29/12/2017 - 16:52

“Qualche giorno fa è arrivata la comunicazione di alcuni esponenti del PD in Svizzera di abbandonare il partito. Negli ultimi anni, la presenza fisica e politica dell’ex dirigenza in Svizzera è stata talmente flebile da non poterla certo rimpiangere e a causa dell’inettitudine della segreteria elvetica il numero di tesserati PD della Federazione Svizzera è andato costantemente diminuendo.

Nelle dichiarazioni dei dimissionari si fa riferimento a una “incapacità (del PD) di dare risposte a coloro che riprendono la strada dell’emigrazione”. Al contrario, la legge di bilancio è stata una tra le più attente alle esigenze delle comunità italiane oltre confine, con l’aumento degli stanziamenti del Governo per nuove assunzioni di personale nelle ambasciate e nei consolati (100 unità di personale a contratto e 150 di ruolo), a favore degli organi di rappresentanza (Comites  e CGIE, 2.227.962 e 1.007.500 Euro rispettivamente), degli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana (13.895.707 Euro), delle camere di commercio all’estero (8.765.182 Euro) e della stampa italiana all’estero (3.000.000 Euro). Si invoca poi un presunto “mancato rispetto degli organi democraticamente eletti” insieme ad una “assoluta delegittimazione dell’Assemblea Estero”, rimasta bloccata in passato soltanto per i veti arrivati proprio dall’area della minoranza interna, a cui appartenevano tutti i dimissionari. Infine, la segreteria svizzera ha congelato il rinnovo di molti circoli, previsto dallo Statuto interno nell’autunno 2017, confermando ancora una volta la gestione padronale e personalistica degli organi democraticamente eletti del partito all’estero.

 Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare per rafforzare la struttura del partito in Svizzera e affiancarla alla struttura nazionale nello sforzo riformatore già iniziato in Italia e in Europa”. Così il deputato Pd Alessio Tacconi, eletto all’estero nella ripartizione Europa.

29/12/2017 - 16:17

“Auguriamoci che altre regioni sollevino Roma dal degrado”

“Cancella il piano precedente, non ne ha uno alternativo, porta la capitale del paese sull’orlo di una vera emergenza rifiuti, polemizza con i presidenti di Regione ai quali sta chiedendo aiuto e ora chiede di non fare polemiche. Questa la performance della sindaca Raggi sulla gestione dei rifiuti, purtroppo ripetuta in ogni altro ambito della vita della città, come i romani sanno ormai bene.

 C’è da augurarsi che altre regioni riescano a sollevare Roma dal degrado crescente di questi giorni. Ma rimane il problema di fondo: Roma continuerà a rischiare una emergenza rifiuti se non potrà disporre degli impianti necessari e di una azienda efficiente. Fin qui la Raggi ha solo distrutto quanto di buono era stato fatto senza portare nessuna valida misura alternativa. Approssimazione e incompetenza stanno portando al collasso la capitale del paese”. Così la deputata Pd Stella Bianchi.

29/12/2017 - 14:36

"L'anno si chiude con questo risultato importante per tutto il sistema della Protezione civile italiano: l'approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del decreto attuativo di riforma della Protezione civile, il completamento di un impegno che abbiamo portato avanti con grande convinzione in questi anni, a partire dalla legge delega approvata dal Parlamento" . Lo hanno dichiarano le deputate del PD  Chiara Braga e Raffaella Mariani, prima firmataria e relatrice della legge di riordino della Protezione civile che aggiungono:"Abbiamo voluto dare alla Protezione civile strumenti e condizioni più efficaci di operatività e un quadro normativo più chiaro e stabile, che stabilisca ruoli, responsabilità e modalità di intervento, non solo nell'emergenza determinata dalle calamità ma in tutto il ciclo di azione della Protezione civile, nelle fasi della prevenzione e della ripresa delle normali condizioni di vita nei territori”.

“ Il nostro obiettivo – spiegano -  è stato fin dall'inizio quello di sostenere le comunità colpite da calamità e proteggere quelle soggette a rischio, attraverso un ulteriore efficientamento della macchina operativa del soccorso e della prevenzione che tutti gli altri Paesi ci invidiano. Vogliamo idealmente dedicare questo importante risultato a tutti gli operatori della Protezione civile. Dai vertici, che si sono succeduti in questi anni, ai singoli volontari che ogni giorno danno il loro contributo prezioso in ogni angolo d'Italia, confermando la riconoscenza nostra e di tutto il Partito Democratico per il lavoro che – concludono -  anche quest'anno hanno svolto nelle tante calamità che hanno colpito il nostro Paese e per la loro straordinaria testimonianza di impegno e passione civile".

28/12/2017 - 17:14

" Misure come il Reddito di Inclusione e il miglioramento della quattordicesima mensilità per i pensionati (istituita dal Governo Prodi), hanno guardato ai più poveri. Sono iniziative di equità concrete e realizzate dagli ultimi due Governi e non le solite promesse del centrodestra e del M5S che si sentono in questi giorni. Su quella strada il PD deve proseguire perché, non sempre, si è mantenuta la rotta del sostegno ai più deboli". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

"Sul lavoro - prosegue - se si vuole difendere l'occupazione a tempo indeterminato, dopo aver corretto positivamente i vecchi incentivi del Jobs Act, rendendoli strutturali, si abbia il coraggio di intervenire sulle indennità di licenziamento: scelta che, sbagliando, il Governo non ha voluto fare nell'ultima legge di Bilancio. Non dimentichiamo che, dal prossimo anno, a causa degli incentivi-spot, gli assunti a tempo indeterminato nel 2015, costeranno ciascuno 8.060 euro in più all'anno".
" Noi chiediamo che il programma elettorale del PD preveda di rendere più costoso il licenziamento illegittimo, di rendere strutturale l'APE sociale e di allargare le categorie dei lavori gravosi che hanno diritto all'anticipo pensionistico. Solo con un programma che contenga un chiaro connotato di sinistra potremo recuperare una parte di coloro che, colpiti dalla crisi, sono rimasti delusi dalla nostra incapacità e a volte sordità, di fronte al crescere della diseguaglianza sociale e all'indebolimento delle tutele dei lavoratori", conclude.

28/12/2017 - 16:46

“In questi giorni, in queste ore dovrebbe prevalere il senso di responsabilità e il rispetto per i cittadini. Roma sta vivendo giorni difficili: è di nuovo sotto il rischio di una emergenza rifiuti con una situazione di degrado crescente, sempre più intollerabile”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico.

“Ha fatto bene il presidente Zingaretti – continua - a chiedere aiuto a regioni e sindaci di altre città per attenuare la crisi rifiuti a Roma. Mi auguro che lo stesso riesca a fare la sindaca Raggi da cui dipende, per le competenze che il Comune ha sulla gestione dei rifiuti, la situazione di grave crisi che la città vive. Mi auguro anche che da questa ennesima situazione di crisi la Raggi riesca almeno a capire che sta facendo un danno ai romani e che inizi a lavorare o almeno a farsi aiutare seriamente”.

“Accantonare il piano precedente senza nemmeno iniziare a impostare un proprio piano di gestione dei rifiuti, con la realizzazione degli impianti necessari, come ha fatto la Raggi, significa esporre la capitale del paese e i romani al rischio di una vera emergenza rifiuti”, conclude.

28/12/2017 - 14:49

"I tagli  decisi dalla giunta del M5S  rischiano di causare purtroppo altri licenziamenti: dopo i dipendenti della Fondazione Torino Musei che non hanno ancora avuto dal sindaco Appendino nessuna rassicurazione sono ora a rischio gli 85 lavoratori di Turismo Torino”. E’ quanto dichiara Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati Pd.

“Questi esuberi – continua - sono la diretta conseguenza delle scelte dei grillini che hanno penalizzato in un anno e mezzo settori chiave per l'economia e lo sviluppo virtuoso della città come turismo e cultura. Non possiamo a questo punto continuare a parlare di inesperienza o dilettantismo: ormai a Torino dai trasporti ai musei civici, dal turismo alle mense scolastiche non c'è settore che non stia pagando in termini di licenziamenti la gestione del M5S”.

“E' questa la loro idea di governo? Far quadrare i conti mandando a casa le persone?”, conclude.

28/12/2017 - 12:18

"Stesso vale per mirabolanti promesse Berlusconi senza coperture"

"Di Maio nel suo tour in un’azienda bresciana viene contestato dagli imprenditori quando si scaglia contro il Jobs Act. Altro che ripiego, come ha detto il leader M5s: grazie alla riforma del lavoro del Governo Renzi hanno potuto assumere tremila persone, come hanno spiegato i dirigenti dell’azienda. E’ successo alla Engineering Pandozy di Brescia. I telegiornali Rai ne parleranno, oppure rilanceranno semplicemente le mirabolanti promesse elettorali del Movimento 5 stelle, che non hanno alcuna copertura economica come il reddito di cittadinanza che costa 84 miliardi?". Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

"Lo stesso vale  - prosegue Anzaldi - per Berlusconi: in poche ore ha annunciato misure senza alcun fondamento economico, che costerebbero almeno 157 miliardi alle casse pubbliche. Dove prende questi soldi? Mistero. L’informazione del servizio pubblico ne parlerà, oppure rilancerà solo le ennesime promesse del Cavaliere?".

27/12/2017 - 11:55

 “Il 2017: l’anno della ripresa. Un passo alla volta, gradualmente, l’Italia ha iniziato a risalire la strada verso il tanto atteso rilancio. Economico ed occupazionale. La continuità del Governo Gentiloni rispetto alle riforme, già avviate dall’Esecutivo Renzi, comincia a dare frutti concreti.

Tutti gli indicatori ci dicono che l’economia è in ripresa. A partire dal Pil, che già nel mese di luglio aveva registrato un rialzo importante. Passando per il lavoro, che proprio a dicembre ha segnato più di un milione di posti aggiuntivi nell’ultimo triennio, il 60 per cento dei quali a tempo indeterminato”.

“Chiudiamo l’anno in maniera positiva. Meglio di come lo avevamo iniziato. E ancor meglio di quanto ci aspettassimo, considerato che anche il Fondo Monetario Internazionale ha visto al rialzo le stime di crescita per il nostro Paese.

Il 2017 è stato l’anno della svolta anche per gli italiani nel mondo. La Legge di Bilancio appena approvata in Parlamento ha segnato una netta inversione rispetto alle politiche degli anni precedenti. Abbiamo ripristinato le risorse che negli anni erano state sacrificate dai tagli lineari dei Governi di destra. E non solo”.

“Abbiamo aumentato i fondi stanziati per lingua e cultura, per l’internazionalizzazione delle imprese, per le rappresentanze e per la promozione del made in Italy. Si è finalmente tornati a investire anche sul personale nei Consolati, grazie alle nuove assunzioni destinate ai funzionari e agli insegnanti di lingua all’estero. Con il Decreto per le scuole italiane all’estero abbiamo disciplinato la materia, garantendo più servizi e più merito.

Con l’iniziativa Resto al Sud, contenuta nel Decreto Mezzogiorno, il Governo ha poi ricominciato ad investire sul Sud. E su chi decide di tornarci, grazie all’accessibilità dei finanziamenti rivolta anche ai residenti all’estero”.

“C’è chi parla di legalità. E chi, invece, la realizza con fatti concreti. Grazie al nuovo Codice antimafia avremo maggiore trasparenza nella gestione dei beni confiscati e interventi migliorativi sul fronte della prevenzione. Sono particolarmente fiera di questo provvedimento, nel cui testo sono confluite una serie di misure tra cui quelle contenute in una mia proposta di legge sulla gestione delle aziende confiscate.

Il 2017 è stato anche l’anno dell’uguaglianza. In questo anno abbiamo messo fine a quel triste primato, che ci vedeva unici in Europa, insieme alla Grecia, a non prevedere misure per i propri cittadini indigenti. Da subito, invece, in Italia esiste il reddito di inclusione sociale: un sussidio per persone che si trovano in difficoltà economica, indipendentemente dall’età. Ogni cittadino, in caso di povertà, potrà usufruirne”.

“Il Governo PD, infatti, ha avviato un percorso di inclusione dei cittadini, fatto di diritti e di tutele. Ed è proprio con una riflessione sui diritti che voglio concludere questo excursus di fine anno. Dà soddisfazione sapere che stiamo concludendo il 2017 con due provvedimenti importanti, attesi da tempo. L’approvazione del testamento biologico. Una norma di dignità e di umanità, che ci chiedevano in tanti. E la legge sui testimoni di giustizia. Con la quale il Parlamento ha riconosciuto il giusto merito al coraggio di quei cittadini che decidono di denunciare fatti criminali dei quali sono divenuti testimoni, loro malgrado”.

“Pochi Governi come quello attuale possono dirsi fieri del cammino fatto verso un’Italia più giusta. Lasciamo un Paese più equo, più aperto, più moderno. Un Paese più vicino a quello che sognavo di realizzare quando sono entrata in Parlamento, cinque anni fa”.

È quanto dichiara Laura Garavini, deputata PD eletta nella circoscrizione Estero-Europa, componente dell’ufficio di Presidenza PD e della commissione Anti Mafia.

27/12/2017 - 00:00

"Esprimo apprezzamento per la radicale conversione di Berlusconi sul tema della povertà, considerando come le politiche dei suoi governi abbiano moltiplicato a dismisura il numero delle persone in condizione di povertà assoluta nel nostro Paese e portato all'azzeramento delle risorse per il nostro sistema di welfare territoriale." Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Ileana Piazzoni. "Oggi Berlusconi lancia la campagna elettorale del centrodestra accorgendosi finalmente che vi sono 4 milioni e 700 mila persone in povertà assoluta in Italia e promettendo, per il loro sostegno, l'introduzione di un imprecisato "Reddito di dignità". Peccato che quelle persone ci fossero anche nel marzo scorso, quando Forza Italia ha votato contro l'approvazione della legge che ha introdotto il Reddito di Inclusione, la prima misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà, per la cui attuazione sono stati stanziati oltre 2 miliardi di euro per il 2018 per giungere poi, nel 2020 a circa 3 miliardi. Un paragone impietoso se prendiamo in considerazione i 200 milioni di euro con cui i governi Berlusconi hanno finanziato la "social card", misura che peraltro non prevede nessun percorso di attivazione sociale e lavorativa per i beneficiari, eppure rivendicata ancora oggi da Brunetta quale strumento ottimale. D'altronde - prosegue Piazzoni - fu proprio con Berlusconi premier che all'inizio degli anni 2000 venne chiusa la sperimentazione del Reddito minimo d'inserimento, e i suoi governi portarono all'azzeramento delle risorse del Fondo nazionale politiche sociali e del Fondo per la non autosufficienza, tagli che lasciarono il Paese del tutto impreparato all'abbattersi della crisi. Non può che far piacere quindi - conclude la deputata dem - il mutamento d'opinione di Berlusconi sul contrasto alla povertà: solo sarebbe più credibile se fosse accompagnato da un lucido mea culpa".

27/12/2017 - 00:00

“Forse non ha tutti i torti chi sostiene  che oramai il servizio pubblico non è più svolto dalla Rai”. Lo scrive su Facebook Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Commissione Vigilanza Rai.

“Mentre i giornalisti di Rai Sport – spiega - dopo l’addio ai Mondiali per la prima volta nella storia della Rai, sono costretti a una forma inusuale ed estrema di sciopero – la telecronaca del derby di Coppa Italia Juventus –Torino del 3 gennaio senza telecronaca, nel più desolante silenzio – per conoscere l’andamento delle trattative intavolate dalla Rai su diritti relativi a una gara di Champions, sulla Coppa Italia e sulla Formula 1; mentre Mazzuca sul Giornale denuncia che Mediaset ha soffiato alla Rai il Mondiale di Calcio ‘con un'offerta di 78 milioni, anche se il costo reale sarà tra 40 e 45 milioni’ (qualcuno ci spieghi che cosa significa e se davvero la Rai ha rinunciato ai diritti di Russia 2018 per 40-45 miioni), oggi il Manifesto fa notare il clamoroso commento razzista del commentatore Eraldo Pecci durante la partita Fiorentina-Sampdoria, con tanto di riferimento al Dna delle persone di colore”.

“Ebbene, a diverse ore dall’uscita del quotidiano, nessuno in Viale Mazzini (nonostante il Cda annoveri come mai è successo tanti giornalisti, nonostante la presidente Monica Maggioni sia un’autorevole ex direttore) ha trovato il tempo di fare una rettifica o chiedere scusa per un errore che in altri servizi pubblici avrebbe determinato l’immediato licenziamento”, conclude.

27/12/2017 - 00:00

“La decisione di schierare un contingente militare italiano in Niger, all'interno di una operazione europea, spostando uomini dal fronte iracheno, è una decisione nuova e coraggiosa, con la quale Paolo Gentiloni porta l'Italia ad assumersi le necessarie responsabilità internazionali anche in Africa”. Lo dichiara Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri della Camera dei Deputati, per commentare l’annuncio del premier Gentiloni di una missione italiana in Niger per contrastare il traffico d'esseri umani ed il terrorismo.

“Il governo nigeriano - prosegue  -  va sostenuto per combattere in modo più efficace i terroristi e i trafficanti di persone che finora hanno trovato nella zona del deserto del Sahara tra Niger e Libia quell'assenza di presidio ideale per i propri traffici. È una decisione di responsabilità che ha a che fare direttamente con la nostra sicurezza nazionale. Spiace la contrarietà annunciata dalla Lega, pronta a sbraitare in ogni occasione su come fermare le orde di immigrati dall'Africa, ma che al dunque di una operazione contro i trafficanti preferisce il disimpegno fanfarone”.

“Spiace ancora di più il no di Liberi e Uguali.  Il partito di Massimo D'Alema, che in altre occasioni definì il no alla missione in Afghanistan ‘una vergogna per il paese’, si troverà ora nella scomoda posizione di motivare il no a una missione europea destinata a contrastare terrorismo e traffico di esseri umani”, conclude.

23/12/2017 - 20:36

“Con l’approvazione del decreto Orlando da parte del Consiglio dei Ministri di ieri va avanti l’attuazione della riforma dell’ordinamento penitenziario voluta dalle Camere, attesa da anni, ora le commissioni competenti  dovranno dare il proprio parere”.

Lo afferma la presidente della Commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, la quale aggiunge: “purtroppo un provvedimento così complesso viene strumentalizzato e ridotto ad una barzelletta da alcuni esponenti politici. Non esiste nessun automatismo che preveda l’esclusione dal carcere per chi è condannato ad una pena inferiore ai quattro anni. Questa è una totale stupidaggine. E ricordo che siamo stati noi, a proposito di severità nei confronti di chi commette un crimine, a volere l’innalzamento delle pene minime per i reati di allarme sociale come furti in abitazione o rapine, proprio per garantire pene certe e rigorose ai responsabili.  Il Pd, inoltre, ha voluto prevedere nella legge di bilancio l’assunzione di ben 300 nuovi assistenti sociali che andranno a rafforzare gli uffici UEPE che dovranno proprio occuparsi dell’affidamento in prova”.

23/12/2017 - 13:12

“A forza di non progettare impianti per smaltire i rifiuti di Roma, limitandosi a accantonare gli ecodistretti del precedente piano industriale di Ama, la giunta Raggi finisce per fare proprio ciò che spergiurava di voler evitare. Dopo i treni di rifiuti in Austria e le navi in Portogallo, ora l’inceneritore di Parma, proprio quello che l’allora grillino Pizzarotti aveva promesso di non far aprire. E in più, per scampare al probabile caos nelle feste, Raggi vuole affidarsi al tritovagliatore spostato a Ostia, nonostante tutte le promesse fatte nella campagna per il municipio conclusa da poco. Il tutto lasciando la capitale a costante rischio di una vera emergenza rifiuti per la grande fragilità del sistema e l’approssimazione con cui ora è gestito dall’amministrazione a cinque stelle e dai vari amministratori di Ama, come evidenziato anche dalla relazione sul Lazio approvata all’unanimità dalla commissione di inchiesta sui rifiuti mercoledì scorso. Il degrado continuo che la giunta Raggi infligge a Roma sembra proprio anticipare una crisi sui rifiuti ben peggiore” .

Così la deputata Dem Stella Bianchi, componente Commissione di inchiesta sui rifiuti.

23/12/2017 - 09:55

" La firma del contratto degli statali, dopo dieci anni di stop, è una buona notizia. Il Governo Gentiloni ha risolto un problema che si trascinava da troppo tempo e che aveva umiliato un intero comparto di lavoratori: il passo successivo dovrà essere quello dello sblocco del turnover, se è vero che da qui ai prossimi 5 anni lasceranno la Pubblica Amministrazione circa 500.000 lavoratori che raggiungeranno l'età del pensionamento. Un'occasione per frenare la fuga dei giovani cervelli e per ammodernare il settore pubblico". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

"Questi buoni risultati - prosegue - sono però offuscati dall'errore commesso nella legge di Bilancio a proposito del No all'innalzamento della indennità di licenziamento. Una scelta miope, anche perché il tema è ormai all'attenzione della Corte. Sul Jobs Act pende, infatti, un giudizio di anticostituzionalità".
"Noi continueremo la nostra battaglia affinché nel programma del PD, in vista della battaglia elettorale, il tema della revisione delle regole sui licenziamenti e del lavoro diventino centrali, se vogliamo rimanere un partito di sinistra. Si tratta di argomenti che non possono essere concepiti solo come una merce di scambio che serve per formare una coalizione con i partiti che stanno alla nostra sinistra. E da derubricare se l'operazione non va in porto", conclude.

22/12/2017 - 20:30

"Con lo stanziamento da parte del Cipe degli ultimi due lotti del Terzo Valico Ferroviario Genova-Milano, la Liguria compie un importante passo in avanti per diventare un tassello fondamentale della futura rete logistica europea”. Lo dichiara Franco Vazio, deputato del Partito democratico, per commentare la decisione del Cipe di finanziare gli ultimi due lotti del Terzo Valico Genova-Milano, compresa la "Variante”.

“Quest’ultimo stanziamento – spiega - con cui si completa la copertura finanziaria dell’opera, dà alla Liguria la certezza della sua prossima realizzazione. Ciò rappresenta un elemento di straordinaria importanza economica perché questa grande opera permetterà finalmente alla Liguria di superare gli ostacoli naturali che hanno da sempre complicato il trasporto terrestre delle merci,  dando alla nostra regione un ruolo strategico cardinale rispetto ai futuri assetti della logistica continentale. A questo si aggiungono i vantaggi, rispetto al trasporto ferroviario, di cui i cittadini potranno godere”.
“Le risorse stanziate dal Cipe significano inoltre nuove opportunità economiche per le aziende liguri e nello stesso tempo il segno della sensibilità del Governo per la terra di Liguria.”, conclude.

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