Aumentare risorse e fondi in legge di Bilancio
“La rete del trasporto pubblico nel Lazio è palesemente in grave difficoltà. Alla luce delle conseguenze della crisi climatica e della crescita del turismo post covid è ormai improcrastinabile intervenire. Sono stati segnalati moltissimi disservizi su ferro per una serie di anomalie tecniche, legate alla usura delle ruote dei treni dovute al caldo anomalo di questa estate e per questo sono saltate oltre mille corse di treni da e per Roma.
Con la riprese del pendolarismo scolastico si sono accentuati i disagi dovuti ai disservizi del trasporto pubblico locale. Chiediamo al governo pertanto di intervenire con urgenza e aumentare le risorse per i trasporti anche in vista della prossima legge di Bilancio”. Lo chiedono i deputati Pd della commissione Trasporti di Montecitorio Casu, Barbagallo, Bakkali, Ghio e Morassut, in una interrogazione al ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
“È necessario andare incontro alle esigenze di tutti i cittadini che per lavoro o per studio quotidianamente utilizzano il trasporto pubblico locale; Nel Lazio la situazione peggiora di giorno in giorno, raggiungendo situazioni paradossali.
ha suscitato sconcerto la notizia riportata dai media di studenti addirittura costretti a percorrere a piedi la pericolosissima via Flaminia per raggiungere la scuola dopo la soppressione delle fermate a Morlupo”, concludono i deputati dem.
“Oggi abbiamo svolto il primo sopralluogo della commissione parlamentare sulle periferie. Abbiamo iniziato da Roma nei quartieri di Ostia ponente, Torbellamonaca, Quatticciolo e San Basilio. La commissione ha svolto il sopralluogo con Don Antonio Coluccia. Le periferie urbane e le aree interne sono le prime priorità dell’azione pubblica. Per questo ho proposto di inserirle nella Costituzione come zone di specifica attenzione delle autorità pubbliche e delle istituzioni: ma servono soprattutto risorse e procedure rapide. Aver tagliato tre miliardi da PNRR per le periferie è stata una grave scelta di questo Governo. Le periferie romane sono le più vaste e le più complesse d’Italia, ignorare la dimensione dei problemi della Capitale finisce per essere un insulto ai cittadini delle periferie romane. Il tema di Roma Capitale deve essere al centro dell’agenda del Governo”.
“La vicenda della vendita dei biglietti del Colosseo necessita di un’operazione trasparenza. Fa bene l’assessore Onorato a chiederla e a chiedere la massima collaborazione tra Roma Capitale e lo Stato su questo delicato tema. Non è possibile che sul Colosseo ci possa essere anche solo l’ombra di una speculazione. Si faccia presto e si chiarisca per il bene della città e dell’Italia questo tema. Le massime istituzioni lavorino con spirito di collaborazione e nel nome del pubblico interesse per i cittadini e i turisti. Sono certo che gli interlocutori in campo possono farlo con successo”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Bene che la nostra Segretaria abbia raccolto e rilanciato oggi la mia proposta di una manifestazione nazionale democratica da svolgere la più presto. Serve la spinta delle masse per avanzare nella nostra opposizione e per superare i limiti di un dibattito interno chiuso solo tra i gruppi dirigenti. In piazza!”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Solo la politica può unire il partito nelle differenze. Poi ci sono scelte personali che non possono essere contenute da nessuno. Adesso il Pd con Elly Schlein sta costruendo le condizioni di un’opposizione forte in Parlamento e nel Paese. Sui temi del lavoro, della sanità pubblica, della transizione ecologica e delle riforme costituzionali. La concreta traduzione di questi temi deve essere il nostro principale impegno. In un dibattito interno aperto e con un impegno nel Paese. Penso che il Pd debba lanciare una sua grande manifestazione nazionale ‘democratica’ per questo autunno. Declinare ancor meglio alcuni grandi obbiettivi di lotta già fissati prima dell’estate. Su questo c’è bisogno di lavorare ancora molto. Poi chi decide di intraprendere altri percorsi se ne prende la responsabilità anche verso chi lo ha eletto. La coerenza e la lealtà a volte sono una misura del tutto personale, ma questo non toglie nulla all’obbiettivo di un partito unito che discute anche nelle differenze. Per noi non può essere diverso”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Oggi sono 80 anni dall’inizio della Resistenza che portò alla cacciata dal suolo italiano dei nazifascisti e alla Repubblica democratica basata sulla Costituzione.
La Resistenza fu una guerra patriottica per l’indipendenza nazionale e per la democrazia condotta da uomini e donne di diverse culture e classi sociali unite dal rifiuto del Fascismo e della dittatura.
Questo fondamento della Repubblica è inamovibile e scritto nei principi della Costituzione in modo irreversibile.
Nessuno può tentare di offuscarlo, confonderlo o peggio rimuoverlo. Oggi lo diciamo con forza alla destra italiana che è al governo del Paese. Deve scegliere se aderire a questa storia e alla sua verità e diventare una destra di ispirazione antifascista o se continuare nell’ambiguità delle sue radici in un passato morto e sepolto per sempre. Nessuna rilettura di quella pagina di storia è possibile”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“La scomparsa di Alberto Ginulfi mi addolora profondamente. Il grande ‘Otello’, portiere del vivaio romanista degli anni 70. Figlio del popolo. Inventore moderno del ruolo di portiere avanzato al quale fu addestrato dal mitico Masetti. Porto con me la nostalgia del ricordo delle conversazioni a Castel Gandolfo, dove abitava. I racconti sulla sua Roma, sulla morte di Giuliano Taccola, sul rigore parato a Pelè. Addio Alberto, sanlorenzino e eroe della mia adolescenza”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Governo debole coi colossi energetici, senza politica sull’immigrazione, dalla parte di chi evade il fisco, contro i Comuni e gli enti locali. Le parole della Meloni sono acqua che scivola sul marmo. Il governo non reggerà a lungo”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
Tweet di Roberto Morassut, deputato Pd
Cordoglio per Carletto #Mazzone. Bandiera, sudore e tecnica di un calcio che non c’è più. Scopriva i campioni e non li schierava già fatti. Roma lo porta nel cuore.
“Nella delega fiscale la maggioranza di destra e il Governo aprono le porte alla distruzione del trasporto pubblico locale. Si introduce a sorpresa un criterio di delega che introduce ‘l’opportunità di considerare eventuali perdite di gettito rispetto all’adeguatezza dei servizi essenziali di prestazione nel trasporto pubblico locale’. Si spinge alla disgregazione del tpl e alla sua privatizzazione. In Commissione la destra ostacola da mesi la richiesta del Pd di svolgere un’indagine conoscitiva sullo stato del tpl in Italia e quella di discutere una risoluzione del Pd sullo stesso argomento. La destra vuole colpire il diritto alla mobilità. E colpire i più deboli”. Così in una nota il deputato Roberto Morassut, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera.
“Questo Governo non ha mai creduto al PNRR, come ha dichiarato candidamente in aula oggi la Lega. Lo sente come una patata bollente da gestire e di cui non si può liberare. E lo sta gestendo malissimo”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervenendo stamane nell’aula di Montecitorio.
“La macchina del PNRR - continua Morassut - si sta impallando. Adesso tolgono soldi alla sicurezza idraulica e geologica delle aree fragili, proprio alla vigilia dei violenti temporali di fine estate. Tolgono risorse ai servizi sociali come sanità e asili nido. Aprono le porte agli evasori per racimolare un’elemosina per fare una legge di bilancio strozzata e a rischio. E danno soldi alle grandi compagnie energetiche per insistere su politiche basate sul gas. Tolgono di mezzo i soldi per la decarbonizzazione di Taranto attraverso l’idrogeno. Pasticci ma anche scelte di destra. Scelte negazioniste. Il Governo avrà difficoltà a fare la legge di bilancio e le contraddizioni interne di accentueranno. Noi siamo qui per fermarli. A ottobre ci vuole una grande manifestazione popolare dei Democratici. Il tempo è maturo per far scendere in piazza migliaia e migliaia di studenti, lavoratori, precari, insegnanti, imprenditori in difficoltà. Tutti insieme per l’alternativa”.
“Ogni evento calamitoso si porta dietro un’alluvione di parole, di piani, di commissari, di programmi. Sempre più spesso, purtroppo. Il ministro Musumeci ha ben rispettato questa tradizione con un intervento che si può definire ‘Fiumi di parole’, per ricordare una bella canzone di qualche anno fa. Purtroppo, però, i fiumi veri che esondano non si fermano con le parole. La fragilità italiana si affronta spendendo i tanti soldi non spesi applicando le procedure accelerate che esistono ma non sono applicate perché non ci sono le necessarie competenze nei Comuni, nelle Province e nelle Autorità di distretto: geologi, ingegneri idraulici, geografi. Competenze che oggi si contano con il lumicino”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Servono unità operative decentrate - continua l’ex Sottosegretario all’Ambiente - che agiscano per la prevenzione e l’adattamento in modo ordinario e non in concomitanza con gli eventi. Purtroppo il sistema degli enti locali italiani è estremamente frammentato e non può reggere la potenza degli eventi naturali. Se questo Paese vuole sopravvivere nel confronto implacabile con la natura, occorre accorpare comuni, province e regioni. E si deve iniziare a farlo nelle politiche sul dissesto idrogeologico. Ma la politica preferisce ancora ‘Fiumi di parole’ che travolgono tutto”.
“Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un momento in cui la mobilità degli italiani è compromessa da inefficienze e scioperi e l’Italia è colpita da eventi meteorologici estremi, non trova di meglio da fare che insultare Don Ciotti, una delle figure più autorevoli del Paese nella lotta alle mafie e nell’impegno nel sociale. Salvini, invece di giocare a fare l’influencer dei poveri, pensi a lavorare per gli italiani, se ne è in grado”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, in una nota.
Conferenza stampa Pd, Avs, Azione-Iv e associazioni ambientaliste
Mercoledì 26 luglio - ore 12 - Sala Stampa Montecitorio
Domani, mercoledì 26 luglio alle ore 12 presso la Sala Stampa di Montecitorio sarà presentata la proposta di legge nazionale “Norme per lo sviluppo delle Città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati” promossa dalle associazioni della piattaforma #citta30subito tra cui Legambiente, FIAB, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities Campaign, Asvis, Fondazione Michele Scarponi e redatta a cura di Andrea Colombo che finalmente è stata depositata in Parlamento in questi giorni da Pd, Avs, Azione-IV. Le città possono già fare molto come sta dimostrando Bologna concretamente, ma c'è bisogno di semplificazioni burocratiche e indirizzi chiari per fare gli interventi infrastrutturali e sociali necessari per azzerare concretamente le vittime della strada, cambiare gli stili di mobilità nelle città italiane, restituendo loro anche bellezza e spazio di vita e partecipazione.
Partecipano i deputati Roberto Morassut (primo firmatario della Pdl) Francesca Ghirra, Giulia Pastorella, Anthony Barbagallo, Valentina Ghio, Filiberto Zaratti, Angelo Bonelli, Ouidad Bakkali, Andrea Casu, Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030 nella segreteria nazionale del Partito Democratico e i rappresentanti delle associazioni Alessandra Bonfanti, responsabile mobilità attiva Legambiente. Francesco Ferrante, vice presidente Kyoto Club, Luigi Menna, FIAB, Enzina Fasano, presidente Salvaiciclisti, Marco Scarponi, Presidente Fondazione Michele Scarponi e Andrea Colombo, estensore della pdl.
“La lottizzazione voluta dal governo e il cambio di natura delineati dall’emendamento 12.03 del Decreto Giubileo, voluto dalla Lega, stravolgerà il profilo del Centro Sperimentale di Cinematografia, un’istituzione che ha quasi un secolo di storia ed è una colonna portante della formazione e del cinema italiano”. Lo scrive in una nota il deputato Roberto Morassut, eletto nel collegio romano di Cinecittà, dove ha sede il CSC.
“L’emendamento - continua Morassut - comporta la totale decisione dei vertici del CSC da parte dei ministeri della Cultura, dell’Istruzione e dell’Economia, portando a sé anche quelli che finora non erano di nomina del ministro. Da qui il rischio di ingerenze politiche anche sulla didattica. La mia preoccupazione si estende a tutto il comparto produttivo del cinema e dell’audiovisivo che trova a Cinecittà il suo fulcro. Vogliamo che Torrespaccata resti un’area a vocazione culturale e non speculativa e vogliamo un Centro Sperimentale libero da lottizzazioni, capace di restare una scuola di altro profilo per la formazione cinematografica senza essere svilito da nomine politiche. Sono con gli studenti e non andrò alla loro assemblea solo per rispetto della loro autonomia”.