10/06/2015 - 17:19

Ormai sono passati 71 giorni e ancora non è stato nominato il nuovo prefetto di Verona.
Nonostante i chiari segnali: nella città ci sono famiglie di riferimento della 'ndrangheta che hanno incontrato imprenditori e amministratori pubblici veronesi, hanno organizzato summit nelle sedi di aziende, hanno provato a mettere le mani in alcune operazioni urbanistiche e sono state sequestrate imprese perché di proprietà o controllate da persone con precedenti penali o con inchieste in corso per gravi reati di stampo mafioso. Detto ciò, il ministro Alfano comunque non provvede alla nomina. Cosa aspetta? Una incredibile sottovalutazione che rallenta l'azione dello Stato. Un'inerzia inaccettabile del ministro dell'Interno che può essere anche equivocata. La nomina del prefetto, che deve essere una persona capace di leggere i fatti e orientare le giuste azioni per impedirle, e' l'unico segnale che lo Stato può e deve dare a Verona.

Lo afferma il deputato del Pd Vincenzo D’Arienzo.

10/06/2015 - 16:35

"Sfruttare pienamente l'elevato potenziale economico dell'industria culturale nelle regioni del Sud, con la valorizzazione del nostro patrimonio e la produzione di beni e servizi creativi e innovativi, non è funzionale solo all'aumento dell'occupazione e allo sviluppo del Mezzogiorno, ma anche al rafforzamento dell'identità dei territori, del dialogo interculturale e della coesione economica e sociale, per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile”. Lo afferma il deputato barese del Pd e Presidente del Consiglio di Giurisdizione della Camera, Alberto Losacco, riferendosi alle iniziative del governo per il recupero dei fari e ai 490 milioni di dotazione del primo Pon nazionale cofinanziato da fondi strutturali, interamente dedicato alla cultura.

“La capacità trasversale della cultura di creare sinergie con gli altri settori economici – prosegue Losacco - è uno degli assi portanti della strategia europea 2020. Investire in cultura e creatività, valorizzando il bello, in senso estetico, etico e morale, ha due ricadute: a livello nazionale nel diffondere senso civico e legalità, contrastando semplificazioni tipo ‘con la cultura non si mangia’ o ‘non nel mio giardino’, a partire dagli immigrati. A livello europeo, più consapevolezza delle radici storiche e culturali dei paesi membri aiuta il processo per un' Europa politica, solidale e dei popoli da affiancare l'insufficiente unione monetaria".

10/06/2015 - 14:25

Abbiamo appreso questa mattina che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la cittadinanza per l’atleta di origine marocchina Yassine Rachik che così potrà orgogliosamente rappresentare il nostro Paese alle prossime competizioni europee di atletica leggera.

A nome di tutti i firmatari che hanno sottoscritto la nostra petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org, e a nome di tutti i colleghi parlamentari che hanno sostenuto questa battaglia di civiltà ringraziamo il presidente Sergio Mattarella per la sensibilità e l’attenzione rispetto al tema della cittadinanza per i giovani di origine straniera nati e cresciuti in Italia, così come ringraziamo il ministero degli interni e tutte le istituzioni che hanno contribuito a questo importante traguardo.

Ora l’Italia potrà competere in Europa con il suo atleta migliore. Questo caso fortemente simbolico faccia da apripista per ripartire con una discussione seria e rapida in Parlamento sulla riforma della legge sulla cittadinanza.

Lo afferma Khalid Chaouki, deputato PD, coordinatore intergruppo cittadinanza.

 

10/06/2015 - 12:06

Oggi, 10 giugno, ore 19 - Auletta dei Gruppi parlamentari

Oggi mercoledì 10 giugno alle ore 19 presso l’auletta dei gruppi parlamentari in via Campo Marzio 78 a Roma, verrà proiettato il docufilm del regista Vittorio Giacci “Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini” nell’ambito del 70° della Liberazione.

Introducono Valdo Spini, presidente dell’Associazione istituzioni culturali italiane AICI, Ettore Rosato, vicepresidente vicario del gruppo del Pd e Stefano Caretti, vicepresidente della Fondazione di studi storici Filippo Turati, ordinario di storia contemporanea all’università di Siena.

Per partecipare è necessario accreditarsi inviando una mail a pd.relazioniesterne@camera.it (06/67604381).

 

10/06/2015 - 11:38

Oggi, 10 giugno, alle 14.30, presso la Sala Stampa della Camera di Montecitorio (via della Missione, 4) il deputato del Partito Democratico Antonio Misiani presenterà, insieme al collega Daniele Marantelli, la sua proposta di legge per la disciplina delle fondazioni e associazioni politiche.

“La proposta di legge - spiega Misiani - sviluppa e articola quanto già previsto in embrione dall'art. 5, comma 4 del decreto legge che ha abolito il finanziamento pubblico diretto dei partiti politici. Estende, cioè, alle fondazioni e associazioni politiche - per quanto possibile - le norme di trasparenza e i controlli di bilancio previsti per i partiti politici”.

 

10/06/2015 - 11:05

Oggi, mercoledì 10 giugno 2015, alle ore 13, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà la conferenza stampa di presentazione della prossima Summer School targata FutureDem dal titolo #NutrireilFuturo. Interverranno, oltre al presidente dei FutureDem Giulio del Balzo, alla vicepresidente on. Francesca Bonomo e al membro del direttivo con delega alle attività editoriali e organizzatore della Summer School Giulio Seminara, il sottosegretario all’Istruzione on. Davide Faraone, l’on. Lia Quartapelle, membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, l’on. Stefania Covello, Responsabile Mezzogiorno e Fondi Europei nella Segreteria Nazionale del Pd, e l’on. Marco Di Maio, membro della Commissione Finanze di Montecitorio.

 

09/06/2015 - 20:27

Ma ora presto su attuazione Direttiva Renzi

“E’ una ottima iniziativa. L’accesso ai documenti è un passaggio cruciale per tenere viva la memoria delle stragi”. Così Paolo Bolognesi, deputato del Pd e presidente dell’Associazione Vittime della Strage di Bologna commenta quanto annunciato dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, in merito alla desecretazione  decisa dal Ministro Gentiloni di tutti gli atti relativi alle stragi Nazifasciste. “Noi auspichiamo che il Ministero degli Esteri e quello degli Interni – aggiunge - dimostrino altrettanta solerzia nella attuazione della Direttiva Renzi che prevede la desecretazione di tutte le carte, senza nessuna pre-selezione, relative alle stragi che hanno insanguinato la nostra Repubblica”.

09/06/2015 - 20:23

“Con il rapporto sull'uguaglianza di genere approvato oggi, il Parlamento Europeo mostra la sua capacità di prendere atto e di sintonizzarsi con i mutamenti sociali, accompagnandone l’evoluzione. Merita per questo attenzione e apprezzamento”. Lo dichiara Fabrizia Giuliani, deputata del Partito Democratico.

“La posizione espressa dal Parlamento – continua Giuliani – rende ancora più inevitabile per l’Italia prendere esempio dall’Ue e arrivare, in tempi più rapidi possibili, a colmare il ritardo sulle unioni civili che la separa dagli altri Paesi Europei. E’ tempo che la politica ritrovi la sua funzione, ricercando soluzioni che accolgano la richiesta dell'assunzione di nuovi diritti e nuove responsabilità.

“Questo ritardo – spiega la deputata democratica – è il prodotto del bipolarismo etico che, per venti, interminabili anni, ha immobilizzato il Paese sulle questioni eticamente sensibili. Il solo modo per uscire da questa situazione di stallo è arrivare in tempi rapidi ad una norma condivisa sulle unioni civili”.

“E’ ora il momento che anche l’Italia dimostri la propria capacità riformatrice su questi temi, prendendo finalmente atto dei mutamenti che non hanno risparmiato il nostro Paese, conclude Fabrizia Giuliani.

09/06/2015 - 20:11

La deputata PD chiede la registrazione del divorzio breve anche dall’estero

“Le norme approvate negli ultimi mesi in materia di separazione consensuale e divorzio breve rappresentano un grande passo avanti per il nostro Paese. Il fatto che, laddove ci sia l'accordo dei coniugi, si possa pervenire in tempi brevi e con una forte sburocratizzazione all'effettiva separazione e al divorzio è un importante esempio di civiltà e fa dell'Italia un Paese più moderno ed europeo, anche sul fronte dei diritti. Infatti si evitano inutili attese per i cittadini e si creano le condizioni per potere ridurre consistentemente i costi legali".

"Questo però non vale per gli italiani all'estero, per i quali non è prevista la semplice registrazione degli atti di separazione o divorzio presso il Consolato di residenza.  Per potere usufruire dell’accorciamento dei tempi di separazione o divorzio, infatti, i connazionali nel mondo sono obbligati a recarsi in Italia, nel loro comune di residenza AIRE, con un inaccettabile dispendio di soldi ed energie e con il rischio di essere ingiustamente penalizzati". Lo ha detto Laura Garavini, dell’Ufficio di Presidenza del PD alla Camera, presentando un’interrogazione al Ministro della Giustizia e al Ministro degli Esteri in materia di separazione e divorzio fra cittadini italiani residenti all’estero.

"Oltretutto, i nostri Consolati già oggi svolgono molteplici funzioni in materia matrimoniale", ha proseguito Laura Garavini specificando: "Questo è il motivo per cui ho chiesto al Governo di attivarsi affinchè anche gli italiani all’estero possano usufruire della recente semplificazione introdotta, depositando personalmente l'esito della pratica di divorzio breve presso il proprio Consolato di residenza, senza dover ricorrere ad un legale, nè al Comune di iscrizione Aire. Mi auguro che il Governo possa individuare una soluzione in merito, anche perchè", ha concluso la Garavini, ”ha già accolto un mio ordine del giorno, volto a sanare la questione".

09/06/2015 - 19:48

“Ritengo che le dimissioni di Marco Vincenzi da capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio rappresentino un gesto di responsabilità e serietà politica. Un gesto compiuto in seguito al chiarimento della posizione dello stesso Vincenzi, che ha dichiarato la sua estraneità all'ipotesi di favoreggiamento alle cooperative che fanno capo a Salvatore Buzzi ‎e sebbene ad oggi non abbia ricevuto alcun avviso di garanzia. Conosco Marco Vincenzi e le sue capacità amministrative e le sue dimissioni confermano il suo rispetto per le Istituzioni e per lo Stato. In questo frangente molto delicato per la città di Roma e per la Regione Lazio non si può che ribadire con forza la fiducia nella magistratura, sperando che le indagini in corso portino presto alla luce tutta la verità sul sistema Mafia Capitale”.

Lo afferma il deputato del Pd Emiliano Minnucci.

09/06/2015 - 19:10

Domani, 10 giugno, alle 14.30, presso la Sala Stampa della Camera di Montecitorio (via della Missione, 4) il deputato del Partito Democratico Antonio Misiani presenterà, insieme al collega Daniele Marantelli, la sua proposta di legge per la disciplina delle fondazioni e associazioni politiche. 

“La proposta di legge  - spiega Misiani - sviluppa e articola quanto già previsto in embrione dall'art. 5, comma 4 del decreto legge che ha abolito il finanziamento pubblico diretto dei partiti politici. Estende, cioè, alle fondazioni e associazioni politiche - per quanto possibile - le norme di trasparenza e i controlli di bilancio previsti per i partiti politici”.

09/06/2015 - 18:57

"Le dimissioni di Marco Vincenzi da capogruppo Pd alla Regione Lazio sono un atto di serietà e responsabilità politica. Il gesto di Vincenzi, che non risulta allo stato attuale indagato, ha il senso di mettere al riparo l'amministrazione regionale ed il Partito da illazioni, polemiche e strumentalizzazioni”. Così in una nota il deputato Pd Andrea Ferro

09/06/2015 - 18:46

“Se il M5S continua così, perderà ogni credibilità nella lotta alle illegalità”. Lo dice Laura Garavini, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera e componente della Commissione parlamentare Antimafia, la quale spiega: “nella capitale, grazie anche al sindaco Marino e al Pd, è stato scoperchiato il pozzo nero del malaffare e i grillini che fanno?  Si tuffano nel caos per accreditarsi tra i cittadini, cavalcando la loro giusta indignazione, senza neanche vergognarsi di scendere in piazza con i fascisti di Casapuond. La lotta alle mafie non è al primo posto per Beppe Grillo che preferisce inutili slogan come Occupy Campidoglio mentre una seria azione di pulizia sta dando finalmente i suoi frutti”, conclude Garavini.

09/06/2015 - 18:44

“L’Italia investe molto poco, rispetto a tutti gli standard internazionali, in risorse finanziarie e in misure di sostegno per l’università, in particolare in quello che è il luogo di formazione dei nuovi ricercatori, i dottorati di ricerca. La situazione è andata peggiorando negli ultimi anni, quando la crisi economica ha costretto a pesanti tagli”. Lo afferma Manuela Ghizzoni, deputata del Pd e componente della commissione Cultura, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della quinta indagine Adi, l’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani, sulla situazione e le prospettive che il nostro sistema universitario offre ai giovani ricercatori.

“Ritengo prezioso il lavoro, interamente volontario, che quest’associazione di giovani ricercatori, supplendo alla preoccupante assenza delle istituzioni, svolge da anni. Sono analisi accurate e intelligenti, utili a denunciare la gravità del fenomeno del precariato universitario. Quando i posti di dottorato si sono dimezzati in due anni, quando i costi ricadono sulle università, quando quasi solamente gli atenei statali si fanno carico di formare nuovi ricercatori, quando si aggrava drammaticamente il divario tra centro-nord e sud del Paese, rimane ben poco da aggiungere a quanto denunciato dall’Adi. Temo che, oltre alla polarizzazione di natura geografica, se ne stia verificando un’altra altrettanto pericolosa di natura culturale. Discipline che sono state e sono punti di forza della nostra cultura sembrano destinate a scomparire. Vale la pena ripetere che la sola strada per far ripartire il Paese è quella di investire in innovazione e ricerca in ogni campo. Senza giovani muore la ricerca, senza ricerca muore l’università, senza università muore un Paese. Occorre cambiare subito strada, anche cominciando da misure limitate, compatibili con il bilancio dello Stato. Ecco perché ho proposto, con altri parlamentari, di rivedere profondamente la tassazione universitaria per renderla più equa rispetto alle condizioni economiche delle famiglie e di cancellare ogni forma di tassazione per i dottorandi per incentivare il raggiungimento del più alto grado degli studi, come prevede la Costituzione”.

09/06/2015 - 18:17

“Con l’approvazione del mio emendamento che stanzia ben32 milioni di euro per il piano olivicolo Nazionale siamo a una svolta. Sono molto soddisfatta di aver raggiunto questo obiettivo e voglio anche ringraziare il Governo per la sua disponibilità e collaborazione”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, a commento del sì della commissione all'inserimento dei punti salienti della sua risoluzione al decreto a sostegno dell'agricoltura.

"Il Piano Olivicolo Nazionale – prosegue Mongiello - è, finalmente, uno strumento operativo a disposizione di produttori e trasformatori per avviare le misure strutturali necessarie alla sopravvivenza, oggi, e allo sviluppo, domani, di questa preziosa filiera".

Abbiamo ottenuto dal ministro delle Politiche agricole Martina, che ringrazio per la sensibilità mostrata, l'incremento del 60% delle risorse stanziate inizialmente, passate da 20 a 32 milioni per il triennio 2015-17 . Risultato ottenuto grazie al sostegno politico del presidente della Commissione Luca Sani e del capogruppo PD Nicodemo Oliverio, nonché al supporto della struttura tecnica del MiPAAF. Parlamento e Governo si sono fatto carico delle difficoltà denunciate dalle organizzazioni di rappresentanza dei diversi segmenti e hanno deciso di attivare una strategia di rilancio della filiera olivicola fondata sull'intensificazione produttiva, la promozione della qualità e dell'origine, il sostegno alla commercializzazione e la valorizzazione della funzione ambientale e paesaggistica degli uliveti, individuando anche nei frantoi storici importanti presidi culturali e attrattori turistici da tutelare. Il fondo del Piano Olivicolo Nazionale sarà aggiuntivo rispetto a quelli previsti dalla Politica Agricola Comunitaria, a partire dai Piani di Sviluppo Rurale, assegnando all'intervento anche un importante significato politico per le regioni meridionali.

La discussione in Commissione è stata lunga e articolata, così come complessa è stata la relazione con il MiPAAF per la ricerca dei fondi aggiuntivi - conclude Colomba Mongiello - ma il risultato ottenuto compensa ogni sforzo compiuto a favore dell'olio: prodotto tra i più identitari della nostra cultura e del Made in Italy nel mondo".

Pagine