“Cogliere tutti gli aspetti positivi della legge sulla scuola, a partire dalla significativa inversione di tendenza sulle risorse che dopo anni di tagli prevede finalmente investimenti sulla scuola. E accompagnarla nella sua attuazione nel primo anno, che il Senato ha voluto anno di passaggio, e nei decreti attuativi provando ad aggiustare le fratture che si sono create. Ci sono opportunità, risorse e potenzialità in questa legge che, se non cambia il clima nella scuola e senza l'impegno di tutti, rischiamo di non cogliere appieno. Ora inizia un lavoro in tale senso. Inizia l'era della scuola dell'autonomia, di tutti e di ciascuno che invera la riforma voluta da Luigi Berlinguer. Mentre in Aula si sono sprecati, da parte di troppi, gli attacchi personali, le parole inutilmente violente e si sono alimentate le paure, ora è tempo di alzare il livello della riflessione e di costruire il futuro”.
Lo dice Roberto Rampi, deputato del Pd componente della commissione Cultura.
La vice presidente di Montecitorio: crescono leader con il coraggio del dialogo
"So che a Rondine sta crescendo una nuova generazione, anzi un nuovo genere di leader del mondo, leader che abbiano il coraggio del dialogo, che
sappiano cercare, scavare per capire le ragioni dei conflitti. Oggi il mondo ha grande bisogno di questo coraggio e per questo ho avuto l'idea di
candidare Rondine al Nobel per la Pace 2015 e sono molto felice di dirvi che la candidatura é stata accettata".
Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni accogliendo i ragazzi di Rondine, un'Associazione che, in un borgo alle porte di Arezzo, ospita per
due anni giovani provenienti da Paesi in conflitto tra loro.
"Ho incontrato per la prima volta l'Associazione Rondine nel 2013 e sono rimasta molto colpita dalle parole dei ragazzi - aggiunge - Mi venne la
curiosità di conoscere più da vicino questa esperienza e decisi di andare a visitare Rondine. La scintilla che avevo sentito nel primo incontro era
giusta: Rondine Cittadella della Pace é un luogo straordinario, dove é possibile vivere un'esperienza profonda e semplice al tempo stesso. I
ragazzi e le ragazze di Rondine nella convivenza, nel quotidiano, sperimentano che non è possibile rimuovere i conflitti ma che invece è
possibile affrontarli e gestirli, cercando di cogliere le ragioni dell'altro attraverso gli strumenti del dialogo e della diplomazia dal basso".
"Questi giovani sono il futuro, saranno i leader di domani, vengono spesso da Paesi in guerra - conclude - diventeranno costruttori di dialogo e di
pace. La candidatura al Nobel è un punto di partenza non di arrivo. Capitini diceva: contro la guerra, ad ognuno di fare qualcosa. Prendendo in prestito
le sue parole dico: per il Nobel a Rondine, a ognuno di fare qualcosa".
La vice presidente della Camera: saranno i fatti a dimostrare che migliorerà per studenti e famiglie
“La riforma della scuola ora è legge dello Stato: il Parlamento ha discusso a lungo, il confronto è stato complesso e a tratti aspri, anche eccessivamente. Ci sono state critiche e proteste, alcune comprensibili, altre decisamente meno giustificabili. Tuttavia ora tutto questo è alle nostre spalle mentre avanti a noi c'è la possibilità straordinaria di investire nuove risorse nella scuola italiana, assumendo centomila insegnanti delle Gae, preparando il terreno per il concorso riservato ai docenti abilitati, rilanciando l'autonomia e responsabilizzando tutti, a cominciare dai dirigenti scolastici”.
La vice presidente della Camera, Marina Sereni commenta così il voto di Montecitorio che dà l’ok definitivo alla riforma della scuola.
“Per far funzionare la riforma ora servono molti adempimenti che devono essere predisposti in tempi stretti e con la collaborazione di tutti i livelli decisionali. Saranno i fatti a dimostrare che con questa riforma studenti, insegnanti e famiglie avranno una scuola migliore e più opportunità. Una sfida per tutti che non possiamo mancare”.
“Quali iniziative il governo intende adottare con la massima urgenza per la dichiarazione dello stato di emergenza e per il riconoscimento dello stato di calamità, anche stanziando risorse finanziarie a sostegno dei territori del Veneto colpiti ieri da una violentissima tromba d’aria?” Lo chiedono i deputati veneti del Pd Martella, Mognato, Zoggia, Murer, Moretto, Sbrollini in una interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio.
“Le immagini amatoriali e quelle diffuse dai telegiornali – sostengono i deputati Pd - hanno riportato la devastazione che ha flagellato il Veneto. Case e capannoni gravemente danneggiati, alberi sradicati, automobili ribaltate, un vero e proprio inferno. Oltre ai danni materiali si sono registrati anche una vittima e 72 i feriti, alcuni dei quali gravi, ma ci sono persone ancora disperse e un centinaio di sfollati. Le istituzioni locali, insieme alla protezione civile e ai volontari, hanno subito avviato le operazioni di soccorso e iniziato la conta dei danni che appaiono davvero ingenti sia il patrimonio privato che per le infrastrutture, gli immobili pubblici e il comparto agricolo. L'eccezionalità del fenomeno atmosferico con i conseguenti danni arrecati al territorio necessitano di una adeguata attenzione da parte del governo”.
“Dopo anni di tagli questo governo investe nuovamente sulla scuola e lo fa con uno stanziamento di 4 miliardi e con il più grande piano di assunzioni degli ultimi anni che prevede più di 100mila docenti assunti a settembre e altri 60mila con il concorso bandito alla fine dell'anno. Garantiamo così alle scuole personale aggiuntivo e risorse certe per raggiungere standard più elevati; aumentiamo anche le competenze degli studenti e l’incisività nella lotta all'abbandono e alla dispersione scolastica. Una riforma che rilancerà e darà piena attuazione all'autonomia scolastica elevando e migliorando le competenze e le capacità di apprendimento dei ragazzi garantendo loro maggiori opportunità. Sono certa che nei prossimi mesi, insieme al mondo della scuola, potremo continuare questo percorso insieme”.
Lo ha detto Maria Coscia, deputata del Pd e relatrice al ddl ‘La buona scuola’.
“Con il voto di oggi si conclude l'iter del ddl ‘La buona scuola’. È la conclusione di una lunga fase caratterizzata sia da un gran numero di audizione, riunioni, incontri pubblici, ma anche dall'importante e sostanziale lavoro di modifiche apportate dalle due camere al testo originario”. Lo dichiarano le deputate PD della Commissione Cultura Grazia Rocchi e Mara Carocci che proseguono: “La soddisfazione per aver concluso in tempo utile l'iter del provvedimento garantendo le assunzioni previste entro l' anno e la pubblicazione del bando del nuovo concorso non fa smarrire il senso di responsabilità per un percorso che inizia oggi, quello dei decreti attuativi sul quale abbiamo ferma intenzione di agire, per le nostre competenze ispettive e di giudizio, con tempestività. Vogliamo ribadire - proseguono le deputate democratiche - che oggi non si conclude una fase, ma che inizia un percorso che apre nuove ed importanti opportunità di innovazione didattica, nuove possibilità grazie alla definizione dell'organico funzionale, allo stanziamento di risorse stabili, all'esercizio di una sostanziale e responsabile autonomia scolastica”.
L’opposizione ha paura dei cambiamenti e nostalgia di circolari e grembiulino
“Oggi è un giorno importante; dopo un lungo esame in commissione e in aula qui alla Camera e al Senato finalmente ‘La buona scuola’ diventa legge; e non rimarrà sulla carta ma diventerà realtà grazie al lavoro di dirigenti e docenti che la applicheranno e dei quali abbiamo grande fiducia”. Lo ha detto Simona Malpezzi, deputata del Pd componente della commissione Cultura, durante la dichiarazione di voto sul ddl ‘La buona scuola’.
“E’ difficile da comprendere - ha proseguito Malpezzi - come dopo tanta discussione e confronto sia ancora possibile mistificare sui contenuti della riforma. Menzogna è parlare del preside sceriffo che certo è uno slogan efficace ma peccato che non ci sia nella nostra riforma; il dirigente scolastico diventa il capitano della squadra con la quale condivide il destino. Menzogna è parlare di chiamata diretta; gli insegnati sono assegnati dal dirigente alla scuola e non togliamo diritti a nessuno. Altra menzogna è sulla valutazione dei docenti; abbiamo dato maggiore importanza al comitato di valutazione, che c’era anche prima, al quale parteciperanno anche i genitori e gli studenti come loro stessi ci hanno chiesto. La scuola che esce da questa riforma non è una scuola governativa ma autonoma, più libera e che lotta contro le discriminazioni; finalmente realizziamo la autonomia scolastica voluta da Luigi Berlinguer. Altra menzogna, urlata in questa Aula e in televisione dalla collega Meloni, è parlare di licenziamenti di massa; il prossimo primo settembre saranno assunti 100mila insegnanti a tempo indeterminato e 60mila l’anno prossimo. Nella ‘Buona scuola’ c’è il più grande piano di assunzioni nella storia della Repubblica. È una riforma che rispetta pienamente la Costituzione che chiede esplicitamente di accedere alla pubblica amministrazione tramite concorso. Mettiamo 4 miliardi per una scuola con maggiori competenze e con didattica innovativa; abbiamo messo soldi per formare gli insegnanti e riaprire i laboratori, per dare valore al merito e alla formazione degli insegnanti. Perché tutte queste menzogne? Perché l’opposizione ha paura dei cambiamenti; noi siamo per scuola libera e forte, loro per la scuola delle circolari e del grembiulino”.
"La notizia della scomparsa di Santo Della Volpe è di quelle che procurano dolore. Era una persona mite e determinata, un giornalista con la schiena dritta che si è sempre battuto per la libertà dell'informazione e per la legalità, libertà che ha sempre praticato nella vita, nella professione, nell'impegno civile. Con lui abbiamo avuto il privilegio di incontrarci e collaborare in tante occasioni, magari insieme ad un altro grande giornalista che ci ha lasciato, come Roberto Morrione. Voglio ricordare l'ultima, quando da Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Della Volpe ha offerto, come sempre con generosità, competenza e intelligenza, un grande contributo alla Camera per l'elaborazione e l'approvazione della legge sulla diffamazione a mezzo stampa. Ai suoi familiari, alla Fnsi e agli amici di Articolo 21 trasmettiamo il cordoglio più sincero".
Lo ha detto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.
“Quando le istituzioni collaborano allora i risultati arrivano. L' autorizzazione della Procura della Repubblica di Castrovillari, d'intesa con il procuratore generale di Catanzaro, di consentire ad Anas di procedere alla demolizione delle quattro campate del viadotto Italia sull' A3 è una buona notizia. L'obiettivo è ora quello di non perdere neppure un minuto e cercare, prima degli esodi da bollino nero, di completare i lavori di ripristino del viadotto restituendo alla Calabria la possibilità di essere raggiunta”.
Così Stefania Covello, deputato del Pd.
Interrogazione ai ministri della Giustizia e del Lavoro
“E’ grave l’episodio della donna, di professione cancelliera presso il Tribunale di Monza, costretta a a dimettersi perché non le sarebbe stato consentito di avvicinarsi ai genitori disabili residenti a Ravello, in provincia di Salerno. La legge n. 104 del 1992 , che prevede agevolazioni in favore di coloro che devono prendersi cura dei loro familiari disabili, deve essere applicata”. Lo afferma Lorenzo Becattini, deputato del PD, primo firmatario di un’interrogazione al Ministro della Giustizia ed al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. “La legge 104 è un’importante conquista sociale - prosegue Becattini – ed è quindi inaccettabile che sia stato impedito ad una lavoratrice l’avvicinamento ai propri genitori entrambi disabili. Non si può infatti mettere il cittadino nella difficile condizione di dover scegliere tra il mantenere il lavoro e la cura dei propri genitori disabili. “Quanto accaduto a Monza, oltre a porsi in contrasto con il contenuto della Legge 104, pregiudica il diritto al lavoro del cittadino che trova ampia tutela nella nostra Carta Costituzionale”.
I 450 vincitori della selezione sono ancora senza contratto. ROMA, 8 luglio. I decreti attuativi del Jobs Act rischiano di rallentare l’assunzione dei lavoratori già selezionati, con regolare procedura, per colmare i posti vacanti in Italia Lavoro spa. A ricordarlo, durante il question time alla Camera, è stata Valeria Valente, deputata del Pd, illustrando un’interrogazione a risposta immediata rivolta al ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “Già lo scorso 18 marzo, il gruppo del Pd in commissione Lavoro ha segnalato l’esigenza di assicurare continuità occupazionale ai precari della società Italia Lavoro. In quella occasione, il governo diede ampia rassicurazione sull’ammontare degli stanziamenti comunitari che avrebbero consentito il mantenimento dei livelli occupazionali della società, tant’è che successivamente si sono svolte procedure per la selezione di personale per coprire i contratti scaduti, conclusesi con la pubblicazione, il 9 giugno scorso, della graduatoria dei 450 vincitori”. Vincitori che, però, “a tutt’oggi non sono stati ancora contrattualizzati: secondo le nuove disposizioni introdotte da uno dei decreti attuativi del Jobs Act, infatti, per potere instaurare contratti di collaborazione coordinata e continuativa, serve un preliminare accordo sindacale che spieghi i motivi che rendono necessaria la deroga”, ha sottolineato Valente, chiedendo al ministro del Lavoro e al Governo, di indicare “quali azioni saranno intraprese per raggiungere quest’accordo necessario alla stipula dei contratti con i 450 precari già selezionati da Italia Lavoro”.
“Mi associo con decisione alla posizione del Ministro Maurizio Martina”. Lo ha dichiarato il deputato del Partito Democratico Mino Taricco che stamattina, al sit-in di Coldiretti davanti alla Camera dei Deputati, ha espresso il suo no alla lettera con la quale la Commissione europea chiede il superamento del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggio.
“La qualità del sistema lattiero caseario italiano – spiega Taricco - e la trasparenza delle informazioni per i consumatori vanno difesi fino alla fine. Va ribadita la necessità di una valutazione approfondita per trovare soluzioni che collimino con le esigenze qualitative di prodotti e produttori e le normative europee”.
“Va perseguito – continua il deputato democrtico - il confronto con organizzazioni agricole, filiera e gli altri Ministeri interessati, per evitare penalizzazioni alle nostre produzioni. Centrale poi la necessità che i consumatori siano informati, per scegliere con cognizione”.
“Una modifica della legge – aggiunge Taricco - non interesserebbe i Dop, formaggi a Denominazione di Origine Protetta, ma renderebbe legale la produzione di formaggio con latte in polvere, cosa che aprirebbe la strada a prodotti di qualità inferiore rispetto agli standard del nostro Made in Italy, con un’inaccettabile mancanza di trasparenza verso i consumatori”.
“Si ripropone la necessità di una corretta informazione dovuta ai cittadini nel nostro paese e in tutta l’Unione Europea, soprattutto sui prodotti alimentari”, conclude Mino Taricco.
“Avevamo sollecitato queste misure, va bene che il Governo abbia preso la strada degli emendamenti al Ddl di riforma del processo penale per inasprire le pene per chi compie furti e rapine”. Lo afferma David Ermini, responsabile Giustizia del Partito democratico, il quale sottolinea: “La logica di queste misure è ineccepibile: si tratta di reati che creano forte allarme sociale ed è giusto che le sanzioni siano molto dure. Chi entra in un appartamento per rubare deve sapere che certamente andrà in galera. Il giudice avrà poi la facoltà di graduare le pene e di applicare istituti diverse a seconda della gravità del fatto”.
"Nei primi quattro mesi del 2015, come ha reso noto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il 6,4% delle persone che sono sbarcate in Italia è costituito da minori non accompagnati: una percentuale significativa, che impone la necessità di mettere in campo tutte le misure possibili volte a tutelare questi bambini e adolescenti". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "Prioritario in tal senso è il rafforzamento delle misure di vigilanza che impediscano ai minori non accompagnati di finire vittime del lavoro nero, della prostituzione minorile, della microcriminalità e del traffico illegale di organi", sottolinea Iori. "Quando parliamo di minori non accompagnati non dobbiamo pensare a un numero indistinto e astratto, ma a storie di vita segnate da traumi importanti, come possono essere una guerra e, più in generale, la fuga dai propri Paesi d'origine, per difficoltà oggettive", aggiunge la deputata del Pd. "Mi auguro che l'azione del Governo su questo fronte possa proseguire con sempre maggiore intensità per far sì che i minori non accompagnati possano trovare nel nostro Paese un'occasione di accoglienza e di riscatto", conclude la responsabile nazionale del Pd per l'infanzia e l'adolescenza.
“La relazione del presidente Boeri è sembrata essere più figlia della sua vita precedente, con qualche eccesso, inopportuno, di demagogia, che consapevole del ruolo rivestito attualmente. L'Inps è il più grande istituto previdenziale pubblico d'Europa ed è un patrimonio del Paese con professionalità da tutelare e promuovere e non può certo trasformarsi in un istituto per rilevazioni statistiche. Come ha precisato il ministro Poletti la previdenza è un tema socialmente ed eticamente sensibile e le parole vanno usate con cautela e misura per individuare le soluzioni possibili in materia di flessibilità; e lo stesso discorso vale per il contrasto alla povertà”.
Dichiarazione di Giovanni Burtone, deputato Pd componente commissione Affari sociali.