“Le mancate risposte del governo su un tema sociale drammatico sono molto gravi. Oggi la ministra del Lavoro si è limitata a fare il notaio. Ma la questione del potere di acquisto dei salari, sotto attacco di una spirale inflazionistica che nel dicembre scorso è arrivata all’11,6%, è purtroppo un’emergenza impellente. Ancor di più dopo le misure parziali e contraddittorie contenute nella recente Legge di bilancio. In assenza di iniziative concrete e urgenti del governo per scongiurare i ritardi nei rinnovi dei contratti nazionali, che oggi interessano oltre 6 milioni di lavoratori, sono solo due le soluzioni possibili ed efficaci: l’introduzione del salario minimo legale, che però il governo ha escluso nascondendosi dietro una direttiva Ue che non risolve il problema, e la legge sulla rappresentanza, per dare validità erga omnes ai contratti sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative. Il rifiuto di governo e maggioranza di destra di intervenire immediatamente su queste due priorità condannano di fatto ad un ulteriore impoverimento milioni di cittadini lavoratori dipendenti. Una condizione già difficile, come evidenzia il Rapporto Inapp 2022, che segnala l’Italia come unico Paese Ocse nel quale, dal 1990 al 2020, il salario medio annuale è diminuito (-2,9%), contro il +33,7% della Germania e il +31,1% della Francia”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Mauro Laus, intervenendo in Aula nel corso del question time con il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone.
Questa mattina ho portato la mia solidarietà alle famiglie che si sono ritrovate in piazza a Roma per chiedere alle istituzioni di mantenere alta l’attenzione sul tema delle adozioni dalla Cina. Chiedono al governo e alla politica tutta, giustamente, passi avanti concreti per sbloccare la situazione. Sono bambine e bambini che avevano avuto un abbinamento con delle famiglie prima del Covid e poi sono rimaste bloccati. In questa vicenda surreale ci sono le vite di persone che con sacrifici immensi stanno, da anni, lottando e sperano di poter abbracciare i loro figli. Sono circa 30 famiglie e dal 2019 hanno tentato ogni strada per completare il loro iter adottivo. I bambini in questione sono tutti bisognosi di cure e di affetto e tanti genitori in questi mesi hanno avuto pochissimi aggiornamenti su di loro. In queste ore sono stati fatti passi avanti, bisogna ora mettere in campo tutti gli strumenti possibili. Per questo chiederò al governo di affrontare assieme la questione con urgenza e in ogni sede opportuna. Aiutare queste famiglie è un dovere trasversale.
Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali della Camera, a margine della manifestazione delle famiglie che attendono l’adozione di bambini dalla Cina in piazza del Pantheon a Roma.
“Non tagliare le accise era una vergogna quando stava all’opposizione. Ora che è al governo tagliarle è una speranza legata alle compatibilità economiche. La giravolta di Giorgia Meloni non può sfuggire, ma nessuno si azzardi ad accusarla di incoerenza. I populisti son fatti così”. Così la deputata democratica Chiara Gribaudo, vice presidente della commissione Lavoro.
“L’11 gennaio di un anno fa ci lasciava David Sassoli. Un uomo delle istituzioni che si è battuto per difendere valori e principi dell’Unione Europea. Nelle sue parole la politica come missione e tutto il senso dell’esistenza di una comunità che mira al benessere delle persone”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
"È la quinta volta che il Parlamento è chiamato ad esprimersi sulla fiducia a questo Governo, 5 richieste di fiducia. E siamo solo all’inizio. Faccio una profezia facile: già a fine gennaio il contatore delle richieste di fiducia raddoppierà. Ma questa volta non avete scuse, siete la maggioranza e mettete la fiducia invece di fare una discussione in sede legislativa, in Parlamento, dove avete la maggioranza.
La realtà dice che nonostante questa maggioranza politica così ampia sulla carta, l’abuso delle richieste di fiducia mette in dubbio quanto questa sia certa e coesa, o quanto la realtà fosse più complessa.
Poca competenza o poca coesione?
Avete scelto la strada del rinvio delle decisioni per non scegliere, per non turbare la vostra presunta unità.
Promettere l’abbattimento delle accise sulla benzina e diventare protagonisti del loro aumento.
Promettere l’aumento generalizzato delle pensioni e annullare il dovuto adeguamento.
Essere la prima donna premier e intervenire maldestramente peggiorando opzione donna.
Insomma come ci si sente a fare cassa sulle fasce più deboli, su quelle che - lo dicevate - è facile tartassare?
Avete abolito il reddito di cittadinanza senza prevedere alcuna norma che possa sostituirlo. Avete fatto di peggio: le risorse disponibili contro la povertà sono ridotte del 20 per cento. La recessione e le vostre scelte produrranno più disoccupati e più poveri e per voi la strada è quella di un evidente azzardo.
È la destra degli spiriti selvaggi e sregolata a prevalere, altro che destra sociale.
Tagli alla sanità, alla scuola, alla ricerca, nessun sostegno ai comuni, alle politiche del lavoro, rimossa dall’agenda la sfida della riconversione ecologica e della lotta ai mutamenti climatici.
In questo decreto decidete di rilanciare l’attività di estrazione degli idrocarburi in aree vietate, anche sfidando la Costituzione novellata.
Con questo decreto sbattete la porta in faccia a milioni di giovani anche in Italia che chiedono cambiamenti radicali nelle politiche ambientali e che ogni giorno ci ricordano che vogliono appropriarsi del loro futuro". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, dichiarando il voto contrario di fiducia del Pd al Governo sul dl aiuti quater.
“Purtroppo per abbattere rapidamente i costi dei carburanti non basta un cartello e nemmeno prendersela con fantomatici speculatori. Occorre in primo luogo togliere le accise, quelle stesse che la presidente Meloni prometteva di eliminare, ma che ha invece ripristinato una volta andata al governo. Sinceramente ci aspettavamo una maggiore serietà dalla premier, che sembra sempre più somigliare a un Salvini qualsiasi”.
Così il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani, commenta in un post su Facebook il decreto approvato dal Consiglio dei ministri.
Quello che resta di David Sassoli è un’idea di Europa e di politica più giusta, aperta e solidale. Lavoriamo ogni giorno come ci è possibile per renderle così. Nel suo ricordo e nel suo esempio.
Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Domani 12 gennaio Conferenza stampa di Marianna Madia, prima firmataria, insieme al Comitato “Voto dove Vivo”
Domani 12 gennaio , alle ore 12, presso la sala Stampa della Camera sarà presentata la proposta di legge del gruppo PD che disciplina l’esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura. La proposta di legge di voto ai fuori sede, firmata da tutto il gruppo Pd è stata presentata al Senato anche dal collega Andrea Giorgis. Nel corso della conferenza stampa interverranno i rappresentanti del Comitato promotore “Voto dove Vivo” e altri parlamentari.
In difficoltà perché maggioranza ha preso distanze da sua azione
Abodi cerca di buttare la palla in tribuna, ormai sua specialità. Nessuno vuole affossare il sistema calcio, che peraltro si è affossato da solo a suon di indebitamenti, la verità è che il ministro si sottrae e impedisce al parlamento di fare il proprio lavoro per lo sport e non solo per il calcio di serie A. Venga in commissione, dove lo aspettiamo da mesi, e dove potrà verificare l’opinione non solo mia, ma della sua stessa maggioranza. Noi, in commissione, il lavoro unitario che auspica lo abbiamo fatto, proprio sul tema dell’extratassazione dgli utili delle scommesse sportive. Manco all’appello solo lui. Venga, finalmente, e ci racconti la sua idea”. Così il deputato e responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, replica al ministro Abodi.
“Dal Terzo polo bugie e ricostruzioni surreali. Il Pd ha votato in modo compatto la propria risoluzione che conferma il pieno sostegno e l’impegno italiano al popolo e alle istituzioni ucraine, ma che chiede un più incisivo e urgente impegno diplomatico per una pace giusta e sicura. E la nostra risoluzione è stata approvata. Ci siamo invece astenuti sulla risoluzione del Governo, perché non credibile sugli impegni diplomatici, su cui Crosetto è stato elusivo, e manchevole della condanna ai veti di Orban. E ci siamo astenuti anche su tutte le altre delle opposizioni, compresa quella del M5S che comunque non conteneva più il punto in cui si chiedeva di interrompere la fornitura delle armi, perché precluso dai voti precedenti”. Così in una nota il deputato democratico, responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano.
Quello di Giorgia Meloni è il governo dei rinvii. Di fronte ad ogni problema incrocia le braccia, rinvia di tre mesi sperando che qualcosa nel frattempo succeda. Altrimenti ci sarà sempre una decisione transitoria successiva. Ma sino a quando durerà la pazienza e la sopportazione degli Italiani?
Sulla vicenda del payback sanitario la maggioranza si è sgolata a dare ampie rassicurazioni alle aziende del settore sanitario ed ora il Cdm partorisce il topolino dell’ennesimo decreto che rinvia le scadenze. Purtroppo per la Meloni i nodi prima o poi vengono inesorabilmente al pettine, come è successo con le promesse sbandierate per anni sulle accise di benzina e gasolio.
Così il deputato del Pd Silvio Lai.
Il deputato Pd Andrea Rossi è intervenuto alla Camera per ricordare il campione scomparso
“Gianluca Vialli è stato una figura e una personalità trasversale capace di unire la fama con atteggiamenti sobri, che è riuscito, in campo e fuori, a unire e ad avvicinare diversi interessi e culture, grazie alla sua generosità dimostrata fin dal 2004 con la fondazione sua e di Massimo Mauro per raccogli fondi per la ricerca sulla Sla, al coraggio con il quale ha affrontato quello che lui chiamava “ospite indesiderato” e al suo grande cuore”. Così il deputato del partito Democratico Andrea Rossi ha voluto ricordare stamane in Aula alla Camera il campione recentemente scomparso e “portare a nome del gruppo del Pd, alla famiglia, alla federazione gioco calcio al presidente Gravina, le nostre più sentite condoglianze.”
“Senza scomodare la politica o la filosofia –ha aggiunto Rossi- ci sono, alcuni avvenimenti sportivi che hanno riguardato Vialli, che possono essere utili insegnamenti a tanti di noi, nel modo di vivere, di pensare e di interpretare la vita con passione e tenacia, sempre per conquistare il proprio sogno e raggiungere degli obiettivi importanti”.
"L'emergenza che colpisce il comparto del turismo invernale in Appennino rappresenta una priorità a cui lavorare con il massimo impegno. Domani ci sarà un incontro fra il governo e le regioni interessate, fra cui l'Emilia-Romagna. È fondamentale che si assumano iniziative urgenti a sostegno dell'occupazione e a tutela di un settore produttivo di grande valore e dei nostri territori di montagna. Presenteremo un odg al Dl Aiuti per sottolineare questa questione così rilevante".
Così i deputati del Pd, Andrea De Maria e Stefano Vaccari.
“Abbiamo depositato un’interpellanza urgente al ministro degli Esteri per chiedere al governo chiarimenti in merito alle domande di cittadinanza italiana presentate presso la nostra ambasciata a Brasilia dai figli dell'ex presidente del Brasile Bolsonaro e sull'eventualità di una possibile richiesta da parte di quest'ultimo. Il nostro quesito, che ha come prima firmataria la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani ed è stata sottoscritta dai colleghi Boldrini, Quartapelle e Provenzano, vuole anche fare chiarezza sull'affermazione odierna del ministro degli Esteri Tajani, secondo la quale l’ex capo di Stato brasiliano ‘non potrebbe ottenere la cittadinanza italiana’; se ciò fosse vero, tale diritto sarebbe precluso anche ai figli Flavio ed Edoardo, recentemente recatisi presso la nostra ambasciata per sollecitare tale domanda. Fatto salvo che, come specificato nella nostra interrogazione, vigileremo sul pieno rispetto della consueta tempistica relativa a tale pratiche, non permetteremo che la cittadinanza italiana venga impropriamente utilizzata come strumento per evitare le possibili indagini e le eventuali condanne delle quali potrebbero essere oggetto i membri della famiglia Bolsonaro”.
Così il deputato dem della commissione Esteri, Fabio Porta.
“Domani in Aula per il question time chiederemo al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, quali urgenti iniziative il governo intenda adottare al fine di scongiurare il patologico fenomeno dei ritardi nei rinnovi dei contratti nazionali di lavoro. Rifiutata la proposta di introdurre il salario minimo legale e mancando ogni riferimento programmatico al tema della misurazione della rappresentatività e della validità erga omnes dei contratti sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, appaiono sempre più urgenti nuove e specifiche iniziative per favorire il rinnovo dei contratti”.
Così in una nota del Gruppo dei deputati Pd.