“Non ci stupisce che Roberto Calderoli insegua Marina Le Pen che chiede la pena di morte. Noi la riteniamo un orrore e crediamo fermamente che per sconfiggere il terrorismo e onorare la memoria delle vittime innocenti dobbiamo tenere alti i grandi valori di civiltà democratica e di convivenza proprio ora che sono il bersaglio della barbarie”.
Così Lia Quartapelle, deputata del Pd, replica a Roberto Calderoli che si dice favorevole alla pena di morte.
“Orrore. Non esistono altre parole per commentare quanto accaduto ieri a Parigi”. Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Diego Crivellari.
“La libertà di critica – spiega Crivellari - la libertà di espressione, la libertà di satira non sono elementi secondari ma connaturati alla nostra società. Prendiamo le vignette di Wolinski: sono un inno alla libertà, all'amore, al gioco, alla provocazione politica e culturale”.
“Oggi il terrorismo – continua il deputato Pd - è diventato una minaccia globale. Noi laici e liberali dobbiamo saper reagire, senza cadere nelle trappole dell'odio e del fondamentalismo, fosse anche di un fondamentalismo laico o nel nome della ragione. Di fronte a questi tragici e drammatici accadimenti occorre intensificare gli sforzi, le politiche della sicurezza per prevenire o per determinare azioni di deterrenza che allontanino le minacce o dissuadano i criminali a porre in essere i loro progetti omicidi”.
“Occorre al contempo – prosegue Crivellari - evitare le strumentalizzazioni e le semplificazioni, scadendo nel facile concetto dello scontro tra civiltà. Musulmano non significa di per se estremista, tanto meno equazione con terrorismo in fieri. Gridare contro l’Islam come fa qualche esponente della Lega è sbagliato, troppo semplicistico, dai fini puramente elettoralistici e quanto mai foriero di comportamenti dalla deriva xenofoba o razzista”.
“Dobbiamo dare spazio giorno dopo giorno al dialogo con il diverso e non lasciarci andare alla banalizzazione del pericolo o della sensazione di pericolo che percepiamo. Richiamare l’odio, come risposta all’odio, prepara il terreno alla contrapposizione e a un inutile e insensato scontro tra civiltà”, conclude Diego Crivellari.
“Alla luce della scia di sangue che sta attraversando la Francia in questi giorni, l’Europa deve muoversi con grande urgenza per rendere più efficace la sua politica strategica contro il terrorismo internazionale. Propongo l´istituzione di una Procura Europea che si occupi di antiterrorismo e di crimine organizzato, e non solo di truffe a danno dell´Europa. Mesi fa, parlando alla Camera a nome del Comitato sulla lotta alle mafie su base internazionale della Commissione Antimafia, avevo suggerito di affidare alla Procura Europea anche il compito di coordinare la lotta al crimine organizzato in Europa. Dopo gli attentati sanguinari di questi giorni, mi sembra opportuno fare un passo ulteriore ed ipotizzare ulteriori compiti di contrasto al terrorismo. Così come nel caso della criminalità organizzata di stampo mafioso, anche per contrastare il fanatismo terrorista serve maggiore coordinamento e scambio di informazioni fra le diverse magistrature, forze di polizia e di intelligence”.
Così Laura Garavini, coordinatrice del Comitato sulla lotta alle mafie nella UE della Commissione Antimafia.
“L’impegno del governo per valutare la possibilità di diversificare il criterio di adeguamento dell'aspettativa di vita in base alle specifiche caratteristiche dell'attività lavorativa è molto positivo. Ci auguriamo che nei prossimi mesi questo impegno venga onorato”. Lo ha detto Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissione Lavoro commentando la risposta del sottosegretario al ministero del Lavoro Massimo Cassano ad una sua interrogazione in commissione sull'adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza della vita.
“È necessario - prosegue Gnecchi - dare corso agli approfondimenti necessari per individuare un criterio di adeguamento dell'aspettativa di vita che tenga conto anche delle mansioni svolte, delle qualifiche, della durata dell'attività lavorativa. È dimostrato che l’aspettativa di vita cambia in base a molteplici fattori come istruzione, qualità della vita e mansioni svolte. Ci auguriamo che questi approfondimenti avvengano in tempi rapidi”.
Ora attivare circolo virtuoso per rilanciare investimenti e consumi.
“L’aumento del potere d’acquisto delle famiglie è una buona notizia che ci mostra i primi effetti positivi delle scelte economiche del governo Renzi. L’aver reso strutturale, nella legge di stabilità, il bonus di 80 euro permette di rilevare i primi segnali di cambiamento a favore del reddito disponibile.”
- Così Edoardo Fanucci, deputato Pd e componente della Commissione Bilancio della Camera, commentando i dati Istat sul reddito e il risparmio delle famiglie -
“Deve farci riflettere, però, anche il dato sulla propensione al risparmio e sulla diminuzione del tasso di investimento: le cittadine e i cittadini, – spiega il deputato Pd - anche a fronte di un maggiore potere d’acquisto, mostrano paura e incertezza per il futuro. Ora, dopo aver rafforzato il reddito attraverso l’approvazione della Legge di Stabilità, dobbiamo contribuire tutti ad uno sforzo per restituire fiducia e ottimismo agli italiani. Perché solo rimettendo in moto un circolo virtuoso – conclude Fanucci - potremo tradurre le certezze dell’oggi in investimenti e consumi di domani”.
“Chiediamo al governo di verificare quanto affermato dalle organizzazioni sindacali di rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento Alenia-Aermacchi di Grottaglie, in provincia di Taranto, secondo cui l’azienda avrebbe deciso di non confermare i contratti a termine, scaduti lo scorso 31 dicembre, a circa 40 dipendenti italiani”. Lo chiede il deputato del Pd, Alberto Losacco in una interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro.
“Appare opinabile e necessita di una adeguata spiegazione la scelta di Alenia, considerando la particolare criticità occupazionale in cui versa tutto il territorio in cui opera”, prosegue il deputato.
“E’ importante che Alenia rispetti le pari opportunità dei suoi lavoratori e le valuti con le organizzazioni sindacali, per garantire una opportunità di lavoro a chi già prestava la propria opera, da due anni, all’interno dello stabilimento pugliese, perché sempre in relazione a quanto affermato dalle organizzazioni sindacali l’azienda avrebbe invece reintegrato tutti i lavoratori interinali stranieri”, conclude Losacco.
“Bene il sottosegretario Delrio, con delega alla coesione e ai fondi strutturali, secondo cui, dopo un bilancio chiuso in positivo alla fine del 2014, che ha portato una accelerazione della certificazione della spesa ed evitato due miliardi di disimpegno di fondi strutturali, s'intende ora spendere i 13,5 miliardi restanti della programmazione 2007-2013, investendone 9 nel Mezzogiorno. Se questo obiettivo fosse centrato, nel Sud si riuscirebbe ad avere una spinta aggiuntiva alla crescita pari a due punti percentuali di Pil” . Lo ha dichiarato la deputata Pd Liliana Ventricelli membro della Commissione Politiche dell'Unione Europea che ha seguito i lavori che si sono occupati della programmazione 2007-2013”.
“Sicuramente il giudizio positivo esposto da Delrio sulla certificazione di questo fine anno – prosegue Ventricelli - lascia ben sperare per un 2015 in cui si possa continuare a fare bene, con un occhio puntato al Mezzogiorno. La sfida 2015 si può sintetizzare così: da molte regioni del centro-nord ci arrivano già segnali importanti che il Pil è ripartito, al Sud invece è ancora tutto fermo. Sbloccare il Pil del Sud vuol dire far crescere l'Italia. Deve essere più che mai volontà di tutti non sperperare i buoni risultati raggiunti, auspicando che fino alla conclusione del 2015 nulla vada perso, con un forte impegno per la nuova programmazione, puntando sulla agenzia nazionale di coesione che dovrà evitare ritardi e intoppi amministrativi".
“La battaglia contro il fondamentalismo islamico non si vince senza unità. È necessario avere senso dello Stato per difendere la democrazia e mettere tutto il nostro impegno per avere un Islam della pace ed isolare le frange estremiste e violente”. Lo ha detto Andrea Manciulli del Pd, vicepresidente della commissione Esteri e presidente della delegazione parlamentare presso l’assemblea parlamentare della Nato durante il dibattito sull’informativa del ministro degli Interni sull’attacco terroristico avvenuto a Parigi due giorni fa.
“Ringraziamo il ministro - ha proseguito Manciulli - per la relazione e con lui ringraziamo le donne e gli uomini delle forze dell’ordine e dei servizi che svolgono un ottimo lavoro. Le piazze spontanee di questi giorni hanno acceso luci di consapevolezza che devono avere la forza di non disperdersi anche perché la lotta al terrorismo islamico non sarà breve. Quello che abbiamo davanti non è un confronto come gli altri. La gravità della minaccia deve essere evidente sempre, anche quando vengono colpiti obiettivi in Afghanistan o in Africa. Il miraggio dello Stato islamico ha attivato un pericoloso rigurgito radicale. Se non colpiamo questo miraggio, si verrà a creare una prospettiva attrattiva pericolosa. Dobbiamo evitare di sovrapporre i ‘lupi solitari’ e foreign fighters; dei secondi sappiamo più cose, i lupi solitari invece si attivano senza che lo si sappia, come è accaduto in Canada e in Australia, e per questo sono difficili da affrontare. E per ultimo vorrei sfatare il luogo comune secondo il quale l’immigrazione è coinvolta in questo fenomeno. Se è coinvolta non lo è per le cose che vengono dette. Un terrorista non lo mettono su un barcone. Dobbiamo preoccuparci piuttosto che nelle nostre periferie sta crescendo il radicalismo ed è un problema tutto e solo nostro”.
Verini e Iori, “rinnovare appalto alle cooperative, l’esperienza è stata molto positiva”
“Rinnovare alle cooperative sociali tutt’ora operanti nelle carceri l’appalto per la gestione delle cucine: ben dieci anni di risultati positivi di questa esperienza (i dati rilevati fin qui evidenziano un calo della recidiva dal 70% al 2%) rischierebbero di essere persi, insieme alla possibilità di estendere l’iniziativa su tutto il territorio nazionale, perché la sperimentazione scadrà il 15 gennaio 2015, termine prorogato al 31 gennaio del medesimo anno”.
Lo chiede una interrogazione del Pd firmata dal capogruppo Walter Verini e dalla deputata Vanna Iori al ministro della Giustizia.
“Nel 2004 il DAP, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia, - spiegano i due deputati - ha avviato questa sperimentazione di dieci anni in dieci penitenziari italiani, affidando la gestione delle cucine degli istituti di pena a un gruppo di cooperative (Ecosol a Torino, Divieto di sosta a Ivrea, Campo dei miracoli a Trani, L’Arcolaio a Siracusa, La Città Solidale a Ragusa; Men at Wotk e Syntax Error a Rebibbia, ABC a Bollate, Pid a Rieti, Giotto a Padova) attraverso le quali i detenuti hanno avuto modo di formarsi professionalmente e lavorare all’interno del carcere, trasformando i cosiddetti lavori domestici svolti a turno negli istituti penitenziari, poco qualificanti e privi di un effetto formativo, professionalizzante ed educativo, in lavori veri e propri, con regolari stipendi allineati ai contratti collettivi nazionali di lavoro. Questa esperienza, che dal 2009 è sovvenzionata non più dal DAP ma dalla Cassa delle Ammende, quale ente del Ministero della Giustizia che finanzia i programmi di reinserimento in favore di detenuti, ha determinato, sin da subito, innegabili e certificati vantaggi - il successo del progetto è stato tale che nelle medesime carceri, accanto alle mense, sono nati altri reparti di produzione: panettoni a Padova, taralli a Trani e dolci tipici a Siracusa e Ragusa. La fine di questa esperienza sarebbe controproducente per la qualità del servizio e per la riabilitazione dei detenuti, per la sicurezza sociale e, infine, per le casse dello Stato in quanto la gestione delle cucine da parte delle cooperative e tramite il lavoro dei dipendenti ha un costo inferiore rispetto ad altre forme di servizio mensa. Per questo – concludono Verini e Iori - non abbiamo dubbi nel chiedere di confermare ed allargare il più possibile questa iniziativa”.
“Bene Cantone che chiede un nuovo codice degli appalti che impedisca il ricorso a deroghe o preveda un regolamento a monte”. Lo dichiara il deputato del Pd, Alberto Losacco, primo firmatario di una proposta di legge sulle modifiche al Codice degli Appalti ed, in particolare, l’eliminazione del criterio del prezzo più basso nell’aggiudicazione degli appalti pubblici.
“Il Codice attualmente vigente – prosegue Losacco - prevede come criterio per l’aggiudicazione di appalti alle PA il metodo dell’offerta più bassa, metodo che ha portato a sperequazioni che hanno danneggiato soprattutto i lavoratori delle imprese aggiudicatarie dell’appalto. Troppe volte le imprese al fine di assicurarsi un appalto hanno adottato delle tecniche da vero e proprio dumping sociale, comprimendo i salari e riducendo i diritti. Peraltro – aggiunge il deputato – l’adozione di tale criterio ha rischiato di mortificare le professionalità esistenti e di ridurre ad una mera questione di “prezzo” la realizzazione di opere pubbliche centrali per il sistema del Paese”.
“Per questo ho presentato una proposta di legge, sintesi delle riflessioni fra mondo delle imprese e PA, che prevede unico criterio possibile di aggiudicazione degli appalti quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, conclude Losacco.
“Finalmente la dirigenza Rai, che non ha saputo rispondere con l’adeguato tempismo e con una programmazione efficace all’eccezionalità di quanto accaduto a Parigi, pone rimedio programmando per questa sera su Rai Tre una puntata speciale di Agorà. Meglio tardi che mai.”
- Così Vinicio Peluffo, capogruppo del Pd in Commissione Vigilanza Rai, ha commentato la notizia del cambio di programma su Rai Tre -
“Sono certo che le giornaliste e i giornalisti sapranno dare prova di professionalità, come hanno già fatto in queste ore, mettendo a disposizione dei cittadini un’offerta informativa di qualità. Spiace solamente – conclude Peluffo – che, per portare l’approfondimento in prima serata, e far rispettare la funzione di servizio pubblico della Rai, si debba sollevare la questione in Commissione di Vigilanza”.
“Non si tratta di stabilire se l’art. 19 bis del decreto attuativo della delega fiscale riguardi Berlusconi o ne agevola la posizione sua e di chiunque altro.” Lo afferma il parlamentare del Pd Franco Ribaudo, componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
“L’art. 8 (del dlgs 23) della delega – spiega Ribaudo - approvata dal Parlamento nel marzo scorso, non ha mai inteso cancellare la frode fiscale come reato penale, né tantomeno modificare soglie di franchigia. E’ surreale immaginare una soglia del 3%, un limite entro il quale è possibile rubare dei soldi allo Stato”.
“Uno Stato di diritto – continua il parlamentare democratico - non può tollerare nessuna autorizzazione a delinquere, evadere il fisco equivale a rubare. La delega prevede altre norme che riguardano: errori, omissioni in buona fede od anche dichiarazione infedele, peraltro già normati dallo stesso decreto, e per i quali è previsto un trattamento diverso”.
“Ciò per rispondere meglio a un principio sancito dalla stessa delega della cosiddetta compliance fiscale per rendere più agevole il rapporto cittadino fisco”, conclude Franco Ribaudo.
“Il rapporto nazionale 'Pesticidi nelle acque' dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), ci mette in allarme ed è la testimonianza che istituzioni nazionali e locali hanno fatto troppo poco su questo fronte”. Lo ha dichiaro il deputato Pd Enrico Borghi, capogruppo commissione Ambiente, commentando i dati Ispra, forniti da regioni e agenzie regionali, che registrano nelle acque italiane un cocktail di ben 175 sostanze dagli effetti sconosciuti e presenza pesticidi da Nord a Sud.
“E’ necessario che governo e Parlamento, e in particolare la commissione Ambiente – prosegue Borghi - si soffermino su questa situazione inaccettabile per un paese civile. Quello dell’acqua inquinata è un problema che ci affligge da troppo tempo e la presenza di pesticidi che vanno ad intaccare le nostre falde acquifere è un problema serio che mina la salute di tutti noi”.
“L’uso del logo Expo è fuori luogo”. Così Giovanna Martelli, deputata Pd e consigliera del Presidente del Consiglio dei ministri per le Pari opportunità sul convegno in programma il prossimo 17 gennaio a Milano dal titolo “Difendere la famiglia per difendere la comunità”.
“Il tema dell’Expo 2015 - spiega Martelli - è quello di nutrire il pianeta, energia per la vita: il suo fine è quello di trovare nuove alleanze e nuove energie che uniscano i popoli in un’importante sfida comune. Questa forza si può sviluppare solo attraverso un attento percorso che rispetti i diritti di ciascuno, che riconosca pari opportunità e valorizzi le diversità, facendone una risorsa preziosa”.
“Per questo motivo l’uso del logo in tale convegno non solo è puramente strumentale ma inficia anche la finalità principale dell’Expo”, conclude Giovanna Martelli.
“Bene il Governo sull’istituzione di una ‘cabina di regia’ per la pasta, uno dei nostri prodotti più eccellenti del made Italy”. E’ il commento del deputato Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura, al decreto ministeriale firmato dai ministri Guidi, Sviluppo Economico, e Martina, Agricoltura “che - sottolinea – segna l’avvio di una strategia concreta per il rilancio del prodotto pasta con un occhio attento anche ai mercati esteri”.
“Il decreto che istituisce un tavolo di lavoro tra i soggetti interessati, dalle istituzioni ai rappresentanti degli agricoltori e imprenditori, una misura che si è potuta realizzare anche grazie al sostegno del Mise e del Mipaaf, è il frutto dell’attenzione che sempre più necessita questo settore così fondamentale per la nostra economia che presenta ancora nodi da sciogliere e aspetti da affrontare e il Parlamento con la commissione Agricoltura farà la sua parte”.