30/11/2023 - 15:24

"Il sottosegretario Delmastro afferma di essere straordinariamente fiero di essersi reso responsabile della violazione del segreto d’ufficio per difendere, secondo una sua originalissima interpretazione che è stata confutata già in diverse occasioni, il 41 bis. Si tratta di una ammissione di colpa su cui non avevamo dubbi, stando almeno ai fatti ovvero alla violazione di un segreto d'ufficio. Quello che ci lascia stupefatti è che l’eroe Delmastro ometta di dire che lo ha fatto sfruttando il proprio ruolo per compiere una attività di dossieraggio su richiesta del collega Donzelli, al fine di attaccare brutalmente le opposizioni in aula. Del resto, un membro di governo serio, se avesse ricevuto tali importanti informazioni non pensiamo che le avrebbe raccontate a Donzelli, coordinatore politico del suo stesso partito, ma che sarebbe stato straordinariamente fiero di recarsi di corsa davanti agli organi competenti per informarli di fatti così rilevanti per la sicurezza nazionale. Ma non è andata così. Non solo. Sempre l’eroe Delmastro rivendica di essere pronto a rifarlo nel primario interesse del paese. Quindi il sottosegretario Fdi alla giustizia ci sta dicendo che è pronto a violare di nuovo il segreto e, presumibilmente, a reiterare il reato contro chi stavolta? La libera stampa? La magistratura? Il vicino di casa? Altri avversari politici? Ce lo dica, così saremo pronti.

Da ultimo, gli eroi veri sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che quotidianamente svolgono il loro servizio per il Paese e che dalle rivelazioni del sottosegretario sono stati messi a rischio nel loro modo di operare, negli strumenti utilizzati per raccogliere informazioni e anche dal punto di vista della riservatezza personale".

Lo dichiarano i parlamentari democratici Silvio Lai, Debora Serracchiani, Andrea Orlando e Walter Verini.

30/11/2023 - 15:06

“Il voto in Parlamento di oggi ha sancito un principio fondamentale. Tutte le famiglie che hanno già vissuto la tragedia di una catastrofe e di un incendio non possono essere ridotte sul lastrico dalla mancata proroga del SuperBonus 110. Come nel caso delle 100 persone che vivono nello stabile di Largo Dino Franchellucci a Colli Aniene a Roma distrutto da un incendio lo scorso 2 giugno che senza proroga dovranno sborsare 6 milioni di euro per i lavori che si sono dovuti interrompere non per loro volontà ma per causa di forza maggiore. Il voto unitario della Camera dei Deputati sull’ordine del giorno che abbiamo presentato come Partito Democratico anche a seguito della mozione che Roma Capitale aveva già approvato sul tema impegna il Governo a dare al più presto una risposta certa a persone che devono già combattere contro mille difficoltà e non possono essere abbandonate dallo Stato”. Lo ha detto il deputato del Pd, Andrea Casu.

30/11/2023 - 14:49

"La maggioranza, dopo averlo fatto in commissione, ha bocciato anche in Aula alla Camera il nostro emendamento con il quale proponevano un super sisma bonus per i Campi Flegrei. Questa richiesta è stata avanzata anche da tutti gli amministratori del territorio, anche di diversa estrazione  politica. Una scelta, quella di bocciare l'emendamento, che riteniamo incomprensibile, visto che con questo decreto si predispone una analisi di vulnerabilità sismica per gli edifici privati, ma al tempo stesso non si individua alcun meccanismo di finanziamento per gli interventi che ne dovrebbero seguire. Evidentemente per la destra, queste persone, che già vivono in uno dei contesti economici e sociali più complicati d’Italia, devono semplicemente arrangiarsi. Per il Pd non è così, e per questo riteniamo inaccettabile non solo questa scelta ma anche il silenzio che l'ha accompagnata da parte della maggioranza ed in particolare degli eletti della destra di quei territori". Così il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

30/11/2023 - 13:57

L’Anm ha ragione, e non potrebbe essere altrimenti; io, per parte mia, ho esposto le ragioni che mi sono state evidenziate e circostanziate. Nelle mie interviste ho voluto rendere pubblici elementi certi e fatti che meritano di essere noti non solo a una cerchia ristretta ma alla pubblica opinione che ha diritto a essere informata. È un fatto che si sia cercato contro l’ordinamento di conoscere il contenuto delle mie conversazioni whatsapp, che io avrei messo volentieri a disposizione se solo mi fosse stato chiesto. È contro tutto quello che io avrei anche solo immaginato che chi conduce un’indagine abbia voluto professarsi “il solo panzer della Procura”, una dichiarazione certamente inopportuna e improbabile. Semmai si potrebbe dire che meno panzer produrrebbero meno panzane in giro. Se fosse gradito un suggerimento, osserverei questo: se chi fa queste dichiarazioni si concentrasse di meno su di sé, sarebbe meno probabile la circolazione di materie coperte da segreto istruttorio. Sulle stanze buie ci sarà modo di precisare nel merito e nel dettaglio, sempre volendo adempiere al dovere di rendere noto tutto quello che ha valore pubblico nella nostra comunità e di difendere così le stesse istituzioni democratiche, inclusa la magistratura, nei confronti della quale esprimo il rispetto doveroso e convinto di sincero democratico.

Così il deputato del Pd Luciano D’Alfonso.

30/11/2023 - 13:57

“Le parole del ministro degli Esteri del governo italiano nei confronti di un Paese europeo alleato e importante come la Spagna risultano scomposte, fuori luogo e poco lucide. Tajani pone addirittura la seguente domanda retorica: ‘A Madrid rispettano lo Stato di diritto?’. Dichiarazione grave che rischia di creare un incidente diplomatico che non aiuta il nostro Paese, perché rivolta a un Paese con cui condividiamo obiettivi comuni e che peraltro ha da poco messo in campo, da presidente di turno del Consiglio europeo, una proposta molto utile e positiva anche per l’Italia sulla riforma del patto di stabilità. Se questa è la posizione della parte politica più moderata della maggioranza di Governo...”.

 

Così il capogruppo del Partito Democratico in commissione Affari europei alla Camera, Piero De Luca.

30/11/2023 - 13:43

“Il dl immigrazione è una delle tante norme incivili che sta facendo in questi mesi il governo. Dall'inizio dell'anno hanno fatto quattro decreti, un accordo con l'Albania, che tra l'altro non sta in piedi e un decreto ministeriale. Vuol dire che il governo è intervenuto sul tema dell'immigrazione più di una volta ogni due mesi, ha fatto già delle cose che noi consideriamo vergognose come il decreto sulle ong contro i salvataggi in mare o il cosiddetto decreto Cutro che complica ancora di più la vita sull'assistenza e sull'accoglienza dei migranti. Ma con il dl immigrazione si sono superati, perché se la sono presa con i minori, stranieri non accompagnati”. Lo ha detto il deputato dem Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

 

“Ragazzini e ragazzine – ha aggiunto l’esponente Pd - che arrivano da soli nel nostro Paese, vivono una realtà completamente diversa, sono completamente disorientati, sono più vulnerabili di altri e loro riescono, da un lato ad aumentare la capienza dei centri per i minori, oltre che per quelli degli adulti, per decreto, da un giorno all'altro, del 50 per cento, ma soprattutto prevedono, ed è una cosa che non era mai stata fatta in passato, che i minori stranieri non accompagnati di 16, 17 anni, possano essere messi dentro i centri per adulti, creando una promiscuità molto pericolosa di cui si assumono le responsabilità e andando contro la normativa europea che dice che al limite si può fare, ma solo nel rispetto del superiore interesse del minore. Usano i ragazzini immigrati per coprire i propri fallimenti perché non sono in grado di gestire il fenomeno migratorio, continuano a fare solo propaganda e nel farlo se la prendono con chi ha più bisogno. Noi crediamo che questa cosa sia assolutamente inaccettabile”.

30/11/2023 - 13:36

Dichiarazione di Marco Simiani, capogruppo Pd Commissione Ambiente

“E’ soltanto con gli investimenti di oggi che possiamo cercare di prevenire i disastri di domani. E noi non accettiamo più la solita cantilena della mancanza di risorse, perché questa destra ha trovato i soldi per poter fare opere faraoniche e paradossalmente i fondi di sviluppo e coesione che sono destinati al Ponte sullo Stretto potevano essere utilizzati per mettere in sicurezza le infrastrutture e realizzare vie di fuga efficaci nei Campi Flegrei. Si tratta di una precisa scelta politica.” Così Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, intervenendo in aula per motivare il voto contrario del Pd al decreto sul rischio sismico dei Campi Flegrei . Per l’esponente del Pd “il dovere delle Istituzioni, della politica, è quello di dare risposte alla popolazione, non tranquillizzarla solo per ottenere il consenso. Non dobbiamo aver paura di dire che Campi Flegrei sono il nostro “supervulcano”, un sistema complesso e giovane, composto da una trentina di vulcani, formatosi circa 60 mila anni fa per collasso dopo una eruzione di circa 80 chilometri cubi di magma. Ribadire ciò non è allarmismo, è geologia.” Per Simiani, “il decreto presenta molte lacune, a cominciare dalla mancata analisi sull’attività vulcanica,  una impostazione talmente riduttiva che è stata confutata dallo stesso ministro Musumeci  che con   le sue dichiarazioni – poi rimangiate-   ha provocato solo caos.” “Siamo purtroppo lontanissimi – ha concluso Simiani- da come dovrebbe essere gestita la situazione. Per questo motivo le proposte che il Partito Democratico aveva avanzato partivano proprio dalla necessità di stanziare risorse adeguate per risolvere la vulnerabilità sismica dei patrimonio edilizio privato - anche per evitare rischiose ripercussioni sul mercato immobiliare – rinnovando la possibilità di usufruire di un super sisma bonus  per gli interventi di mitigazione previsti a seguito dell’analisi di vulnerabilità nell’area flegrea. Così come per noi era prioritario l’avvio immediato all’esercizio delle gallerie di collegamento tra la Tangenziale di Napoli e il Porto di Pozzuoli.  Infine,  avevamo chiesto assunzioni di personale da parte degli enti locali interessati, nonché per le attività di presidio del territorio, in deroga ai tetti di spesa, di agenti di polizia locale a tempo determinato. Qui occorre soprattutto prevenzione ma se non si individuano con chiarezza i rischi non può esserci alcun intervento efficace” .

30/11/2023 - 12:35

“Gravissimo che dal ministro degli esteri arrivi l’accusa al governo di Spagna di violare lo Stato di Diritto, paese alleato e membro dell’Unione Europea, un attacco senza precedenti dalla Farnesina. Tajani imbarazza l’Italia, parla come il peggiore dei sovranisti, altro che PPE”. Lo scrive su X Alessandro Zan deputato Pd.

30/11/2023 - 12:32

“Il sottosegretario Mazzi, chiaramente inconsapevole delle cose di cui si dovrebbe occupare, emana una nota ridicolmente trionfalistica in cui dimostra solo la sua totale malafede”. Lo dichiara il deputato democratico Matteo Orfini.

“Intanto occorre ricordare – spiega Orfini - che se c'è una norma sulla discontinuità non è certo grazie a questo governo. E se ci sono 100 milioni da spendere per la discontinuità è grazie a un emendamento a mia prima firma nella passata legge di bilancio, quando Mazzi e il suo ministro si erano completamente disinteressati -a proposito di inerzia- di mettere delle risorse per i lavoratori del settore.

Se oggi il governo è costretto a correre – continua - è perché rischia di perdere quelle risorse, non avendo fatto assolutamente nulla per 11 mesi. Oggi propone una misura spot che tradisce lo spirito della norma sulla indennità di discontinuità e che è esattamente l'opposto di quello che chiedono lavoratori e lavoratrici.

Si offre un bonus, non la attesa riforma. Che Mazzi e Sangiuliano disprezzino i diritti di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo ormai è evidente – conclude il deputato democratico -. Potrebbero almeno risparmiarci l'arroganza sciocca e offensiva di queste dichiarazioni”.

30/11/2023 - 11:47

“Il governo non può stare alla finestra mentre giorno dopo giorno prendiamo atto della volontà di Mittal di sfilarsi da ogni impegno assunto sull’ex Ilva. Fatto ancor più grave poiché abbiamo anche perso i fondi del Pnrr destinati alla riconversione dello stabilimento di Taranto. Occorre un immediato e serio intervento per salvare il più importante polo siderurgico, tutta la filiera dell’acciaio e i posti di lavoro, e accelerare sulla conversione ecologica. Senza questa operazione il governo Meloni sarà ricordato come il complice di un disastro economico, occupazionale e ambientale”.
Così il capogruppo del Partito Democratico in commissione Attività produttive alla Camera, Vinicio Peluffo.

30/11/2023 - 11:45

“Il rapporto di Save the Children diffuso stamattina indica chiaramente, per l'ennesima volta, che in Italia c'è un problema di povertà educativa e povertà alimentare. I dati di questa mattina ci raccontano la necessità di interventi progressivi che arrivino poi al riconoscimento della mensa come un servizio pubblico essenziale da garantire uniformemente su scala nazionale. Un primo, significativo passo, sarebbe l'approvazione alla prossima Legge di Bilancio, di un emendamento che il Gruppo del Partito Democratico al Senato ha presentato, raccogliendo le sollecitazioni emerse anche questa mattina, proprio per costituire un fondo a contrasto della povertà alimentare a scuola da destinare ai Comuni, a favore di quelle famiglie che nel corso dell'anno scolastico non riescono a provvedere al pagamento delle rette previste per la fruizione del servizio di ristorazione scolastica ai propri bambini e alle proprie bambine. La mensa è un'occasione di socialità per i bambini e la garanzia di un pasto equilibrato e sano al giorno, è un'opportunità anche per implementare quello che è il servizio del tempo pieno a scuola. Può essere davvero un grande strumento di sostegno e di contrasto alla povertà alimentare e alla povertà educativa”. Così la deputata dem Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura e responsabile Scuola del Partito Democratico, durante la presentazione del policy paper di Save the Children e dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani "Mense scolastiche: un servizio essenziale per ridurre le disuguaglianze" diffuso in occasione di un evento di presentazione alla Camera dei Deputati.

30/11/2023 - 11:26

“Il ministro Fitto deve venire urgentemente in Aula a riferire su quanto sta avvenendo all’ex Ilva. E’ una follia che il Parlamento non venga informato. La situazione sta ormai assumendo dei contorni inquietanti, che sembrano prefigurare addirittura l’ipotesi di messa in liquidazione del più grande polo siderurgico europeo. Fitto deve spiegare cosa ha promesso a Mittal, dalla stampa sembra oltre 4 miliardi per la decarbonizzazione, senza però ottenere in cambio nessun impegno e, soprattutto, il ministro deve motivare il perché il governo non dà indicazioni al socio Invitalia per convertire il prestito e nazionalizzare l’azienda. La nazionalizzazione dell’azienda è oggi l’unica soluzione per allontanare un socio che da sempre non ha alcun interesse a garantire la continuità aziendale, salvare il comparto siderurgico e posti di lavoro e avviare una reale decarbonizzazione. In assenza di questi passaggi il governo sarà responsabile della più grande crisi industriale e lavorativa che questo Paese ricordi dal Dopoguerra”.

Così il deputato democratico, Claudio Stefanazzi, intervenendo nell’Aula della Camera sull’ordine dei lavori.

“Nei rapporti tra governo Meloni, ex Ilva e città di Taranto - ha aggiunto - sembra emergere un percorso predefinito verso un ineluttabile destino e cioè quello in cui Mittal chiude il suo più grande concorrente in Europa e, attraverso la ridistribuzione delle quote acciaio, diventa sostanzialmente monopolista. Prima il definanziamento da parte del ministro Fitto delle risorse contenute nel Pnrr che avrebbero dovuto garantire la decarbonizzazione. Poi l’incomprensibile passaggio di consegne tra il ministro dello Sviluppo economico e lo stesso Fitto, già oberato da tanti dossier. Poi il famoso memorandum, ancora oggi segreto, e sottoscritto senza in coinvolgimento di Invitalia; infine l’assemblea di due giorni fa in cui Mittal ha sostanzialmente annunciato che non intende partecipare all’aumento di capitale sociale. A metà di ottobre il presidente Bernabè, audito alla Camera ha ricordato che in questo momento Ilva non ha nemmeno la caparra per poter rinnovare il contatto per la fornitura di gas. Se l’azienda non ottiene rapidamente 300 milioni di euro non è in grado di assicurarsi la fornitura di gas e non può neanche far fronte ai debiti accumulati, a cominciare dagli oltre 200 milioni che deve alla Snam. Questo ha già prodotto ripercussioni clamorose rispetto al piano annunciato all’inizio dell’anno. Probabilmente Ilva - ha concluso - chiuderà il 2023 con una produzione inferiore ai 3 milioni di tonnellate, e cioè con il 75% in meno di quello che aveva previsto come target. Non c’è più tempo da perdere”.

30/11/2023 - 10:47

“Nel corso dell’ufficio di presidenza ieri abbiamo denunciato il tentativo sinistro della maggioranza di trasformare il progetto di legge sugli interporti in una sorta di cavallo di troia, per mettere dentro una serie di questioni che non hanno a che fare alcunché con gli interporti ma che riguardano presunte privatizzazioni del mondo delle infrastrutture. Su tutte ci preoccupa il paventato disegno di inserire emendamenti che sostanzialmente aprono la strada alla privatizzazione dei porti italiani. Lo abbiamo detto in ufficio di presidenza ieri e lo ribadiamo ora. Daremo battaglia su tutti i fronti perché questo metodo è inaccettabile. Faremo le barricate a fronte di queste forzature regolamentari per imporre la logica del più forte”. Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio.

29/11/2023 - 18:57

"Mentre assistiamo sollevati alla liberazione dei primi gruppi di ostaggi, la notizia della morte del piccolo Kfir, del fratellino Ariel e della madre Shiri, non può che addolorarci profondamente e lasciarci sgomenti.
Nessun altro bambino e nessun'altra bambina deve perdere la vita. E' per questa ragione che è necessario proseguire sulla strada della tregua, come auspicato da molti in queste ore, del rilascio di tutte le altre persone ancora nelle mani di Hamas e di altre organizzazioni jihadiste, dell'avvio di una conferenza di pace che punti all'attuazione del progetto di due popoli e due stati. Questo passa dalla fine delle ostilità, da un'indispensabile fine del terrorismo di Hamas e delle sue efferate azioni e dalla liberazione dei territori illegalmente occupati in Cisgiordania dai coloni israeliani". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

29/11/2023 - 18:47

“Il ministro Salvini ha imbracciato il fucile ad acqua pure sul codice della strada. Preannuncia ergastoli per chi guida ubriaco o drogato. Sono paroloni populisti e banali. Riduca  invece i limiti di velocità che sono statisticamente la causa largamente principale delle morti sulla strada. Invece la sua proposta di nuovo codice aumenta i limiti di velocità. Esca dal Truman Show e faccia il ministro dei Trasporti”. Così in una nota il deputato Pd, Roberto Morassut.

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