“La situazione è evidentemente difficile, ma non bisogna fare allarmismo. I dati sono infatti in linea con quanto già registrato nel 2014. Il nostro impegno deve essere rivolto a mettere a regime ordinario il sistema di accoglienza che abbiamo, in grado di assorbire il numero di migranti in arrivo dalle coste. Serve quanto prima risolvere il problema del turn over: la fase di verifica delle domande di richiesta di asilo procede infatti troppo a rilento rispetto a quanto necessario, creando così situazioni di forte congestione nei centri di accoglienza.
Non dobbiamo però rifugiarci in scorciatoie emergenziali come avvenuto in passato con esiti disastrosi che noi tutti, purtroppo, conosciamo."
Lo afferma Federico Gelli, deputato Pd e presidente della Commissione d'inchiesta sui migranti.
"E' urgente garantire in Italia la piena applicazione della legge 194 e delle recenti modifiche per la lotta agli aborti clandestini, la contraccezione sicura, l'accesso alla metodica farmacologica, il rafforzamento delle politiche di educazione e informazione, l’ampliamento della rete dei consultori, al fine di prevenire la scelta dolorosa dell'aborto, ma anche di permettere alle donne che compiono questa scelta la facoltà di abortire legalmente e in condizioni di sicurezza". Lo dichiara, in una nota, la deputata Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori, che ha sottoscritto un'interpellanza urgente, a prima firma Giuditta Pini, rivolta alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.
"I rilievi giunti dal Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d'Europa sono preoccupanti, poichè riferiscono che in alcuni casi, considerata l’urgenza delle procedure richieste, le donne
che vogliono un aborto possono essere forzate ad andare in altre strutture, diverse da quelle pubbliche, in Italia o all’estero, o a mettere fine alla loro gravidanza senza il sostegno o il controllo
delle competenti autorità sanitarie, oppure possono essere dissuase dall’accedere ai servizi di aborto", aggiunge la deputata del Pd. "I dati sull’obiezione di coscienza in Italia confermano i rischi
denunciati dal Consiglio d’Europa, poichè la media nazionale di obiettori è circa il 70% del personale, con alcune situazioni specie nel Meridione dove la percentuale sale quasi al 100%. Queste situazioni possono comportare rischi notevoli per la salute delle donne e farle rifluire di fatto nell'aborto clandestino", conclude Iori.
“I dati Istat confermano la percezione più volte segnalata dall'Italia nel contesto europeo. Se il Quantitative Easing ha dimostrato di essere fondamentale per evitare speculazioni sui titoli sovrani, la massa di moneta non scende attraverso il sistema bancario al piano di sotto, alle imprese e alle famiglie. Nonostante la spinta italiana con provvedimenti finalizzati all'aumento dei consumi, per 22 città la deflazione non ha lasciato scampo, in misura maggiore ad alcune città del mezzogiorno.
E' necessario rilanciare i consumi attraverso l'aumento della massa di moneta circolante finalizzata all'aumento vero e proprio di denaro nelle tasche di più gente possibile. Siamo nella spirale perversa che porta molti consumatori a non spendere e alle imprese a ridurre gradualmente i magazzini, adattando al ribasso anche i cicli produttivi con il risultato di vendere i beni a prezzi inferiori, pagando prestazioni d'opera meno di quanto costavano alcuni anni fa.
Da questa spirale pericolosa a cui l'Europa e l'Italia non sono abituate si esce con una doppia manovra: aumento della massa monetaria a famiglie e imprese, mentre oggi è disponibile soprattutto per il sistema a causa delle crisi finanziarie vissute, e un grande piano di investimenti pubblici. L'UE non può più restare a guardare”. Lo dichiara il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia.
"L'annuncio di Poletti circa il fatto che il Governo presenterà un emendamento che chiarisca in modo assoluto e definitivo che la previdenza non ha che fare con la razionalizzazione degli strumenti di tutela della povertà, è quello che noi chiedevamo. Se l'emendamento non lo facesse il Governo, lo faremmo noi, come abbiamo già detto all'inizio di questa sfortunata vicenda". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
"L'inserimento della parola "previdenza"anche nel DEF nel capitolo povertà, è sicuramente un errore tecnico del Governo che abbiamo voluto segnalare per fugare qualsiasi dubbio. È importante che oggi si sia scritta la parola fine ad una vicenda che ha inquietato milioni di pensionati italiani", conclude.
“L’audizione di Fabiano e Verdelli sull’intervista al figlio di Totò Riina non ci hanno convinto. Di fatto, il direttore di Rai 1 e quello dell’Offerta informativa Rai non hanno risposto alle nostre domande. La riunione di oggi della Vigilanza può essere considerata un’occasione persa”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai.
“Da Fabiano e Verdelli – spiega – volevamo sapere in che modo l’intervista di Porta a porta a Riina junior avesse a che fare con il servizio pubblico. E anche quali iniziative intendessero prendere per evitare il ripetersi di situazioni del genere. Le risposte alla prima domanda non ci hanno convinto. Noi restiamo convinti che quell’intervista, fatta in quel modo, non avesse caratteristiche compatibili con il servizio pubblico. Quanto alla seconda questione, sul meccanismo di supervisione annunciato da Campo Dall’Orto non ci sono, a oggi, novità”.
“L’unico fatto nuovo è che tutti gli ospiti dovranno firmare la liberatoria prima, e non dopo, l’inizio delle trasmissioni. Un po’ poco, considerato il clamore suscitato dall’intervista a Riina”, conclude.
"Nel giro di pochi mesi sarà il popolo italiano a confermare la bontà dell’impianto di riforma istituzionale e costituzionale che la maggioranza parlamentare ha saputo approvare, dopo decenni di immobilismo, modifiche poco significative o sbagliate”.
Lo ha dichiarato la deputata Pd Laura Venittelli che evidenzia con enorme soddisfazione “il passo decisivo compiuto dalla legislatura col voto alla Camera dei deputati di ieri”.
“Questo governo - prosegue - che sosteniamo con tutte le nostre forze, anche a dispetto delle azioni esterne che vorrebbero mandarlo a casa, ma che non ci riusciranno, ha conseguito uno dei risultati più importanti che si era prefissato.
Con lo snellimento di funzioni e apparati dei rami del Parlamento possiamo parlare davvero di Terza Repubblica. Il testimone ora va trasmesso ai cittadini che nel prossimo autunno saranno chiamati al Referendum confermativo. Ma siamo consapevoli che sono proprio loro ad averci chiesto di ammodernare il Paese”.
“La Commissione d’inchiesta sui migranti ha già in programma una missione nei territori di confine italiano per capire concretamente la reale situazione che si sta verificando e le ricadute sul sistema di italiano di accoglienza conseguenti alle decisioni del governo austriaco sulla frontiera del Brennero. Considero queste scelte gravemente lesive dei principi di collaborazione tra Stati membri e tali da minare le fondamenta di tutta l’Unione Europea e questo non possiamo permetterlo.”
Lo afferma Federico Gelli, deputato Pd e presidente della Commissione d’Inchiesta sui migranti.
“Grande soddisfazione per la nomina di Giuseppe Falcomatà, giovane e coraggioso sindaco di Reggio Calabria, quale delegato ai beni confiscati in ANCI nazionale.
Si tratta del riconoscimento e dell'apprezzamento del lavoro fatto e dei risultati che Falcomatà ha ottenuto in questi anni a Reggio Calabria, città difficile, dove ha trovato una eredità pesantissima. Il sindaco saprà lavorare con altrettanta forza e determinazione anche e soprattutto a livello nazionale, dove porterà la sua esperienza e la sua voglia di fare”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Stefania Covello.
“Un atto di intimidazione come quello compiuto sulla porta della chiesa di San Marco a Fermo, di cui è parroco Don Vinicio Albanese, presidente della comunità di Capodarco, segnala l’intolleranza crescente verso chi compie atti di solidarietà e accoglienza”. Lo dichiara Ernesto Preziosi, deputato del Partito democratico.
“Già nel febbraio scorso – ricorda - due bombe carta erano state fatte esplodere di fronte al portone della chiesa. Un avvertimento che potrebbe avere più matrici, visti i campi di impegno del sacerdote, dallo spaccio di droga alla prostituzione. Don Vinicio parla di una chiesa attiva sotto tutti i fronti ‘contro il degrado del quartiere e per l’accoglienza dei migranti’, una chiesa che dà fastidio”.
“Insieme alla solidarietà e alla vicinanza con Don Albanese, va intensificato l’impegno culturale prima ancora che politico, per l’integrazione e per la giustizia sociale, fronte su cui non si può lasciare isolata l’azione svolta da sempre da sacerdoti e laici così come da tante donne e uomini di buona volontà che contrastano ogni giorno la criminalità organizzata nelle sue varie forme”, conclude.
Quali sono gli ambiti di intervento e le tempistiche del Piano Strategico per lo sviluppo del turismo in Italia, settore che incide per circa il 10,4% del PIL e che presenta ancora margini di crescita rilevanti, anche in termini di competitività, rispetto ai paesi concorrenti?
Lo chiedono i deputati Democratici in una interrogazione alla quale risponderà oggi durante il question time il Ministro dei beni e delle attività culturali.
Gli Stati Generali del turismo, appena conclusi al Museo delle Ferrovie di Pietrarsa alla presenza di molte istituzioni regionali e territoriali e delle rappresentanze delle associazioni di categoria, dimostrano l’importanza che il settore riveste per l’economia italiana. Dopo una stagione difficile, il turismo in Italia sembra aver ripreso un sentiero di crescita, con un aumento del 3,2 per cento del numero dei turisti stranieri e del 4,7 per cento della spesa totale nel 2015 rispetto all’anno precedente. Dopo molte misure positive già adottate dal Governo, scrivono i deputati Dem nella interrogazione rivolta al ministro Franceschini, abbiamo il giusto contesto per approvare un Piano Strategico che non si limiti a confidare sul nostro straordinario patrimonio culturale e paesaggistico ma affronti i molti nodi ancora irrisolti nel settore e sviluppi un modello di turismo orientato verso l'eccellenza, valorizzando l'intero patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia, con un approccio innovativo coerente e complessivo capace di sfruttare i potenziali attrattivi dei territori e sostenerne l’adattamento competitivo.
“In questi giorni un lungo elenco di associazioni e cooperative sociali sono state raggiunte da lettere di sgombero da parte di Roma Capitale.
Molte delle realtà oggetto di questo provvedimento lavorano da anni con i Municipi, svolgono un ruolo sociale e culturale fondamentale nelle periferie della nostra città ed hanno sempre pagato l'affitto. Ora l'avviso di sfratto ha raggiunto anche Telefono Rosa, un'associazione che da anni svolge un ruolo prezioso nel contrasto e nell'assistenza delle donne vittime di violenza. Il commissario sta procedendo in base alla delibera 140 approvata dalla giunta Marino che prevede la messa a bando di tutti gli immobili del comune di Roma e la messa a reddito degli stessi, ma mi colpisce molto che non si tenga conto del lavoro prezioso che queste associazioni svolgono.Credo necessaria maggiore prudenza verso chi ha sempre pagato l'affitto e che, come Telefono Rosa, svolge un lavoro sociale prezioso per i diritti delle donne. Chiediamo al commissario di fermarsi e riflettere per tutelare soggetti fondamentali per la comunità cittadina”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Roberta Agostini
“Dopo decenni di dibattiti sul tema, questo Governo ha portato a termine l’iter legislativo per una riforma costituzionale grazie alla quale potremo dire per sempre addio al bicameralismo perfetto. Si tratta di un enorme passo in avanti per la stabilità e la credibilità del Paese. Con la nuova formulazione del Titolo V, poi, si amplieranno le competenze statali prevedendo l'esclusività della potestà legislativa dello Stato non solo nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, ma anche nelle ‘disposizioni generali e comuni per la tutela della salute, per le politiche sociali e la sicurezza alimentare’. Il venir meno della legislazione concorrente, infine, dovrebbe risolvere anche il problema legato ai contenziosi”. Così il deputato e responsabile sanità del Pd, Federico Gelli, ha commentato l’approvazione della riforma costituzionale da parte della Camera.
“La vecchia riforma del Titolo V ha portato innegabilmente in questi anni all’esplosione della spesa sanitaria e all’acuirsi di quel gap storico tra Nord e Sud del Paese. Non possiamo ancora tollerare che la garanzia di un diritto costituzionalmente garantito, come quello alla salute, sia così variabile a seconda del luogo di residenza", conclude Gelli.
"L'ultimo voto del parlamento alla riforma della costituzione rappresenta un passaggio storico. Un testo che comporta cambiamenti epocali per il nostro Paese introducendo tempi certi per l'approvazione delle leggi, riduce il numero dei parlamentari, potenzia gli strumenti di partecipazione, mette ordine alle competenze dello Stato e delle Regioni e soprattutto cancella per sempre il bicameralismo paritario. Senza sfiorare i principi fondamentali, ovvero tutta la prima parte della Costituzione, che rimane intatta così com'è e come è giusto che sia. In ottobre tutti gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sulla riforma e siamo convinti che la voglia di cambiare prevarrà su tutto il resto: non sfugge nessuno che dal via libera a questa riforma passa la possibilità o meno, per l'Italia, di diventare un Paese moderno, più credibile e più forte sul piano internazionale". Lo afferma Marco Di Maio, componente della Commissione Affari costituzionali e dell'ufficio di presidenza del PD alla Camera.
“Il voto favorevole nei confronti della riforma costituzionale, sulla quale i cittadini saranno chiamati ad esprimersi nel referendum di ottobre, rappresenta il punto di incontro di un dialogo che abbiamo tentato con tutte le forze politiche, accogliendo modifiche e suggerimenti migliorativi. Non si tratterà di una sintesi perfetta, ma ci siamo confrontati per dare vita a un’Italia più semplice, più efficiente, più moderna, dove i tempi per l’approvazione delle leggi siano finalmente certi. Un'Italia, dunque, più europea, che spinge l’acceleratore di un percorso riformatore che ci rende più forti e credibili anche nel confronto con i nostri partner dell’Unione”.
Così Marina Berlinghieri, Capogruppo Dem in Commissione Politiche dell'Unione europea.
"L'apertura, da parte del Governo, sul tema della flessibilità delle pensioni contenuta nel Documento di Economia e Finanza, trova maggiore forza dall'analisi dei risparmi ottenuti, dal 2004, con le riforme" Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
" Il testo del DEF recita: "Cumulativamente la minore incidenza della spesa in rapporto al PIL derivante dal complesso processo di riforma avviato nel 2004, ammonta a circa 60 punti percentuali del PIL fino al 2050. Tale effetto è da ascrivere, per circa 1/3 alla riforma introdotta con la legge 214 del 2011 e, per circa 2/3, ai precedenti interventi". Poiché un punto di PIL equivale a 15 miliardi di euro - spiega - si tratta di 900 miliardi (novecento), quasi la metà del debito pubblico italiano. Ci auguriamo che questi dati mettano definitivamente a tacere tutti coloro che continuano a sostenere che il nostro sistema previdenziale non è sostenibile nel lungo periodo".
"Al contrario, noi pensiamo che questa montagna di risparmi ci potrà consentire di correggere il sistema pensionistico nei vari punti di sofferenza: flessibilità in uscita, lavoratori precoci, esodati, ricongiunzioni, lavori usuranti e indicizzazione delle pensioni al costo della vita", conclude.