05/01/2024 - 11:50

Post su Fb del deputato Pd Gianni Cuperlo

“Una notizia buona però c’è e sarà il confronto televisivo tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd. Sul punto coltivo due speranze. Che il confronto avvenga presto. E che le regole di Palazzo Chigi prevedano anche il diritto di parola per Elly”. Si chiude così un lungo post su Facebook del deputato Pd  Gianni Cuperlo a commento della conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Cuperlo, immaginando anche  la possibilità di replica da parte dell’interrogante, scrive che “forse la sceneggiatura avrebbe potuto cambiare in meglio, intendo nella logica della verità dei fatti”. E il deputato del Pd fa molti esempi come quello sul premierato dove, con “il testo attuale il capo dello Stato è obbligato a sciogliere le Camere a meno che non riesca a individuare un premier alternativo tra i parlamentari (solo i parlamentari!) della maggioranza che ha vinto le elezioni.” O sull’autonomia differenziata, dove viene contestata l’affermazione secondo la quale “con l’autonomia differenziata nulla si toglie a una regione per darla a un’alta.” “Non è così -scrive Cuperlo-, evidenziando una “contraddizione” nel presidente del Consiglio, citando il servizio Studi del Senato: “le regioni del Mezzogiorno più povere, ovvero quelle con bassi livelli di tributi erariali maturati nel territorio, potrebbero avere maggiori difficoltà ad acquisire le funzioni aggiuntive“, che tradotto significa penalizzare in termini di servizi pubblici essenziali la parte del paese che di quei servizi di qualità continua ad avere più bisogno.” Cuperlo si immagina anche  una replica sulla questione degli appalti Anas. Per l’esponente Pd “i fatti oggetto dell’inchiesta riguardano un arco di tempo che va dal 2021 al 2023, alcuni di questi elementi sono relativi al ministero oggi guidato dal leader della Lega che avrebbe il dovere di riferire al parlamento l’esistenza o meno di condizionamenti in essere sul versante strategico di appalti per centinaia di milioni di euro. Il garantismo in questo caso non c’entra nulla, siamo di fronte a una questione politica che non può essere trattata come la polvere sotto il tappeto.” Cuperlo passa in rassegna “replicando”  tutte le questioni sollevate nella conferenza stampa e sul tema della “ricattabilità” della premier, il parlamentare Pd osserva che “una grande democrazia come la nostra non può tollerare che il capo del governo esca con tali affermazioni sottraendosi all’obbligo di spiegare a cosa concretamente si riferisca e se sia a conoscenza di qualche pericoloso tentativo di condizionare le scelte strategiche del nostro sistema-paese. L’affermazione è perciò un misto di incoscienza, inconsapevolezza e irresponsabilità. Prima Meloni lo capisce, meglio sarà per gli italiani.”

05/01/2024 - 10:27

Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd Vigilanza

Le parole  del presidente Mattarella sul pluralismo dell’informazione devono rappresentare per tutti noi una bussola irrinunciabile. Non c’è democrazia se la voce è una sola . Il pluralismo è condizione essenziale per una democrazia solida e matura. Non possiamo quindi far finta di nulla nel momento in cui molti operatori dell’informazione vivono in una condizione di precarietà e difficoltà . Rivolgiamo ancora a tutti i giornalisti della Dire la nostra solidarietà e il nostro impegno affinché la loro vertenza trovi uno sbocco positivo.

04/01/2024 - 16:13

"Anche sui balneari Giorgia Meloni si comporta come se fosse sempre all'opposizione e non al governo del paese da 15 mesi. Dopo le promesse in campagna elettorale, da quasi un'anno e mezzo siamo sempre nell'incertezza e con le responsabilità scaricate tutte sui comuni. Occorre ora ripartire da proposte concrete, come ha da sempre fatto il Pd ormai da anni: le procedure di evidenza pubblica dovranno riconoscere il valore aziendale dell’impresa, salvaguardare i livelli occupazionali, valorizzare le peculiarità acquisite, promuovere le forme di gestione integrata dei beni e delle attività aziendali e le professionalità presenti sia dai concessionari sia dai gestori, oltre al ruolo sociale sul territorio. Se ancora oggi il settore ha perso competitività la colpa è soltanto di Giorgia Meloni". Così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Bilancio della Camera.

04/01/2024 - 16:12

“La Meloni non accetta ricatti. Lo dice dall’inizio della legislatura, lo ribadisce oggi. Peccato non faccia nomi dei ricattatori. Se un leader politico lancia accuse così gravi ha il dovere della precisione. Altrimenti rischia di passare per irresponsabile oppure per mitomane”.

 

Lo scrive sui social Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera.

04/01/2024 - 16:00

"Speravamo che, dopo più di un anno di annunci vuoti, la creazione di una struttura con i relativi incarichi e di plurime richieste di chiarimenti in Parlamento, almeno nella conferenza di inizio anno la presidente del Consiglio ci dicesse in cosa consiste questo fantomatico "Piano Mattei". Ma non è avvenuto. Anzi, ci ha detto che lo illustrerà prima ai potenziali partner africani e solo dopo in Parlamento - com'è già successo con l'accordo con l'Albania. Ha sottolineato anche che i progetti ci sono, ma non ce li dice. Probabilmente invece non ci sono affatto ed è solo velleitaria propaganda. Come lo è stata tutta la conferenza stampa in cui Meloni ha parlato tanto, tantissimo, senza mai rispondere nel merito su niente. Niente. Anzi, appellandosi in continuazione alla speranza che prevalga il buon senso e alla collaborazione dell'Europa, la stessa Europa per la quale, in campagna elettorale, era "finita la pacchia". Prendiamo atto che, almeno, ha riconosciuto lei stessa il fallimento delle sue politiche sull'immigrazione. Dopo ben quattro decreti, la promozione del memorandum con la Tunisia, l'accordo con Tirana, ha dovuto ammettere che non ci sono risultati.
E non solo non ci sono risultati, ma la situazione è drammaticamente peggiorata, specialmente in termini di morti in mare.
Una linea inefficace e deleteria che, però, Meloni, nonostante il flop, continua incredibilmente a perseguire". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

04/01/2024 - 15:18

Dichiarazione di Michela Di Biase, deputata Pd

“Dalla premier Meloni in conferenza stampa una visiona distorta delle politiche carcerarie. Il problema del sovraffollamento, secondo Meloni, si risolverebbe solo aumentando la capienza dei penitenziari. E’ una considerazione che perde di vista le reali condizioni di detenzione in Italia ed i reati per i quali centinaia di detenuti sono reclusi in carcere. Da una parte continuano gli annunci per investimenti sull’edilizia carceraria che non vedono luce, dall’altra si continuano ad aumentare le fattispecie di reato per decreto. Tutto questo negando che la soluzione più efficace sarebbe invece investire su forme di detenzione alternative al carcere. Su questo tema bisogna superare gli slogan e assumere coraggio. Le percentuali del sovraffollamento nei penitenziari italiani hanno raggiunto numeri intollerabili per uno stato di diritto, con la conseguenza di un aumento dei disturbi neuropsichiatrici e del tasso di suicidi”. Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, componente della Commissione Giustizia

04/01/2024 - 15:13

“Sulla Rai al tempo di Giorgia Meloni il giudizio è già stato dagli spettatori con il crollo degli ascolti dopo le nomine dei suoi yesman e la fuga dei conduttori e dei giornalisti di maggior rilievo. Nascondersi dietro la parola ‘riequilibrio’ per tentare di giustificare le epurazioni volute dal suo nuovo/vecchio corso è inqualificabile. La Rai è un grande patrimonio pubblico, la più grande azienda culturale del Paese, vederla oggi navigare a vista, senza un porto sicuro e alle prese con venti contrari, non rassicura. Neanche per la tenuta dello stesso tessuto democratico dell’Italia”.

 

Lo dichiarano i parlamentari democratici in commissione di Vigilanza Rai.

04/01/2024 - 14:29

"Quello che è successo nella notte a Lamporecchio, in provincia di Pistoia, è un fatto gravissimo. Un cippo dedicato al comandante partigiano, Giovanni Calugi, è stato imbrattato con una svastica. Giovanni Calugi fu sindacalista, assessore e comandante partigiano della formazione Sap Lamporecchio e contribuì alla liberazione nel settembre del 1944. Ovviamente quell’orrore è opera di ignoti e codardi, caratteristica che accomuna da sempre i fascisti. E’ uno sfregio che fa male a tutta la comunità di Lamporecchio e dell’intera Toscana perché fa emergere quanto, anche in territori con anticorpi solidi come il nostro, stiano rialzando la testa nostalgici degli anni più bui della nostra storia. Ma una cosa è certa: non avranno nemmeno un secondo di gloria per le loro scorrazzate e nemmeno un centimetro di legittimità. A Lamporecchio, in Toscana e in tutta Italia non c’è spazio per i rigurgiti fascisti e nazisti. La nostra democrazia è figlia della resistenza e ha nella costituzione repubblicana e antifascista il proprio perimetro di valori condivisi e nel quale, come ha giustamente detto il sindaco Torrigiani cui va la mia solidarietà, non ci sarà mai spazio per questi vigliacchi fascisti”.

 

Così in una nota Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.

04/01/2024 - 13:18

“Ha risposto a domande senza rispondere al Paese. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a descrivere un Paese dei balocchi, ma non ha un minimo di contezza dei problemi dell’Italia, dalla sanità al lavoro. Per i conti pubblici si affida al buon andamento dell’economia, rifiuta responsabilità diretta su questioni delicate come Mes, Patto stabilità e leggi sulla concorrenza. Pensa a un’Europa a la carte in cui l’Italia conta sempre meno. Gravi sono le falsità che continua a raccontare. Dice che taglia le tasse con i risparmi alla spesa, ma si dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l’intelligenza di tutti raccontando che la sua pessima riforma costituzionale non tocca i poteri del presidente della Repubblica. Come sempre molta propaganda e attacchi ingiustificati all’opposizione. Sarà un anno complesso ha detto Meloni. Ma né lei, né il suo governo, sono all’altezza di quello che ci aspetta”.

 

Così in una nota i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia.

04/01/2024 - 13:01

“La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa riferisce di un suo allarme per gli eccessivi tempi della giustizia italiana. Se il suo grido di dolore fosse sincero, allora dovrebbe immediatamente bloccare l’ennesima proposta di riforma della prescrizione voluta dalla sua maggioranza di destra e dal ministro Nordio: perché l’unico risultato certo sarebbe quello di far saltare i risultati positivi raggiunti proprio sui tempi dalle riforme Cartabia. Darei alla premier un consiglio, anziché tornare a discutere di prescrizione, si concentri sull’attuazione delle riforme Cartabia a cui sono agganciati tre miliardi del Pnrr sulla giustizia che sarebbe delittuoso perdere, sul dramma delle carceri che sono al collasso e sulla mancanza di operatori e agenti di polizia penitenziaria”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera, Federico Gianassi.

04/01/2024 - 12:59

“Partendo dal presupposto che, per fortuna, ancora in Italia c’è libertà di espressione, voglio condannare con forza la scelta di chiamare come relatore ad un congresso l’ideologo di Putin, Dugin. Lo stesso che ha come obiettivo lo sterminio degli ucraini, la cancellazione di ogni forma di libertà, di espressione e di inclusione. Tira davvero una brutta aria a Lucca e ci aspettiamo una dura condanna anche da parte della giunta cittadina di destra.” Così Emiliano Fossi, deputato e segretario del PD Toscana, sul convegno in programma il 27 gennaio a Lucca, dell’Associazione Vento dell’Est, che vede tra i relatori, in collegamento da Mosca, Aleksandr Dugin

04/01/2024 - 12:33

“Solidarietà ai giornalisti e giornaliste dell’agenzia Dire colpiti da un atto gravissimo oltre che assurdo per tempi e modi. Il Governo anziché sospendere i fondi del Dipartimento per l'Editoria per rappresaglia difenda i lavoratori di un settore strategico”.

Così sui social Stefano Vaccari, capogruppo del Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

04/01/2024 - 12:33

“L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, e il direttore generale, Giampaolo Rossi, sono a conoscenza di quanto deciso dal direttore di RaiNews24, Paolo Petrecca, che secondo articoli di stampa avrebbe dato mandato di non fare domande alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla conferenza stampa di oggi? Non ritengono di dover immediatamente intervenire per impedire questo bavaglio ad una prestigiosa testata della Rai?”.

Lo dichiarano i parlamentari del Partito Democratico in commissione di Vigilanza Rai.

04/01/2024 - 12:32

“Il nuovo scorrimento di ulteriori 701 posizioni nella graduatoria Cufa dimostra quanto sia indispensabile lo strumento delle convenzioni che abbiamo ottenuto in Parlamento grazie ai nostri emendamenti ai Decreti PA per permettere a tutte le amministrazioni statali, regionali e comunali di rispondere nella maniera più semplice e immediata alle esigenze del turnover attraverso le graduatorie dei concorsi unici. Proprio per questo non possiamo fermarci ora, serve la proroga Cufa entro il 12 gennaio per consentire anche a tutti gli enti non banditori interessati di poter ricorrere alle alte professionalità immediatamente disponibili che hanno ottenuto l’idoneità nel concorso unico funzionari amministrativi”.

Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Per raggiungere l’obiettivo - aggiunge - di dotare la Pubblica Amministrazione di tutte le nuove energie di cui abbiamo bisogno per garantire i servizi e i diritti di tutti i cittadini servono sia gli scorrimenti che i nuovi concorsi: dobbiamo contrastare l’emergenza turnover esistente con lo scorrimento integrale di tutte le graduatorie esistenti, anche quelle che il Governo sembra aver dimenticato come la graduatoria Ripam Eco che non ha ancora mai avuto nessuno scorrimento, e al tempo stesso aprire una nuova grande stagione di concorsi pubblici che consenta di programmare il futuro e sostituire efficacemente e tempestivamente il milione di persone che lascerà la PA nei prossimi 10 anni”.

04/01/2024 - 12:31

Tutta la mia solidarietà ai giornalisti dell’agenzia Dire. Grande preoccupazione per i posti di lavoro e per una voce libera dell'informazione. Tutti i soggetti interessati, proprietà e Governo, facciano la loro parte. Mi riservo di assumere una iniziativa parlamentare.

Lo scrive su X Andrea De Maria, deputato Pd.

Pagine