“Per battere le destre al potere in Italia e in Europa servono delle alleanze larghe su temi importanti come sanità pubblica, lavoro dignitoso per tutti, diritti sociali e civili. E soprattutto dobbiamo combattere le destre nell’Unione Europea con più Europa. No a veti contro qualcuno, sì ad alleanze larghe”. Lo ha detto il deputato dem, Stefano Graziano, ospite di Agorà Rai Tre.
Su Piantedosi e antisemitismo Graziano ha aggiunto: “Piantedosi fa un errore se fa le classifiche dell’antisemitismo. L’antisemitismo è disgustoso in ogni sua forma. Combattere l’antisemitismo deve essere un interesse nazionale”.
Oggi conferenza stampa con Braga, Di Biase e Scotto
Oggi, martedì 2 luglio 2024, ore 11.30, il Gruppo parlamentare del Partito Democratico presenterà in conferenza stampa alla Camera la proposta di legge promossa dalla capogruppo democratica nella commissione bicamerale per l’infanzia, Michela Di Biase, per favorire il ricorso ai servizi di baby-sitting e i servizi integrativi per l’infanzia. Alla conferenza stampa parteciperanno la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, e il capogruppo democratico in commissione lavoro di Montecitorio, Arturo Scotto.
I giornalisti interessati possono accreditarsi entro le ore 10.00 di martedì 2 luglio inviando una mail a pd.ufficiostampa@camera.it
“È successo di nuovo: il Governo ha inviato a Bruxelles il nuovo testo di uno dei piani strategici più importanti per il nostro futuro (il PNIEC), senza nessuna condivisione con il Parlamento e con i portatori di interesse, che pure avevano segnalato chiaramente tutte le lacune della prima versione e la volontà di contribuire ad un progetto così importante per il Paese.
Da quanto si apprende al momento non c’è stato un reale accoglimento delle osservazioni e delle proposte emerse nel corso del recente esame alla Camera, nè sono state colmate le più gravi lacune (a partire dagli obiettivi e dalla coerenza con gli altri strumenti normativi).
Ancora una volta, il governo svilisce il ruolo del parlamento a mero passacarte e, in questo caso, lo fa perché l’unico interesse era quello di usare questo strumento per la propaganda nucleare, utilizzata come arma di distrazione di massa, mentre si rischia di vanificare il grande lavoro che, tra mille difficoltà, era stato fatto negli ultimi anni a favore delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico”.
Così in una nota congiunta i democratici Annalisa Corrado, Vinicio Peluffo e Marco Simiani nel giorno in cui i Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno inviato alla Commissione europea il testo definitivo del Piano Nazionale integrato Energia e Clima. “Si pavoneggiano di aver finalmente introdotto un approccio coordinato – concludono i democratici - quando con la recente approvazione della riforma sull’autonomia hanno spacchettato e parcellizzato la politica energetica nazionale, e quando hanno perso l’occasione di importanti normative, tra agricoltura e aree idonee, per aiutare i territori a fare emergere le migliori progettualità in ambito di pianificazione degli interventi e conciliazione positiva delle diverse istanze, alimentando le conflittualità e avvilendo gli investimenti ”.
“Sono molto felice di aver visitato insieme alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati il cantiere di Italian Green Factory che rilancerà il sito ex Whirlpool di Via Argine 34 a Napoli. Abbiamo lungamente discusso con Felice Granisso, Ceo della nuova impresa, e con le rai sindacali. Sono stati salvati trecento posti di lavoro e a Napoli sorgerà un grande progetto imprenditoriale che mette al centro la sfida delle energie rinnovabili. Ci siamo impegnati a seguire con grande attenzione l’evoluzione di questa impresa: servono istituzioni capaci di dare una mano a chi vuole fare impresa in questa realtà così importante e difficile. Qui c’è una sfida vinta dai lavoratori che non si sono mai arresi, da una città che è sempre stata solidale con la vertenza, a da un’azienda napoletana che ha scelto di investire qui salvaguardando una fabbrica in un territorio dove rischiava di scomparire una delle ultime realtà operaie”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Mercoledì conferenza stampa con Guerra (Pd), Barzotti (M5s), Mari (Avs) e Bozzanca (InOltre)
Mercoledì 3 luglio - ore 14.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati - si terrà una conferenza stampa promossa da Pd, M5s e Avs per rilanciare la raccolta firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare per istituire in Italia il salario minimo. La proposta di legge è stata depositata da Pd, M5s e Avs presso la Corte di Cassazione e annunciata in Gazzetta Ufficiale il 2 maggio e può essere sottoscritta presso i banchetti diffusi su tutto il territorio nazionale e online sulla piattaforma dedicata (https://firme.salariominimosubito.it/).
Alla conferenza stampa, promossa da Maria Cecilia Guerra (Pd), Valentina Barzotti (M5s), Franco Mari (Avs), parteciperà anche Giordano Bozzanca che annuncerà l’adesione alla raccolta firme delle associazioni: InOltre, UDU, Link Coordinamento Universitario, Acta in Rete, Primavera degli Studenti, Nuovi Orizzonti GD, ALS specializzandi, Federazione degli Studenti, Repubblica degli Stagisti, Coordinamento giovani giuristi italiani CoGita, Praticanti Avvocati, Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza, Questa è Roma, Italiani Senza Cittadinanza, Rete degli Studenti Medi, Friday For Future Italia, Movimento giovanile della Sinistra.
Perché serve un salario minimo?
In Italia i dati sono allarmanti. Chi sta pagando davvero la grande inflazione degli ultimi anni sono i lavoratori: l’Istat ci dice che tra gennaio 2021 e dicembre 2023 i prezzi al consumo sono aumentati del 17,3% mentre le retribuzioni contrattuali sono cresciute solo del 4,7%. Nel 2023, le famiglie dei lavoratori dipendenti in povertà assoluta sono cresciute al 9,15% dall’8,3% del 2022.
3 milioni e mezzo di persone lavorano con un minimo contrattuale inferiore a 9 euro lordi all’ora. In tutti i paesi dove esiste il salario minimo legale ha avuto un ruolo cruciale nel difendere i salari dall’inflazione. Ha avuto anche l’effetto di ridurre il gap di genere, per colpa del quale le donne ricevono salari più bassi rispetto agli uomini.
L’assenza di un salario minimo non solo espone i lavoratori a salari ingiustamente bassi ma contribuisce anche a un fenomeno di “contrattazione malata”, dove le condizioni di lavoro e i salari vengono negoziati in modo inefficace e spesso a svantaggio dei lavoratori stessi. Di conseguenza, la disparità salariale persiste e si aggrava, rendendo urgente un intervento legislativo.
"Il Nord Italia continua ad essere flagellato dal maltempo ed in piena stagione estiva: località di Val d'Aosta e Piemonte sono devastate da alluvione e frane mentre il Governo Meloni, distratto dalle elezioni in Francia e dalle nomine in UE, continua a tagliare i fondi contro il dissesto idrogeologico. Ci auguriamo che vengano stanziati subito ristori adeguati per famiglie ed imprese in difficoltà e che la destra, oltre alla vuota solidarietà del Ministro Santanchè che torna a parlare dopo mesi, metta le risorse necessarie ed in tempi brevi evitando i ritardi assurdi registrati dalle popolazioni di Emilia e Toscana. I mutamenti climatici sono purtroppo una realtà e non basteranno gli exploit della destra francese o americana a cancellarli": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.
Domani conferenza stampa con Braga, Di Biase e Scotto
Domani, martedì 2 luglio 2024, ore 11.30, il Gruppo parlamentare del Partito Democratico presenterà in conferenza stampa alla Camera la proposta di legge promossa dalla capogruppo democratica nella commissione bicamerale per l’infanzia, Michela Di Biase, per favorire il ricorso ai servizi di baby-sitting e i servizi integrativi per l’infanzia. Alla conferenza stampa parteciperanno la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, e il capogruppo democratico in commissione lavoro di Montecitorio, Arturo Scotto.
I giornalisti interessati possono accreditarsi entro le ore 10.00 di martedì 2 luglio inviando una mail a pd.ufficiostampa@camera.it
“Gli ultimi annunci del ministro Nordio confermano che non cambierà niente, restiamo alle chiacchiere e pure col garantismo siamo a zero: il sovraffollamento nelle carceri potrà aumentare, continuerà nel disinteresse la sciagura dei suicidi di detenuti e poliziotti penitenziari. Restano pie illusioni gli auspici che Stati esteri si prendano i reclusi nelle nostre carceri. E anche la ‘rivoluzione’ di Nordio sull'ordinanza di custodia cautelare emessa da un organo collegiale è rimandata di due anni, se va bene. E’ previsto dallo stesso Nordio che questa novità avrà un impatto tale sull'organizzazione dei Tribunali, specie quelli piccoli, soprattutto per le incompatibilità dei tre giudici rispetto alle successive fasi del processo, da richiedere l’assunzione di 250 nuovi magistrati, del tutto insufficienti. E così l'entrata in vigore è differita di due anni”. Lo afferma la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, in merito alle dichiarazioni odierne del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul decreto “svuota carceri”.
“C'è un'ingiustizia terribile nel mondo del lavoro, di cui ancora troppo poco si parla e che andrebbe affrontata seriamente perché riguarda la società tutta e i suoi squilibri. Le molestie. I risultati del rapporto Istat uscito oggi parlano chiaro, sono circa 2 milioni e 322mila le persone tra i 15 e i 70 anni che hanno subito una forma di molestia sul lavoro nel corso della vita. Tra queste l'81,6% sono donne. Le molestie avvengono anche fuori dal lavoro ma quanto diventano più insopportabili e difficilmente denunciabili quando da esse dipende un salario e un posto di lavoro di cui probabilmente non si può fare a meno? Il ricatto del lavoro precario e senza diritti si nutre di tutto questo, la precarietà ha spianato la Strada a questi soprusi, non a caso le vittime maggiori sono giovani, sia donne che uomini.ma giovani, perché hanno i contratti peggiori e la più alta precarietà. Combattere per una società diversa, destrutturare stereotipi che spesso rendono i corpi oggetti, eliminare la precarietà e tutti i suoi infausti effetti sono parte di una battaglia Comune che va da Satnam Singh a qualunque donna che subisce molestie. Più lo diciamo, più facile sarà combattere insieme contro questo lavoro che umilia invece di nobilitare”.
Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Con l’inaugurazione della sede centrale di Milano del Tribunale unificato dei brevetti (Tub), inizia una nuova avventura per l’industria, l’economia e la protezione della proprietà intellettuale. Un risultato delle istituzioni unite, che mettono le energie di Milano al servizio di un’Italia più integrata in Europa” così su X la deputata democratica, Lia Quartapelle.
"In Francia l'estrema destra di Le Pen e Bardella ha ottenuto il miglior risultato eleggendo al primo turno 39 deputati. Ma al ballottaggio la situazione può ancora cambiare, partendo dai 32 deputati della coalizione di sinistra.
Serve pragmatismo e creare un fronte comune per fermare l'onda nera. Bene che la sinistra del Fronte popolare si sia immediatamente dichiarata pronta all'accordo con i partiti macronisti nei collegi ancora da assegnare.
In Francia, come in Italia, le destre non sono maggioranza se le altre forze scelgono l'unità". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Per Piantedosi da Gioventù Nazionale non ci sono "comportamenti pericolosi", mentre dai giovani di sinistra sì. Un Ministro distratto: non ha visto il pestaggio da parte della polizia di Firenze, Pisa e Napoli, sul quale non ha mai espresso alcuna posizione, mentre perfino il Capo dello Stato era voluto intervenire. E ancora gli inni nazisti, le frasi razziste e antisemite. Eccolo il soccorso benaltrista e ipocrita a Meloni” così Chiara Gribaudo, vice presidente del Partito Democratico.
In Francia si gioca il futuro dell’Europa e delle democrazie liberali come le abbiamo conosciute. Libertà di stampa, stato di diritto, magistratura indipendente. Un argine in Francia è un argine in Europa, ieri contro Putin domani contro Trump, la destra va fermata.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"Oggi inizia Wimbledon ma gli incontri degli azzurri saranno visibili soltanto a pagamento. Nonostante solleciti ed interrogazioni parlamentari il Governo Meloni non ha infatti ancora aggiornato la lista Agcom degli appuntamenti sportivi di particolare rilevanza nazionale che dovrebbero essere fruibili gratis da tutti per legge, soprattutto dopo gli exploit degli atleti italiani nel tennis. Attenzione: non si tratta di costringere la Rai a pagare le esclusive ma obbligare, come già accade da sempre, le Tv che hanno i diritti degli incontri a trasmetterli in chiaro. Lo sport non può essere soltanto un privilegio di pochi: le coppe europee di calcio dalla prossima stagione trasmesse solo a pagamento e gli aumenti esponenziali degli abbonamenti alle pay tv sono in questo contesto un precedente allarmante. Chiediamo al governo, i cui membri non perdono occasione di cercare like sui social con i successi sportivi, di intervenire immediatamente per dare la possibilità a tutti di vedere le partite dei nostri campioni". Lo dichiara il deputato Dem e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi.
“Rete Ferroviaria Italiana torna alla carica con un progetto di quadruplicamento della linea Ciampino-Capannelle per il traffico merci e passeggeri. Un progetto vecchio di 40 anni, senza l’assenso delle Sopraintendenze di Stato, da realizzarsi a ridosso delle arcate dell’Acquedotto Claudio del I secolo. Uno dei luoghi più belli della Terra, patrimonio Unesco, parco unitario fruito da migliaia di cittadini, verrebbe squarciato perché RFI si rifiuta di realizzare un’altra opera più esterna e meno impattante (la Gronda Ovest) prevista dal Prg di Roma e sottoscritta da 15 anni dalle Ferrovie”. Cosi in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, che aggiunge: “Per risparmiare qualche miliardo si vuole sfregiare un patrimonio mondiale. Lo impediremo. In Parlamento e sul territorio”.