16/01/2018 - 15:34

“Ci conforta sapere che anche Fratoianni riconosca nelle parole sfuggite ieri a Fontana l’espressione di una ‘sottocultura razzista, intollerante, ignorante’. Ci conforta meno, invece, dover prendere atto che nonostante questa sua consapevolezza Fratoianni continui a sostenere una scelta politica che, di fatto, rischia di favorire proprio Fontana”. Lo dichiara Simona Malpezzi, deputata del Partito democratico, in risposta alle parole di Nicola Fratoianni sulle elezioni regionali lombarde.

“E’ infatti del tutto evidente – spiega – che ogni voto sottratto a Gori è un voto dato a Fontana. Proprio per questo, alla luce delle gravissime dichiarazioni di Fontana, la decisione di LeU di correre in solitaria risulta ancora più assurda e rischiosa. Verrebbe da pensare che il bisogno di rinchiudersi in una roccaforte ideologica, voltando le spalle alle realtà, sia più forte dei pericoli corsi dalla società lombarda con le politiche demagogiche e razziste di un governatore come Fontana. Oppure che certe insensate antipatie nei confronti di Gori contino più di ogni altra considerazione politica”.

“Quel che è certo è che se non ci saranno scelte concrete contro Fontana, le parole di Fratoianni rimarranno pura retorica di circostanza. Perché nei fatti LeU è come se corresse al fianco della Lega”, conclude.

 

15/01/2018 - 20:25

“La polemica dei deputati del Movimento 5 S sulle nuove ordinanze adottate per snellire il quadro normativo e facilitare ulteriormente la ricostruzione, appare del tutto incomprensibile e strumentale”. Lo dichiara Irene Manzi, deputata del Partito democratico, in risposta alle parole dei deputati di M5s Terzoni, Cecconi e Agostinelli.

“Non si capisce nel concreto – continua - quali siano le critiche dei deputati grillini, se non lasciar sottintendere la richiesta di una sanatoria generalizzata. Se è realmente questo l’obiettivo, lo dicano con molta chiarezza senza nascondersi dietro affermazioni fumose. Noi, come Partito Democratico, ne prenderemmo atto, anche se saremmo totalmente contrari visto che la legalità rimane la nostra stella polare. L’ordinanza 46 non fa altro che adeguare i provvedimenti presi dalla struttura commissariale alle recenti novità previste dal Parlamento con il DL fiscale e la Legge di Stabilità per semplificare le procedure della ricostruzione. Provvedimenti, per altro, ampiamente condivisi tra tutte le forze politiche e concertate con i territori, gli amministratori locali e i tecnici”

“Siamo in presenza di dichiarazioni generiche, senza costrutto, prive di proposte concrete. A parte, sembrerebbe, perseguire il tentativo di aprire le porte a un condono generalizzato. Ma il Movimento 5 Stelle non ci provi, a questo tranello il Partito Democratico non abbocca”, conclude.

 
15/01/2018 - 18:23

C’è chi l’ha definita una barzelletta, chi un sogno: la verità è semplicemente che è una proposta impraticabile e ingiusta . La flat tax del centro destra (aliquota uguale per tutti tra il 15 e il 20% a secondo dell’umore della coalizione) è la classica bugia elettorale: non esistono le coperture per poter applicare un’iniziativa del genere.

Occorrerebbero circa 40 miliardi di euro ogni anno che si vorrebbero recuperare dell’evasione fiscale. Ma noi abbiamo visto che con Berlusconi al governo l'evasione fiscale è sempre aumentata e mai diminuita. Loro sono quelli dell'abrogazione del falso in bilancio, noi quelli della sua reintroduzione e del record di quanto tolto all'evasione con i 19 miliardi di quest'anno.  E poi nel merito, è una proposta ingiusta: far pagare tutti nello stesso modo, Berlusconi e il suo autista che hanno la stessa aliquota fiscale: uno scandalo! Contro la Costituzione che prevede di contribuire in modo proporzionale al proprio reddito e contro il buon senso. 
Però almeno dobbiamo riconoscere che Berlusconi e Salvini si rincorrono su una proposta di destra, di quella destra che si occupa di chi ha e che approfitta della buona fede di chi spera di poter migliorare la sua situazione non sapendo che si mette nelle mani di persone incompetenti e in malafede.

Post su Fb di Ettore Rosato, presidente deputati Pd 

15/01/2018 - 18:22

“Prepariamoci. Le dichiarazioni irresponsabili del leghista Attilio Fontana confermano tutte le nostre preoccupazioni sulla campagna elettorale. Malgrado la tentennante correzione di rotta del candidato presidente della Regione Lombardia, il segretario del Carroccio non ci ha pensato infatti un attimo nel rincarare la dose, parlando dell’Italia come di un Paese sotto attacco da parte dei migranti: benzina sul fuoco gettata da chi punta sulla paura per raccogliere consenso”.

A dirlo è Andrea Martella, vice presidente de deputati pd, commentando le dichiarazioni sulla questione immigrazione rilasciate da Fontana a Radio Padania.

“Già utilizzare, come ha fatto Fontana in maniera così rude, lo sciagurato termine 'razza bianca' da difendere dall’estinzione, significa voler disegnare un quadro con i colori sfalsanti del terrore. Prepariamoci insomma: di fronte a questa strategia da campagna elettorale dell’irrazionalità, spetta in primo luogo al PD farsi carico di visioni e proposte diametralmente opposte, centrate sulla costruzione di una società moderna, basata su convivenza civile e rispetto delle regole. Il governo dell'immigrazione è un tema difficile e complesso su cui abbiamo dimostrato serietà e capacità e notevoli passi in avanti. Fenomeni - conclude Andrea Martella - che di certo non si affrontano, come vorrebbero Salvini e i suoi, attraverso conflitti dagli esiti allarmanti”.

15/01/2018 - 18:21

“Sull’idea delle ‘case chiuse’ Salvini se ne faccia una ragione: il nostro Paese, per fortuna, non tornerà mai indietro. Noi non consentiremo mai politiche che farebbero felici i trafficanti di esseri umani. Le donne della Lega si ribellino, anche perché l’Europa, forse Salvini non lo sa, sta andando in senso opposto”

Così Fabrizia Giuliani, deputata del Pd, commenta le parole del leader leghista sulla riapertura delle ‘case chiuse’.

15/01/2018 - 18:18

“Ci risiamo. Con le dichiarazioni di oggi sui vaccini Luigi Di Maio conferma che, nei fatti, esiste già un asse del populismo e dell'irresponsabilità tra M5S e Lega. Questa ambiguità del M5S sui vaccini è intollerabile. Forse a Di Maio sfugge il fatto che l'estensione dell'obbligo votata dal Parlamento si è resa necessaria a causa di quel calo delle vaccinazioni favorito non solo dalle fake news circolanti in rete, ma anche da quelle tante dichiarazioni più che discutibili del Movimento 5 stelle su questo tema.

 Di Maio forse non sa che questa legge si è resa necessaria dal momento che quest'anno l'Italia è stata il quinto Paese al mondo per numero di casi di morbillo. Ne sono stati registrati quasi 5 mila, con oltre 2 mila ospedalizzazione e 4 decessi. Alla luce di tutto questo, fare ancora campagna elettorale sui vaccini, giocando con salute delle persone, ed in particolare con quella dei più fragili, la dice lunga sulla totale mancanza di senso di responsabilità del M5S”. Così il deputato Pd Federico Gelli 

15/01/2018 - 18:17

“Di Maio ha appena detto che se governeranno aboliranno le vaccinazioni obbligatorie. Il M5S è un vero pericolo per la salute pubblica. Ricordatelo il 4 marzo”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd, in risposta alle dichiarazioni di Luigi Di Maio sui vaccini.

15/01/2018 - 15:03

“Una legislatura che si chiude con un bel primato nel comparto agro-alimentare: il fatturato italiano  al consumo dei prodotti a denominazione  dop, Igp e Stg  e' salito a circa 14 miliardi di euro, dei  quali ben 4 miliardi realizzati all'estero, ponendo così il nostro paese leader mondiale nella qualità a tavola; e con una importante proposta: quella del ministro delle Politiche agricole Martina di istituire nella prossima legislatura un ministero dell'Alimentazione, perché - dice - ci sono tutte le condizioni  per farlo.

Condizioni, che ci tengo a sottolineare, sono state tutte create in questi cinque anni di governo, durante il quale, in tandem con il Parlamento, il settore agricolo ha avuto un impulso e uno sviluppo mai avuto prima.

A cominciare con la scommessa vinta dell’Expò, per proseguire con le innumerevoli leggi parlamentari che hanno sburocratizzato il comparto,  aiutato i giovani a fare azienda agricola, poste le basi solide per un rilancio mondiale del made in Italy. Ora si tratta di andare avanti e non distruggere il tanto che è stato fatto”. Così il deputato Pd Nicodemo Oliverio .

15/01/2018 - 13:31

“Bruciare tessere e simboli sono atti violenti e senza appello: che a farlo sia il capogruppo del #M5S al Campidoglio la dice tutta sulla qualità di chi ha la
responsabilità di amministrare Roma”

Lo scrive su Twitter Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico

15/01/2018 - 13:30

“Per i signori a sinistra che pensano che il futuro della #Lombardia sia giusto affidarlo alle divisioni nel centrosinistra: ‘Fontana (candidato centrodestra): con troppi migranti razza bianca a rischio’ . Bravi compagni continuiamo così”. Lo scrive il deputato Pd Emanuele Fiano sul suo profilo twitte

12/01/2018 - 19:13

“A Radio1, durante ‘Un giorno da pecora’, un’artista come Orietta Berti ha espresso tranquillamente la sua intenzione di voto a  favore del Movimento 5 stelle. E’ legale? Lo chiederemo all’Agcom, con un esposto”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico e componente della Commissione Vigilanza Rai.

“La par condicio – spiega - è entrata ufficialmente in vigore ieri, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della delibera Agcom che recepisce il testo votato dalla commissione di Vigilanza Rai. ‘Un giorno da pecora’ è stata ricondotta sotto la responsabilità del direttore del Giornale radio. Altro che contraddittorio degli opinionisti: qui abbiamo addirittura un personaggio dello spettacolo che esprime pubblicamente la propria preferenza politica, con tanto di endorsement a una lista, senza alcun bilanciamento. Ora, la trasmissione dovrà invitare un elettore per ogni altra lista in campo per il voto del 4 marzo? O forse, sarebbe stata necessaria una maggiore attenzione da parte di chi conduce il programma?”

“E’ opportuno che l’Agcom valuti se non siamo di fronte ad una chiara violazione della legge, come sembrerebbe, se non sia il caso di comminare delle  sanzioni e in che modo possano essere sanata la questione nei confronti delle altre forze politiche. Sarebbe opportuno anche valutare se Orietta Berti, dopo il suo coming out, possa continuare a ricoprire il ruolo di ospite fisso nella seconda parte della trasmissione di Fabio Fazio”, conclude.

12/01/2018 - 18:34

“Alla sindaca Raggi, evidentemente, fa male la semplice constatazione della verità che è sotto gli occhi di tutti”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico, in risposta alle parole di Virginia Raggi sul presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

“Con lo stile garbato che tutti gli riconoscono – spiega – Gentiloni si è limitato a osservare che a Roma non siamo nella condizione di avere il massimo dell’efficienza. E considerando, tra le altre cose, la quasi emergenza sui rifiuti, il tracollo del trasporto pubblico e l’assoluta mancanza di progetti per la città, il presidente del Consiglio è stato fin troppo generoso nella sua valutazione sulla amministrazione Raggi”.

“Chissà, forse per la Raggi fare il sindaco significa cercare scuse o tentare di dare la colpa agli altri dei propri fallimenti. Di certo non basta per Roma, i romani e tutti gli italiani”, conclude.

12/01/2018 - 18:33

La prossima settimana la commissione Agricoltura della Camera avvierà l’esame dello schema di decreto legislativo, AG n. 490, in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. Decreto sul quale si è aperta un’accesa discussione, animata da alcune associazioni di erboristi.

 La scelta di approvare una nuova normativa che sostituisse quella risalente al 1931 è conseguente al boom produttivo delle piante officinali registrato negli ultimi anni, tanto che la produzione nazionale soddisfa appena il 30% del fabbisogno del Paese. Il settore, in questo senso, ha ampie potenzialità di crescita per i diversi impieghi cui si prestano le piante officinali, e quindi può rappresentare un efficace strumento di sostegno al reddito delle imprese agricole.

Con la nuova legge, coltivazione e prima lavorazione delle piante officinali vengono inquadrate nell’attività agricola, superando l’attuale regime che stabilisce l’obbligo per chi coltiva e fa una prima trasformazione di avere la qualifica di erborista. L’orientamento maturato in commissione Agricoltura, in accordo con la relatrice on. Alessandra Terrosi, è quello di salvaguardare la figura dell’erborista, riconoscendone il valore professionale e scientifico, ritenuto determinante per sviluppo, crescita e sicurezza della componente della filiera legata alla trasformazione e commercializzazione di prodotti finiti in campo farmaceutico, alimentare, cosmetico ed altro ancora.

Nella riorganizzazione e potenziamento dell’intera filiera che ruota intorno alle piante officinali, pertanto, gli erboristi avranno solo da guadagnare in forza delle loro professionalità acquisite nei percorsi di studio consolidati da tempo. L’obiettivo di Governo e Parlamento, infatti, è solo quello rendere il comparto maggiormente dinamico e competitivo rispetto alle sue potenzialità, così come di sviluppare una filiera Made in Italy e la valorizzazione di produzioni con un’identità territoriale più forte

Lo afferma il deputato del Pd Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera.

12/01/2018 - 15:27

   

" È incomprensibile l'atteggiamento di LeU a proposito delle alleanze regionali. Il mezzo passo avanti compiuto, con un via libera a Zingaretti e l'indisponibilità nei confronti di Gori, non può essere spiegato solo con le 'affinità di sinistra' con i candidati. Intanto, quando si fa parte di una coalizione, si negozia un programma. È da lì che si misura il grado di convergenza sui temi ed è anche l'occasione per sostenere, per le forze di sinistra, il proprio punto di vista su temi cruciali come quelli dell'economia, del lavoro e dello Stato sociale". Lo scrive sul suo profilo Facebook Cesare Damiano, leader dell'area laburista del PD.
"Inoltre - prosegue - non può essere ignorata la nuova situazione che si è determinata in Lombardia dopo la rinuncia di Maroni: si può creare l'opportunità, irripetibile per il centrosinistra, di poter vincere in una Regione considerata finora off limits".
"Le scelte locali non possono essere ricondotte plasticamente alle divisioni nazionali: la nostra gente non lo capirebbe. Persino in Germania Merkel e Schultz hanno fatto l'accordo di Governo che sbarra la strada alle forze di estrema destra: noi non riusciamo a farlo in Lombardia?", conclude.

11/01/2018 - 18:38

“L'incendio del Club House sede della associazione sportiva di rugby ‘I Briganti’ del quartiere Librino di Catania è un atto grave che ferisce una intera comunità”. Lo dichiara Giovanni Burtone, deputato del Partito democratico, per commentare l’incendio incendio che ieri notte ha colpito la sede della quadra di rugby I briganti Asd Onlus di Librino di Catania.

“Piena solidarietà agli atleti e agli animatori dei Briganti – continua - anche considerata la funzione dello sport come  straordinario strumento di integrazione e lotta al degrado, soprattutto nelle periferie. Occorre una risposta delle istituzioni ed evitare che subentri scoramento e rassegnazione”.

“L'attività della associazione non deve fermarsi”, conclude.

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