“Vergognosa aggressione squadrista della destra alla Camera. Non potendo far valere la forza di argomenti e idee rispetto ad una riforma secessionista che distruggerà l'unità nazionale, decidono di utilizzare la forza dei pugni e dei calci. Inaccettabile. Non ci fermeremo” così il deputato democratico, Piero De Luca.
In queste ore stiamo discutendo alla Camera la proposta di autonomia differenziata del Governo. È una proposta vergognosa, frutto di uno scambio politico scellerato con il premierato di FdI. Un patto di potere vergognoso, che renderà più debole l'intero Paese e che distruggerà il Mezzogiorno, provocando una vera e propria secessione economica e sociale. Stiamo dando battaglia in Parlamento. L'invito al Governo e alle forze di centro destra è a fermarsi subito. Bisogna ascoltare il segnale dei milioni di italiani che nelle urne alle europee hanno votato in maggioranza i partiti di opposizione nel Sud. Fermatevi. Fermatevi. Fermatevi” così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca, intervenendo questa mattina a Coffee break su La7.
“Siamo estremamente soddisfatti per il risultato ottenuto dal Partito Democratico alle elezioni europee. È un dato molto significativo di cui siamo estremamente soddisfatti, che ci dà fiducia. È il frutto di un impegno generoso della segretaria Elly Schlein, casa per casa, piazza per piazza, e di una campagna seria, concreta, di squadra, fatta dai nostri candidati e dai tanti militanti su tutti i territori, parlando dei problemi reali del Paese da affrontare in Italia e in Europa nei prossimi anni. Il Partito Democratico si conferma prima forza politica di opposizione e questo ci affida la responsabilità di continuare a lavorare con sforzo unitario per costruire un'alternativa di governo alla destra. Rileviamo con orgoglio anche il risultato del Sud e della Campania, che ci vede prima forza politica. È un segnale positivo, che invia anche un messaggio di forte opposizione del Mezzogiorno alle politiche e alla proposta di riforma sull'Autonomia differenziata che il Governo sta portando avanti”. Lo ha dichiarato l’on. Piero De Luca, capogruppo PD Camera in Commissione Politiche UE.
"Le dichiarazioni del senatore leghista Borghi e del vicepremier Salvini contro il Presidente Mattarella sono inaccettabili. Rappresentano un attacco senza precedenti alla nostra democrazia, rappresentata dalla più alta figura istituzionale del Paese, garante della coesione e dell'unità nazionale. Il preludio delle riforme sul premierato e sull'autonomia differenziata che la destra sta provando ad approvare con forzature senza precedenti. Giorgia Meloni ha il dovere di prendere le distanze dal suo vicepremier e porgere le scuse all'intero Paese a nome del governo e della sua maggioranza". Così il deputato dem Piero De Luca.
"Al peggio non c'è mai fine. Girano volantini elettorali di #FirenzeMagnifica, a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Eike Schmidt, con la seguente frase utilizzata con tono denigratorio 'Firenze non è Torre del Greco'. È vergognoso. Ci auguriamo siano dei fake. Qualora così non fosse, noi chiediamo che vengano ritirati immediatamente perché si tratta di volantini con un evidente pregiudizio antimeridionalista, gravemente offensivi di un'intera comunità e di tutto il Mezzogiorno, per i quali Schmidt dovrebbe chiedere scusa. È questo il suo programma elettorale? È questa l'idea di Paese della destra?” Così il deputato democratico, Piero De Luca.
“Vannacci getta definitivamente la maschera e chiama al voto i suoi elettori evocando l’infame flottiglia della repubblica sociale italiana. È gravissimo. Ancora più imbarazzante è il silenzio di Salvini, che conferma quanto sia falsa la sua presa di distanza dall'Afd al parlamento europeo, dopo che l'eurodeputato tedesco, Maximilian Krah, si è rifiutato di definire i membri delle SS naziste come criminali di guerra”, Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.
Dire ai cittadini che in questo momento vivono nei Campi Flegrei, come ha fatto il ministro Musumeci qualche giorno fa, che è stato già un crimine aver consentito in quell’area negli ultimi 70 anni l’insediamento di oltre 80mila persone’, è davvero offensivo. Sono parole che un ministro della Repubblica non dovrebbe pronunciare. Il ministro sa bene che, purtroppo, l’Italia è un Paese che ha molti territori a rischio vulcanico e sismico, tra cui la sua stessa Sicilia. Invece di offendere e insultare intere famiglie che oggi sono giustamente preoccupate, il governo esca dal letargo e pensi a lavorare per approntare piani, soluzioni e misure di sostegno che oggi ancora non si vedono". Così il deputato campano del Pd, Piero De Luca, in merito alle parole pronunciate del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, in audizione in commissione Ambiente.
"Il tema della governance europea tocca da vicino la vita dei nostri cittadini, perché si decide come utilizzare le risorse per servizi pubblici, ospedali, scuole, asili, infrastrutture fisiche o digitali.
Da quando siete al Governo i risultati sono disastrosi. State danneggiando e isolando il nostro Paese in Europa, rischiando di compromettere irreparabilmente il nostro futuro.
Quale credibilità potete avere se continuate a dialogare ed inveire contro l'Europa con i sovranisti ed estremisti di Vox, con Le Pen e con Orban? Quale credibilità potete avere con un Vice premier che come slogan delle elezioni europee chiede meno Europa?
Abbiamo bisogno di più Europa, non meno Europa, di rafforzare l'integrazione nelle politiche economiche e fiscali, non di risposte antistoriche con chiusure nazionali per problemi globali.
Ora, nel deserto di idee e risultati proviamo ad indicarvi una strada. La prima è continuare lungo la scia del Next Generation EU. Il PNRR non è un peso, ma è una grande opportunità per il Paese. Cancellate subito la norma folle che taglia i fondi ai Comuni virtuosi, impegnati maggiormente sui progetti del PNRR. Fermatevi!
Un ulteriore obiettivo dei prossimi anni è quello di promuovere sempre più appalti congiunti, politiche industriali integrate e programmi di investimento comuni, e la duplice transizione verde e digitale.
Infine, riteniamo fondamentale rafforzare lo strumento dell'European Peace Facility così come gli impegni per una difesa comune.
Abbiamo bisogno di un'Europa che sia sempre più autorevole a livello internazionale, in grado di esercitare un ruolo sempre maggiore in politica estera, anche e soprattutto come attore diplomatico di pace. Il tutto con un impegno comune: superare la regola anacronistica dell’unanimità in Consiglio.
Ecco l’Europa che vogliamo – e lo chiediamo in questa mozione – è un’Europa più integrata, più unita, più competitiva. Più verde, più sicura, più giusta. Più democratica. Un'Europa baluardo di coesione e solidarietà". Lo ha detto in Aula Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.
Piero De Luca, nessuna invenzione, dati parlano chiaro
“Il ministro Fitto dovrebbe scusarsi con gli italiani per le modalità con cui sta gestendo il Pnrr e falcidiando i comuni” così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, replica al ministro Fitto che contesta la protesta del partito democratico per i profondi tagli agli investimenti dei comuni impegnati nel progetto del Pnrr. “Basta prendere in giro gli italiani, i dati sono pubblici e parlano chiaro: nell'ultima legge di bilancio sono stati previsti pesanti tagli complessivi da 250 milioni a Comuni e Province. Risorse sottratte ad interventi per servizi essenziali ai cittadini, azioni di cura del territorio, riqualificazione urbana o prevenzione del dissesto idrogeologico. E dopo il danno la beffa, che è la scelta del Governo di penalizzare con questi tagli di più gli enti locali che stanno attuando maggiori progetti del PNRR. Scelta che provocherà evidenti disservizi in particolare nella spesa corrente rispetto gestione delle infrastrutture già presenti o da realizzare. Aggiungiamo peraltro che, a prescindere dalla sua propaganda, Fitto ha tagliato nella rimodulazione del Pnrr investimenti per 100 000 nuovi posti in asili nido. Il tempo delle bugie è finito”.
“Il Governo Meloni continua a mettere in atto politiche devastanti per le nostre comunità.
Nell'ultima legge di bilancio sono stati previsti pesanti tagli complessivi da 250 milioni a Comuni e Province. Risorse sottratte ad interventi per servizi ai cittadini, asili, politiche sociali, cura del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Con la proposta di autonomia differenziata spaccano l'Italia e con queste misure distruggono le autonomie locali. Un disastro. A tutto questo si aggiunge un ultimo colpo di genio, la scelta del Governo di penalizzare con questi tagli di più gli enti locali che stanno attuando maggiori progetti del PNRR. Una follia assoluta che contraddice il senso stesso e l'obiettivo del Piano aumentare la coesione sociale, e che rischia di mettere in discussione interventi fondamentali nelle scuole, negli asili, nelle scuole o nella rigenerazione urbana, che richiedono impegni di risorse locali per la gestione”. Così il capogruppo democratico nella commissione affari Europei della camera, Piero De Luca.
“Siamo davvero senza parole nell'ascoltare le parole di entusiasmo del Ministro Fitto sul credito d’imposta della Zes. Dopo mesi e mesi di ritardo, ci saremmo aspettati anzitutto delle scuse. Poi avremmo immaginato che il tempo fosse servito a reperire risorse straordinarie ed adeguate. Invece nulla di tutto questo. In primo luogo, i fondi pari a 1,8 mld, sono identici a quanto previsto per le precedenti Zes, che avevano però una estensione territoriale di 500 volte inferiore alla attuale. Questo vuol dire che nelle casse delle imprese arriveranno risorse molto molto limitate. Peraltro col rischio che tante aziende restino a secco, considerato il modello a sportello della misura. In secondo luogo, la scadenza al 15 novembre per il completamento dell’investimento rende di fatto inattuabile la misura. Appare improbabile che una impresa che alla data del 12 giugno non sa ancora quale percentuale di incentivo avrà, possa poi completare una linea produttiva o la realizzazione di un opificio in meno di 5 mesi. Insomma quello di Fitto è solo un grande bluff che danneggia gravemente gli investimenti, lo sviluppo e l'occupazione al Sud. Del resto proprio perché consapevole di questa presa in giro, Fitto non ha attivato da subito la misura, come sarebbe stato ovvio fare, ma ha stranamente e 'casualmente' posticipato l'apertura del termine per presentare le domande a dopo le elezioni europee”.
"Salvini e Le Pen fanno un'operazione di mero maquillage elettorale dicendo di espellere i tedeschi di Afd dal proprio gruppo al prossimo parlamento europeo. Il vero volto della destra è emerso a Madrid alla convention di Vox a cui ha partecipato anche la premier Meloni. E' la destra illiberale, sovranista, che guarda al passato. Mentre invece dovremmo guardare al futuro, rafforzando l'Europa per fare un'unione sempre più sociale, solidale, democratica, che tuteli e difenda diritti e libertà fondamentali". Lo ha detto Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche dell'Ue a Montecitorio, ai microfoni del Gr 1 Rai.
Continua uno sciame sismico molto importante ai Campi Flegrei e ieri sera con la scossa più forte registrata negli ultimi 40 anni è stata una notte di paura con migliaia di persone in strada. La preoccupazione è seria e il livello di allerta sempre più alto. Tutte le istituzioni competenti stanno lavorando con attenzione e massima collaborazione. È necessario però che il governo venga a riferire quanto prima in Parlamento affinché faccia piena chiarezza sui piani di intervento che sta approntando e predisponendo, anche tramite la Protezione civile, a tutela della salute e dell'incolumità della popolazione nonché per il pieno sostegno e l’assistenza dei cittadini sfollati.
Così il deputato del Pd Piero De Luca.
“La partecipazione della Premier Meloni alla Kermesse di Vox a Madrid è stata una pagina nera della sua campagna elettorale, in cui ha svelato la maschera rispetto agli atteggiamenti istituzionali con cui aveva provato a rivestire la sua immagine anche in Europa, per dare segnali di affidabilità. Purtroppo la propaganda sovranista serve solo in campagna elettorale, ma si sgretola alla prova del governo come sta accadendo in Italia. Metterla in atto vuol dire non aver capito gli insegnamenti che ci sono arrivati dalla storia. La retorica sovranista mina anzitutto i princìpi fondanti dell’integrazione europea: la tolleranza, il rispetto di diritti fondamentali, la non discriminazione e la libertà di espressione. Ma non solo. Questa retorica danneggia gravemente anche i nostri cittadini. È ridicolo pensare infatti di tornare indietro verso soluzioni nazionali, muri e confini, mentre i problemi del nostro tempo richiedono risposte globali per sanità, politiche sociali, lavoro, sviluppo economico sostenibile, difesa comune. Avremmo bisogno di un Governo che lavori per rafforzare l'integrazione europea e provi a non isolare ulteriormente l'Italia anche nei futuri assetti di governo europei. Ma il vero volto politico della Meloni purtroppo lo sta impedendo”. Così il capogruppo dem in Commissione Affari Europei dí Montecitorio in un’intervista a notizie.com.
“Una provocazione o il preludio di una nuova deriva italexit del partito di Salvini?” Lo chiede il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, che sottolinea: “la proposta di togliere le bandiere dagli uffici pubblici non meriterebbe neanche di essere commentata se non provenisse da un autorevole esponente del partito del vice premier italiano. Vuol dire non aver capito ancora il senso e l'importanza dell'Europa per i nostri cittadini e per il nostro Paese. La presidente del consiglio Meloni cosa pensa di questo ritorno della Lega alle origini ultraeuroscettiche? È d’accordo o prende le doverose distanze?”.