensione del Movimento 5 stelle, la Camera ha approvato il decreto Caivano.

Il Partito democratico ha evidenziato più volte in Aula la necessità di intervenire a Caivano, e nelle tante periferie del Paese, dove è in forte crescita il disagio giovanile, la povertà educativa, l’abbandono scolastico, la violenza sui minori e tra minori. Purtroppo la risposta messa in campo dal governo di destra è profondamente sbagliata nel metodo e nel merito.

Lo strumento legislativo che è stato scelto, infatti, è l’ennesimo decreto-legge, che comprime il dibattito e impedisce un confronto costruttivo tra le forze politiche.

Nel merito, si pensa di affrontare il tema del disagio giovanile e dell’abbandono scolastico con l’aumento delle pene e prevedendo più carcere. In questo decreto non c’è molto altro.  Nulla sulle politiche educative, nulla sulle politiche per il lavoro, nulla sulle politiche per l’inserimento sociale, nulla contro la povertà. Non solo, ma questo provvedimento mina pesantemente un sistema, quello penale minorile, guardato con grande interesse nel resto del mondo, in quanto particolarmente sensibile all'istanza di reinserimento sociale del minore.

 

 

TEMI DELLA SETTIMANA

OCCASIONE PERSA SULL’IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA

Il governo stravolge il testo di legge calpestando il Parlamento

Questo testo avrebbe dovuto essere diverso, poiché in commissione Agricoltura un lavoro certosino e responsabile tra tutte le forze politiche aveva consentito di trovare un accordo unanime per rispondere alla necessità di favorire, promuovere e dare prospettiva ai tanti giovani che avrebbero voluto cimentarsi in agricoltura mettendosi a capo di una impresa.

Invece il governo ha voluto cancellare oltre dieci articoli, stravolgendo nei fatti il provvedimento e calpestando il lavoro parlamentare. Abrogati gran parte degli impegni di spesa che non permetteranno di dare concretezza e sostanza alle lodevoli intenzioni di favorire in agricoltura il ricambio generazionale.

 

 

SUI DISTURBI ALIMENTARI IL GOVERNO MANTENGA GLI IMPEGNI

Il Pd al fianco del movimento Lilla

Ci sono 3 milioni di persone in Italia che soffrono di patologie alimentari come bulimia e anoressia; disturbi che generano spesso situazioni dolorose e complesse anche all'interno dei nuclei familiari e che richiedono una presa in carico precoce e un approccio multidisciplinare.

Purtroppo oggi ci sono poche strutture, con un numero insufficiente di posti letto e una distribuzione non omogenea: circa 63 centri al Nord e solamente 40 tra Isole e Sud. Il Movimento Lilla è tornato in piazza e noi siamo al loro fianco, chiedendo impegni precisi al governo. Si attui finalmente il codice Lilla nei pronto soccorso; venga data piena e completa attuazione a quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, creando un'unica area specifica e autonoma dalla salute mentale, mettendo risorse adeguate; vengano riconosciuti questi disturbi nei LEA.

 

COMMEMORAZIONE IN AULA PER LE VITTIME DELLE ALLUVIONI

Dare sostegno alle popolazioni e contrastare i mutamenti climatici

La Toscana è stata ferita dalle alluvioni. Piangiamo morti, devastazioni, cittadini e imprese in ginocchio. Una terra orgogliosa e laboriosa ha bisogno di aiuto: le migliaia di giovani e meno giovani che in questi giorni si sono attivati per dare il proprio sostegno sono i nuovi 'Angeli del fango' e la loro spontanea iniziativa è una speranza nel futuro che non può essere delusa.

È necessario oggi superare le divisioni e far prevalere l'unità nazionale per contrastare con efficacia i mutamenti climatici, prevenire il dissesto idrogeologico e dare un sostegno concreto a una popolazione in difficoltà che vuole immediatamente ripartire. Le Istituzioni che si sono subito attivate - dalla Protezione civile, alla Regione Toscana ai Comuni - dovranno collaborare a tutti i livelli per garantire le necessarie risorse statali per la ricostruzione, la ripresa delle attività sociali ed economiche e i risarcimenti dei danni.

 

COMMEMORAZIONE DI LUIGI BERLINGUER

Un uomo appassionato che ha fatto della centralità dell’istruzione la sua missione

Una scuola di qualità per tutti e per ciascuno. Citando queste parole, prese a prestito dal titolo di uno dei suoi libri, abbiamo ricordato in Aula Luigi Berlinguer, scomparso lo scorso 1° novembre a 91 anni. Docente universitario, rettore dell'università di Siena, amministratore locale, parlamentare nazionale ed europeo, ministro dell'Istruzione e dell'università, Luigi Berlinguer è stato una personalità appassionata e impegnata, che ha fatto della centralità dell'istruzione all'interno della società uno dei tratti distintivi della sua lunga vita personale e politica.

Luigi Berlinguer era convinto di una cosa: che la società della conoscenza per potersi realmente realizzare deve saper sviluppare e diffondere una preparazione sempre più innovativa, passando dal principio giusto dell'istruzione per tutti a quello dell'istruzione su misura e per ognuno, perché non basta più garantire la facoltà di accedere alla scuola se essa è organizzata in modo tale da continuare a riprodurre al suo interno marginalizzazione. Luigi Berlinguer, ancora una volta, ci ricorda che occorre mettere in campo un'istruzione di qualità, capace di stimolare la creatività e il ragionamento, capace di alimentare emozione e pensiero e di esprimere una capacità di interpretazione del reale e della sua complessità ora più che mai.

QUESTION TIME

IL GOVERNO FA CASSA SULLE PENSIONI

Durante il question time abbiamo chiesto al ministro del Lavoro di rivedere le misure previdenziali previste dalla legge di bilancio.

Contrariamente a quanto promesso, infatti, gli italiani non andranno in pensione prima: il governo ha innalzato l’età anagrafica sia per opzione donna, passando da 60 a 61 anni, sia per l’ape sociale, ma ha anche inserito criteri penalizzanti per chi usufruisce della impropriamente detta quota 103.

Con questa legge di bilancio si assiste a un taglio delle pensioni per 700.000 lavoratori del pubblico impiego, tra cui anche personale sanitario, medici, infermieri, personale paramedico, che fino a pochi mesi fa tutti definivamo “eroi” del COVID.

Anche il ministro in Aula ha confermato che i criteri di accesso per l’accesso alle pensioni sono stati ristretti. Continueremo la nostra battaglia a tutela dei lavoratori, contro un governo che, dopo aver fatto campagna elettorale sulle pensioni, oggi sulle pensioni fa cassa.

 

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Dl Energia
Da lunedì, esame e votazioni sul provvedimento recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.

Carne sintetica
Da martedì, esame e votazioni del disegno di legge in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.

Pdl Prescrizione
Da martedì, esame e votazioni sulle modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di prescrizione.

Legge di delegazione europea
Da mercoledì, discussione della Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023.

Mozioni
Da lunedì anche l'esame di due mozioni: una in materia di aggiudicazione e gestione degli appalti, con particolare riguardo alla tutela delle retribuzioni e alla sicurezza sui luoghi di lavoro; l'altra, concernente iniziative per la prevenzione e la cura del tumore al seno.