“A Roma, in VI Municipio i capigruppo dei partiti della destra hanno depositato una mozione lesiva dei diritti conquistati dalle donne. Ovviamente a sottoscriverla sono tutti uomini. Una vera vergogna. Mi aspetto che i rispettivi partiti intervengano”.
Lo scrive su Twitter la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase, postando il testo della mozione che mette sotto attacco la Legge 194 e l’utilizzo della pillola RU486”.
Una delegazione del Partito democratico composta dai deputati Debora Serracchiani, responsabile Giustizia della segreteria nazionale, Michela Di Biase, Andrea Casu, dalla senatrice Cecilia D’Elia e da Devis Dori deputato di Avs, ha visitato questa mattina l’area femminile del carcere di Rebibbia, la più grande d’Europa. Con loro Valentina Calderone, garante dei detenuti di Roma. I parlamentari hanno avuto incontri con la direttrice Fontana, il comandante della Polizia Penitenziaria Marghella e il personale che opera nel penitenziario. La visita ed i colloqui hanno messo in luce numerose criticità che vanno dalla carenza di organico per la polizia penitenziaria all’insufficienza delle risorse non solo per finanziarie progetti rieducativi ma anche la stessa manutenzione ordinaria della struttura. In particolare appare estremamente necessario trovare una soluzione che tenga conto, per le detenute con problemi psichiatrici ricoverate nel reparto infermeria della struttura, la cui visita ha profondamente colpito la delegazione, del diritto a cura e assistenza che risulta incompatibile con la detenzione in carcere nonostante l’impegno e la dedizione del personale in questa come in tutte le altre aree del carcere visitate tra cui il nido e l’area destinata alle madri con bambini. Sul punto, ribadiamo la necessità che le madri detenute ed i loro bambini non stiano in carcere. <Favorire, incentivare i progetti – affermano i parlamentari democratici che rivolgono anche un ringraziamento speciale ai dirigenti ed agli operatori della struttura – fondati su scuola e percorsi formativi per il lavoro è indispensabile e urgente se si vuole dare concretezza alla funzione rieducativa. Sarà nostra cura inoltre proporre iniziative legislative che costituiscano una alternativa al carcere per le detenute che hanno una situazione psicofisica incompatibile con la detenzione.
“Respinta alla Camera la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio inserito nel Def. Neanche sei mesi dall’insediamento e il governo è già senza maggioranza su una delle votazioni più importanti per il Paese”.
Così la deputata dem, Michela Di Biase, su Twitter.
Tweet di Michela Di Biase, deputata Pd
#Aifa ha deciso che la pillola anticoncezionale sarà rimborsabile per tutte le donne, senza distinzione di età.
Una decisione giusta e attesa da anni che libera di un carico di spesa milioni di donne italiane
“‘E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’. Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, dovrebbe leggere la nostra bellissima Costituzione fino alla fine antifascista”.
Lo scrive su Twitter la deputata del Partito democratico, Michela Di Biase.
“La vignetta del Fatto Quotidiano contro Arianna Meloni è vergognosa, sessista e misogina”.
Lo scrive su Twitter la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase.
Tweet di Michela Di Biase, deputato Pd
Una donna con un bambino di due anni dovrebbe scontare la detenzione con pene alternative alla detenzione in carcere. Vale anche per #evakaili che oggi può riabbracciare la figlia dopo quattro mesi di detenzione in cui le è stata lontana
“Vorrei dire a Rachele Silvestri, deputata di Fratelli d’Italia che oggi sul Corriere della Sera racconta la sua storia, che sì, ci siamo indignate con lei. Tutta la mia solidarietà”.
Lo scrive la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase, su Twitter.
“Fratelli d’Italia vuole abrogare gli articoli 613-bis e 613-ter del codice penale che hanno introdotto nel nostro ordinamento il reato di tortura. Questa sarebbe la destra moderata che governa il Paese”.
Lo scrive la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase, su Twitter.
Presentata dai deputati Dem del Lazio interrogazione urgente al ministro Piantedosi
“La manifestazione neofascista al Campo della Memoria di Nettuno del 25 marzo prossimo, per commemorare l’anniversario del 23 marzo 1919, data in cui vennero fondati da Benito Mussolini i Fasci di Combattimento, va vietata perché apologetica del fascismo e incompatibile con i principi costituzionali e legislativi del nostro ordinamento.”. E’ quanto chiedono, in una interrogazione urgente al ministro dell’Interno Piantedosi, i deputati del Pd Andrea Casu, Nicola Zingaretti, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut e Matteo Orfini. “La manifestazione – si legge nell’interrogazione dei Dem- sarà dedicata anche alla celebrazione dei trent’anni del Campo, sacrario dove riposano i Leoni del Barbarigo ed i giovani eroi che difesero Roma dallo sbarco angloamericano.” Inoltre – proseguono i deputati Pd nell’’interrogazione al ministro Piantedosi- l’iniziativa, reclamizzata attraverso il sito azionetradizionale.com, sito di chiara matrice fascista, non fa assolutamente mistero della volontà celebrativa della ricorrenza”. “Nettuno, ricordano i Dem, è città Medaglia d’Oro al Merito Civile per quanto subito dalla popolazione durante l’occupazione nazifascista e per il contributo dato alla Lotta di Liberazione”. Il Pd ricorda infine che “l’Anpi, comitato provinciale di Roma, ha denunciato tale iniziativa, chiedendo al ministro Piantedosi di negare l’autorizzazione perché rievocativa del fascismo”.
“L’attacco contro il circolo Lanciani di Roma del Pd è un’azione vigliacca e squallida che qualifica gli stessi autori che l’hanno compiuta. Voglio esprimere il massimo della solidarietà alle donne e agli uomini del circolo, ai giovani democratici che lo animano, al segretario Vittorio Infante. L’intera comunità democratica non solo non si farà intimidire, ma saprà moltiplicare il suo impegno nel solco e nel rispetto dei valori della nostra Carta costituzionale: la violenza non passerà mai”.
Così la deputata dem, Michela Di Biase.
“Con il voto di questa mattina la Camera ha deciso di accelerare nei tempi di approvazione della legge sul tema delle madri detenute. ‘Mai più bambini in carcere’ deve essere l’obiettivo fondamentale che questo Parlamento deve raggiungere rapidamente, soprattutto dopo la conclusione anticipata della scorsa legislatura che ha impedito l’approvazione anche in Senato del testo a prima firma Paolo Siani e che oggi vede come prima firmataria della proposta di legge, Debora Serracchiani. Avere dei bambini e delle bambine minori detenuti non è tollerabile. E’ necessario fare presto per poter permettere alle detenute madri di scontare la pena nelle case famiglia. Queste strutture devono sostituirsi al carcere e agli Istituti a custodia attenuata per detenute madri previsti dalla riforma del 2011 (gli Icam), che resterebbero previsti solo per i casi gravi. Nessun bambino dovrà più finire dietro le sbarre. Il sistema carcerario italiano, da questo punto di vista, non tutela i diritti sanciti dall’articolo 31 della Costituzione, quello che favorisce gli istituti necessari a difesa della maternità e dell’infanzia”.
Così la deputata del Pd, Michela Di Biase, firmataria della proposta di legge in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
“L’approvazione della proroga agli incentivi fiscali alle imprese per i beni consegnati fino a settembre 2023, ma già prenotati entro il 31 dicembre 2022, contenuta nel nostro emendamento alla Legge di bilancio, è un successo importante e molto atteso soprattutto dal settore manifatturiero italiano. Si tratta di un segnale in contro tendenza, all’interno di una manovra in cui però troviamo ben poco per continuare la crescita di un Sistema Italia colpito dalla crisi pandemica prima, dalla penuria di materie prime e semilavorati poi e, infine, dalla crescita esponenziale dei prezzi energetici. Tre fattori di frenata che hanno poi provocato a cascata in tutti i comparti e nelle filiere di settore strozzature negli approvvigionamenti in particolar modo per le aziende produttrici di beni strumentali proprio per la stessa attività d’impresa. Questa proroga all’accesso degli incentivi fiscali, nati con il Piano Industria 4.0 e oggi rientrati nel Transizione 4.0, è certamente una boccata di ossigeno per migliaia di aziende ed è collegata a un altro successo del lavoro parlamentare del Partito democratico, quello per fra approvare il nostro pacchetto di interventi per il Sud, completamente dimenticato dal governo e maggioranza di destra. Certo resta l’amaro in bocca per una Legge di bilancio che resta purtroppo un’occasione sprecata”.
Così la deputata dem della commissione Attività produttive, Michela Di Biase.
“L’assalto al circolo romano del Pd dei quartieri Centocelle e Prenestino, dunque a un luogo di democrazia e partecipazione, provoca tristezza e preoccupazione. Tristezza, perché colpire uno luogo in cui gli iscritti, i simpatizzanti, i cittadini, si ritrovano per discutere e migliorare collettivamente la propria condizione rappresenta la negazione dei principi contenuti nella nostra Costituzione. Preoccupazione, perché l’uso dell’aggressione e dell’intimidazione riporta le lancette della storia a tempi bui che speravamo di aver ormai superato per sempre. Il confronto pubblico, anche aspro, non deve mai scadere nella violenza. Nulla può giustificare atti inqualificabili di intimidazione. Alle iscritte e agli iscritti al circolo di via degli Abeti va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Non ci faremo intimidire e bene ha fatto il Partito democratico di Roma a indire immediatamente, per domani alle ore 18, un presidio per rigettare questo gesto vigliacco e per rilanciare il valore della libertà di partecipare. Sono le donne e gli uomini, i giovani e gli anziani, che costruiscono la democrazia con la loro passione e civile determinazione. E’ grazie al loro senso di responsabilità che si superano tutti gli ostacoli e ogni difficoltà”.
Così la deputata dem, Michela Di Biase.