27/11/2025 - 18:25

«L’urgenza votata dalla maggioranza sulla legge annuale per le Pmi non è una scelta tecnica: è un modo per blindare una norma sbagliata, che introduce di fatto uno scudo per le imprese capofila della moda. E questo, per un territorio come Prato, è un segnale pericolosissimo. Significa indebolire i controlli sulla filiera, alimentare concorrenza sleale e mettere a rischio proprio quel fronte della legalità che qui combattiamo ogni giorno.»

«Le opposizioni hanno votato contro non per rallentare i lavori, ma per impedire che la fretta diventi la scorciatoia per chi vuole sottrarsi alle responsabilità. In questi anni la magistratura ha già documentato casi di sfruttamento e caporalato in filiere opache. Dare una copertura normativa alle capofila significa dimezzare la capacità di controllo e penalizzare chi a Prato lavora onestamente, investendo nella qualità e nella trasparenza.»

«La destra si riempie la bocca di ordine e legalità, ma poi approva norme che rischiano di normalizzare pratiche illegali nei distretti produttivi. Prato non può essere il terreno di sperimentazione di un modello che premia i furbi e colpisce i migliori. Continueremo a opporci con forza, per difendere il lavoro vero, la concorrenza sana e la dignità del distretto.» Così una nota del deputato democratico, Marco Furfaro.

27/11/2025 - 18:24

“I segnali di crescita registrati al sud nell'ultimo anno per motivi legati soprattutto alla resilienza del suo sistema produttivo vanno tutelati e consolidati. Ma non dobbiamo cadere in inganno perché la "glaciazione demografica" meridionale e in particolare delle sue aree interne è oltre la soglia della drammaticità. Questo si traduce in meno servizi e meno capacità di mantenere il passo della crescita. La Basilicata è simbolo di questo mezzogiorno fotografato da Svimez. Siamo preoccupati perché il governo non agisce su nessuna leva in grado di sostenere il sud e nonostante i proclami tutti i provvedimenti compresa l'ultima legge di Bilancio che ci apprestiamo ad esaminare in parlamento sono contro il Mezzogiorno. Noi  sfidiamo la destra a partire dalla Basilicata ad un confronto a tutto campo su emergenza idrica, tutela del manifatturiero, dell'automotive, del salotto, e dell'agroalimentare. Ma soprattutto lì vogliamo sfidare sul rilancio e il mantenimento dei servizi nelle aree interne e impedire l’emigrazione giovani” così una nota del deputato democratico, Enzo Amendola.

27/11/2025 - 18:20

“Ad oltre un anno dalla ingiusta detenzione in Venezuela del cooperante Alberto Trentini, il Partito Democratico ha presentato in commissione esteri un’interrogazione urgente al Ministro degli Esteri Tajani, sottoscritta dai suoi membri Provenzano, Amendola, Boldrini, Porta e Quartapelle, denunciando la lentezza dell’iniziativa politica e diplomatica italiana anche alla luce della recente liberazione del cooperante francese Camilo Castro.
Con l’interrogazione i deputati democratici in commissione esteri hanno chiesto chiarimenti sulle criticità che hanno accompagnato la mancata missione in Venezuela dell’inviato del governo italiano Luigi Vignali, invitando il Ministro degli Esteri a mettere in atto con urgenza nuove iniziative sul piano politico-diplomatico, compresa una nuova missione dell’inviato speciale se questa fosse utile a facilitare il rapido rientro in Italia di Trentini.
Il governo, rispondendo all’On. Porta che è intervenuto a nome dei colleghi del PD, ha confermato attraverso la Sottosegretaria Tripodi l’impegno per la liberazione di Alberto Trentini anche riprogrammando la missione in Venezuela dell’ambasciatore Vignali; abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sostenere questa e ogni altra iniziativa che l’esecutivo e il Parlamento vogliano mettere in campo con l’unico obiettivo di riportare a casa e all’affetto dei suoi familiari il nostro cooperante”. Così una nota dei deputati Pd della commissione Esteri della Camera.

27/11/2025 - 16:25

“Mi pare che le elezioni regionali abbiano prodotto un contraccolpo evidente dentro la maggioranza. Noi, come Partito Democratico, siamo molto soddisfatti del risultato complessivo: il PD ha conquistato 3,2 milioni di voti, contro i 2,5 milioni di Fratelli d’Italia. Solo due Regioni hanno cambiato guida politica, l’Umbria e la Sardegna, passando dal centrodestra al centrosinistra. E nelle sei Regioni andate al voto in autunno il centrosinistra ha superato complessivamente i 300 mila voti in più. È un segnale importante: conferma il valore del percorso di unità che la segretaria Elly Schlein sta portando avanti, perché quando il centrosinistra si presenta ampio, coeso e radicato sui temi e sui programmi, è competitivo e vince. Ma un messaggio di forte opposizione è arrivato anche al Governo a livello nazionale, perché la destra ha politicizzato queste elezioni. Non è un caso che, soprattutto dopo le ultime tornate penso alla Campania, dove la maggioranza ha persino candidato un viceministro trasformando la campagna in una sorta di passerella, si sia vista un’improvvisa accelerazione sulle riforme. Invece di proporre una modifica della legge di bilancio la destra parla di modifica della legge elettorale. Una scelta che sembra più una reazione alla sconfitta e alla preoccupazione di perdere le elezioni con il quadro attuale. Questo è inaccettabile. Le riforme, soprattutto quelle elettorali, non si fanno per ragioni o interessi di parte”. Lo ha detto Piero De Luca, deputato e segretario regionale del Pd in Campania, a Tagadà su La7.

27/11/2025 - 13:11

“È una manovra senza ambizioni”, così il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, intervistato sulla Legge di Bilancio del governo Meloni sui canali social dei deputati dem. Il deputato democratico sottolinea che l’esecutivo “fintamente prova a diminuire le aliquote fiscali”, mentre “la pressione fiscale aumenta a un livello mai visto” e “il potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori perde colpi”.

L’esponente Pd evidenzia come la scelta di ampliare l’uso della flat tax sugli aumenti contrattuali sia, di fatto, un intervento apparente. “Aumentano la possibilità di utilizzare la flat tax per gli aumenti contrattuali ma non danno un euro per il taglio del cuneo fiscale”, osserva, ricordando che “a fronte di aumenti che danno più soldi in busta paga, e quindi costano di più alle imprese, quei soldi vengono erosi dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita. Chi ci guadagna è solo lo Stato, che incassa un’imposizione fiscale maggiore. Di quelle risorse non arriva nulla nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori e allo stesso tempo vengono sottratte risorse e possibilità di investimento alle imprese”.

Pagano richiama anche il tema del Mezzogiorno, ricordando che il Pd ha più volte smentito la narrazione del governo. “Il governo Meloni è il più anti-meridionalista della storia, siamo alla terza legge di bilancio in cui i soldi per il Mezzogiorno diminuiscono vertiginosamente”, denuncia. “L’anno scorso è stata una mazzata indescrivibile, con oltre 2 miliardi e mezzo di euro tagliati. In questa legge di bilancio non c’è un euro in più e anche quei pochi investimenti preventivati vengono ridotti dal taglio lineare ai ministeri. Questa manovra non affronta nessuno dei nodi del Paese e continua a sottrarre risorse a lavoratori, imprese e Mezzogiorno, conclude.

 

27/11/2025 - 12:41

"Questo provvedimento, pur non accogliendo tutte le nostre proposte, è comunque un passo avanti per dare concretezza ai diritti di cittadinanza di chi vive all'estero e per riavvicinare i cittadini italiani che vivono fuori dai confini nazionali con il nostro Paese. Oggi, infatti, al momento dell'iscrizione all'AIRE i cittadini sono cancellati dal Servizio sanitario nazionale, mantenendo una copertura limitata alle sole cure di emergenza, di conseguenza i cittadini iscritti all'AIRE nei paesi extra-europei, non avendo a disposizione lo strumento della TEAM, sono completamente impossibilitati ad accedere alle prestazioni del medico di famiglia e ai servizi del Servizio sanitario nazionale. Con questa proposta di legge viene esteso l'accesso al servizio sanitario nazionale anche agli iscritti all'Aire fuori dall'Europa. In questo modo rendiamo le difficili realtà dei ragazzi e delle famiglie che vanno all'estero meno pesanti e diamo loro la possibilità di potersi curare nel loro Paese d'origine, dove spesso tornano per ricongiungersi con le proprie famiglie.

Il concetto di fondo era infatti già stato approvato con un ordine del giorno presentato proprio da me e approvato a Dicembre 2023 all’unanimità dalla Camera dei Deputati. Purtroppo non tutto è stato recepito - avremmo infatti voluto un contributo per accedere al servizio proporzionale al reddito, una esenzione per gli studenti iscritti a corsi di laurea o di dottorato, e una esenzione per i pensionati che no usufruiscono della de-tassazione della pensione. Si tratta infatti di platee di esenzione molto piccole che avrebbero senz’altro potuto trovare spazio. Nonostante questi forti limiti, la proposta è comunque un passo avanti, e la nostra speranza è che si possano correggere questi limiti nei futuri provvedimenti”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero Nord e Centro America, nella dichiarazione di voto sulla pdl che prevede l'assistenza sanitaria per i cittadini iscritti all'Aire.

 

27/11/2025 - 11:56

“La nostra proposta di legge ci aveva collocati all’avanguardia. Avevamo un testo che anticipava con lucidità molte delle questioni che oggi l’Europa solleva con forza: tutela dei minori online, limiti alle strategie manipolative delle piattaforme digitali, maggiore trasparenza degli algoritmi.
Purtroppo, però, quel testo non sta procedendo come dovrebbe. Un rallentamento che rischia di farci passare dall’essere un Paese guida a diventare un Paese in ritardo su un tema che riguarda la salute e la sicurezza dei più giovani.
A confermare la necessità di intervenire è anche la risoluzione approvata ieri dal Parlamento Europeo che esprime forti preoccupazioni per gli effetti dei contenuti digitali sulla salute fisica e mentale dei minori e chiede tutele più stringenti contro gli algoritmi progettati per generare dipendenza e sfruttare le loro vulnerabilità.
Lo dichiara la democratica Marianna Madia, che insieme alla senatrice di Fdi Lavinia Mennuni ha firmato il testo depositato alla Camera e al Senato.
Madia sottolinea che “non possiamo lasciare che siano gli algoritmi, costruiti per alimentare dipendenze e sostituirsi al ruolo educativo delle famiglie, a determinare l’esperienza online dei più piccoli. La sicurezza dei nostri figli deve venire prima dei profitti delle grandi piattaforme digitali.
In Italia abbiamo già avviato un percorso concreto e bipartisan: ora è indispensabile accelerarne l’iter, perché non possiamo permetterci ulteriori ritardi proprio mentre l’Europa ci richiama alla responsabilità e alla tutela dei minori.”

 

26/11/2025 - 19:46

“Oggi alla Camera è andato in scena l’ennesimo atto di una maggioranza che, dopo oltre duecento voti in aula, continua a blindare un provvedimento che non semplifica, ma complica la vita dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni locali.”
Così il deputato democratico Andrea Casu è intervenuto in dichiarazione di sul disegno di legge in materia di semplificazione. Casu ha denunciato l’assenza totale di ascolto da parte del Governo: “Non avete raccolto le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, dei professionisti, dei sindaci, delle imprese. Non avete accolto nemmeno le richieste dell’Anci. Avete scelto di trasformare un provvedimento tecnico in un contenitore di norme inserite all’ultimo momento, con interventi scollegati e privi di visione.” Secondo il deputato, il Governo ha costruito “uno specchietto per le allodole”, una riforma che si presenta come semplificazione ma contiene norme caotiche che rischiano di generare nuovo contenzioso: dalle norme per la gestione del suolo pubblico, al silenzio assenso per le costruzioni nelle aree a rischio idrogeologico, dalla riforma dell’ACI agli interventi sulle successioni. “Il Parlamento dovrebbe essere il luogo del confronto trasparente, non un passaggio al buio per ratificare testi scritti da pochi e imposti a tutti.” “L’Italia ha bisogno di norme chiare, condivise, scritte alla luce del sole, che permettano a tutti di muoversi e lavorare con certezza. Invece state costruendo un sistema che concentra potere, divide il Paese e scarica su cittadini e amministrazioni responsabilità impossibili” ha concluso Casu. “Che si tratti di semplificazioni o manovra di bilancio l’obiettivo del Governo è sempre lo stesso calpestare altri poteri e enti locali per promettere a ciascuno qualcosa in più, a costi insostenibili per l’intera comunità. L’unico obiettivo è dire agli italiani: adesso il potere ce l’abbiamo noi, la tua vita, il tuo lavoro, le scelte che condizionano la tua esistenza, dipendono da Giorgia Meloni che evidentemente ha letto il Signore degli anelli ma non ne ha capito il messaggio: perché mettere tutti i poteri nella stessa mano è sempre un errore, questo ci insegna Tolkien”.

26/11/2025 - 19:32

Una Regione che chiede intercessioni di Governo per ottenere una deroga all’accantonamento obbligatorio delle somme destinate a coprire il deficit sanitario deve dare prova di tre qualità: capacità di programmazione nel tempo quale impegno al recupero di quel buco; parsimonia e oculatezza nella gestione delle spese collaterali; senso di responsabilità. L’Abruzzo del governo marsiliese, delle mance festivaliane, della sanità allegra, degli ospedali lasciati aperti ma senza medici e infermieri, dei serpenti notturni e dei voli dannunziani, degli annunci strutturali e delle opere incompiute, è arrivata al redde rationem: è purtroppo manchevole sotto tutti i punti di vista, ed è prevedibilmente costretta a elemosinare l’ennesimo rapporto amicale romano per evitare un commissariamento ormai non più rinviabile La verità, che oggi torna a rimbombare prepotente tra i corridoi mortificatamente silenziosi di via Conte di Ruvo, stava scritta chiara e inequivocabile nelle 156 pagine del verbale della riunione congiunta del Tavolo Tecnico al MEF per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza-LEA che il 10 luglio ha bocciato la gestione della sanità regionale, ‘L’Abruzzo è l’unica Regione in piano di rientro (sanitario) in cui si registra una inversione di tendenza in senso peggiorativo dei risultati d’esercizio, con compromissione degli obiettivi del Piano di rientro’ si legge. Il disavanzo che nel 2024 si è chiuso a oltre 103milioni di euro salirà a 126milioni 800mila euro per il 2025, bloccando i conti di tutta la Regione, incapace di spendere un solo euro in più anche per comprare la carta per le fotocopie Bocciata la politica sanitaria degli screening; bocciato il piano di rientro delle liste d’attesa; bocciata l’organizzazione della rete ospedaliera che ha generato inutili doppioni non solo fra nosocomi pubblici, ma anche tra i privati accreditati; bocciato il piano di sviluppo degli hospice-cure palliative e, di conseguenza, l’ADI. Bocciata la gestione dell’emergenza urgenza: la Regione Abruzzo non riesce a rispettare i tempi massimi per nessuno dei codici di maggiore gravità, mettendo a rischio la vita dei pazienti. Interrogata la funzionalità di alcuni punti nascita, dove scendono i parti, così come dei reparti di emodinamica.

Ha provato il Governatore Marsilio, puntando sulla spiccata romanità del ‘volemose bene’, a mescolare le carte, a confondere le acque, ha dimostrato affanno nei viaggi romani, per ‘difendere l’Abruzzo’ ha raccontato lui, in realtà per cercare di mascherare una gestione affaticata dalla disattenzione amministrativa, interessata più ai cambi di poltrona dirigenziale che ai contenuti degli atti da firmare. Si è fatto concedere un presunto bonus da 6milioni di euro, una tachipirina che questa volta non farà scendere la febbre causata dal batterio dell’indolenza legislativa regionale Concedere una deroga all’accantonamento di quel debito, che rappresenta il biglietto d’ingresso per un Commissario straordinario non salverà l’Abruzzo e i suoi conti. Sarebbe funzionalmente utile solo per permettere al Governatore di intervenire senza fardelli ingombranti alle prossime amministrative a Chieti, di partecipare al dibattito che si aprirà su Pescara con la prossima sentenza del Consiglio di Stato, qualunque essa sia, dunque una pezza bagnata su una fronte che brucia. Ci rimettono gli abruzzesi, gli unici ad aver pagato i conti dell’emergenza pandemica e sismica, e che saranno chiamati a coprire anche quel buco. Ci rimettono gli abruzzesi residenti in una ‘Regione canaglia’, colpevoli di ‘curarsi troppo’ spendendo risorse pubbliche, eppure sono gli stessi che per fare una Tac, un’ecografia, una risonanza magnetica, devono aspettare due anni Io invece aspetto di leggere l’emendamento dei Senatori Liris-Sigismondi, attendo di verificare come intendono far passare quel cerotto legislativo che ha svelato quella verità che il Governatore Marsilio ha smentito per mesi. E attendo di vedere quale posizione assumerà il Governo meloniano del rigore e della correttezza amministrativa a fronte di una regione ‘amica’ ma burlona e troppo allegra che, ormai è certificato nero su bianco, ha gestito con la spensieratezza di mirandolina le casse pubbliche

 

26/11/2025 - 18:44

“Si conferma che il Ministero delle infrastrutture è al lavoro per valutare le più opportune iniziative per il corretto affidamento della concessione in corso”. Termina così, con la più standardizzata delle frasi di circostanza, la risposta al Question Time del Ministro Salvini all’interrogazione sull’affidamento in concessione dell’autostrada A22 presentata dal Partito Democratico. A prima firma della deputata Sara Ferrari, l’interrogazione è stata illustrata oggi in Commissione Ambiente dall’esponente democratica Antonella Forattini. “Tutti gli interrogativi che abbiamo sollevato rimangono senza risposta. Il bando di gara è sospeso fino al 30 novembre e il Ministero ancora non è in grado di fornire indicazioni su come intenda colmare i rilievi avanzati dalla Commissione Europea, che l’8 ottobre scorso ha inviato una lettera di costituzione di messa in mora all’Italia per violazione dei principi di parità di trattamento e non discriminazione in materia di appalti pubblici. La contestazione riguarda l’articolo del bando che prevede il diritto di prelazione da parte del proponente del progetto di partenariato pubblico privato da 9,2 mld, posto a base di gara. L’impianto del bando risulta pertanto indebolito dai rilievi mossi dalle autorità europee e il tempo per rispondere alla Commissione sta scadendo. Si profilano gravissime ricadute per gli enti coinvolti, i territori interessati e i circa 1000 lavoratori della società. Il 30 novembre è alle porte e il Ministro Salvini sta ancora valutando, evidenziando una sconcertante superficialità nella gestione di una partita delicatissima”.

 

26/11/2025 - 18:21

“Esprimiamo la nostra ferma contrarietà alla modifica prevista dall’articolo 47 del DDL Semplificazioni, che estende da 20 a 70 anni la durata dei diritti sulle cosiddette fotografie semplici. Una scelta che riteniamo sproporzionata, ingiustificata e potenzialmente dannosa per l’accesso alla conoscenza, la tutela del patrimonio culturale e il lavoro degli operatori del settore.

Le fotografie semplici hanno da sempre una funzione documentaria: raccontano fatti, luoghi, contesti sociali e storici. Prolungare il vincolo di esclusiva fino a 70 anni significherebbe bloccare per decenni la libera circolazione di immagini fondamentali per archivi, biblioteche, musei, istituti di ricerca ed editori.
Un’estensione così ampia rischia inoltre di generare contenziosi, complicare i progetti di digitalizzazione e appesantire gli oneri amministrativi senza offrire un reale beneficio al sistema culturale nazionale.

Riconosciamo il valore del lavoro dei fotografi e la necessità di una tutela adeguata, ma questa proposta non garantisce un equilibrio corretto tra diritti degli autori e interesse pubblico. Al contrario, rischia di accentuare le disparità e di limitare la libera fruizione del patrimonio visivo, soprattutto quello di interesse storico e sociale.

Riteniamo che sarebbe stato necessario avviare un confronto ampio e qualificato con istituzioni culturali, professionisti, giuristi ed enti di settore, al fine di costruire una disciplina moderna, proporzionata e rispettosa della funzione pubblica e documentale delle immagini fotografiche. Gli stessi avrebbero chiesto di ritirare o di rivedere profondamente questa norma”.

Così la deputata democratica, componente della commissione cultura della camera, Giovanna Iacono.

 

26/11/2025 - 17:06

“Ho ascoltato la ministra Calderone ma dissento. Ciò che serve ora sono i controlli e non degli interventi che rischiano solo di essere dichiarazioni di intenti. Le inchieste che si susseguono nel settore della moda sulle condizioni vergognose di lavoro e sulle indagini per caporalato ci danno un’immagine chiara: non è questo il momento per avviare la filiera certificata, con cui le aziende possono essere escluse da controlli sulla sicurezza e la salute con certificazioni di enti privati, pagati per effettuarli”

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico e Presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, a margine del Question Time sulla filiera della moda.

“Sarebbe, invece, il momento di aumentare i controlli e l’attenzione su quel settore per difendere i diritti e le tutele di lavoratori e lavoratrici che, soprattutto nella catena di appalti e subappalti, si trovano in condizioni disumane, con condizioni salariali e di sfruttamento fuori dalla realtà - prosegue la deputata dem - Non solo: da difendere ci sono anche le imprese serie, che rispettano le regole e che seguono le indicazioni, dalla concorrenza sleale”.

“Al Governo chiedo, da parlamentare e da presidente della Commissione, un atto di responsabilità: c’è in gioco la salute e la sicurezza di migliaia di lavoratori e lavoratrici” conclude Gribaudo.

 

26/11/2025 - 17:00

Parlare di “vendetta” nel caso di donne che si rivolgono alla giustizia per aver subito violenza è l’ultima frontiera della volgarità di Salvini. Denunciare un reato è un diritto. E spesso nei casi di violenza sessuale comporta sofferenze, disagi, preoccupazioni e spese che molte si sarebbero risparmiate. Chissà che ne pensa Giulia Bongiorno che ha fatto della difesa delle donne una ragione professionale e che ieri evidentemente ha dovuto bloccare un provvedimento che aveva un unico scopo: proteggere le donne da altre violenze e dare alla magistratura strumenti per una giustizia giusta.

 

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla camera dei Deputati.

 

26/11/2025 - 16:38

Fratelli d'Italia firmi i nostri emendamenti alla legge di bilancio

"L'effetto regionali si allarga anche alla Tirrenica: ormai la guerra fra Lega e Fdi sta sconfinando in ogni settore della vita parlamentare. Se anche il deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo in Commissione Ambiente Fabrizio Rossi, dopo tre anni di silenzi e omissioni, critica palesemente il Ministro Salvini in una interrogazione di aver definanziato la strada e rallentato l'iter per il passaggio delle competenze tra Anas e Sat, è ormai chiaro come, non solo il governo abbia da tempo mentito sulle risorse stanziate, ma che la maggioranza sia ormai in disaccordo": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo dem in Commissione Ambiente di Montecitorio sulla interrogazione svolta oggi alla Camera.

"In questo contesto passa in secondo piano la stessa mediocre risposta del Mit che conferma i ritardi, tuttora in corso, per il passaggio di competenze e non fa nessun accenno alle decine di milioni di euro sottratti alla Tirrenica dalla destra. Ci aspettiamo aspetto che Fratelli d'Italia vada fino in fondo e sottoscriva i nostri emendamenti alla Legge di Bilancio sul completo finanziamento della infrastruttura": conclude.

 

26/11/2025 - 16:32

“Denunciamo l’allarme contenuto nel Rapporto Confindustria sulla tenuta del sistema produttivo italiano. Il documento fotografa con chiarezza una realtà che denunciamo da tempo: la manifattura italiana ha grandi potenzialità, ma continua a essere frenata da fragilità strutturali e da una totale assenza di visione da parte del governo”. Così i deputati dem Alberto Pandolfo, capogruppo in commissione Attività produttive e Vinicio Peluffo, vicepresidente della stessa commissione.

Secondo gli esponenti Pd, “produttività stagnante, investimenti insufficienti, ritardi nella transizione energetica e digitale” compongono un quadro particolarmente preoccupante. Un elemento, evidenziano, emerge con forza: “le imprese italiane continuano a pagare l’energia più cara d’Europa, con un differenziale di costo che penalizza manifattura, distretti energivori e filiere ad alta intensità produttiva”. Nonostante il riassestamento dei mercati europei, spiegano, “per molte realtà industriali il prezzo dell’energia resta più alto rispetto ai competitor tedeschi e francesi, comprimendo margini, competitività e capacità d’investimento”. A ciò si aggiungono, “non solo i salari italiani, tra i più bassi in Europa in termini reali, che non crescono da oltre un decennio, con rischi per domanda interna, qualità del lavoro e capacità delle imprese di attrarre competenze ma anche l’esaurimento delle misure Transizione 4.0 e 5.0 e la gestione improvvisata degli incentivi, che ha messo in difficoltà migliaia di imprese, soprattutto PMI”.

“Il Paese – concludono Pandolfo e Peluffo - non può andare avanti a colpi di annunci e stop improvvisi. Servono stabilità, programmazione e strumenti efficaci per sostenere innovazione, filiere strategiche ed energia competitiva. E’ in questo momento di difficoltà che il governo deve assumersi la responsabilità di una politica industriale all’altezza delle sfide globali. Senza una strategia seria, a pagare rischiano di essere i lavoratori, distretti e intere filiere del Made in Italy”.

 

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