“Gli stadi sono territorio italiano, sugli spalti non possono essere sospese le norme che puniscono ogni forma di razzismo e xenofobia. Il governo non resti a guardare in silenzio e intervenga immediatamente e con fermezza. Quanto sta accadendo nelle curve è intollerabile”. Così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, che sottolinea come “ormai a ogni partita abbiamo la dimostrazione che le norme esistenti non bastano più. Valutiamo anche di irrigidire il Daspo allungandolo nella durata davanti a questi fenomeni intollerabili,
e far sì che lasci traccia nel casellario giudiziale. È sbagliato sottovalutare e minimizzare: non siamo davanti a 4 idioti e basta. Purtroppo, sono tanti, troppi idioti, che usano le curve come palestra di addestramento ideologico e di estremismi”.
“La faccia tosta non ha limiti. La vergogna un sentimento sconosciuto. Le manovre lobbistiche (ma forse non si può neanche parlare di lobby, perché il senatore Lotito è proprio un eletto di Forza Italia!) fanno ripartire la contraerea sulla stretta al 'decretocrescita' sui calciatori. Il Partito Democratico sarà in prima fila a opporsi a questo ennesimo sgradevole tentativo di privilegiare i privilegiati, di alimentare un meccanismo che ha già certificato il fallimento della governance del calcio e l’azzeramento dei calciatori italiani nei settori giovanili. La proposta di 'Noi Moderati' di dare la mancia ai 'poveri', non merita commenti”. Così il deputato democratico, responsabile sport del Pd, Mauro Berruto, interviene a proposito dell’emendamento presentato dal gruppo di Forza Italia al decreto mille proroghe.
Passa emendamento che permette agli enti locali di sperimentare azionariato popolare, Governo era contro
Nella seduta della commissione cultura e sport di ieri, il ministro Abodi è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza che ha votato, contro il parere del governo, a favore di una norma della proposta di legge a prima firma Molinari che estende agli enti territoriali e agli enti pubblici la possibilità di prevedere forme di azionariato popolare per le proprie società sportive. Una norma che condividiamo, su cui il governo immotivatamente aveva messo un veto. Chiediamo a questo punto al ministro Abodi di smetterla di insultare il parlamento e i suoi componenti e di prendere atto che ieri gli è stato recapitato un chiaro messaggio politico dalla sua maggioranza. Che fa Ministro, si dimette?”. Così il democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
“Il ministro per lo Sport, Abodi, completa il suo quotidiano allenamento di genuflessioni: dopo le società di serie A di calcio è il turno della ministra del Lavoro, Calderone, già presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro. Ai consulenti del lavoro in assemblea, Abodi dice: ‘Grazie a voi le società sportive entreranno senza traumi nella dimensione del lavoro sportivo’. Ecco allora spiegati i ritardi del ministro dello Sport che stanno mettendo in ginocchio soprattutto le piccole società sportive che devono affidarsi, per forza e pagando, a consulenti del lavoro, quando la legge permetterebbe loro di fare molti adempimenti gratuitamente e in autonomia, se solo i decreti fossero attuati, se solo il registro delle società dilettantistiche funzionasse. Il problema è che al ministro Abodi non interessano le società sportive, ma il solito club di presunti amici”.
Così Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport del Partito democratico.
Urla in commissione dopo bocciatura emendamento per sport di base
“Durissimo scontro alla Camera tra il deputato democratico, Mauro Berruto, e il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Dopo la bocciatura da parte del Governo della proposta parlamentare - che vedeva
l’unanimità da parte di tutti i gruppi di maggioranza e opposizione - sull’utilizzo dell’extratassazione degli utili di società di scommesse sportive a favore dello sport di base e alla lotta alla ludopatia. “La verità è che il ministro vuole dare quei fondi ai club di Serie A, un ulteriore regalo ai soliti noti” ha ribattuto Berruto lasciando la commissione in polemica. Al termine dei lavori lo scontro è proseguito nei corridoi di Montecitorio dopo che Abodi era intervenuto in commissione dicendo “quel Berruto ha un disagio”. Le urla hanno attirato le attenzione dei commessi, “tu hai un disagio, sei una delusione” insisteva Abodi a cui Berruto rispondeva “basta insultare, il disagio è quello del mondo dello sport ad avere un ministro che pensa solo ai suoi amici sella Serie A”.
“Ho presentato un’interrogazione al Ministro per lo sport Andrea Abodi, poiché il decreto che ha dato piena attuazione alla riforma del lavoro sportivo prevedeva (entro il 31 dicembre 2023) l’istituzione, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo, al fine di favorire la conoscenza, migliorare l’attuazione e raccogliere e analizzare le problematicità della riforma.
Il termine indicato è ampiamente trascorso e dell'Osservatorio nazionale non c’è traccia. Chiedo al Ministro Abodi di uscire dal suo reiterato silenzio e dare al Parlamento e alle migliaia di società sportive qualche risposta su questo tema: quando verrà istituito questo tavolo di osservazione previsto dal decreto? Come e da chi sarà composto?” Così il deputato democratico, responsabile sport del Pd, Mauro Berruto.
“Ho deposito una interrogazione al Ministro Abodi sulla incredibile e ancora irrisolta vicenda della costruzione della pista da bob a Cortina. Faccia sapere al Parlamento e agli italiani quando questa grottesca situazione avrà fine e faccia sapere cosa ne pensa dell’ipotesi di ripristino della pista di Cesana-Pariol e di conseguente smantellamento e riforestazione dell’area terminati i Giochi, da noi avanzata mesi fa. Questa scelta permetterebbe di spendere meno della metà, tenere i Giochi in Italia, non aumentare le piste esistenti (come richiede il Cio) e risolvere un tema ambientale che oggi in Piemonte è plasticamente rappresentato da un pista chiusa dal 2011”, così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
Lavoratori dello sport nel caos per latitanza ministro
“Ho depositato un'interrogazione al Ministro per lo sport Andrea Abodi, invitandolo a chiarire se intende prorogare il termine del 31.12.2023 entro il quale gli sportivi già aderenti al fondo pensionistico sportivi e lavoratori dello spettacolo (ex Enpals) potevano optare per restare iscritti a tale fondo. Si auspicava un'intensa campagna informativa da parte dei Ministeri per lo Sport e del Lavoro, che invece non c'è stata: tanti sportivi, quindi, sono inconsapevolmente passati al fondo Inps Gestione Separata con effetto retroattivo dal 1 luglio scorso nonostante i club dilettantistici avessero frattanto versato i contributi al fondo ex Enpals”. Così il deputato democratico, responsabile nazionale Sport del Pd, Mauro Berruto che aggiunge: “si è generato un enorme caos poiché quei contributi dovranno essere trasferiti ma soprattutto per il fatto che le agevolazioni del lavoro sportivo spettano soltanto agli sportivi iscritti al fondo Inps Gestione Separata, dunque si sta profilando un disastro anche dal profilo economico-finanziario che potrebbe riversarsi sulle associazioni e società sportive. Se non viene riaperto il termine e concesso un congruo termine, il sistema-sport accuserà un assurdo incremento di costi e molti sportivi si troveranno iscritti in un fondo previdenziale diverso da quello ambito. Soprattutto, ora dovrà essere garantita la massima divulgazione di questo adempimento, per evitare di ricadere in un errore dal sapore di trascuratezza verso lo sport dilettantistico”.
“Ho depositato un'interrogazione al ministro per lo Sport, Andrea Abodi, invitandolo a precisare alla Camera se e in che tempi intende garantire il pieno funzionamento del portale telematico del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Con l'entrata in vigore della Riforma dello Sport, i club dilettantistici sono obbligati a osservare numerosi adempimenti, come le comunicazioni mensili delle retribuzioni corrisposte ai collaboratori sportivi, ma il portale del registro nazionale non è ancora completamente funzionante e questo li obbliga a rivolgersi a consulenti esterni per funzioni che potrebbero essere svolte internamente con semplicità e soprattutto gratis, se solo funzionasse il portale. La norma parla di attenuare la burocrazia, ma purtroppo questi automatismi ancora non sono del tutto possibili e questo fa aumentare i costi della gestione sportiva”.
Lo dichiara il deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, Mauro Berruto.
“Ho depositato un'interrogazione rivolta al ministro per lo Sport, Andrea Abodi, invitandolo a precisare se e in che tempi intende emanare l'atteso decreto che elenca tutte le ulteriori mansioni riguardanti i lavoratori sportivi, senza il quale restano tagliate fuori dall'inquadramento agevolato tutte le figure da sempre presenti in ogni associazione e società sportiva e indispensabili per il corretto svolgimento delle discipline sportive. In assenza del provvedimento si vanifica l'articolo 25 del Dlgs 36/2021, il quale prevede che il ministro dello Sport, sentito il ministro del Lavoro, approvi con decreto l'elenco delle mansioni necessarie per lo svolgimento dell'attività sportiva”.
Così il deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, Mauro Berruto “E' paradossale - aggiunge - che i regolamenti delle federazioni sportive impongano la presenza di ruoli tecnici e operativi e che una norma disponga la riconducibilità di tali ruoli al lavoro sportivo agevolato (introdotto dalla Riforma dello Sport), ma che non sia possibile inquadrare le persone preposte a tali mansioni poiché manca ancora il decreto a quasi sette mesi dall’entrata in vigore della Riforma”.
“Da ieri e finché il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, non risponderà in Parlamento sul tema dell’extratassazione degli utili delle scommesse sportive, dando il parere del governo sulla mia proposta di legge, presenterò tutti i giorni un’interrogazione. Nascondendosi, fuggendo dalla discussione e tacendo, il ministro di fatto impedisce alle Camere di svolgere il loro ruolo legislativo in favore dello sport nel suo complesso e non solo per il calcio di serie A”.
Così il deputato democratico Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd, che torna ad attaccare Abodi stigmatizzando la continua assenza del ministro.
Presentata interrogazione al ministro Abodi
Ho depositato oggi un’interrogazione al Ministro per lo sport Andrea Abodi, in riferimento agli agghiaccianti episodi di matrice neofascista nel calcio, registrati anche ieri sera nella capitale in occasione del derby Roma-Lazio, e nel mondo del flag football, disciplina che da Los Angeles 2028 sarà disciplina olimpica, descritti in un reportage dal giornalista Paolo Berizzi che ringrazio personalmente per il suo incessante lavoro.
Chiediamo chiarezza circa l’applicazione del protocollo firmato nel giugno 23 dai ministri Abodi e Piantedosi contro l’antisemitismo nel calcio, ma soprattutto quali siano le iniziative concrete per combattere i fenomeni di matrice neofascista già esistenti e purtroppo ben visibili nel mondo dello sport.
Così il deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, Mauro Berruto.
In difficoltà perché maggioranza ha preso distanze da sua azione
Abodi cerca di buttare la palla in tribuna, ormai sua specialità. Nessuno vuole affossare il sistema calcio, che peraltro si è affossato da solo a suon di indebitamenti, la verità è che il ministro si sottrae e impedisce al parlamento di fare il proprio lavoro per lo sport e non solo per il calcio di serie A. Venga in commissione, dove lo aspettiamo da mesi, e dove potrà verificare l’opinione non solo mia, ma della sua stessa maggioranza. Noi, in commissione, il lavoro unitario che auspica lo abbiamo fatto, proprio sul tema dell’extratassazione dgli utili delle scommesse sportive. Manco all’appello solo lui. Venga, finalmente, e ci racconti la sua idea”. Così il deputato e responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, replica al ministro Abodi.
Maggioranza in imbarazzo, serve chiarimento in Parlamento
“Il Ministro Abodi, di cui abbiamo traccia ormai solo grazie a interviste o agenzie, rinvia per il terzo mese consecutivo il suo parere su una proposta di legge a mia prima firma e condivisa, in Commissione, da tutti i gruppi parlamentari, su extratassazione degli utili di società di scommesse sportive per generare un fondo strutturale di 80 mln euro annui, da destinare alla promozione dello sport di base, degli stili di vita, dello sport per persone disabili e per la lotta alla ludopatia attraverso le società sportive. Tutto ciò nello stesso giorno in cui annuncia che quei fondi lui vuole destinarli alle società di serie A di calcio.
Invece di continuare a nascondersi e a umiliare la Commissione ed esibirsi sui giornali, venga in Parlamento a spiegare perché rifiuta il parere su un’iniziativa promossa in maniera unanime da tutto il Parlamento. Venga, se questo è, a esprimere il suo parere negativo e si misuri con il voto della commissione. È il Ministro per lo sport o il Ministro del calcio di serie A? È il Ministro per lo sport o il presidente della federazione nascondino? Soprattutto è un Ministro che vuole rispettare il lavoro del Parlamento o lo ritiene un fastidioso accessorio?” Così in una nota il deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, Mauro Berruto.
“Quando la legge sul lavoro sportivo non era in vigore, esisteva un fondo dedicato a sostenere l’impatto del costo del lavoro a carico delle associazioni: 150 milioni complessivi per gli anni 2021, 2022 e 2023, risorse utilizzate per altre urgenze. Oggi che la riforma del lavoro sportivo è realtà e le associazioni devono sostenere realmente i costi del lavoro, il Governo decide di non rinfinanziare quel fondo e di non mettere un euro sul tema (nonostante le ripetute promesse) e vota contro la nostra richiesta che sollecita questo impegno. Incredibile”. Lo dichiara il deputato del Pd Mauro Berruto, responsabile nazionale Sport del Pd.