“La spesa sanitaria sul Pil, che era arrivata al 7% nella passata legislatura, sta scendendo rapidamente e precipiterà al 6,2% nel 2026. È necessario un cambio di rotta: invece di fare false promesse e presentare proposte che servono solo alla propaganda elettorale, il governo voti la Legge Schlein, che prevede un incremento della spesa sanitaria fino al 7,5% del Pil in 4 anni. Per abbattere le liste d’attesa non servono spot o soluzioni di emergenza fantasiose, ma risorse reali e un piano straordinario di assunzioni”. Così il capogruppo democratico in commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro, alla vigilia del Cdm che avrebbe dovuto approvare il decreto liste d’attesa su cui il governo è tornato indietro per carenza di fondi.
Governo faccia il suo dovere e non attacchi agli alluvionati
“'Per l’alluvione telefonate a me, a Bignami e a Meloni che comandiamo noi. Non rivolgetevi ad altri'. Se non fosse che le sofferenze di famiglie e imprese per i danni subiti, dopo un anno, siano ancora enormi, verrebbe da ridere per la mancanza totale dell’abc istituzionale dimostrata da membri di governo e deputati come Buonguerrieri e Bignami. Piuttosto abbiano rispetto delle famiglie colpite dall'alluvione, le quali non si rivolgono né a un partito né a un altro, ma chiedono solo risposte dalla istituzioni e fatti concreti dal governo. Le cifre irrisorie per gli indennizzi ai beni mobili sono state diffuse proprio dal duo Buonguerrieri-Bignami: 3000 euro per una cucina, 750 euro a stanza. Ci piacerebbe sapere quanto hanno speso loro per le cucine di casa.
In ogni caso il governo si rassegni. L’impegno per i ristori era il 100%. Il giochino di fare annunci, polemiche e intanto far passare il tempo con la speranza di far dimenticare tutto e non dare risorse, è finito". Così il deputato dem Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini.
"Il governo Meloni - conclude Gnassi - tiri fuori il decreto con le risorse e le coperture concrete che il Pd ha proposto in tutti questi mesi. Questa settimana scriva in quel decreto la cifra di 2,5 miliardi per privati e famiglie che, da queste parti, non sono mai stati né saranno succubi né 'di chi comanda’, né semplicemente di chi governa, a livello locale e nazionale. I romagnoli si sono rivolti alle istituzioni perché facciano il loro dovere, è ora che il governo faccia il suo. A chi è stato colpito si dia ciò che è dovuto. Speriamo che attaccare gli alluvionati il 2 giugno, Festa della Repubblica, per le loro legittime richieste sia l’ultima brutta pagina scritta da chi ha promesso e non ha mantenuto".
“Il governo ascolti il grido di dolore dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo che il 4 giugno prossimo manifesteranno a Piazza Santi Apostoli a Roma. Quando più del 60 per cento non lavora e tante produzioni sono bloccate significa che non c’è nessuna politica a sostegno del settore. Siamo a fianco delle associazioni che si stanno mobilitando e che pretendono che vengano ricevute dal ministro Sangiuliano. Allo stesso tempo le commissioni Lavoro e Cultura audiscano le associazioni e rapidamente approvino la risoluzione che abbiamo presentato due settimane fa, a prima firmata Matteo Orfini, che interviene sulla condizione materiale di tanti artisti e tecnici che rischiano di attraversare un momento difficile. Non c’è un minuto da perdere”. Così i deputati dem Irene Manzi e Arturo Scotto, rispettivamente capigruppo Pd in commissione Cultura e Lavoro.
"Il volantino elettorale del candidato sindaco della destra Eike Schmidt è tecnicamente razzista. 'Firenze non è come Torre del Greco' offende la tradizione di una città di accoglienza e di dialogo. Firenze non si è mai rappresentata per contrapposizione come vorrebbero lui e i suoi amici della destra. Che sono quelli che con l’autonomia differenziata vogliono spaccare il Paese. Firenze è plurale o non è: per questo è un richiamo per tutto il mondo. Così come lo sono l’Italia e città come Torre del Greco e tante altre del Mezzogiorno. Il disegno della destra di ricacciare Firenze in un fortino di pregiudizi e di odi fallirà miseramente”. Così il deputato del Pd Arturo Scotto, originario di Torre del Greco ed eletto a Firenze.
Sostenere, promuovere e regolamentare la coltivazione e la lavorazione del bambù in Italia, per contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, sviluppare colture alternative a quelle da rotazione e valorizzare nuovi campi di applicazione del Made in Italy. Questa la finalità del progetto di legge presentato dalla deputata dem Antonella Forattini, componente della commissione Agricoltura, e inserito in una strategia di sviluppo sostenibile che prende le mosse dalla provincia di Mantova. Alla presenza dell’assessora alle attività produttive del Comune di Borgo Mantovano (MN), Daniela Besutti, e del presidente dell’Associazione Italiana Bambù, Lorenzo Bar, il progetto è stato illustrato in conferenza stampa nel Palazzo Ducale di Revere (MN), in un territorio che ospita uno dei maggiori bambuseti della provincia mantovana, esteso 15 ettari. Si stima che in Italia gli ettari coltivati siano circa 2000, dal Piemonte alla Sicilia, ma manca un censimento ufficiale. Nel territorio mantovano sono coltivati circa 20 ettari. Appartenente alla famiglia delle graminacee, la stessa del grano e del riso, il bambù si presta a molteplici utilizzi, come materiale da costruzione e per la produzione di alimenti, carta, tessuti, e rappresenta un’alternativa sostenibile al consumo di legname. La sua produzione si caratterizza per un basso fabbisogno energetico, non necessita di pesticidi né di fertilizzanti chimici, migliora la qualità dei suoli e cresce con successo in aree degradate e dismesse, contribuendo alla bonifica e al miglioramento ambientale. Possiede inoltre straordinarie proprietà ecologiche: una piantagione ha una capacità di assorbimento di CO2 sedici volte maggiore di una foresta di conifere e un potenziale di stoccaggio due volte superiore al legno. “Per le caratteristiche climatiche e per la presenza diffusa di piccole e medie strutture agricole o di impresa, l’Italia è favorita in ambito europeo per lo sviluppo di una filiera completa del bambù” spiega Antonella Forattini “incentivare la filiera del bambù significa dare vita un nuovo modello di economia circolare, favorire la creazione di posti di lavoro e aprire nuovi settori di mercato in cui la qualità del Made in Italy trovi espressione”.
"L’iniziativa del presidente e direttore del consorzio del Grana Padano è un fatto gravissimo che mette in serio imbarazzo il consorzio che ha la responsabilità di rappresentare nel mondo una delle dop più importanti per l’Italia e per il nostro territorio. E anche la replica non cancella il gravissimo errore commesso. I contributi legittimi di un ministero non possono condizionare fino a questo punto. Si è messo in cattiva luce un territorio e l’indipendenza di chi ogni giorno lavora con onestà, lontano dai giochi di potere. I produttori che si adoperano per portare in tavola un’eccellenza del Made in Italy non avevano certo bisogno di questa bassezza. Tutto ciò è talmente grave e imbarazzante che perfino il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega) ha censurato l'episodio”. Così la deputata dem Antonella Forattini, componente della commissione Agricoltura, in merito alla segnalazione della “segreteria dell’onorevole Lollobrigida” in cui si segnalavano agli associati i nomi dei candidati di FdI da votare.
"Al peggio non c'è mai fine. Girano volantini elettorali di #FirenzeMagnifica, a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Eike Schmidt, con la seguente frase utilizzata con tono denigratorio 'Firenze non è Torre del Greco'. È vergognoso. Ci auguriamo siano dei fake. Qualora così non fosse, noi chiediamo che vengano ritirati immediatamente perché si tratta di volantini con un evidente pregiudizio antimeridionalista, gravemente offensivi di un'intera comunità e di tutto il Mezzogiorno, per i quali Schmidt dovrebbe chiedere scusa. È questo il suo programma elettorale? È questa l'idea di Paese della destra?” Così il deputato democratico, Piero De Luca.
“L'emendamento della Lega che sottrae al Pubblico Ministero la possibilità di indagare sull'uso illegittimo delle armi è una delle tante norme scandalose che la destra vuole far passare con questo ddl. Una norma palesemente incostituzionale che contrasteremo in parlamento”. Così il responsabile Sicurezza del Pd, ex viceministro dell'Interno, Matteo Mauri.
“Invece di provare a trasformare l'Avvocatura dello Stato in una corpo di indagine giudiziaria solo per la Polizia, il governo pensi a pagare gli straordinari alle Forze dell'Ordine, fermi da 20 mesi, e a come aumentare il numero degli agenti. Questa è l'ennesima legge che non fa altro che inventare nuovi reati e aumentare le pene, senza mettere un solo in più euro. La vuota propaganda viene elevata a sistema", conclude.
"La sanità trattata come pensioni, accise, immigrazione: tutte promesse non mantenute. Anche oggi le liste d’attesa Meloni le abbatte domani. Ma qui si gioca con la vita delle persone, con il diritto di tutti di essere curati. Basta giochetti, votino con noi la legge Schlein”. Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"587mila euro. Questa è l'enorme cifra di risorse che il governo taglierà a Prato. Mancheranno così fondi essenziali per aiutare chi è in difficoltà o per agevolare le aziende del nostro distretto. Complimenti a Giorgia Meloni e a tutta la destra pratese per il grande risultato di governo e per questo ‘regalo' alla città. Dopo i tagli al fondo affitti, ai fondi contro la povertà, i mancati ristori per l'alluvione, i mai arrivati aiuti, un altro colpo alla nostra comunità. Il tutto mentre il candidato della destra va a Roma a inchinarsi senza proferire parola alla cara leader che sta impoverendo la città. Prato si merita di meglio e reagirà, come sempre”. Così il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
“Vannacci getta definitivamente la maschera e chiama al voto i suoi elettori evocando l’infame flottiglia della repubblica sociale italiana. È gravissimo. Ancora più imbarazzante è il silenzio di Salvini, che conferma quanto sia falsa la sua presa di distanza dall'Afd al parlamento europeo, dopo che l'eurodeputato tedesco, Maximilian Krah, si è rifiutato di definire i membri delle SS naziste come criminali di guerra”, Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.
Calderone risponda su diritti e legalità
“Il settore della logistica è in netta espansione negli ultimi anni e impiega circa un milione e mezzo di lavoratori. Tuttavia, come denunciato dai sindacati, in questa grande filiera permangono ancora grandi zone grigie di illegalità e mancato rispetto dei contratti nazionali di lavoro. Tramite il subappalto e altre pratiche si aggirano spesso norme sulla sicurezza, sulla retribuzione e si produce elusione ed evasione fiscale. Per questo oggi, con altri colleghi deputati del Partito Democratico, abbiamo presentato una interpellanza al ministro competente per capire quali azioni questo governo intenda mettere in campo per garantire il rispetto del contratto nazionale, evitando compressioni dei diritti dei lavoratori e le diffuse situazioni di illegalità”.
Così il presidente della Fondazione Demo e candidato alle elezioni europee, Nicola Zingaretti.
“Lo scorrimento oggi di ulteriori 4060 posizioni nella graduatoria assistenti amministrativi Ripam non sarebbe stato possibile se il concorso si fosse svolto dopo l’entrata in vigore delle norme taglia idonei volute dal Governo Meloni e dimostra invece la fame di rinnovamento della pubblica amministrazione e l’importanza delle convenzioni che abbiamo introdotto grazie ai nostri emendamenti ai Decreto PA. Nonostante questo intervento restiamo ben lontani da quello che serve a garantire il turn over necessario a offrire servizi migliori ai tutti i cittadini testimoniato dalle carenze indicate nei PIAO. Come abbiamo sempre chiesto, insieme a comitati e sindacati, la pubblica amministrazione con un milione di persone in quiescenza da oggi al 2033 ha bisogno sia della proroga e dello scorrimento integrale delle attuali graduatorie con personale altamente qualificato già selezionato e immediatamente disponibile che di una nuova grande stagione di concorsi. Il governo cancelli subito l’assurda norma taglia idonei e proceda immediatamente ad aprire definitivamente la porta alla nuova generazione di cui la Pubblica Amministrazione ha bisogno” così il deputato democratico componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd alla Camera, Andrea Casu.
In un anno e mezzo di governo Meloni sulla sanità pubblica si è solo perso tempo e tutte le scelte fatte dalla destra hanno contributo a aggravare la situazione di milioni di cittadini che non riescono più a avere una risposta dal SSN. Noi abbiamo chiesto a tutte le forze politiche di confrontarsi in Parlamento sulla nostra proposta di legge che prevede di aumentare i finanziamenti al 7.5% del Pil, rimuovere il tetto di assunzioni del personale e abbattere le liste di attesa. Le ragioni di un intervento strutturale e organico le hanno spiegate le tanti voci che abbiamo sentito in audizione alla Camera e sono le stesse che ci ripetono ogni giorno i cittadini che incontriamo nelle piazze, nei mercati, negli ospedali e che ci chiedono risposte urgenti, ma anche gli operatori del sanità pubblica. La Meloni smetta di fare propaganda sulla sanità con l’ennesimo decreto elettorale che non risolverà niente e voti insieme a noi la legge Schlein. Lo faccia per rispetto di chi oggi aspetta mesi per una mammografia o un esame qualsiasi, è costretto a indebitarsi per cercare risposte nella sanità privata o più drammaticamente rinuncia a curarsi. Noi ci batteremo con ogni forza per difendere il diritto universale di avere una sanità pubblica efficiente e di qualità per ognuno, come prevede la nostra Costituzione.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Governo faccia pace con se stesso. Mentre il sottosegretario Barachini rivendica la libertà di non invitare Saviano, il commissario Mazza cerca di mettere una pezza alla censura di una voce critica. In tutto questo, Sangiuliano - che ha portato Saviano in tribunale - resta in silenzio. Cosa pensa il ministro della cultura italiano di questa figuraccia madornale che sta indignando la stessa Buchmesse?” Così la Capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.