“Pensare di istituire la “Festa della famiglia naturale” vuol dire compiere un atto discriminatorio e agire in netto contrasto con gli atti del Parlamento Europeo e con i principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il governo intervenga".
- lo chiede Sara Moretto, deputata del Partito Democratico, in una interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Istruzione e al Ministro per gli Affari Regionali, in merito alla delibera della Giunta Regionale del Veneto che istituisce la festa e la segnala ai dirigenti scolastici -
“La Regione Veneto, intendendo come famiglia naturale quella fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, commette un’azione discriminatoria verso tutte quelle famiglie adottive e affidatarie, monoparentali, omoparentali, quelle composte da genitori non sposati, quelle composte da persone vedove, separate e/o da parenti. Una simile iniziativa – spiega la deputata - mette in profonda difficoltà, primi fra tutti, i bambini e i ragazzi e, successivamente, i genitori e gli insegnanti che dovrebbero, su indicazione dei dirigenti scolastici, promuovere la Festa nelle scuole prima del Natale”.
“Con questa iniziativa la Regione Veneto – conclude Moretto - impone sostanzialmente un modello sociale, senza rispettare le diversità oggettive, culturali e religiose, e strumentalizzando, di fatto, la scuola pubblica”.
Laura Garavini (PD) commenta le misure adottate in prossimità del voto definitivo sulla legge di bilancio
"Quest'anno c'è un pacco regalo importante sotto l'albero di Natale, per gli italiani: con la Legge di stabilità che ci apprestiamo a votare in questi giorni prenatalizi prevediamo misure straordinarie, finalizzate a rimettere in moto l'economia e a ridare fiato ai consumi, anche per i meno abbienti". Lo ha detto Laura Garavini, componente dell'Ufficio di Presidenza del Pd alla Camera, commentando il voto alla Legge di stabilità in programma in aula per domenica.
"Innanzitutto si danno soldi alle famiglie meno abbienti, con particolare attenzione alle giovani coppie e a chi accudisce anziani. E poi si cerca di favorire l'occupazione. Si riconfermano gli 80€ mensili in busta paga a quei 10 milioni di persone che guadagnano meno di 1.500€ e si introducono sgravi fiscali per le aziende che creano posti di lavoro: imprese che assumono personale in regola non dovranno pagare i contributi previdenziali per ben tre anni. Inoltre si prevedono minori tasse per le famiglie e per le imprese. Se da un lato si introducono misure contro l'evasione fiscale e si aumentano le tasse sul gioco d'azzardo, dall'altro si ripristina il fondo per la non autosufficienza e si istituisce un bonus bebè per ogni bambino nato dal 1.1.2015 e per le famiglie numerose".
"Sono interventi di grande impatto, soprattutto se si pensa che il Paese continua a vivere in una situazione di grande emergenza economico-finanziaria. A maggior ragione sono rilevanti i risultati che siamo riusciti a perseguire a favore degli italiani all'estero, per nulla scontati. Importantissimo è stato soprattutto l'intervento del Governo, di riduzione del taglio ai patronati. Accogliendo un'iniziativa da me promossa, sostenuta da oltre 150 deputati, il Governo Renzi ha ridotto consistentemente il taglio inizialmente previsto, passando da 150 a 35 milioni di euro. Una boccata di ossigeno per i patronati che sarebbero stati in grosse difficoltà ad ammortizzare il colpo, e probabilmente avrebbero dovuto chiudere in toto le loro sedi all'estero, come pure numerosi uffici nelle sedi periferiche in Italia".
"Accanto all'importante risultato in materia di patronati c'è poi da essere molto soddisfatti per essere riusciti ad evitare tagli sia agli Istituti Italiani di Cultura, che all’internazionalizzazione del nostro sistema delle piccole e medie imprese. Pur trattandosi di cifre modeste (rispettivamente 400.000€ e 1 milione, più 2 milioni e mezzo) sono la dimostrazione dell'attenzione dell'attuale Governo rispetto al valore e alla tipicità delle nostre comunità all'estero".
"Resta invece la forte preoccupazione per la promozione della lingua e cultura italiana all'estero", ha commentato Laura Garavini, concludendo "Qualora, come sembra, al Senato i colleghi non riescano a recuperare risorse su questo fondamentale capitolo, si pone un serio problema di sostenibilità di numerosi corsi - un problema vero per quei tanti connazionali all'estero, che vorrebbero trasmettere le conoscenze della propria lingua, cultura ed identità ai propri figli."
“Sulla questione della Centrale di Porto Tolle il Governo ha manifestato la volontà di interloquire con il territorio e al contempo di salvaguardare la realtà produttiva e le esigenze ambientali. In sintesi con la risposta di oggi avuta dal Sottosegretario De Vincenti possiamo confermare l’impegno serio e formale del Governo ad individuare in tempi brevi le soluzioni più idonee per salvaguardare un’importante realtà industriale del Veneto e la tenuta degli attuali livelli occupazionali”. Con queste parole il deputato del Pd, Diego Crivellari, ha replicato al sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, il quale aveva risposto ad una interrogazione sulla Centrale di Polesine Camerini a firma dello stesso parlamentare del Partito Democratico.
“Poco meno di un mese fa in audizione presso la Commissione – ha continuato Crivellari - dall’amministratore delegato avevamo udito parole positive sul sito di Porto Tolle, definito ancora strategico per il livello nazionale ed idoneo per ospitare una centrale a biomasse. Oggi, oltre a ciò ci viene confermato che Enel nel rinunciare al progetto di riconversione a carbone dell'esistente centrale, ribadisce la ferma volontà di ricercare nuove soluzioni condivise con il territorio e le istituzioni locali, nella prospettiva di salvaguardare l’occupazione dell’area e l’economia del luogo. Ritengo sia un passo in avanti, seppur non esaustivo, verso quella soluzione che ho ed abbiamo a più voci chiesto fin da subito all'indomani della comunicazione da parte di Enel di rinunciare definitivamente al progetto carbone. Ovvero un tavolo istituzionale che mettesse attorno tutti gli attori nazionali e locali, governativi, sindacali e le sensibilità ambientaliste, con l’obiettivo di trovare una soluzione idonea e credibile, tracciando il futuro di Polesine Camerini. Un obiettivo che dovrà tenere in sé non solo il domani del sito, ma anche la salvaguardia dell’occupazione e l’investimento previsto per quest’area”.
“Nella risposta il sottosegretario chiarisce – ha concluso Crivellari – che con la rinuncia da parte di Enel al progetto di riconversione verrà definitivamente archiviato il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale in essere, ma che di conseguenza tale rinuncia libera da possibili ostacoli anche gli eventuali interventi di demolizione, programmati o previsti per il prossimo anno”.
Rinnoviamo l'appello al Viminale per provvedere urgentemente nella tutela dei richiedenti asilo ospiti dello Sprar di Paestum che, coraggiosamente hanno denunciato lo stato di degrado in cui si trovano e le minacce subite da parte dei gestori dell'Hotel Engels.
Nel pieno rispetto delle indagini da parte della Magistratura e delle Autorità competenti, crediamo sia prioritario garantire l'incolumità dei rifugiati assicurando l'immediato trasferimenti in altra struttura.
Confidiamo nella sensibilità e attenzione de Ministro degli Interni Angelino Alfano, al quale abbiamo indirizzato un'interrogazione parlamentare sottoscritta da numerosi colleghi. Così Khalid Chaouki, deputato Pd, coordinatore intergruppo immigrazione.
La vice presidente della Camera: bicchiere mezzo pieno, non per accontentarsi ma per andare avanti
“Bicchiere mezzo pieno: non certo per accontentarsi ma per andare avanti. Così, una classe dirigente che si rispetti, dovrebbe valutare il semestre italiano di presidenza in Europa. Leggo invece commenti che, con malcelata soddisfazione, si preoccupano di mettere in luce soltanto i punti di criticità”.
Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni.
“L'unico dato certo, verificabile, è che il Consiglio Europeo a Bruxelles ieri si è concluso con l'approvazione del Piano Juncker, che punta a 300 miliardi di investimenti e autorizza gli Stati membri a mettere fondi che non verranno computati ai fini del Patto di Stabilità – continua - I limiti del piano erano e sono noti ma sta di fatto che dopo molti anni si è tornati a prendere misure per la crescita principalmente per merito dell'Italia. Tanto il Presidente Renzi è consapevole della parzialità di questo risultato che abbiamo riproposto il tema, più generale, dello scorporo di tutte le spese di investimento dal calcolo dei parametri europei in materia di disciplina di bilancio. Non abbiamo avuto un assenso ma neppure un diniego e abbiamo ottenuto che di tornare sul punto a gennaio”.
“Intanto, proprio mentre l'Istat ci dice che si registra qualche segnale positivo nell'industria, è appena iniziato il confronto a palazzo Chigi tra parti sociali e governo sui decreti attuativi del Jobs act. Non è una trattativa perché la riforma è già legge, ricorda il ministro Poletti, ma l’esecutivo sta ascoltando le istanze e le sollecitazioni che arrivano da sindacati e imprese. Ieri il presidente della commissione Ue, Juncker, intervistato da Sky, aveva detto: ‘ho fiducia nel governo italiano, farà le riforme’, se avesse detto il contrario si sarebbe meritato la prima pagina dei quotidiani nazionali, ma visto l’apprezzamento, è finito in un inciso di informati retroscena”.
Si potrà fare sempre meglio – conclude - ma questi sei mesi, a Bruxelles e a Roma, non sono passati invano”.
“La notizia delle 150 donne yazide massacrate e uccise per essersi rifiutate di sposare dei soldati jihadisti è terribile, assurda, inaccettabile, al di fuori di ogni logica umana! È orribile accanirsi così contro i più deboli!”- lo afferma Andrea Manciulli, deputato Pd, Presidente della Delegazione Italiana all’Assemblea Parlamentare della NATO.
“L’ISIS non arresta la sua smania di potere sul territorio e sulle persone e ora spaventa la pubblicazione del loro illogico codice penale. I paesi dove vige lo stato di diritto si facciano promotori di un più sinergico ed incisivo lavoro per contrastare in Iraq questa terribile minaccia e la sua espansione nelle aree contigue e di crisi”. Conclude Manciulli.
«Dopo che, la settimana passata, il Consiglio dei Ministri ne ha rinviato la scadenza relativa al pagamento - dal 16 dicembre al 26 gennaio 2015 - oggi è arrivato un doppio risultato, sia alla Camera che al Senato, relativamente alle iniziative intraprese allo scopo di contenere gli effetti dell’IMU sui terreni agricoli». Lo dichiara la responsabile nazionale agricoltura della Segreteria nazionale Pd, Sabrina Capozzolo, che prosegue: «Questo pomeriggio, alla Camera è stata approvata la risoluzione - a prima firma dell’On. Gian Mario Fragomeli e sottoscritta anche dai componenti Pd della Commissione Finanze - che ha indirizzato il Governo ad intervenire, ad inizio gennaio, sui criteri applicativi di questa imposta, verificando nuove modalità di esenzione/riduzione per i terreni agricoli».
«Al Senato, inoltre» interviene infine Fragomeli «è stato approvato un emendamento alla Legge di stabilità 2015 che ha definito l'aliquota da applicare, il 7,6 per mille, e posto al riparo i bilanci comunali attraverso la compensazione tra il gettito IMU in oggetto e il taglio dei trasferimenti subito».
Bene la calendarizzazione della proposta della presidente della Camera Laura Boldrini. Il Pd parteciperà a questo dibattito con una propria mozione sul tema della riapertura dei negoziati di pace fra Israele e Palestina e sul tema del riconoscimento della Palestina in un confronto che non deve essere una petizione di principiom ma il sostegno reale a una strategia italiana ed europea per riaprire i negoziati di pace in Terrasanta. Ci auguriamo che si possa arrivare a una larga maggioranza come avvenuto all’Europarlamento di Bruxelles.
Lo afferma intervenendo in Aula Enzo Amendola, responsabile Esteri della segreteria nazionale del Pd.
E’ significativo che oggi, in occasione della giornata mondiale dei diritti del migrante, il Governo abbia rinnovato il suo impegno per portare a termine, nel più breve tempo possibile, la riforma della cittadinanza. La politica ha preso atto che c’è bisogno di un nuovo patto di convivenza in una società plurale, come la nostra. Lo Ius soli è quindi un atto doveroso per adeguare le nostre leggi sul diritto di cittadinanza. Sul tavolo ci sono molte proposte di legge di vari schieramenti politici. Sono sicuro che riusciremo a lavorare tutti insieme e a trovare un punto d’incontro.
Lo ha dichiarato Paolo Beni, deputato del Partito democratico, in occasione del convegno tenutosi oggi alla Camera per fare il punto sulla riforma della cittadinanza insieme alle associazioni che grazie alla campagna ‘Italia sono anch’io’ sono riuscite a raccogliere le firme per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare.
"Questa proposta di legge è un primo grande passo verso una inversione di rotta nel campo della biodiversità e dimostra che il Parlamento ha compreso l'importanza di dotare il nostro Pese di un sistema di norme capace di riconoscere, proteggere, recuperare, organizzare e mettere a sistema la biodiversità agricola e alimentare". Lo dichiara in aula il deputato del Pd, Susanna Cenni, prima firmataria della pdl per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare approvata oggi.
"Dobbiamo credere fino in fondo sulle potenzialità dell’agricoltura e sul valore del cibo e consentire al nostro Paese di aggiungere questa norma al parterre della sfida di Expo Milano 2015”, aggiunge il deputato.
"Questa legge permette di superare la conservazione e passare all'uso attivo e sostenibile delle risorse genetiche (risoluzione del Parlamento ue), di aggiornare normative, sollecitare reti di coordinamento, attivare risorse ed utilizzare pienamente le opportunità rappresentate dallo Sviluppo Rurale e dal programma Horizont 2020. Andare in questa direzione, come ricorda il parlamento UE, significa contribuire al miglioramento della produzione agricola, dell'ambiente e dell'occupazione", conclude Cenni.
“Un ottimo risultato approvato alla unanimità” . E’ il commento del presidente della commissione Agricoltura , il deputato Pd Luca Sani, al sì dell’aula della Camera alla proposta di legge sulla biodiversità.
“Il lavoro proficuo che in questi mesi ha svolto la commissione Agricoltura con serietà e determinazione - spiega Sani - ha trovato oggi nell’aula un punto d’arrivo importante. Si tratta di una proposta che per la prima volta modifica profondamente la prospettiva attraverso la quale interpretare l’ ambiente nel suo complesso. I capisaldi della legge sono l’istituzione del Sistema nazionale di tutela e valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, per la tutela delle risorse genetiche locali dal rischio di estinzione e di erosione genetica; l’Anagrafe nazionale della biodiversità alimentare, presso il Ministero delle politiche agricole; la Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare per la conservazione del germoplasma; il Portale nazionale della biodiversità e il Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare, presso il Mipaaf . Ancora: dal 2015, il Fondo per la tutela della biodiversità agraria e alimentare per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori nell’ambito delle disposizioni previste dalla legge e appositi indennizzi ai produttori agricoli danneggiati da forme di contaminazione dagli Ogm coltivati in violazione dei divieti stabiliti”.
“Investire in biodiversità nell’era della globalizzazione – ha concluso Sani - è una scelta decisiva che ci permetterà di essere presenti sui mercati internazionali con un livello di competitività sempre più alto. Dobbiamo valorizzare i prodotti del nostro territorio e tutelarli costruendo un’economia imperniata del valore della grande qualità del nostro cibo”.
“Una legge che rappresenta la volontà forte ed unanime del parlamento italiano ad imprimere un cambio di verso profondo nell’approcciare il nostro territorio, nella tutela dei suoi prodotti e nella difesa del patrimonio naturale“. Lo ha dichiarato il deputato Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura, commentando il sì alla proposta di legge sulla Biodiversità “ una proposta – sottolinea - che va nella direzione mondiale della urgenza di porre uno freno al progressivo impoverimento del pianeta”. “La salvaguardia della biodiversità – spiega Oliverio - è un obiettivo improcrastinabile per il futuro e la salvezza del nostro territorio in un’ epoca dove la globalizzazione e i prodotti geneticamente modificati minacciano la qualità del prodotto Italia. Tra i passaggi più importanti: l’istituzione del Sistema nazionale di tutela e valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare; l’Anagrafe nazionale della biodiversità, la Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare; il Portale nazionale della biodiversità e il Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare. Inoltre, sostegni alle azioni degli agricoltori e allevatori nell’ambito delle disposizioni previste dalla legge. Il sì dell’aula alla Pdl – ben la terza proposta di legge parlamentare approvata in un anno - è un ottimo risultato di cui ringraziamo anche il ministro Martina che ci ha assiduamente seguito e consigliato”.
“Il nostro paese – conclude il deputato Pd - è uno dei più ricchi di biodiversità agraria ma allo stesso tempo la minaccia di estinzione è forte. Finalmente il Parlamento è stato in grado di varare un provvedimento concretamente dalla parte degli italiani e che ci permetterà anche di competere a testa alta sui mercati internazionali”.
Uno dei più importanti Dipartimenti di italianistica all'estero, rischia la chiusura
"Condivido e aderisco alla mobilitazione contro la chiusura del Dipartimento di italianistica del Saar, promossa dall'ADI (Associazione dei Docenti d'Italiano in Germania: http://www.adi-germania.org/) e da numerosi esponenti del mondo accademico italiano e tedesco. La chiusura, deliberata dalle autorità regionali tedesche, rischia di compromettere l'esistenza di un presidio di eccellenza della cultura italiana all’estero". Lo ha detto Laura Garavini, dell'Ufficio di Presidenza del Pd alla Camera, in relazione alla prospettata chiusura del Dipartimento di Italianistica dell’Università del Saarland.
"Secondo un piano di razionalizzazione stilato dalla Regione del Saar", ha precisato la deputata Pd, "le due cattedre di italianistica della locale università potrebbero saltare, con i relativi ricercatori affiliati, disperdendo un patrimonio intellettuale di grande valore. Il Dipartimento dell’Università del Saarland infatti, negli ultimi decenni ha curato una serie di opere fondamentali per lo studio della nostra lingua. Dal 1979 ad esempio, in collaborazione con l'Accademia della Crusca, cura un monumentale studio in più volumi, il “Lessico etimologico dell’italiano e dei suoi dialetti", il cui completamento, previsto per il 2032, rischierebbe di venire compromesso".
"Ecco perchè", ha concluso la deputata, "attraverso una interrogazione parlamentare, mi sono rivolta al Ministro degli Esteri, Gentiloni, per sollecitare un intervento presso le autorità tedesche al fine di scongiurare la chiusura di questo importante Dipartimento di italianistica".
“Dopo cinque anni finalmente si sbloccano i codici meccanografici agli istituti del territorio. Ieri la conferma ufficiale anche del Ministro Giannini che lo ha annunciato durante la visita nelle scuole di Monza e Brianza. C’è voluto il Pd al Governo per ottenere un risultato di buon senso. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno fatto gioco di squadra, dal presidente Ponti, al Sindaco Scanagatti, al sottosegretario Faraone a tutti i funzionari. Nessun campanilismo ma più efficienza per gestire al meglio la nostra scuola”. Lo dichiara il deputato e coordinatore dei parlamentari lombardi del Pd, Roberto Rampi.
“ Ci auguriamo che il decreto delegato dedicato al contratto a tutele crescenti corrisponda più che alle sole aspettative delle istituzioni internazionali e degli imprenditori italiani, come afferma NCD, a quelle dei giovani che verranno assunti a partire dal 2015, per i quali non è augurabile una diminuzione di tutele che assomigli alla totale libertà di licenziamento”.
Lo afferma il Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano.
“ Per questo – prosegue - riteniamo aberranti le notizie che riguarderebbero la possibilità di licenziare per ‘scarso rendimento’: una modalità arbitraria e unilaterale che consegnerebbe nelle mani del solo datore di lavoro il destino dei suoi dipendenti”.
“ Vorremmo che il Governo, nella scrittura dei decreti, avesse misura ed evitasse le estremizzazioni dei cattivi suggeritori. Il mercato del lavoro – conclude - è materia delicata che ha bisogno di mantenere un equilibrio tra le ragioni del lavoro e quelle dell’impresa”.