12/02/2024 - 20:20

"Rimettono soldi che avevano tolto"

È davvero curioso che la maggioranza e il governo che stanno trovando ora i soldi per tagliare l'Irpef agricola siano gli stessi che li hanno tolti appena 40 giorni fa nella legge di Bilancio, nonostante il Partito democratico li avesse messi in guardia dal farlo. Il governo corre ai ripari per i danni che crea da sé, con continue e mirabolanti retromarce a cui siamo ormai abituati.

Così Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera.

12/02/2024 - 19:15

“L’annuncio di Fiom FIM Uilm dell’autoconvocazione a Palazzo Chigi e’ clamorosa. Non era mai accaduto che un Governo non rispondesse a una richiesta di incontro promossa dai sindacati sull’emergenza Ex Ilva. Con 20000 posti di lavoro a rischio e il rischio della fine dell’acciaio in Italia. Siamo davanti a un atto di diserzione di Palazzo Chigi davanti alla difesa degli interessi strategici dell’industria di questo paese. Meloni e Urso non scappino dalle loro responsabilità e convochino immediatamente il tavolo”. Così il capogruppo del Pd in commissione lavoro della Camera, Arturo Scotto.

12/02/2024 - 19:10

" Li attendiamo per capire se è fuffa o reale intenzione"

Primo passo importante sul voto ai fuori sede in commissione al Senato. La maggioranza inizia ad ascoltare le ragioni della campagna #votodovevivo. Li attendiamo al varco per capire se è solo fuffa o una reale intenzione. Il PD c’è.

Così sui social Marianna Madia, la deputata democratica prima firmataria alla Camera della Pdl sul voto dei fuorisede.

12/02/2024 - 19:07

*Bonafè e Pagano: Governo diviso con ministri in ordine sparso*

“Governo ancora diviso su Irpef agricolo, la soluzione di cui si sta discutendo nel vertice di maggioranza alla Camera già trova i distinguo della Lega con Salvini che chiede di più”. Così i capogruppo democratici nelle commissioni affari costituzionali e bilancio della
Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano che stanno seguendo il decreto milleproroghe dove confluirà la modifica annunciata da Palazzo Chigi. “I ministri vanno in ordine sparso e con posizioni contrastanti, stiamo assistendo a spettacolo indecoroso”.

12/02/2024 - 17:00

“L’annuncio dell’accordo tra il ministro Lollobrigida e Riscatto Agricolo pone sul tavolo due aspetti importanti: da una lato, il governo, così facendo, sceglie di esautorare il ruolo delle organizzazioni sindacali del mondo agricolo, cercando goffamente di arginare la protesta di piazza; dall’altro, più nel merito, vengono di fatto confermati tutti gli errori commessi dall’esecutivo. Una cecità dinnanzi alle emergenze del comparto, che avevamo cercato di arginare con il nostro pacchetto di proposte ed emendamenti. Si tratta di una doppia sconfitta per Meloni”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

12/02/2024 - 16:48

“Grave che non ci sia nessuna iniziativa in campo”

Il 2 febbraio scorso abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata alla ministra Calderone per chiedere quali fossero le iniziative in corso per favorire il rinnovo dei contratti per 12,5 milioni di lavoratori e lavoratrici. Per aumentare gli stipendi - come dice anche Bankitalia - serve innanzitutto un intervento del Governo sui contratti. Hanno detto no al salario minimo per tre milioni e mezzo di persone, ma non muovono un dito per rivalutare il potere d’acquisto di chi lavora. Proponiamo che ci siano meccanismi di premialitá per le imprese che rinnovano i contratti nel tempo corretto e penalizzazioni per chi ritarda per anni gli accordi con i sindacati. Calderone batta un colpo, convochi sindacati e imprese, metta al centro l’articolo 36 della Costituzione. Purtroppo al momento è tutto fermo, il governo addirittura pensa alle gabbie salariali e a peggiorare le relazioni industriali favorendo i contratti più diffusi e non quelli comparativamente più rappresentativi. Oggi dunque non c’è alcuna iniziativa in campo. E questo è molto grave.

Così Arturo Scotto, capogruppo PD in commissione Lavoro della Camera.

12/02/2024 - 16:47

“L’allarme delle associazioni sindacali sui possibili tagli degli uffici postali nei comuni non va sottovaluta. La Cigl ha infatti stimato che solo in Toscana sono stati soppressi 300 sportelli ed oltre 2000 posti di lavoro. E’ inevitabile che l’annuncio del Governo Meloni di dismettere il 20 per cento dell’azienda per fare cassa potrebbe portare ad ulteriori riduzioni sul territorio nazionale. Sulla vicenda presenterò una interrogazione parlamentare”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Dem della Toscana.

“Va preso atto che Matteo Del Fante, l’amministratore delegato di Poste Italiane in audizione alla Camera, ha escluso chiusure e rimodulazioni orarie degli uffici postali nei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. I piccoli comuni sono però già stati fortemente penalizzati e bisogna invertire questa tendenza per evitare che vengano svantaggiati gli altri centri abitati. Di Giorgia Meloni, che quando era all’opposizione accusava gli altri di privatizzare le Poste ed ora è lei a svendere l’azienda, non possiamo fidarci”: conclude Emiliano Fossi.

12/02/2024 - 16:15

Dopo il nulla cosmico di impegni presi e non mantenuti, Salvini si accorge ora della Sardegna e riprende a fare il venditore di tappeti, dimenticando, lui e la Lega nell’isola, di essere il responsabile del disastro dei trasporti per terra, per mare, nel cielo.
Intanto annuncia, in maniera sospetta, a pochi giorni dal voto che ci sarà la ripresa dei lavori di completamento della strada Sassari Alghero. Già ha il sapore della burla il fatto che la priorità sarà la bonifica del tracciato da eventuale presenza di ordigni mentre la si da già per fatta e finita. Poi con grande sprezzo del ridicolo aggiunge l'annuncio della presenza dell'esercito, anziché potenziare le forze ordinarie della polizia, per garantire la sicurezza nella città di Sassari, come se fossimo in qualche città nelle mani della criminalità organizzata. E poi Salvini, che ricordiamo per la colpevole assenza sui rincari dei voli aerei per la Sardegna ed anche per l'inefficienza sul fronte del trasporto ferroviario, continua a sbandierare un investimento per 5 miliardi quando in realtà nella legge di bilancio vi sono solo 5 milioni a disposizione.
Il ministro Salvini di contro porta la totale responsabilità di 5 anni di disastri in Sardegna del suo presidente Solinas che pure i suoi alleati si sono visti costretti a sfiduciare.

Così il deputato del Pd Silvio Lai.

12/02/2024 - 14:57

“La scuola è, prima di ogni altra cosa, una comunità educante dove si formano i cittadini di domani e non si può pensare di risolvere ogni problema che si verifica al suo interno  introducendo nuovi reati e punendo indiscriminatamente gli studenti, tenuti addirittura all’onere della prova. Questo non significa essere buonisti o troppo permessivi ma, nel riconoscimento che eventuali responsabilità personali vanno sempre accertate e sanzionate se ci sono, rivendicare il ruolo principale della scuola che è quello di formare i cittadini di domani. E ogni eventuale sanzione all’interno della scuola deve avere questo  obiettivo educativo davanti. Per questo si dovrebbe valorizzare sempre di più il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia, rendendolo una elaborazione sempre più partecipata e collettiva con l’obiettivo di ricostruire il dialogo necessario tra scuola, studenti, genitori e rifondare la fiducia nella scuola. Si dovrebbe operare per costruire progetti di comunità educante. Non si può pensare che la repressione sia l’unico strumento efficace per il processo  di maturazione e crescita degli studenti e per ripristinare un clima di reale e proficuo confronto all’interno della scuola.  Chi danneggia già oggi viene punito: ciò che occorre, valorizzando l’autonomia che caratterizza ogni scuola, è lavorare per ripristinare un clima di dialogo e confronto reciproco, per la serenità della comunità scolastica, senza affidarsi a misure propagandistiche che cavalcano le notizie del giorno. Purtroppo per il ministro la risposta sanzionatoria sembra essere l’unica soluzione ad ogni problema presente nella scuola. Così davvero non si rende un buon servizio alla crescita del sistema di istruzione del nostro Paese”.

Così Irene Manzi, responsabile nazionale scuola Pd e capogruppo in commissione Istruzione alla Camera.

12/02/2024 - 12:15

"Prima l'interruzione di Dargen D'Amico poi la lettura del comunicato aziendale per riequilibrare le parole di Ghali. Non e' servizio pubblico, ma parole di censura per chi ha ricordato alla debolezza dei decisori che sono morti 12.000 bambini. Non ne vogliamo nemmeno parlare?". Lo scrive su X la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.

12/02/2024 - 12:14

Ieri brutta pagina Rai con Venier altoparlante dell’Ad

 

“La libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono. La questione non è la condanna della strage del 7 ottobre, che ci vede tutti uniti, come ci vede tutti uniti a chiedere il cessate il fuoco umanitario a Gaza, “quanto il rispetto degli artisti e la salvaguardia del pluralismo del servizio pubblico, la distinzione e la prerogativa dei ruoli, il rispetto del codice etico, del contratto di servizio e del Tusma. Non compete all’AD entrare sui contenuti, addirittura in prima persona, interpretando arbitrariamente dichiarazioni o performance artistiche e imponendo la lettura di un proprio comunicato in diretta tv per informare gli italiani del proprio pensiero”, così in una nota i componenti del pd della commissione di vigilanza Rai.

12/02/2024 - 11:46

"Una pagina nera della Rai a Domenica In. Il servizio pubblico che teme gli artisti e la loro voce, che tenta la censura in modo scomposto, smette di essere tale. Ghali e Dargen, con un messaggio di pace, hanno mostrato tutta la debolezza di questo sistema di potere". Lo scrive su X il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico.

12/02/2024 - 11:16

“Ieri TeleMeloni ha colpito ancora. È andato in scena, in diretta nazionale e nel palco più famoso d'Italia, forse uno dei momenti più bassi della Rai: l’ambasciatore israeliano che accusa Ghali di incitamento all’odio per aver detto 'Stop al genocidio', Mara Venier che zittisce Dargen mentre parla di persone migranti, che redarguisce i giornalisti con un 'mi mettete in difficoltà' riferito alle domande fatte ai due cantanti, ed infine la vergogna vera. La presentatrice che legge un comunicato del Direttore della Rai in cui si solidarizza unicamente con Israele, dimenticandosi delle decine di migliaia di uomini, donne e bambini uccisi dalle bombe israeliane, dalla fame, dalla sete e per le mancate cure, si sono dimenticati di tutti quei civili che sono sistematicamente massacrati a Gaza. La Rai è ormai diventata il megafono del Governo di Giorgia Meloni e i suoi vertici sono inevitabilmente schierati con esso. Dopo la vergogna di ieri il Direttore Sergio dovrebbe dimettersi, perché un servizio pubblico che rinnega la verità, la libertà di informazione e, soprattutto, la pace, non lo si può più definire tale".

Lo dichiara il deputato Dem e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi.

11/02/2024 - 16:05

"Rafah: Netanyahu si fermi, altrimenti lo fermino le democrazie". Lo scrive sui social il deputato del Pd Nicola Zingaretti.

11/02/2024 - 14:42

Il cessate il fuoco a Gaza che chiediamo da tempo non può essere separato dal riconoscimento dello stato di Palestina.
Le due cose vanno insieme affinché non sia ripetibile un aggressione su vasta scala come quella a cui assistiamo inermi da quattro mesi. E perché una comunità internazionale che accetta passiva un doppio standard sui diritti umani rischia di non avere più alcuna credibilità politica.
Mercoledì 13 il Parlamento italiano dovrà esprimersi su questo, sulla mozione del Pd che ha come prima firmataria Elly Schlein: vediamo il Governo italiano da che parte si schiererà. Se vogliono due popoli due stati come dicono, dovrebbero dare l’ok al nostro testo.

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