“Siamo davvero senza parole nell'ascoltare le parole di entusiasmo del Ministro Fitto sul credito d’imposta della Zes. Dopo mesi e mesi di ritardo, ci saremmo aspettati anzitutto delle scuse. Poi avremmo immaginato che il tempo fosse servito a reperire risorse straordinarie ed adeguate. Invece nulla di tutto questo. In primo luogo, i fondi pari a 1,8 mld, sono identici a quanto previsto per le precedenti Zes, che avevano però una estensione territoriale di 500 volte inferiore alla attuale. Questo vuol dire che nelle casse delle imprese arriveranno risorse molto molto limitate. Peraltro col rischio che tante aziende restino a secco, considerato il modello a sportello della misura. In secondo luogo, la scadenza al 15 novembre per il completamento dell’investimento rende di fatto inattuabile la misura. Appare improbabile che una impresa che alla data del 12 giugno non sa ancora quale percentuale di incentivo avrà, possa poi completare una linea produttiva o la realizzazione di un opificio in meno di 5 mesi. Insomma quello di Fitto è solo un grande bluff che danneggia gravemente gli investimenti, lo sviluppo e l'occupazione al Sud. Del resto proprio perché consapevole di questa presa in giro, Fitto non ha attivato da subito la misura, come sarebbe stato ovvio fare, ma ha stranamente e 'casualmente' posticipato l'apertura del termine per presentare le domande a dopo le elezioni europee”.
"Salvini e Le Pen fanno un'operazione di mero maquillage elettorale dicendo di espellere i tedeschi di Afd dal proprio gruppo al prossimo parlamento europeo. Il vero volto della destra è emerso a Madrid alla convention di Vox a cui ha partecipato anche la premier Meloni. E' la destra illiberale, sovranista, che guarda al passato. Mentre invece dovremmo guardare al futuro, rafforzando l'Europa per fare un'unione sempre più sociale, solidale, democratica, che tuteli e difenda diritti e libertà fondamentali". Lo ha detto Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche dell'Ue a Montecitorio, ai microfoni del Gr 1 Rai.
Continua uno sciame sismico molto importante ai Campi Flegrei e ieri sera con la scossa più forte registrata negli ultimi 40 anni è stata una notte di paura con migliaia di persone in strada. La preoccupazione è seria e il livello di allerta sempre più alto. Tutte le istituzioni competenti stanno lavorando con attenzione e massima collaborazione. È necessario però che il governo venga a riferire quanto prima in Parlamento affinché faccia piena chiarezza sui piani di intervento che sta approntando e predisponendo, anche tramite la Protezione civile, a tutela della salute e dell'incolumità della popolazione nonché per il pieno sostegno e l’assistenza dei cittadini sfollati.
Così il deputato del Pd Piero De Luca.
“La partecipazione della Premier Meloni alla Kermesse di Vox a Madrid è stata una pagina nera della sua campagna elettorale, in cui ha svelato la maschera rispetto agli atteggiamenti istituzionali con cui aveva provato a rivestire la sua immagine anche in Europa, per dare segnali di affidabilità. Purtroppo la propaganda sovranista serve solo in campagna elettorale, ma si sgretola alla prova del governo come sta accadendo in Italia. Metterla in atto vuol dire non aver capito gli insegnamenti che ci sono arrivati dalla storia. La retorica sovranista mina anzitutto i princìpi fondanti dell’integrazione europea: la tolleranza, il rispetto di diritti fondamentali, la non discriminazione e la libertà di espressione. Ma non solo. Questa retorica danneggia gravemente anche i nostri cittadini. È ridicolo pensare infatti di tornare indietro verso soluzioni nazionali, muri e confini, mentre i problemi del nostro tempo richiedono risposte globali per sanità, politiche sociali, lavoro, sviluppo economico sostenibile, difesa comune. Avremmo bisogno di un Governo che lavori per rafforzare l'integrazione europea e provi a non isolare ulteriormente l'Italia anche nei futuri assetti di governo europei. Ma il vero volto politico della Meloni purtroppo lo sta impedendo”. Così il capogruppo dem in Commissione Affari Europei dí Montecitorio in un’intervista a notizie.com.
“Una provocazione o il preludio di una nuova deriva italexit del partito di Salvini?” Lo chiede il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, che sottolinea: “la proposta di togliere le bandiere dagli uffici pubblici non meriterebbe neanche di essere commentata se non provenisse da un autorevole esponente del partito del vice premier italiano. Vuol dire non aver capito ancora il senso e l'importanza dell'Europa per i nostri cittadini e per il nostro Paese. La presidente del consiglio Meloni cosa pensa di questo ritorno della Lega alle origini ultraeuroscettiche? È d’accordo o prende le doverose distanze?”.
“Siamo profondamente colpiti e turbati dalla drammatica notizia del vile e brutale attentato subito dal primo ministro slovacco, Robert Fico, a cui esprimiamo massima solidarietà. Siamo vicini a lui, alla sua famiglia e all’intero popolo slovacco e seguiamo con apprensione l’evolversi di questo violento attacco alla democrazia avvenuto nel cuore dell’Europa”. Così il gruppo del Pd della Camera che è intervenuto in aula a Montecitorio attraverso le parole del capogruppo in commissione Affari europei, Piero De Luca.
“Abbiamo presentato una proposta di legge a mia prima firma per l’istituzione di una commissione d’inchiesta per la tutela dei consumatori”. Lo ha detto Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera, nel corso della conferenza stampa a Montecitorio su telemarketing e tutela dei consumatori.
“La Commissione parlamentare, già istituita anche nella precedente legislatura - ha spiegato Piero De Luca - avrà compiti di indirizzo e di controllo in materia di salvaguardia dei diritti riconosciuti al consumatore e all'utente.
Oggi i consumatori sono esposti a nuovi rischi in merito alla qualità e alla sicurezza dei prodotti o dei servizi acquistati, nonché a un gran numero di proposte dei cui contenuti è difficile appurare la veridicità o la correttezza. Una commissione parlamentare d’inchiesta sul tema è assolutamente necessaria”.
Proposta di legge Pd introduce il sistema “opt in” nell’ordinamento italiano
“Purtroppo nel nostro paese il telemarketing è ancora una pratica molto aggressiva che danneggia soprattutto le famiglie e i cittadini più deboli. Abbiamo il dovere di intervenire e rivoluzionare l’attuale sistema”. Lo ha detto la deputata del Pd Anna Ascani, vicepresidente della Camera, introducendo la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge del Pd su telemarketing e tutela dei consumatori.
“Il telemarketing selvaggio mette a serio rischio la tenuta delle famiglie, la loro serenità e privacy. Spesso ricevono telefonate continue non richieste e abbiamo visto che il registro delle opposizioni non ha funzionato abbastanza”, ha detto Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera e primo firmatario della proposta di legge dem su telemarketing e tutela consumatori in conferenza stampa a Montecitorio. “L’obiettivo - ha spiegato il dem Piero De Luca - è introdurre nell’ordinamento italiano il sistema “opt-in”, adottato già in Olanda e Repubblica Ceca, che prevede il divieto generalizzato di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili, appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni”.
“Sul Pnrr l’accoppiata Meloni Fitto fa flop, a un mese dal termine dei nuovi target di giugno, solo il 28% degli investimenti viaggia nei tempi previsti” così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, commenta l’analisi condotta per il Sole 24 Ore dall'Osservatorio Recovery Plan di Fondazione Promo Pa e Università di Tor Vergata. “Purtroppo, come abbiamo già denunciato nei giorni scorsi, il raggiungimento dei 39 obiettivi della sesta rata è seriamente a rischio e questo è molto preoccupante perché compromette molti investimenti in tutta Italia e potrebbe far saltare l'erogazione della rata da 9,5 miliardi. Sarebbe un disastro che si aggiunge ai danni provocati dai tagli della rimodulazione già operata da Fitto. Chiediamo quindi al govern
“Fitto continua purtroppo a prenderci in giro senza chiarire dati e senza fornire nessuna indicazione precisa sull'utilizzo dei fondi europei. Non si smentisce il taglio completo di almeno 4 miliardi di progetti dalla revisione del Pnrr. Niente rispetto al pagamento della quinta rata già ridotta di 7,5 miliardi rispetto al programma iniziale. Nulla sullo stato di attuazione degli interventi per gli obiettivi della sesta rata. Conferme sui tagli per noi immotivati e sbagliati alle case ed ospedali di comunità. Se a questo aggiungiamo la cancellazione della decontribuzione Sud, il fatto che la Zes ancora non ha avviato la misura del credito d’imposta, che 4 regioni sono ancora in attesa dell'erogazione degli FSC, il quadro diventa davvero drammatico soprattutto per il Mezzogiorno. Basta favole! Ora aspettiamo risposte e azioni concrete. Altrimenti i danni saranno irreparabili” così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.
Meloni sta distruggendo il ssn. Disastro Pnrr 500 case e ospedali cancellati
"Chiediamo l'immediata calendarizzazione alla Camera della Legge del PD a prima firma Schlein. Il testo propone di aumentare gradualmente la spesa per la sanità fino a raggiungere stabilmente la media europea del 7,5% sul Pil e di abolire il tetto di spesa per il personale, realizzando un piano straordinario di assunzioni. Attualmente il Ssn è fortemente sotto finanziato. Addirittura al 2025 il finanziamento ordinario scenderà al 6,2% del Pil. Il Governo Meloni sta distruggendo il nostro sistema sanitario, non investe in ricerca e nella prevenzione e soprattutto sta demolendo i servizi sanitari regionali. Continui tagli, come il disastro sul Pnrr con 500 case ed ospedali di comunità cancellati dalla destra. Senza considerare l'impatto devastante che avrebbe l'autonomia differenziata proprio sulla sanità. Per il Partito democratico il tema della salute universale è fondamentale per assicurare percorsi di diagnosi e cure per tutti i cittadini, al nord, al centro e al sud d'Italia. La Legge Schlein vada in discussione il prima possibile e la voti anche la maggioranza. E' urgente e indispensabile adeguare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale agli standard dei Paesi europei avanzati, perché un Ssn che funziona tutela la salute, ma contribuisce anche alla coesione sociale". Lo dichiara Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.
“Ancora una volta il ministro Fitto si dice stupito dalle dichiarazioni delle opposizioni che denunciano l'eliminazione della misura di decontribuzione al Sud. In realtà siamo noi ad essere sempre più sconvolti dalle azioni sue e del suo governo, che prima adotta misure che distruggono il Mezzogiorno e poi promette futuri ‘aggiustamenti’. È un film che abbiamo già visto con il Pnrr e la Zes. Una presa in giro non più sopportabile. Fitto la smetta di fare come Alice nel Paese delle meraviglie quando è il primo complice del disastro che sta provocando il suo governo al Sud e all'unità nazionale”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale Questioni regionali.
“Tre milioni di lavoratori a rischio nel Mezzogiorno per la decisione del governo di eliminare l'incentivo 'Decontribuzione Sud'. Sono questi i numeri da brivido di coloro che rischiano di perdere il proprio contratto di lavoro per colpa di un governo che si conferma nemico del Sud. Dopo aver eliminato oltre 3 miliardi di perequazione Infrastrutturale, mentre porta avanti il progetto secessionista di Autonomia differenziata, Meloni avalla oggi la scelta del ministro Fitto di cancellare anche la decontribuzione sulle assunzioni al Sud che vale circa 3 miliardi di euro fino al 2029. È una scelta folle che mette un'ulteriore zavorra sullo sviluppo del Mezzogiorno. Altro che Italia unita, la destra sta davvero bruciando in modo vergognoso e senza ritegno il futuro del Mezzogiorno”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale Questioni regionali.
“Il Governo sta giocando col fuoco sul tema delle concessioni balneari. Non può più decidere di non decidere. Alla luce dell'ennesima sentenza del Consiglio di Stato che va in direzione differente rispetto alla propaganda della destra, con una procedura d’infrazione europea in atto, Meloni la smetta con la farsa messa in piedi finora. Ci rendiamo conto che non sanno come evitare la figuraccia rispetto ad anni demagogia. Ma è ora di smetterla con la confusione perché siamo ad un punto di non ritorno. Il Governo provveda con urgenza, anche esercitando la delega legislativa disposta dalla legge per la concorrenza 2021, ad emanare norme e criteri di indirizzo chiari per consentire l’avvio delle procedure di evidenza pubblica finalizzate al rilascio dei nuovi provvedimenti concessori, rimuovendo l’incertezza giuridica e la confusione che penalizza i cittadini italiani, i tantissimi operatori di questo settore così importante da un punto di vista economico ed occupazionale, e grava oggi pericolosamente sulle amministrazioni concedenti” così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della camera, Piero De Luca.
“In nome di un patto politico scellerato tra Riforme dell’Autonomia e del Premierato, la destra, dopo aver calpestato le regole parlamentari, si appresta a spaccare il Paese. La premier è ostaggio della Lega che vuole piazzare la sua bandierina ideologica in vista delle elezioni europee. E a pagarla saranno gli italiani. Questa è una riforma sbagliata, secessionista che romperà per sempre l'unità nazionale, distruggendo la coesione e la solidarietà nei diritti e nelle opportunità di vita, come garantito dalla Carta. È una riforma dunque incostituzionale, che distrugge l'Italia unita e aumenta irreparabilmente le diseguaglianze esistenti nei servizi essenziali, mettendo a rischio anche la competitività dell’intero Paese, diviso in tanti piccoli staterelli. La destra si comporta come Robin Hood alla rovescia, toglie a chi ha di meno per dare a chi ha di più. E’ una vergogna. Altro che patrioti. Come Partito democratico continueremo a batterci in tutte le sedi possibili per impedire questo disegno devastante e per difendere l'unità nazionale." Così il deputato democratico, Piero De Luca.