Il governo cambi completamente rotta e accolga l’appello dei vescovi italiani sulle gravi criticità delle aree interne del Paese. Come Partito democratico chiediamo da tempo l’urgenza di investimenti per evitare lo spopolamento e la desertificazione di interi territori, ma purtroppo ci pare evidente che il governo Meloni sia completamente sordo e pure incapace di sfruttare l’occasione straordinaria del Pnrr per difendere e valorizzare le nostre aree interne.
Così il capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano.
“Sangiuliano, che da Ministro della Cultura si vantava di portare in tribunale artisti e giornalisti, oggi – da giornalista Rai – annuncia azione legali nei confronti dei partiti di opposizione.
Un modo singolare di intendere la professione giornalistica all’interno del servizio pubblico. Crediamo che sia lui, per primo, a dover decidere quale strada intraprendere: se ritentare con l’ambizione politica, già miseramente fallita, oppure proseguire con la carriera giornalistica, che oggi appare sempre più ridotta a semplice grancassa del governo” così il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano commenta l’editoriale a Il Giornale del corrispondente Rai di Parigi, Gennaro Sangiuliano il cui ‘metodo sta creando imbarazzo in Rai”.
“Le azioni di Netanyahu e della destra israeliana radicale rappresentano una minaccia non solo per il popolo palestinese ma per la stabilità e la sicurezza internazionale. L’invasione di Gaza e l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania sono atti che violano il diritto internazionale e mettono a rischio la possibilità stessa di costruire un futuro di pace in Medio Oriente”. Lo dichiara il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.
“Per questo - prosegue l’esponente dem - chiediamo al governo Meloni di abbandonare ogni ambiguità e di assumere una posizione chiara: servono sanzioni, embargo sulle armi, sospensione degli accordi di cooperazione con Israele, in linea con una risposta europea forte e unitaria. Non si può restare complici, né girare lo sguardo di fronte a un disegno che punta ad annientare il popolo palestinese”.
“L’Italia - conclude Graziano - deve contribuire attivamente a fermare Netanyahu e a rilanciare un percorso di pace giusta e duratura, basata sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla garanzia di sicurezza per Israele. Ogni esitazione rischia di rendere vano l’impegno della comunità internazionale e di tradire i valori di umanità e giustizia che il nostro Paese è chiamato a difendere”.
“Ho sentito il Sindaco di Teano per esprimergli la mia vicinanza e per sincerarmi della situazione. L’incendio che ha colpito l’azienda di stoccaggio rifiuti ha interessato circa 40 mila metri quadrati: un fatto grave, che desta forte preoccupazione anche per le possibili conseguenze sulla salute pubblica. Al Sindaco e alla sua comunità va il mio sostegno incondizionato. Solleciterò, come sicuramente stanno già facendo anche i sindaci dell’hinterland, l’intervento dell’ARPAC con controlli rigorosi sull’intero territorio”. Così il deputato campano del Pd Stefano Graziano.
“In Aula – conclude Graziano - chiederò al governo azioni concrete e risorse adeguate per tutelare e bonificare i nostri territori. Perché troppo spesso accade che aziende, anche grandi aziende di stoccaggio, siano segnate tutte dallo stesso destino: le fiamme. Un grazie ai Vigili del Fuoco di Caserta e Napoli, alle forze dell’ordine e a quanti stanno lavorando senza sosta da ieri sera”.
“Che l'eurodeputato Vannacci usi ogni becera propaganda per dar forma a idee razziste o populiste siamo da tempo abituati. Ma lo faccia senza la divisa dell'esercito italiano indosso: non ne fa più parte e soprattutto disonora la storia e l'onore che quella divisa ha rappresentato e continua a rappresentare per i valori dell'Italia”. Così in una nota il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, commentando il post di Roberto Vannacci sulla crema anti-comunista.
“Meglio tardi che mai. Sono passati cinque giorni da quando avevamo sollecitato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad esprimersi sulla tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza, e a far uscire l’Italia all’immobilismo partecipando all’operazione umanitaria promossa da Gran Bretagna, Germania e Francia, per portare aiuto con lancio di viveri dagli aerei alla popolazione di Gaza, ed oggi finalmente il ministro Crosetto annuncia di aver dato il via libera alla nostra adesione. Ancora una volta il governo ha perso tempo prezioso, che avrebbe potuto salvare vite umane. Il lancio di aiuti scatterà dal 9 agosto, con il coinvolgimento di Esercito e Aeronautica. Bene, finalmente una scelta utile e corretta. Ringraziamo tutte le donne e gli uomini che parteciperanno all’operazione. Ma quante indecisioni, quanti dubbi, quante incertezze abbiamo dovuto registrare dinnanzi ad una popolazione ridotta allo stremo”.
Così il capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano.
“Se la maggioranza e il governo non vogliono ascoltare le opposizioni, perché ideologicamente e politicamente rifiutano ogni forma di dialogo, allora ascoltino almeno il Presidente della Repubblica. Le sue parole di oggi sono chiare e inequivocabili: lo stallo sulla presidenza Rai è sconfortante e deve essere superato.”
Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, commentando il monito del Presidente Mattarella durante la cerimonia del ventaglio.
“Il pluralismo dell’informazione e il buon funzionamento del servizio pubblico – prosegue Graziano – non sono materia di scontro politico, ma principi sacrosanti da tutelare. Il Regolamento europeo sulla libertà dei media, che entrerà in vigore l’8 agosto, impone maggiore indipendenza e trasparenza per il servizio pubblico. La Rai non può restare ostaggio di logiche di potere o paralisi istituzionale.
Serve un passo avanti, subito: il pluralismo non si governa, si garantisce.”
“Siamo molto lontani dal Media Freedom act e dalla realtà. Il testo base presentato oggi dalla maggioranza dà di fatto pieni poteri ai partiti di governo, offrendo loro la possibilità di eleggersi da soli tutti i consiglieri di amministrazione e anche il presidente della Rai” così una nota del capogruppo democratico nella commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.
“Sui dazi la gara tra Von der Leyen e Meloni ormai è sulla ‘cupidigia del servilismo’ come avrebbe detto Vittorio Emanuele Orlando nei confronti di Trump. La prima falsa europeista, la seconda falsa nazionalista: non c’è nulla di cui essere contenti anzi un disastro” così sui social il democratico Stefano Graziano.
“E’ paradossale che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non si esprima sulla tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza, e che l’Italia a causa di questo immobilismo del governo non sia partecipe dell’operazione umanitaria promossa da Gran Bretagna, Germania e Francia, per portare aiuto con lancio di viveri dagli aerei ad una popolazione ormai ridotta allo stremo. Meloni è ormai praticamente scomparsa da ogni tavolo internazionale, non solo sulla crisi mediorientale, ma anche sulla questione ucraina e sul tema dei dazi di Trump. Questa sua sudditanza ai dettami del presidente degli Stati Uniti ha provocato il nostro isolamento e inconsistenza”.
Così il capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano.
“La situazione della Rai è sempre più critica e lo stallo sulla riforma della governance rischia di costare caro all’Italia, con una multa da oltre 7 milioni di euro se entro l’8 agosto non si interverrà come richiesto dall’Unione europea. Le opposizioni hanno fatto la loro parte: abbiamo messo a punto una proposta unitaria, seria e concreta, ispirata ai principi del regolamento europeo, che chiede maggiore indipendenza, trasparenza e una netta separazione tra politica e servizio pubblico. Ora tocca alla maggioranza dire cosa intende fare”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai.
“Fino ad oggi – prosegue il deputato dem – la maggioranza ha mostrato scarsa volontà di confronto. Se davvero si vuole salvare il servizio pubblico radiotelevisivo, occorre cambiare rotta. Altrimenti saremo di fronte all’ennesimo atto di autolesionismo, con i cittadini che, oltre al canone, si troveranno a pagare la ‘TeleMeloni Tax’ a causa dell’immobilismo del governo”.
“Per il Partito Democratico – conclude Graziano - la Rai deve essere dei governati, non dei governanti. Il servizio pubblico ha una funzione fondamentale in democrazia: garantire un’informazione pluralista, indipendente e accessibile. Ogni giorno perso è un danno per l’Italia e per i suoi cittadini. La destra dimostri di voler davvero modernizzare la Rai e rispettare le regole europee, oppure si assuma la responsabilità di questo fallimento davanti al Paese e all’Europa”.
“Escludere la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli dalla governance dell’America’s Cup rappresenta un atto grave e ingiustificabile. Non si può organizzare un evento di portata mondiale senza coinvolgere le istituzioni che, più di tutte, saranno chiamate a garantire il successo della manifestazione sul territorio”. Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
“Questa non è una scelta tecnica – continua Graziano – ma l’ennesimo atto politico di discriminazione nei confronti del Sud. Perché la Lombardia siede nel comitato organizzatore di Milano-Cortina e la Campania viene esclusa dall’America’s Cup? È evidente: si segue lo schema ormai consolidato della destra, che continua a penalizzare il Mezzogiorno, anche quando si tratta di opportunità internazionali”.
“È sconcertante inoltre – conclude Graziano – il silenzio complice dei parlamentari campani della destra, che accettano senza fiatare una decisione che penalizza la nostra regione e mortifica il ruolo di Napoli. Ma dovranno assumersene la responsabilità davanti ai cittadini, soprattutto in campagna elettorale”
“Le aree interne sono una parte dell’Italia, sono una risorsa per il nostro paese e non dobbiamo assolutamente permettere che vengano abbandonate a loro stesse.
Questo governo sta facendo poco e niente per le aree interne e il vero rischio è il totale collasso di una parte importante dell’economia italiana poiché si stanno spopolando intere parti di regioni importanti dell’Italia. I giovani senza servizi adeguati, senza strutture adeguate sono costretti ad andare a studiare lontano dal paese o dalla città in cui vivono, magari perché per andare a scuola o all’università ci mettono due ore e mezza ad andare e due ore e mezza a tornare, poiché il loro territorio non è servito adeguatamente. Noi come Partito Democratico abbiamo presentato una proposta di legge, annunciata dalla segretaria Schlein, che prevede lo stanziamento di 6 miliardi di euro per queste aree interne, per permettere a questi giovani, a queste famiglie che desiderano vivere nelle loro città di poterlo fare. Il governo non può essere sordo e cieco di fronte a tutto questo”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa dí Montecitorio.
"'La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale', mai monito fu più attuale. Paolo Borsellino aveva compreso da tempo che la cultura fosse uno strumento fondamentale per contrastare i sistemi mafiosi e criminali. Ancora oggi, la scuola rappresenta per i giovani la chiave dell'emancipazione sociale, offrendo loro indipendenza, libertà e la capacità di non piegarsi.
Paolo Borsellino, uno dei protagonisti nella lotta antimafia, fu brutalmente assassinato insieme ai cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992, in Via D'Amelio. La sua eredità ci spinge a continuare la lotta e a perseguire la cultura come uno strumento fondamentale per contrastare la criminalità organizzata". Lo scrive in un posto social il deputato Stefano Graziano, Capogruppo Pd in Commissione Difesa alla Camera.
Si è tenuto oggi alla Camera dei Deputati, presso la Sala Berlinguer, il tavolo tecnico convocato dalle forze di opposizione per avviare i lavori sulla riforma della governance della RAI, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’European Media Freedom Act.
L’incontro, promosso con il coinvolgimento delle principali associazioni impegnate per la libertà e la trasparenza dell’informazione, rappresenta l’apertura ufficiale del “cantiere delle opposizioni” per costruire un nuovo modello di servizio pubblico radiotelevisivo, finalmente autonomo dalla politica e all’altezza degli standard europei.
L’obiettivo dichiarato è giungere in tempi rapidi alla definizione di un testo unitario che faccia sintesi delle diverse proposte già presentate autonomamente dai gruppi parlamentari, da sottoporre al Parlamento per aprire una vera sfida di merito alla maggioranza – che, come dimostra il perdurante stallo sulla nomina del presidente di garanzia della RAI, appare ancora priva di una linea comune e di una visione riformatrice condivisa.
La riforma si pone anche come strumento per evitare che agli italiani venga imposta, per via indiretta, una nuova “TeleMeloni Tax”, ovvero un uso opaco e politicizzato della RAI finanziata con risorse pubbliche. La proposta delle opposizioni intende invece rafforzare il ruolo della RAI come servizio pubblico indipendente, trasparente e pluralista, nel pieno rispetto del diritto dei cittadini a un’informazione libera e corretta, così come sancito dalle nuove direttive europee.
Hanno partecipato all’incontro:
* Stefano Graziano (Partito Democratico)
* Dario Carotenuto (Movimento 5 Stelle)
* Vincenzo Vita (Alleanza Verdi e Sinistra)
* Maria Elena Boschi (Italia Viva)
* Niccolò Scibelli (+Europa)
* Valentina Grippo (Azione)
Associazioni presenti: Articolo 21, MoveOn, NoBavaglio, Libera Informazione, Articolo 5, Giovani Democratici – Unione degli Studenti.
Nei prossimi giorni il gruppo di lavoro proseguirà le consultazioni tecniche e politiche per arrivare alla stesura di una proposta legislativa condivisa.