11/06/2025 - 18:45

"Le donne non hanno bisogno di ghetti rosa, ma di libertà e giustizia ovunque"

"Apprendo con preoccupazione dell’avvio del progetto 'Bosco Rosso', promosso dalla Regione Lazio e presentato come uno strumento per la sicurezza delle donne. Dietro l’apparente intento protettivo, non vorrei si celasse però una visione distorta e regressiva della libertà femminile. Creare parchi “protetti” per le donne significa forse accettare che il resto del territorio sia, e resti, insicuro e pericoloso? Le donne non hanno bisogno di recinti sicuri, ma di vivere libere e sicure ovunque: in ogni strada, in ogni parco, a ogni ora del giorno e della notte". Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase, segretaria della commissione Giustizia.

 

 

11/06/2025 - 18:27

“Colpiscono i toni trionfalistici della maggioranza rispetto all'indagine conoscitiva sui LEP. Dalla relazione finale emergono enormi criticità rispetto all'impostazione e all'approccio seguito finora dal Governo rispetto all'autonomia differenziata, rilevando peraltro il «massiccio effetto demolitorio» della pronuncia della Corte costituzionale del 2024. Tutti gli auditi hanno chiarito gli ostacoli che tutt’oggi si frappongono a una piena e uniforme attuazione dei LEP sul territorio nazionale, tra cui in particolare quelli di ordine finanziario. L'assenza di risorse rischia solo di aggravare i divari territoriali esistenti. Peraltro, è emerso da tutte le audizioni l’esigenza di assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento, istituzione volta a di comporre la complessità del pluralismo istituzionale.

Come Partito Democratico abbiamo contestato il mancato recepimento di alcuni emendamenti volti a precisare ulteriormente il senso e la logica dei LEP nel nostro sistema costituzionale. Ed abbiamo criticato il riferimento nel testo ad un prossimo provvedimento annunciato dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Calderoli, per la definizione dei LEP. Per noi la riforma spacca Italia va fermata del tutto. Non c'è modo di portarla avanti in queste condizioni senza aumentare irreparabilmente i divari nel Paese” così una nota dei componenti democratici nella commissione bicamerale questioni regionali, i deputati Piero De Luca, e Claudio Stefanazzi e il senatore Daniele Manca.

 

11/06/2025 - 17:33

“Il governo si affretti a dare attuazione alle direttive europee sulla violenza e sugli organismi di parità”. Lo chiedono le deputate Sara Ferrari, Valentina Ghio, Simona Bonafe’ del Partito Democratico. “Oggi l'Aula della Camera - aggiungono - ha approvato il disegno di legge di delegazione europea 2024, che consente il recepimento di importanti direttive, quali quella per la prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica in tutta l’Unione europea e quella sugli organismi per la parità di trattamento. Con esse la UE si dota di un vero e proprio assetto normativo comune per combattere la violenza sulle donne e per la parità di genere e contro ogni discriminazione - dicono le deputate democratiche - esortiamo il Governo ad esercitare le deleghe al più presto, prima della scadenza dei termini previsti al 2026 e 2027, in modo da consentire l’adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello europeo in tempi rapidi, visto il continuo e insopportabile ripetersi di femminicidi e violenza contro le donne e le  persistenti discriminazioni”, concludono.

11/06/2025 - 17:15

“Lo stato di emergenza siccità è sempre più evidente nel Sud d'Italia ma, ciononostante, l'azione del governo per farvi fronte era e resta del tutto insufficiente. Sono necessarie misure urgenti e strutturali per dare soluzioni ora e per il futuro delle regioni meridionali, la Sicilia e la Sardegna. Non bastano le solite parole di circostanza o lo scaricabarile delle responsabilità. La trita narrazione che 'tutto va bene' o che la 'crisi climatica non esiste' è la risposta peggiore che si possa dare alle persone”. Così il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti, durante il question time al ministro Musumeci sullo stato di siccità nel Sud d'Italia.

“Con l'estate alle porte - continua l'esponente dem - le copiose piogge invernali sono un vago ricordo perché la situazione degli invasi è addirittura peggiore dello scorso anno. Solo in Sicilia, le reti colabrodo dovute alle carenze infrastrutturali e ai pasticci amministrativi da parte della Regione e del Ministero dei trasporti, perdono milioni di litri d'acqua al giorno, creando forti preoccupazioni nella popolazione. Il Lago Arancio nell'agrigentino ha metà dell'acqua rispetto lo scorso anno. E il governo resta assente e continua a non dare risposte”, conclude Barbagallo.

 

11/06/2025 - 16:52

“Il ministro Musumeci è un uomo del Sud, ma al Sud le risorse non le ha mai portate. Perché la Lega non vuole. Negli ultimi due anni e mezzo questo governo ha tagliato 3,5 miliardi dal fondo perequativo infrastrutture, soldi che servivano per far fronte alla crisi idrica. È giunto il momento che il ministro cambi la sua solita narrazione ideologica solo per nascondere i fallimenti”. Lo dice il deputato Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente, durante il question time al ministro Musumeci sulla siccità nel Sud.
“In Sardegna – continua l'esponente dem - si assiste al 52,8% di perdite nella rete idrica, al 51,6% in Sicilia dove solo nella città di Siracusa c'è una perdita pari al 65,5%. Il record spetta a Potenza con 71% di perdite d'acqua dalle infrastrutture. Il ministro prima ci dice che non è sua diretta competenza e poi ci dice che il problema della siccità è anche al Nord. Ma in quale realtà sta vivendo? Le risorse devono essere destinate al Sud e sicuramente non vanno tagliate. Con temperature già oltre i 35 gradi, è inutile continuare a negare la crisi climatica come sostengono i 'negazionisti' Lega e Fdi, e soprattutto vanno fatti investimenti concreti e duraturi”. “Se il governo ha posto già 100 fiducie su decreti urgenti, perché non fa un altro decreto, questa volta davvero necessario sull'acqua e finanzia 1,7 miliardi per il Sud d'Italia? In quel caso il Pd, voterebbe sicuramente sì”, conclude Simiani

 

11/06/2025 - 16:27

Il presidente dell’INPS Fava oggi ha parlato di un passo avanti verso un ‘welfare generativo’, illustrando il progetto INPS in rete per l’inclusione. Ma le scelte concrete dell’Istituto vanno nella direzione opposta: tagliano fuori il Terzo Settore e smantellano un sistema di cura e inclusione costruito negli anni con professionalità e responsabilità”. Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico, commentando le dichiarazioni del presidente INPS e il contenuto del nuovo bando “Home Care Premium” 2025–2028.

“Il bando, anche dopo le modifiche che hanno ripristinato i servizi infermieristici e sociosanitari – prosegue Lai – esclude di fatto le cooperative sociali che da anni garantiscono assistenza domiciliare qualificata alle persone non autosufficienti, interrompendo così non solo la continuità dei servizi ma anche la rete di protezione che queste realtà assicuravano, con personale formato e tutelato”.

Lai sottolinea come il nuovo impianto, che affida il servizio direttamente a singoli professionisti, metta a rischio la sicurezza dei lavoratori, la copertura assicurativa per utenti e operatori, e incentivi il dumping contrattuale, penalizzando chi rispetta i contratti collettivi nazionali e tutela i propri dipendenti.

“L’INPS – conclude il deputato dem – non può invocare parole come ‘fiducia’, ‘inclusione’ e ‘valore sociale’ mentre nel suo bando HCO 2025-28 promuove un modello che marginalizza i soggetti collettivi del welfare, svuota le reti di cura e mette in crisi interi comparti del Terzo Settore, come denunciato in queste settimane dalle imprese cooperative e dalle organizzazioni dei lavoratori. Chiediamo una nuova revisione del bando e un confronto serio con le parti sociali per costruire davvero un welfare partecipato e generativo, non a parole ma nei fatti”.

 

11/06/2025 - 15:11

“Salvini non conosce vergogna. Ancora oggi, in un’intervista rilasciata al Corriere, il Ministro nega che i tagli ai fondi per la manutenzione stradale siano stati destinati anche al Ponte sullo Stretto. Ma ripetere all’infinito una bugia non la fa diventare vera.”

Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

“Per ben due volte il Ministro Salvini ha definanziato quel fondo e ci sarebbe riuscito anche una terza volta se solo non fosse stato beccato dal PD con le mani nella marmellata. Le chiacchiere stanno a zero e tutti i tagli che ha voluto e fatto lui sono nero su bianco, a prescindere dalla cocciutaggine con cui tenta di ribaltare la realtà. Per fare un po’ di inutile propaganda sul Ponte, si è deciso deliberatamente di sacrificare migliaia di interventi per le strade provinciali già programmati in tutta Italia. Ecco dove porta la politica della propaganda: a tenerci le strade-groviera mentre aspettiamo Godot.”

 

11/06/2025 - 14:52

“La legge di delegazione europea è un appuntamento fondamentale eppure, anche in questa occasione, siamo di fronte al voto su un provvedimento che, per modalità e contenuti, riflette una gestione distratta delle responsabilità da parte del governo Meloni. Una legge che arriva in Aula con oltre 7 mesi di ritardo a confermare come il governo comprima il ruolo del Parlamento depotenziando gli strumenti di democrazia. Un provvedimento eterogeneo dove l'esecutivo sceglie di procedere in modo esclusivo e unilaterale bocciando sistematicamente ogni proposta migliorativa e tutti gli emendamenti. Questa maggioranza dimostra quanto poco è disposta ad accogliere le istanze di responsabilità e buon senso”. Lo dichiara la deputata Patrizia Prestipino, annunciando l'astensione del Pd sulla legge di delegazione europea in Aula di Montecitorio.

Per l'esponente dem “dalle querele temerarie al diritto all'informazione corretta e trasparente, dalle direttive sul lavoro tramite piattaforme digitali alla salvaguardia della privacy, dalla maggiore attenzione per le PMI alle politiche ambientali per l'efficienza energetica e la promozione delle energie rinnovabili, il governo si è mostrato sordo e inadeguato. Il ministro Foti aveva annunciato di essere aperto alle proposte del Pd ma poi ha proseguito sempre nella stessa battaglia ideologica che non porterà a nulla di buono per i cittadini. Oltre alle promesse, si è dimenticato che l'adempimento della normativa europea non è un esercizio burocratico senza visione sul futuro”, conclude Prestipino.

 

11/06/2025 - 14:31

“Il partito democratico è nato e resta un luogo di contaminazione. Condivido in questo l’affermazione di Filippo Sensi. E il fatto che l’esistenza di una componente riformista sia essenziale per il Pd e per tutti. Il Pd è la cerniera del centro sinistra. Ciò non toglie che esistano consistenti forze di ispirazione liberale, cattolico democratica e moderata che non ritengono più da tempo di far parte organicamente del Pd e che però cercano un rapporto esplicito di raccordo con le opposizioni a questo governo e di costruzione di una alleanza di governo per il futuro nel centro sinistra. Se questo è vero sorge la necessità di un’azione che consolidi quest’area moderata e la renda utile e efficace per una alleanza vincente. Credo che fosse questo lo spirito con cui oggi Goffredo Bettini ha parlato della necessità di una ‘tenda’ per i moderati. Un ragionamento semplice e oggettivo senza obbiettivi di conflitti interni”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

11/06/2025 - 14:01

“Ancora una volta GIMBE da i numeri, quelli veri, che partendo dall’analisi del fallimento del provvedimento teso a risolvere la criticità delle liste d’attesa, rimanda ad una fotografia sempre più sbiadita di quel che è stato il SSN.
Il numero drammaticamente in crescita di chi rinuncia alla cura, la manifesta disorganizzazione del servizio, la mancanza di forza per dettare regole nel rapporto pubblico privato, la separazione e differenziazione in 21 modelli territoriali, sono criticità che non possono più attendere. È necessario immettere più risorse, prevedendo di togliere dalla spesa la parte della prevenzione per prevederla in investimento. È necessario riportare la strategia e la regia a livello nazionale, le regioni ne organizzino l’applicazione sui territori.
È indispensabile partire con una grande opera di prevenzione dove educazione, diagnosi precoce, salubrità ambiente e sicurezza sul lavoro, medicina di genere, screnning, vaccini e percorsi terapeutici corretti sono al centro dell’impegno. Non si tratta di mero scontro politico, che pur c’è, si tratta di impedire che il principio universalistico di diritto alla cura non venga smantellato, creando diseguaglianza crescente e generando criticità sanitarie future per tutte e tutti. Perché la salute o è un bene collettivo o diventa una povertà collettiva, non esiste l’individualismo o la singola tutela, esiste la comunità in cui viviamo”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli deputato pd e vicepresidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Covid.

11/06/2025 - 13:09

“Quello della moda e del tessile è un comparto strategico del made in italy e l’ossatura dell’export italiano. Noi del Partito Democratico abbiamo messo in campo una serie di proposte perché il governo è assente su più punti importanti. innanzitutto, per quel che riguarda i costi dell’energia. Le piccole e micro imprese, e non soltanto nel settore moda e tessile, sono quelle che non hanno avuto strumenti di sostegno rispetto all’aumento del costo dell’energia.
Non ci sono stati da parte del Governo interventi strutturali sul meccanismo di formazione del prezzo dell’energia elettrica. E questo ha danneggiato molto tutte quelle Pmi soprattutto artigiane.
I dazi creano molta instabilità e il governo non è attrezzato ad affrontarli.
C’è poi tutto il tema dí accompagnamento di questo setttore nella transizione ecologica e digitale. Il programma del Governo “transizione 5.0” non sta funzionando e non ha funzionato finora. Anche i dati sulla produzione industriale di oggi che riguardano il settore moda dimostrano che la produzione è in calo e il settore in profonda crisi. Occorre intervenire con proposte strutturali e chiediamo da parte del Governo più attenzione”.
Lo ha detto Vinicio Peluffo, capogruppo PD in commissione attività produttive di Montecitorio, in conferenza stampa di presentazione delle proposte del Partito Democratico per il settore moda, tessile, abbigliamento.

11/06/2025 - 12:41

“La fotografia dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio è chiara: il Paese è esposto a rischi economici crescenti, i ritardi del PNRR mettono a repentaglio la crescita, il carico fiscale reale aumenta e le previsioni sul debito si basano su ipotesi ottimistiche, come le privatizzazioni. Di fronte a tutto questo, il Governo continua a illudere i cittadini con propaganda e slogan, senza affrontare i nodi strutturali.” Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Bilancio della Camera.
“I dati sul PNRR – sottolinea l'esponente dem - sono allarmanti: solo un terzo della spesa complessiva è stato effettivamente realizzato e appena il 32% dei progetti è nella fase conclusiva. Questo significa che molte risorse rischiano di restare inutilizzate.”
“Serve un Governo che metta al centro il lavoro, la giustizia sociale, la coesione territoriale e la sostenibilità, non operazioni di facciata. Serve un Governo che si rimbocchi le maniche e inizi a lavorare piuttosto che dedicarsi alla propaganda che prima o poi si scontra con la realtà”, conclude Lai.

11/06/2025 - 12:38

“PNRR a rischio, lavoratori penalizzati e spazi di bilancio prosciugati. Il quadro tracciato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio demolisce pezzo dopo pezzo la narrazione di un’economia in salute, come cercano di raccontarci da tempo la Presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti. La realtà, purtroppo, è molto diversa. Le risorse dell’ultima manovra per abbassare l’IRPEF ai lavoratori dipendenti sono già state neutralizzate dall’inflazione dell’ultimo biennio, le speranze di crescita del Paese sono sempre più aggrappate alla piena attuazione di un PNRR che sembra irrealizzabile ogni giorno di più e per rispettare gli impegni internazionali sulla difesa o le promesse agli italiani sulla sanità, il governo Meloni, che ha già aumentato la pressione fiscale da quando si è insediato, sarà costretto ad aumentare ancora le tasse e a tagliare ulteriormente i servizi pubblici tra cui sanità e trasporti pubblico. È questa l’Italia di Giorgia Meloni, dopo appena due anni e mezzo di governo. Un Paese fragile che usa la carota con i ricchi e il bastone con gli ultimi”.

Così il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, in merito al rapporto dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio presentato oggi.

 

11/06/2025 - 12:37

“I dati della produzione industriale di oggi dimostrano come il settore della moda insieme a quello dell’automotive siano ancora oggi in profonda crisi.
Ricordiamo che il settore della moda e di tutta la filiera del tessile riguarda 80 mila realtà, piccole e micro imprese con 600 mila lavoratori.
Servono misure urgenti, non c’è piu tempo di aspettare perché rischiamo di perdere una grandissima eccellenza. Per questo abbiamo deciso come Partito democratico di mettere in campo le nostre proposte per le imprese, per salvare il settore del Made in Italy importantissimo anche per l’export. In questi mesi il Partito Democratico ha già fatto un lungo lavoro per cercare di salvare il comparto industriale tessile e ci saremmo aspettati una maggiore attenzione da parte del Governo.

Oggi noi chiediamo innanzitutto che il governo metta in moto una vera e propria politica industriale per questo settore, seria, rivolta al futuro e che affronti le transizioni ecologica e digitale in maniera adeguata.
Servono politiche per creare le condizioni della crescita anche delle piccole realtà industriali e artigianali. Occorre rivedere anche gli strumenti di incentivazione all’innovazione, una
revisione degli strumenti a sostegno del Made in italy, politiche di contrasto a concorrenza sleale e illegalità e la tracciabilità di questa filiera.
Chiediamo che venga salvaguardata la continuità lavorativa, con la cassa integrazione in deroga per tutto il 2025, riformando lo stesso strumento in modo che possa andare incontro anche alle realtà lavorative più piccole.
Noi non molliamo perché questo settore merita una grande attenzione che il Governo non dà. E con il colpo dei dazi questo settore rischia di chiudere i battenti per sempre”. Lo ha detto Simona Bonafè, vicepresidente vicaria del gruppo pd alla camera, in conferenza stampa di presentazione delle proposte del Partito Democratico per il settore moda, tessile, abbigliamento.

 

11/06/2025 - 12:14

Il ministro Giuli riconosce apertamente le gravi inadempienze e le evidenti criticità nell'organizzazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura. Tuttavia, cerca di giustificare l'operato di amministratori “amici” con argomentazioni che risultano fuori luogo e decisamente di cattivo gusto.

La Regione Sicilia, da parte sua, sembra non aver compreso fino in fondo la portata di questo anno speciale, che avrebbe potuto rappresentare una svolta storica per la città.

Invece di ergersi a difensore d'ufficio, il ministro si concentri sull’essenziale: faccia lavorare i suoi uffici per verificare che i fondi pubblici destinati a questa importante iniziativa vengano realmente impiegati in modo efficace e trasparente. Perché se così non fosse, ci troveremmo davanti a una responsabilità grave, che ricadrebbe su tutti i livelli istituzionali coinvolti.

Il Partito Democratico aveva già presentato un’interrogazione parlamentare per sollevare le prime criticità legate alla gestione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura. Alla luce del persistere delle problematiche e dell’assenza di risposte concrete, verrà ora depositata una nuova interrogazione, con l’obiettivo di fare piena luce sull’intera organizzazione e garantire trasparenza, responsabilità e rispetto nei confronti degli agrigentini e della cultura italiana.

Lo dichiara la deputata dem Giovanna Iacono, componente della commissione Cultura della Camera dei deputati.

 

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