17/09/2025 - 13:21

“Non sorprende. Ma dovrebbe preoccupare il ministro degli Esteri e la presidente del Consiglio. Chi fa la politica estera italiana, il governo oppure i legami mai troncati tra Lega e Russia?” Lo scrive sui social la deputata democratica Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri, citando il titolo di un articolo di la Repubblica: “L’ambasciatore russo accusa ancora l’Italia ma Salvini lo abbraccia.”

29/08/2025 - 13:05

“La riunione di maggioranza su ieri sull’Ucraina traccia un bilancio sconfortante. È stato fatto un passo indietro sulla solidarietà europea dei volenterosi verso l’Ucraina, decidendo che l’Italia non parteciperà a nessuna forza multinazionale e aiuterà l’Ucraina al di fuori dei confini ucraini. Il ministro Tajani in conferenza stampa ha dichiarato che l’Italia sostiene l’iniziativa di pace di Trump, archiviando così la tradizionale posizione europeista di Forza Italia. Ciliegina sulla torta, la nomina come ambasciatore a Mosca del consigliere diplomatico di Salvini ai tempi del Metropol, che da un segnale inequivocabile ai russi e a tutto il mondo sul fatto che Meloni sia pronta a riprendere i rapporti con Putin, e in che modo. È angosciante che in un momento delicato come questo, che richiederebbe senso dello Stato e spinta europeista, per la destra le convenienze di natura interna prevalgano sulla necessità di agire di concerto con gli alleati europei” così la vicepresidente della commissioni Esteri della Camera, la democratica Lia Quartapelle.

27/08/2025 - 20:09

“Come molte altre donne, sono stata vittima di abuso online attraverso la pubblicazione non autorizzata su un forum porno. Ho deciso di reagire presentando denuncia, non solo per me ma soprattutto per tutte le altre donne vittime di questa violenza” così sui social la deputata democratica Lia Quartapelle.

 

13/08/2025 - 16:41

"La responsabilità dell’ordine pubblico - incluso il fatto di fermare e punire chi è colpevole di reati - è del ministro dell’Interno. Se Salvini fosse una persona seria chiederebbe conto a Piantedosi del perché il campo nomadi di via Selvanesco non fosse presidiato e perché si è lasciato che i ragazzini, che hanno travolto e uccisi Cecilia De Attis e le loro famiglie, si allontanassero facendo perdere le proprie tracce. Ma siccome Salvini non è una persona seria, passa il suo tempo a sproloquiare sui social". Così in una nota la deputata Pd, Lia Quartapelle sulla donna travolta e uccisa da un auto pirata a Milano.

 

17/07/2025 - 14:54

La deputata democratica Lia Quartapelle è intervenuta Cosimo sui propri canali social relativamente a quanto sta accadendo a Milano. “Premesso che la questione giudiziaria è di competenza della magistratura, che deve fare presto e bene, e mia personale convinzione è che il sindaco Beppe Sala, a cui ribadisco vicinanza e stima, non sia nemmeno sospettabile di partecipazione a qualsiasi sistema corruttivo vero o presunto, abbiamo di fronte una questione politica molto seria sulla quale alcuni di hanno cominciato a ragionare da tempo. Quel tempo adesso è venuto. Dopo gli anni cupi del post-Tangentopoli, dal 2007 Milano si è risvegliata e ha vissuto una fase di apertura di cui andare orgogliosi. La crescita impetuosa della città ha contribuito non poco a far uscire l’Italia dalla crisi economica del 2011 e a riportare in Italia investimenti e innovazione. Ma l’apertura per sua natura comporta l’ingresso di dinamiche difficili e anche di squilibri (polarizzazione della ricchezza, gentrificazione e caro affitti), emersi con maggior forza quando il covid ha sconvolto le grandi aree metropolitane. Affrontare gli squilibri è fondamentale e per farlo non si può aspettare la conclusione delle inchieste giudiziarie. La stessa amministrazione comunale aveva iniziato un percorso di revisione delle regole urbanistiche. Nei due anni di mandato che l’amministrazione ha davanti, questo lavoro deve procedere con più vigore e decisione, con maggiore attitudine all’ascolto e al coinvolgimento delle forze vive della città, ragionando su come tramutare la crescita in benessere per tutti. A questo,  la politica nazionale affianchi un impegno per riscrivere gli strumenti normativi urbanistici, vetusti e inadeguati, e per permettere alla città di gestire con più decisione i processi di globalizzazione che altrimenti sono travolgenti. Milano sa reagire e può correggere la rotta. La politica a Milano torni a svolgere il suo ruolo, promuovendo competenza e visione, e correggendo - quando c’è stato - l’eccesso di entusiasmo e fiducia nella mano invisibile della “grande Milano dell’età dell’oro” conclude Quartapelle.

11/07/2025 - 18:10

“La ricostruzione dell’Ucraina non può dirsi completa senza l’inclusione piena e significativa delle donne.” È questo il messaggio chiave emerso durante l’incontro promosso da WIIS (Women In International Security) Italy e dall’OSCE – Gender Issues Programme, ospitato dall’On. Lia Quartapelle presso la Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati. L’iniziativa ha visto la partecipazione di una delegazione di leader ucraine della società civile e di parlamentari italiane provenienti da diversi schieramenti politici, creando un prezioso spazio di confronto trasversale. L’evento si è svolto a margine della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina ospitata dall’Italia.

«La ricostruzione non può limitarsi alla dimensione infrastrutturale, ma deve necessariamente includere anche il tessuto sociale, la fiducia, le relazioni interpersonali, la giustizia e il rafforzamento delle istituzioni democratiche – ha dichiarato Loredana Teodorescu, presidente di WIIS Italy –. Le donne ucraine hanno già dimostrato una leadership fondamentale, guidando la resilienza delle comunità, partecipando alla risposta umanitaria, promuovendo percorsi di pace e rappresentando il loro Paese a livello internazionale.»

 «È fondamentale che queste voci femminili vengano ascoltate, riconosciute e coinvolte in ogni fase della ricostruzione – ha sottolineato Lara Scarpitta, rappresentante dell’OSCE Gender Issues Programme –. Integrare le donne nei processi decisionali non è solo una questione di equità, ma una condizione essenziale per costruire una pace duratura e una società più inclusiva.»

 «Investire nella leadership femminile è una scelta strategica e necessaria – ha aggiunto l’On. Lia Quartapelle –. Le donne ucraine non sono solo vittime del conflitto: sono protagoniste della ricostruzione del loro Paese. Garantire loro spazio, ascolto e rappresentanza nei processi decisionali significa contribuire concretamente a un’Ucraina più forte, democratica e giusta.»

 

09/07/2025 - 14:48

“Il respingimento della missione italiana ed europea dalla Libia non è uno scherzo. Al contrario, è un segnale grave che dovrebbe riportare l'attenzione dell'Italia - non solo del governo ma di tutte le forze politiche e di tutti gli apparati coinvolti nella sicurezza nazionale - sulla Libia, con urgenza. Non si è trattato di un inciampo diplomatico di un ministro. La Libia è uno snodo strategico, in cui si intrecciano interessi cruciali e la crescente influenza della Russia nell'est del paese - attraverso Haftar e il sostegno alle sue milizie - rappresenta una minaccia diretta alla stabilità del Mediterraneo, ma anche alla sicurezza nazionale italiane ed europea. Quello che è accaduto a Bengasi, con il rifiuto della visita della delegazione europea, è un gesto politico chiaro: l'Europa non è benvenuta dove Mosca ha messo radici.
Non possiamo permetterci di confinare con un paese che per metà è sempre più vicino alla Russia, per l’altra metà è nelle mani della Turchia e nel quale le bande che lo governano hanno imparato fin troppo bene a utilizzare la leva migratoria come strumento di pressione. In un contesto in cui sono sempre più centrali due attori come Russia e Turchia, i due paesi europei più coinvolti - Francia e Italia - devono mettersi d'accordo e guidare una soluzione politica.  La Libia per l'Italia è un interesse nazionale primario e la sua stabilizzazione è l'obiettivo principale, per raggiungerlo l'Italia non deve isolarsi, ma rilanciare un'iniziativa europea credibile e condivisa”. Lo dichiara Lia Quartapelle, vicepresidente Pd della commissione Esteri di Montecitorio.

04/07/2025 - 17:08

“Condanno con fermezza e senza ambiguità l’aggressione antisemita avvenuta ai danni di un docente dell’Università Iuav di Venezia. La violenza fisica è sempre inaccettabile, tanto più quando si consuma in un luogo che dovrebbe essere presidio di libertà, dialogo e confronto civile come l’università. Chi alza le mani per esprimere dissenso non sta protestando: sta intimidendo.”

Lo dichiara Lia Quartapelle, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera e deputata del Partito Democratico.

“Quando si verificano fatti del genere – prosegue Quartapelle – devono suonare campanelli d’allarme per tutte le forze democratiche. La violenza non ha nulla a che vedere con la politica. È una degenerazione che va isolata con nettezza.”

 

13/06/2025 - 12:27

“Il ministro Giuli parli, dica che Daoud è benvenuto. Dal governo nessuna risposta e nessun atteggiamento garante dei diritti della libertà di opinione. Se fossi in Kamel Daoud, scrittore e giornalista franco-algerino, non mi sentirei sicuro a venire in Italia senza almeno la certezza di una dichiarazione politica del ministro Giuli che dica che lui è benvenuto perché l’Italia non persegue chi fa reati di opinione. L'intellettuale Daoud è atteso nel nostro Paese per partecipare a eventi culturali legati alla presentazione del suo ultimo romanzo. Sull'autore pendono due mandati di arresto internazionali emessi dall'Algeria, relativi a presunte violazioni e un'accusa di utilizzo non autorizzato della storia personale di una donna algerina nel suo romanzo. Si parla di reati d'opinione, reati che non esistono, o meglio, non dovrebbero esistere in Italia”. Lo dice la deputata Pd, Lia Quartapelle presentando un'interpellanza urgente al governo affinché  lo scrittore possa partecipare liberamente agli eventi culturali previsti, senza il timore di essere arrestato o estradato.
“In Italia – si auspica l'esponente dem - ben vengano le voci controverse e i pensieri eclettici che stimolino la discussione e il confronto sociale. Purtroppo questo governo si nasconde e non dice se sul territorio nazionale è garantita la libertà di pensiero per tutti. Guarda solo i propri interessi che si declinano con slogan o titoli ingannevoli come il Piano Mattei. Un'altra occasione persa senza un valido motivo.”, conclude Quartapelle.

 

 

12/06/2025 - 10:35

“Le indiscrezioni apparse oggi su alcuni organi di stampa evidenziano elementi di forte opacità nei criteri con cui il Ministero degli Affari Esteri starebbe procedendo alla formalizzazione di nuove nomine diplomatiche. Per queste ragioni, e per comprendere quale sia la reale volontà del Governo in merito alla composizione della rappresentanza italiana all’estero, abbiamo richiesto l’audizione urgente del Segretario Generale della Farnesina presso la Commissione Esteri della Camera dei Deputati. Il Parlamento deve essere messo nelle condizioni di conoscere nel dettaglio i criteri adottati e le scelte in corso, perché la diplomazia italiana è una risorsa strategica per il Paese e deve essere tutelata da logiche opache o da dinamiche politiche estranee al merito e alla professionalità” così una nota dei componenti democratici della commissione Esteri della Camera, Enzo Amendola, Laura Boldrini, Fabio Porta, Peppe Provenzano e Lia Quartapelle che hanno formalizzato questa mattina la richiesta di audizione del segretario generale della Farnesina.

11/06/2025 - 19:08

“Quanto sta avvenendo al processo per la morte di Giulio Regeni è una pregiudiziale nelle nostre relazioni con l'Egitto. Grazie allo sforzo delle nostre forze dell'ordine, della magistratura e degli apparati di sicurezza, è stato svolto un lavoro approfondito per capire la verità sulla tortura, il rapimento e l'uccisione di un cittadino italiano all'estero. Il nostro Paese ha chiesto la collaborazione delle autorità giudiziarie dell'Egitto, collaborazione che non c'è mai stata. Tant’è che il processo si svolge a Roma senza gli imputati e senza la collaborazione delle autorità dove quegli orrendi crimini sono stati compiuti. Noi riteniamo che sia un danno all'interesse nazionale che il governo stipuli un nuovo accordo, pur se tecnico, con le autorità di un paese che non collabora su una questione centrale che ha a che fare con la vita di un nostro concittadino. Ancora una volta per la maggioranza è più importante la politica commerciale dei principi”.

Così la deputata democratica e vicepresidente della commissione Esteri, Lia Quartapelle, intervenendo in Aula per annunciare il voto di astensione del Gruppo all’accordo con l’Egitto sul trasporto internazionale di merci per mezzo di veicoli trainati.

 

03/06/2025 - 16:25

Scrittore perseguitato dal governo algerino non si fida del nostro Paese

“Lo scrittore algerino Kamel Daoud rischia il carcere in Algeria per reati di opinione. Faccio mio l’appello della sua editrice italiana Elisabetta Sgarbi: il governo italiano intende lasciar cadere il mandato di cattura internazionale contro di lui?” così, sui social, la vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle, che presenterà un’interrogazione parlamentare ai ministri Nordio, Tajani e Giuli per sapere come il governo intenda intervenire per proteggere lo scrittore algerino, perseguitato dal suo governo. Daoud ha infatti annunciato che non sarà presente alla Milanesiana perché teme che l’Italia non lo tuteli dalla richiesta di estradizione.

 

28/05/2025 - 12:29

“Nelle prossime ore alcuni membri della maggioranza fra cui anche presidenti di commissione e componenti del governo incontreranno il viceministro degli esteri della Georgia.

Questi incontri sono un riconoscimento mascherato di un governo che non è riconosciuto dall’Ue, un governo anti-costituzionale che reprime i manifestanti e che ha arrestato uno dei più importanti parlamentari dell’opposizione giovedì scorso. Chiederemo una informativa su questo e spiace che il ministro Tajani sia uscito dall’aula senza ascoltarmi. Quello di segno georgiano è un governo nato da un processo elettorale fortemente contestato dagli osservatori elettorali dell’assemblea parlamentare dell’Osce e dalla NATO e del Consiglio d’Europa. Con gli incontri previsti per oggi l’Italia di fatto riconosce un regime che sta reprimendo le proteste, arrestando i manifestanti. Il Partito popolare europeo, di cui il ministro degli esteri Tajani è vicepresidente, è stato molto chiaro nel condannare il risultato delle elezioni in Georgia, nel condannare le azioni di repressione da parte del governo georgiano. Chi siede alla Farnesina? Il vicepresidente del partito popolare europeo oppure un politico succube della Lega e di Fratelli di Italia, che sono pronti oggi ad incontrare gli esponenti di un regime repressivo come quello della Georgia? Per questo chiediamo una informativa urgente. E il fatto che il ministro degli esteri sia uscito dall’aula mentre è in corso l’intervento, è già un segno di come la maggioranza e il governo italiano intenderanno affrontare l’argomento considerando come non hanno affrontato per i 20 mesi passati la questione di Gaza”. Lo ha annunciato in Aula Lia Quartapelle, vicepresidente PD della commissione Esteri di Montecitorio, a margine della seduta odierna sull’ordine dei lavori. Benedetto Della Vedova di Più Europa e Matteo Richetti per Azione si sono uniti alla richiesta di informativa.

 

26/05/2025 - 13:06

“In occasione della Giornata dell’Indipendenza della Georgia, mentre migliaia di cittadini georgiani manifestano pacificamente per la democrazia e la libertà, le opposizioni italiane, sia alla Camera che al Senato, hanno presentato una mozione che condanna fermamente le gravi violazioni dei diritti umani in atto nel Paese. La repressione violenta contro manifestanti pacifici, oppositori politici e giornalisti da parte delle autorità autoproclamate del partito Sogno georgiano rappresenta un inaccettabile passo indietro per la democrazia. È doveroso che l’Italia e l’Unione europea prendano posizione con forza”. Così la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della Commissione Esteri e il senatore Pd Filippo Sensi.

“La mozione presentata - proseguono gli esponenti democratici - non riconosce la legittimità delle autorità insediatesi in seguito alle elezioni irregolari del 26 ottobre 2024 e ribadisce il riconoscimento di Salome Zourabichvili come presidente legittima della Georgia. Inoltre, invita il Consiglio Europeo e il governo italiano a imporre sanzioni personali e mirate nei confronti dell’oligarca Bidzina Ivanishvili. Chiediamo nuove elezioni parlamentari come unica via d’uscita dalla crisi politica e costituzionale in atto e il pieno sostegno alla società civile georgiana, baluardo dei valori democratici ed europei del Paese”.

“La mozione - concludono Quartapelle e Sensi - denuncia anche la sospensione del mandato di 49 deputati dell’opposizione, il rifiuto dei fondi europei fino al 2028 e la crescente influenza della Russia nelle decisioni del governo di Tbilisi. L’Europa non può restare in silenzio davanti a un simile regresso. È il momento di difendere con determinazione chi lotta per la libertà e per un futuro europeo”.

 

15/05/2025 - 20:15

"Cento anni fa, di fronte alle tragiche conseguenze della guerra e agli sconvolgimenti della scena interna e internazionale la politica democratica italiana non seppe rinnovarsi, rimase divisa, prigioniera di illusioni 3 venne travolta tutta quanta dalla forza della dittatura. Oggi le sfide sono certamente diverse ma non meno drammatiche. Mai come oggi, l’Europa vive una minaccia diretta alla sua integrità territoriale e alla sua unità. Mai come oggi c’è stata una rottura tanto forte dentro le nazioni europee e nell’Occidente. Diversamente la politica italiana sembra incapace di inquadrare la crisi in atto, e di reagire. Vive alla giornata, ossessionata dai sondaggi che hanno sostituito la relazione con i cittadini.
Basta far da spettatori sperando che passi la tempesta! La prima cosa da fare è unire. Il Pd vuole dare, prima di tutto, la possibilità a chi crede nell’impegno politico di contare, poco magari, ma meglio meno ma meglio. Noi del Pd vogliamo farci guidare dall’esempio di Giacomo Matteotti, un uomo che, inascoltato, seppe più di ogni altro capire il suo tempo. Matteotti è l’esempio di una politica capace di misurarsi con la realtà che sapeva fare i conti con il peso delle cose, della pace e della guerra, della libertà e della dittatura". Così la deputata Pd, Lia Quartapelle, intervenendo all’inaugurazione a Milano del Circolo Pd Matteotti.

 

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