“Le risposte del ministro Schillaci confermano il fatto che il governo ha abbandonato la Liguria e non vuole affrontare una gravissima situazione sanitaria. Il ministro cita un decreto 'liste d'attesa' che non è mai stato finanziato e si dimentica di quei 150mila liguri che, in una regione piccola, rinunciano alle cure per l'inadeguatezza del sistema. Anche i numeri della manovra di Bilancio confermano le mistificazioni portate avanti in queste settimane dal governo: gli annunciati 3,5 miliardi per la Salute sono stati ridotti a soli 880 milioni per il prossimo anno”. Lo dice la deputata ligure Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera nella replica al question time al ministro Schillaci.
“Tutto questo – continua la parlamentare - si traduce in briciole per la Liguria, proprio dove la spesa sanitaria è ben oltre la media delle altre regioni. Otto mesi di attesa per una colonscopia o dieci per un ecodoppler sono solo uno spaccato che evidenziano il tracollo della sanità pubblica in Liguria”. “Le risposte dell'attuale governo ligure sono state miopi e sbagliate a partire dalla privatizzazione selvaggia. Le risposte del governo Meloni sono addirittura peggiori: preferite buttare 880 milioni per deportare migranti in Albania anziché sostenere la salute dei cittadini e abbandonate al proprio destino le persone più deboli perché prive di un adeguato portafoglio. Questo centrodestra ha deciso di abbandonare al proprio destino la parte più fragile della popolazione. E in Liguria, se uniamo i dati sulla sanità a quelli di Unioncamere, che ci vedono ultimo posto in Italia nella crescita delle aziende e primi per fuga di giovani, appare chiaro che i risultati di questi nove anni di governo di centrodestra non solo sono stati fallimentari, ma tragici. Questo impone una svolta decisa e determinante" , conclude Ghio.
Bucci dovrebbe chiedere scusa a tutte le donne. Chi si candida a governare una regione deve rispettare e non giudicare e additare tutte quelle persone che per scelta, esperienze, dolori personali non hanno potuto o voluto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della società è un'affermazione da Medioevo, da oscurantismo, per nulla liberale.
Chi si candida a governare una regione dovrebbe avere rispetto e la capacità di proporre ricette per sostenere la natalità e le donne in percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Dovrebbe parlare di superamento del gender pay gap, di congedi paritari retribuiti, di rafforzamento dei servizi di welfare. Questo serve per sostenere la natalità. Non il giudizio di Bucci, che ieri alla sala Quadrivium di Genova, durante il confronto tra candidati, ha scritto una bruttissima pagina. Ci auguriamo che nel centrodestra qualcuno alzi la voce e riprenda Bucci per le sue deliranti affermazioni. E visto che Bucci rivendica di essere stato scelto come candidato da una telefonata della Meloni, cosa ne pensa la Presidente del Consiglio di queste affermazioni che colpevolizzano le donne? Ne prende le distanze?''
Valentina Ghio deputata e vicepresidente PD alla Camera
Bucci continua a dire che aprira' una nuova pagina per la Liguria, ma Toti, nell'intervista di oggi, smentisce quello che il centrodestra vuole far credere. Tutto invece rimarrà fermo al passato. Nelle liste di Bucci, era chiaro da tempo e ora lo conferma anche Toti, sono presenti le stesse persone che hanno portato al tracollo la sanità ligure, reso il lavoro in Liguria sempre più precario, fermato le infrastrutture e gli ospedali alla posa della prima pietra e non oltre, e costretto i giovani a cercare altrove la loro realizzazione. Questo a noi era chiaro da tempo ora le parole di Toti lo rendono chiaro ed evidente anche a tutti i Liguri" . Valentina Ghio vicepresidente PD alla Camera rispetto alle affermazioni di Toti in un' intervista al Corriere dela Sera
Trasporti, Ghio (PD): “È il fallimento del centrodestra: hanno governato per nove anni la Regione con nessun risultato per il miglioramento del trasporto ferroviario”
Un guasto a Pietra Ligure, uno a Voltri e il traffico ferroviario in Liguria va in tilt. Un’altra giornata di passione per pendolari, lavoratori e studenti che utilizzano il trasporto pubblico. Rixi e Salvini che fine hanno fatto? Sono al Ministero dei trasporti o pensano di trascorre un’altra giornata ad attaccare i loro avversari politici senza occuparsi dello stato dei trasporti in Italia e in Liguria. Era il 2015 quando con presentazioni roboanti Toti prometteva di collegare la Liguria a Milano in meno di un’ora, siamo al 2024 e non abbiamo visto nulla di quanto annunciato, anzi si assiste quotidianamente a ritardi, guasti e mancanze che continuano a rallentare gli spostamenti, a causa di una rete infrastrutturale obsoleta e senza l'attuazione di interventi realmente migliorativi.
È il totale fallimento del centrodestra che ha governato la Regione per nove anni e non ha portato a casa nessun risultato. Continuano a parlare di essere quelli del fare, ma qui l’unica cosa che hanno realizzato è stata quella di tenere fermi i cittadini liguri in stazione in attesa che il loro treno passi e nella speranza che non faccia ritardi”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio sui ritardi dei treni in Liguria di questa mattina.
In Commissione Ambiente richiesto di spostare la scelta dopo le elezioni regionali"
“Il governo attenda la fine della campagna elettorale e l’elezione del presidente della Regione Liguria prima di procedere con la nomina del nuovo presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre”, lo ha chiesto la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera nella Commissione Ambiente insieme al capogruppo Marco Simiani.
“Si tratta di individuare la personalità che per esperienza e competenze possa tutelare al meglio uno dei luoghi più belli e fragili del mondo e della Liguria, di valorizzare le grandi opportunità che racchiude e preservarne il valore in accordo con le comunità locali e le istituzioni regionali. Fare un blitz con una nomina a scatola chiusa a meno di venti giorni dalle elezioni significa agire con una logica spartitoria, basata sulla massima: ‘dividiamoci il potere finché si può’ e non considera la necessaria condivisione e partecipazione territoriale che un ruolo così importante richiederebbe. L’ennesima prova che al centrodestra non interessa il bene del territorio ma solo le poltrone e i posti di potere. Il Presidente della Commissione Ambiente, dopo il mio intervento ha rivolto al relatore di maggioranza l'invito a valutare la richiesta, vediamo se la destra avra' l'equilibrio necessario per spostare di venti giorni la scelta o se privilegera' l'occupazione di posti e la settimana prossima porra' in votazione la nomina.
Nel mio intervento ho chiesto il ripristino delle risorse sottratte ai parchi nazionali, sui quali ha imposto un taglio 200mila euro dal fondo a loro destinato. Un taglio che colpirà anche il Parco delle Cinque terre e la Liguria ”, conclude Ghio.
Oggi eravamo in piazza perché condividiamo la protesta di Cgil e Uil sul collegato al lavoro, che non solo non interviene minimamente sui salari e sulla parità retributiva tra uomini e donne, ma aumenta ancora di più la precarietà. Stiamo constestando con fermezza questo provvedimento in Aula presentando proposte alternative e oggi siamo anche fuori dal Parlamento per difendere il diritto ad un lavoro stabile e dignitoso.
Così la vicepresidente Pd alla Camera Valentina Ghio, oggi in una delegazione dem al Pantheon guidata dalla capogruppo Chiara Braga, insieme ai colleghi Ferrari, Guerra e Scotto.
C’è qualcuno al Ministero dei trasporti? O Salvini è troppo occupato nella ricerca di consenso elettorale e non si accorge della situazione in cui versano le ferrovie? Il blocco della circolazione a Termini, i ritardi sulla Roma Civitavecchia, sono solo due episodi di questi giorni dopo un'estate di passione. Ormai viaggiare è un salto nel buio: non si sa a che ora si parte né a che ora si arriva.
Ed oggi l’ennesimo tragico incidente sulla linea ferroviaria Bologna - Venezia, ci porta a esprimere in primo luogo, il nostro cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima, ma anche a chiedere con ancora più forza che il Ministro si faccia carico di intervenire sulle condizioni di sicurezza della linea ferroviaria troppo carica e con necessità manutentive importanti.
Anziché perdere tempo sui social o nei tour del consenso in giro per il paese come oggi in Liguria, il Ministro dovrebbe occuparsi del sistema dei trasporti al collasso che rende difficile garantire la sicurezza dei lavoratori e complica la vita quotidiana di pendolari e studenti. Chissà se oggi Salvini è venuto in treno in Liguria, così da rendersi conto come in nove anni di governo del centrodestra il sistema delle infrastrutture e dei trasporti in questa regione è nettamente peggiorato e il servizio sempre più carente”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio.
“il castello di bugie di Giorgia Meloni cade anche sulle aliquote delle accise sul diesel e benzina. Sono lontani i tempi quando, nel 2019 diceva in video che era ‘uno scandalo’ che lo stato incassasse 35 euro di accise su un totale di 50 euro pagati alla pompa di benzina. Pretendeva e prometteva, con l’aria di chi la sa lunga, che le accise andavano progressivamente abolite. Ma il Psb, il piano strutturale di bilancio 2025-2029 parla chiaro e mette nero su bianco l’inganno che Giorgia Meloni sta perpetrando nei confronti degli italiani. Questo aumento è un vero e proprio tradimento verso i suoi elettori, è un colpo durissimo nei confronti di famiglie e imprese che si vedranno costretti a pagare 3 miliardi di euro in più a un governo che invece di colpire gli evasori, che anzi premia, preferisce fare cassa sui possessori di auto a gasolio e sul settore dell’autotrasportato. Il castello di menzogne con cui la premier ha costruito la sua ascesa verso Palazzo Chigi sta a poco a poco con evidenza franando. Meloni ha detto tutto e il contrario di tutto e gli italiani lo hanno capito”. Così la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.
Crippa reagisce in modo scomposto per nascondere i fallimenti del Ministro Salvini dopo un'altra giornata di caos dei treni
“Accostare le tragedie a un colore politico denota il basso profilo e la mancanza di rispetto da parte del centrodestra per chi ha subito quella tragedia. Oltre a trovarci di fronte a un’affermazione del tutto falsa rispetto alla verità storica, visto che nel 2018 governava la destra e in Regione c’era Toti. Ancora una volta invitiamo gli esponenti del centrodestra di smetterla di attaccare in modo scomposto gli avversari per nascondere la propria incapacità a governare e pensino a risolvere i problemi del Paese a partire dalle infrastrutture e dai trasporti che oggi vivono una nuova giornata di caos totale nel silenzio assordante del Ministro Salvini”, così la vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio rispondendo alle parole del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.
“Il trasporto ferroviario di nuovo al collasso con il nodo di Roma in tilt: un'altra giornata di disagi senza fine. Ancora una volta emerge la totale inadeguatezza del ministro Salvini, che continua a negare il problema e non fa nulla per garantire treni affidabili”. Lo scrive su X la deputata dem Valentina Ghio; vicepresidente Gruppo Pd, dopo il guasto tra le stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina con il blocco della circolazione dei treni.
“Hanno chiamato questo DDL "Lavoro", ma questo nome è un ossimoro se guardiamo al contenuto. La domanda è: questo decreto migliora la vita di un giovane precario o di un lavoratore che da 30 anni fa lavori faticosi, rischiosi, usuranti? La risposta è no. Questo decreto non aggiunge nulla nemmeno per i lavoratori dei porti italiani per i quali stralcia sia lo sblocco del fondo di anticipo pensionistico, sia il riconoscimento di lavoro usurante per chi lavora in quota, di notte, con ogni tempo atmosferico, con ritmi pressanti fino a 66, 67 anni - così la deputata e vice presidente PD Valentina Ghio nella discussione del suo emendamento al DL Lavoro in aula alla Camera. “Ma il Governo non si occupa di loro – conclude Ghio - si ricorda dei porti per annunciare improbabili privatizzazioni per fare cassa e spezzettamenti con l'autonomia differenziata che indebolirà gli scali e ad ogni occasione concreta disattendono la tutela del lavoro”.
Ghio: targhe prova insufficienti, a rischio occupazione
“A rischio la movimentazione delle auto nei porti italiani – lo dichiara la vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Valentina Ghio al termine della seduta della commissione trasporti in cui il governo ha risposto a un’interrogazione presentata dai dem sul tetto al rilascio di targhe prova per la movimentazione delle automobili nei porti. “Il numero indicato dal ministero nel decreto è troppo basso e molte aziende stanno iniziando a licenziare con gravi conseguenze sull’occupazione nel settore del trasferimento delle auto dalle banchine ai piazzali fuori dal porto. È allucinante che il governo intervenga senza conoscere gli effetti concreti delle decisioni: dopo aver abbandonato all'incertezza centinaia di lavoratori con il Decreto che ha ristretto il numero di autorizzazioni rilasciabili per la circolazione delle targhe prova, il Governo risponde ad una interrogazione in Commissione che i firmatari Simiani, Ghio, Casu, Bakkali, giudicano “senza impegni temporali concreti, ma solo con il generico impegno del MIT a risolvere la problematica. La proroga del governo, dopo il pasticcio causato dal decreto e dopo le preoccupazioni manifestate da aziende e lavoratori, scade il 30 novembre. Il tempo stringe e non bastano le buone intenzioni: a due mesi dalla scadenza della proroga, le aziende e i lavoratori, in particolare dei porti di Livorno e Civitavecchia hanno bisogno di atti che consentano loro di pianificare il lavoro e scongiurare crisi occupazionali”.
“Il carcere di Pontedecimo è una struttura che rispetto ad altri penitenziari liguri presenta minori problemi di sovraffollamento e la situazione dell’organico non riscontra le carenze di altre realtà visitate nei mesi scorsi. Quello su cui invece occorre intervenire è la manutenzione dell’edificio, che presenta alcune criticità, con spazi, anche verdi, inutilizzati, e che se sistemati possono essere sfruttati e diventare una risorsa per i detenuti. Positiva la presenza di laboratori che permettono alle detenute di lavorare agevolando l’ingresso nel mondo del lavoro una volta scontata la pena, ma i finanziamenti per renderli aperti ad un maggior numero di detenute sono insufficienti e da incrementare”. Lo dichiarano in una nota congiunta le deputate Debora Serracchiani e Valentina Ghio, rispettivamente responsabile nazionale giustizia del Pd e vicepresidente del gruppo PD alla Camera, questa mattina in visita al carcere di Genova-Pontedecimo.
“Il vero nodo – continuano le parlamentari - è la situazione sanitaria con un servizio di salute mentale attivo solo poche ore a settimana, un numero insufficiente, soprattutto, alla luce del fatto che nel carcere, nella sezione maschile, ci sono solo detenuti protetti e soprattutto nella femminile sono presenti detenute molto giovani con problemi di tossicodipendenza e non solo, che hanno bisogno di una particolare attenzione”. “Situazioni delicate che necessitano di un’attenzione e cura costante” concludono Serracchiani e Ghio.
“Usato per riempire il vuoto delle risposte del governo”
State cercando di usare il voto in condotta per riempire il vuoto delle risposte che non riuscite a dare alla scuola e agli studenti. Risposte attese su questioni fondamentali come avere gli insegnanti da inizio anno, come potenziare i percorsi per contrastare l’abbandono scolastico, il sostegno per prevenire il disagio crescente tra i ragazzi. E voi pensate di rispondere a tutto questo con la bandierina dell’autoritarismo, appunto con il voto in condotta. Ma credete davvero che i giovani e la scuola si sostengano in questo modo? La scuola si rafforza dando vero valore alla relazione educativa, permettendo che i giovani possano essere critici, appassionati, fiduciosi nel futuro. Il voto in condotta sta all’opposto di questo percorso.
Così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio, intervenendo in Aula.
“Oggi in Commissione Lavoro della Camera il Governo ha respinto gli emendamenti sul lavoro portuale che abbiamo presentato per il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure professionali operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti. Stiamo sollecitando lo sblocco di questo ultimo provvedimento, che non comporterebbe risorse aggiuntive, dall'insediamento del governo che non da' alcuna risposta. E così, nonostante tanti proclami di riforme annunciate e mai attuate e privatizzazione dei porti per fare cassa, nonostante i commissariamenti nelle Autorità di sistema che non consentono una piena operatività, nonostante il rischio di parcellizzazione e indebolimento che porterà l'autonomia differenziata, l'unica cosa reale è la mancanza di azioni concrete a sostegno della portualità e dei suoi lavoratori” così la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente della Commissione Trasporti, Valentina Ghio, prima firmataria degli emendamenti sul lavoro portuale.