Rivolgo un ringraziamento a tutti gli auditi intervenuti oggi nelle commissioni Cultura e Lavoro in seduta congiunta, sulla disciplina degli e-sport, la quale, a mio giudizio, merita grande attenzione e normative adeguate, a tutela del settore economico coinvolto (produttori, investitori, game designer) e dei protagonisti, i pro-player, ragazze e ragazze, spesso minorenni, che si allenano proprio come gli sportivi, accompagnati da veri e propri staff che se ne prendono cura. L’e-sport è seguito da un grande pubblico e per questo ha un grande valore, non solo in termini di ricavi da sponsor ma anche per la continua crescita e interessi che i dati certificano. Dopo la tanta fatica fatta per far riconoscere la necessità di una normativa sul lavoro sportivo è doveroso muoversi con un'attenzione equivalente nei confronti di questo settore”. Così il deputato dem Mauro Berruto, della commissione Cultura e responsabile nazionale Sport del Partito Democratico in merito dell’audizione di oggi sulla disciplina degli e-sport.
“I chiarimenti chiesti alla As Roma non sono arrivati, per cui questa mattina ho depositato un’interrogazione parlamentare alla ministra Calderone e al ministro Abodi perché, se la ricostruzione giornalistica del video sottratto e diffuso dal cellulare di una dipendente, che ha causato paradossalmente il licenziamento della vittima e nessuna conseguenza per l’autore di quel gesto, fosse confermata, questo non sarebbe “uno scandalo a luci rosse”, ma una vera e propria violenza”. Così il responsabile sport e deputato del Pd, Mauro Berruto.
“L’AS Roma faccia chiarezza sull’assurdo licenziamento della dipendente di cui si parla sulle principali testate giornalistiche. Se fosse vero quello che apprendiamo dalla stampa siamo davanti a una doppia ingiustizia: una palese violazione della privacy che ha generato atti di cyberbullismo a cui è seguito il licenziamento della vittima senza alcuna punizione nei confronti dei responsabili. In assenza di chiarimenti pubblici, chiederemo formalmente ai vertici della Serie A di riferire sul caso in parlamento”. Così il deputato e responsabile sport del Pd, Mauro Berruto.
Salvini irresponsabile, nuovo codice strada riduce sicurezza per ciclisti
“A ognuno di voi, colleghe e colleghi, sarà successo di vedere passare sotto casa il Giro d’Italia. La carovana di ciclisti che a maggio fa innamorare tutti gli italiani più o meno è composta da 200 atleti. Ora immaginate che, ogni anno, tutti gli anni, quei ciclisti che avete visto passare davanti a voi, vengano uccisi sulla strada. Uno per uno. Tutti. Tutti gli anni una carovana non solo di atleti, ma di nonni, di lavoratori e lavoratrici, di studenti, di bambine e di bambini in bicicletta viene uccisa sulla strada. Questi sono i dati della strage”. Così il responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, è intervenuto in aula alla Camera contro la norma del nuovo codice della strada introduce la distanza di sicurezza di un metro e mezzo per il sorpasso dei ciclisti ma la limita a un generico “ove le condizioni della strada lo consentano”. “Quei 150 cm fanno la differenza tra la vita e la morte” ha concluso Berruto chiedendo all’aula di approvare il suo emendamento che modifica quella “norma irresponsabilmente depotenziante voluta dal ministro Salvini e introduce, veramente, la giusta distanza per il sorpasso dei ciclisti”.
Maggioranza ritarda ancora parere su norma che impone trasferimento tassa extraprofitti società scommesse a sport di base
La commissione Finanze della Camera ha rinviato, ancora una volta, il parere sulla proposta di legge Berruto sul fondo per lo sport di base alimentato dagli extraprofitti delle società di scommesse sportive. Per il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto: “questa proposta deve essere discussa in aula. E questi continui rinvii sono la conferma di quanto siano profonde le divisioni nei gruppi di maggioranza su questo tema e, più in generale, sull'azione del Ministro Abodi che è tutta appiattita sulle lobby delle società di serie A a danno della promozione e valorizzazione dello sport di base”.
Berruto, Abodi continua nella sua azione a tutela delle lobby della serie A
“È sbagliato, grave e ci opporremo alla possibilità di sponsorizzazione delle squadre di calcio e della pubblicità da parte delle società di scommesse sportive” così il responsabile sport del Pd, il deputato democratico, Mauro Berruto, interviene dopo l’approvazione definitiva del Consiglio dei ministri del decreto legislativo per il riordino del settore dei giochi online. Un provvedimento – sottolinea Berrutto – che presenta molte criticità tra cui la possibilità di destinare alle squadre di Serie A i proventi del fondo creato con la tassazione degli extraprofitti delle società di scommesse legate al calcio. Una soluzione sbagliata nel metodo e nel merito perché quei fondi dovevano essere destinati allo sport di base, bastava che il ministro Abodi desse parere favorevole a una proposta di legge che aveva raccolto consenso trasversale in Commissione. Purtroppo – conclude Berruto - il disegno era chiaro e oggi chiude il cerchio: il governo e il ministro Abodi continuano a eseguire la volontà delle lobby del calcio a danno di tutti gli altri sport”.
Berruto, gestione Abodi caotica, inadeguatezza o inchini al potere?
“Da Abodi solo caos e improvvisazione. Dopo lo stop dei mondiali di atletica a Roma e il continuo balletto sulle Olimpiadi invernali, adesso sono a rischio anche i Giochi del mediterraneo del 2026 a Taranto” così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, commenta la sentenza della Corte costituzionale sullo svolgimento della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo. “Il governo non ha condiviso le proprie decisioni con le amministrazioni locali e la regione e adesso, con questa sentenza, ci troviamo in una situazione di cronico ritardo che sicuramente non fa bene alla corretta organizzazione di un evento sportivo di grande rilevanza. Il ministro Abodi sta confermando, giorno dopo giorno, inadeguatezza alla gestione di un ministero così importante per il Paese oppure la necessità di agire indirizzato da strategie che non hanno nulla a che fare con lo sport, ma solo con inchini a qualche forma di potere. In entrambi i casi abbiamo un problema”.
"Ci sembra davvero incredibile che persone che lavorano insieme, condividendo i compiti di organizzazione degli Europei di atletica leggera, manifestazione su cui peraltro abbiamo più di qualche preoccupazione sulla tenuta economica, non si siano parlati prima per non arrivare all’ultimo ad una rinuncia della candidatura di Roma come sede dei Campionati del mondo del 2027. Il Governo, e il ministro Abodi nello specifico, dovrebbe peraltro farsi carico di questo dialogo, visto anche ciò che sta succedendo sui Giochi di Milano-Cortina.
Non è accettabile che di fronte ad eventi così importanti, anche per la promozione dello sport, dobbiamo sempre arrivare in zona Cesarini, esponendo il Paese ad una figura barbina davanti agli organi internazionali che continueranno a ritenere l’Italia inaffidabile".
Così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
È attentato a casse dello Stato
“Oggi abbiamo chiesto, come i nostri collegi al Senato, che il Ministro Abodi venga in audizione alla Camera per spiegarci l’incredibile vicenda della pista da bob a Cortina (sulla quale peraltro è depositata da un mese un’interrogazione), che si costruirà -a quanto apprendiamo- nonostante il parere contrario del Cio e anche se non dovesse ospitare i Giochi Olimpici. Visto che il Ministro Salvini, decisivo per quella decisione, oggi ha giustamente dichiarato che non è più opportuno concedere sconti fiscali alle società di calcio per l’acquisto di calciatori stranieri -tesi sulla quale concordiamo e che difendiamo da almeno un paio d’anni- proponendo di dare quel denaro agli agricoltori, chiediamo a lui e al Ministro Abodi se non ritengano opportuno destinare a loro anche i118 milioni di denaro pubblico che serviranno per una pista che potrebbe diventare un grottesco monumento all’insostenibilità e al cambiamento climatico. Un vero e proprio attentato alle casse dello stato”. Così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
“Oggi il Ministro per lo sport Andrea Abodi dichiara in un convegno alla Camera sul diritto allo sport: “Se una scuola su due non ha una palestra c’è un problema. Se scuola e sport non sono alleati c’è un problema. Se manca questo patto il diritto allo sport non esiste”.
Giusto. E se il Ministro per lo sport Abodi boccia una proposta di legge che va esattamente in quella direzione, come successo due settimane fa, c’è un problema. Lui”. Così il deputato democratico, responsabile sport del Pd, Mauro Berruto.
Il ministro Giorgetti silura il suo collega Abodi. Le sue parole sul ‘quasi pentimento’ per aver ottenuto le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e sugli enormi ritardi nei lavori sono l’ammissione dell'incapacità e dell’inadeguatezza del governo. Lo ringraziamo per l’onestà intellettuale e insieme a lui richiamiamo il suo governo alla responsabilità e all'urgenza di evitare all’Italia una figura penosa e un danno di immagine su scala mondiale.
Ribadiamo il nostro sconcerto sulla follia di una nuova pista a Cortina che rischia di non vedere la luce neanche per l'obiettivo per il quale è stata pensata perché se il Cio conferma la bocciatura, noi rischiamo che in quella pista non si disputino i giochi olimpici. Quindi è veramente il grottesco assoluto: un'opera che nasce con il rischio di non poter essere neanche usata per il suo scopo. A questo punto chiediamo che si trovino le risorse per far smontare la pista di Cesana e per riforestare l’intera area, perché non rimanga lì inutilizzato quell'ecomostro, simbolo plastico della insostenibilità di queste discipline.
Così il deputato Pd Mauro Berruto, responsabile nazionale per lo Sport del Partito Democratico.
Berruto: superare vecchie norme che generano ‘monarchie assolute’
“Oggi ho depositato una proposta di legge per la riforma del sistema elettorale delle federazioni sportive. Il rischio che l’attuale sistema elettorale, fondato sulle deleghe, trasformi le federazioni in monarchie assolute, è più che mai evidente. Questa proposta di legge chiede il voto elettronico, in modo che tutte le società e i tesserati possano esprimersi democraticamente, un limite massimo a tre mandati anche se non consecutivi, equità di genere e “quote verdi” (under 36) nei consigli federali. E poi chiede una norma che dovrebbe essere di puro buonsenso: un ruolo apicale nelle federazioni deve essere incompatibile con quello di parlamentare o di membro del Governo. Probabilità di successo? Forse prossime allo zero. Tuttavia chi non ne può più di questo meccanismo medievale, dia inizio a un’azione politica. Bisogna aspettare, forse, ma senza cedere. Perché prima o poi le cose cambieranno”. Così il deputato democratico, Responsabile nazionale Sport, Mauro Berruto.
Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport del Partito Democratico
“L’ulteriore bocciatura da parte del Cio di una nuova pista di bob a Cortina è una ennesima manifestazione di buon senso, mentre il nostro ministro dello sport insiste nel voler realizzare un’opera pubblica da 80 milioni di euro che potrebbe non essere utilizzata neanche per lo scopo per cui viene costruita: ovvero ospitare le gare dei Giochi Olimpici 2026.”
Lo scrive in una nota il deputato Pd Mauro Berruto, responsabile nazionale per lo Sport del Partito Democratico.
“Quindi - prosegue Berruto- rischiamo di avere un impatto ambientale ed economico senza precedenti per un’opera che potrebbe già nascere inutile. Ribadiamo invece la nostra proposta di ripristino della pista di Cesana-Pariol, solo se vincolato allo smontaggio e alla riforestazione dell’area al termine delle gare del 2026. Perchè se vogliamo che i giochi restino in Italia, questa è l’unica proposta ragionevole in grado di soddisfare la richiesta del Cio che continua a ripetere che le piste esistenti sono sufficienti e non è opportuno costruirne di nuove. La pista di Cesana è esistente, non funzionante, e il suo ripristino, smontaggio e riforestazione costerebbe nettamente meno di una pista nuova. Sono convinto – conclude Berruto – che questa sia l’unica carta di buon senso che tiene insieme la volontà di effettuare tutte le gare dei giochi olimpici in Italia, di avere un risparmio oggettivo e di ottemperare alla giusta richiesta ambientalista che non ci sia alcun impatto ambientale. Anzi, si risolverebbe un tema aperto dal 2011, quando la pista di Cesana chiuse è diventò una specie di ecomostro. Se si andasse testardamente avanti su una strada che ormai è un vicolo cieco, evidentemente qualcuno dovrà spiegare: chi comanda? E quali sono i veri interessi in palio? Non vorrei che i Giochi Olimpici si trasformassero in “gioghi olimpici”, con qualcuno che impone decisioni e qualcun altro che ne è sottomesso”.
Da sottosegretario turpiloqui, solidarietà a Manzi
“Le parole sono importanti” diceva Nanni Moretti, tranne quelle che escono dalla bocca del sottosegretario Vittorio Sgarbi, lui sì memorabile per essere stato trascinato fuori dalla Camera dei deputati a peso morto da cinque commessi, per le sue fotografie in mutande o seduto sul wc. La mia totale solidarietà all’On. Irene Manzi, mia capogruppo in commissione cultura, obiettivo dell’ennesimo turpiloquio di questo rappresentante del governo. Sgarbi si alleni a usare parole convincenti per dimostrare la sua innocenza sull’indagine in corso, gli sarà più utile. E non lui, ma chi lo ha messo lì, si scusi con l’On. Manzi”. Così il deputato democratico, Mauro Berruto.
Berruto, governo inerte, maggioranza sottoscriva nostre proposte per irrigidire Daspo
“Dopo le solite dichiarazioni di circostanza sui disgustosi episodi di razzismo nello stadio di Udine, nulla si è mosso. Davanti all’inerzia del governo e del ministro Abodi, il Partito democratico ha depositato una proposta di legge, a mia prima firma, per contrastare l’odio razziale, religioso o territoriale nelle curve”.
Lo rende noto il deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, Mauro Berruto,
che elenca i tre capisaldi della proposta depositata alla Camera:
“1. In caso di odio razziale, religioso o territoriale il daspo non sia più opzionale, ma diventi cogente;
2. In questi casi il daspo passi a un minimo di 10 anni e parta una segnalazione automatica alla Procura, affinché ci sia una valutazione che possa lasciare traccia sul casellario giudiziale;
3. I protagonisti di queste manifestazioni di odio siano sottoposti a percorsi di giustizia riparativa attraverso le associazioni sportive (sostegno attivo, arbitraggi etc)”.
“Oltre 40 deputati del Pd hanno firmato con me la proposta che metterò - conclude Berruto - a disposizione di tutto il Parlamento. Sottoscrivo le parole di Mike Maignan: “chi tace è complice”. Io non voglio essere complice e chiedo ai colleghi parlamentari e al governo: chi vuole fare qualcosa di concreto contro questa vergogna?”.