“Il 27 gennaio è un giorno fondamentale perché l’Europa ha deciso di ricordare lo sterminio industrialmente pianificato di milioni di ebrei, rom e sinti, comunisti, disabili mentali e fisici, omosessuali. Un giornata istituzionalizzata che dovrebbe servire come analisi e monito.
Tuttavia, quello che è successo in questi mesi ci dice che il pericolo non è passato. Che ogni giorno, e non solo il 27 gennaio, dovrebbe essere usato per anteporre la conoscenza alla confusione e alla semplificazione. Giusto qualche giorno fa, a Torino, un ragazzino è stato aggredito da coetanei perché ebreo. Ogni settimana contiamo centinaia di persone morte nel Mediterrano nel tentativo di una vita più dignitosa, per tacere di quello che sappiamo, ma preferiamo ignorare, dei lager libici. Ma quello che più mi preoccupa è che fin dall’inizio della pandemia abbiamo assistito ovunque al diffondersi di inquietanti analogie tra la Shoah e l’emergenza sanitaria. I manifestanti no-vax che sfilano con la stella gialla o vestiti da deportati, gli pseudo intellettuali che azzardano paragoni su presunte perdite di libertà individuali, i negazionisti del virus che si sentono partigiani, ci devono mettere in allarme sul livello di conoscenza complessiva dei fondamentali della storia e del civismo. Stiamo assistendo a una involuzione del pensiero che non può essere derubricata a boutade ma che deve essere analizzata e combattuta. Per questo occorre togliere da questo giorno ogni granello di retorica e renderlo dinamico, per tutto il resto dell’anno. Vanno messi in discussione i processi per riflettere sui compiti di una società aperta. Va alimentata ogni giorno una memoria condivisa che è alla base di ogni democrazia compiuta”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, membro della Commissione Cultura della Camera.
In occasione del Giorno della Memoria, una delegazione dei Gruppi di Camera e Senato del Partito democratico si recherà oggi alle 16.00 alla lapide del Portico di Ottavia, che ricorda la deportazione degli ebrei di Roma del 16 ottobre del 1943.
"Oggi ricordiamo l'indicibile, la persecuzione e lo sterminio programmato di milioni di persone. Diciamo 'mai più' all'orrore elaborato da un'ideologia che divenne Stato, lacerò e distrusse comunità e famiglie. Ricordare è un dovere di umanità: significa impegnarsi ogni giorno contro il risorgere di odio razziale, antisemitismo, spirito di sopraffazione. Noi lotteremo sempre affinché l'intolleranza di qualsiasi genere non metta radici nelle nostre comunità, neppure sotto le mentite spoglie di movimenti estremisti, dell'odioso negazionismo o di quanti oggi fanno paragoni indegni tra le vittime della Shoah e chi si oppone alle leggi che proteggono la salute di tutti i cittadini".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Dichiarazione di Debora Serracchiani, capogruppo Pd e Gian Mario Fragomeli capogruppo Pd Commissione Finanze
I 905 milioni di euro per il periodo 2022-2026 per la rigenerazione urbana nell’ambito del Pnrr è un significativo risultato raggiunto grazie al lavoro del Pd che si è fatto carico della richiesta dei comuni del Nord, in gran parte esclusi dal finanziamento. Il Pd ha presentato numerosi emendamenti al decreto milleproroghe dove, con ogni probabilità, saranno assegnate le risorse aggiuntive. Soldi che andranno a finanziare progetti di riqualificazione urbana per combattere il degrado e rendere più vivibili le nostre periferie.
"Complimenti a Roberto Gualtieri, indicato da FEPS ‘personalità progressista dell’anno’ nel giorno in cui Roma Capitale approva il bilancio. Avanti al suo fianco, per sconfiggere il virus e la crisi e continuare a costruire la rinascita della Capitale. Per Roma e tutti noi".
Così in un tweet Andrea Casu, deputato e segretario PD Roma.
“Buone notizie per L’Aquila. Il governo assegna altri 905 milioni per il periodo 2022-2026, per rafforzare gli investimenti in programmi di rigenerazione urbana, tesi a contrastare le realtà di emarginazione e degrado sociale. Il governo ha favorevolmente accolto le sollecitazioni fatte in commissione e in Aula che provenivano anche dalle associazioni degli enti locali. Sono soddisfatta perché vengono recuperati i progetti esclusi, e quelli presentati dal Comune dell’Aquila che non erano rientrati tra quelli finanziati. Stiamo lavorando ogni giorno per portare un forte sviluppo ai territori ed alle economie locali bisognose di nuove opportunità. L’aumento delle risorse consente lo scorrimento delle graduatorie, così la gran parte dei progetti già dichiarati ammissibili avrà una risposta concreta”. Lo dichiara la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, della presidenza del Grupo dem alla Camera.
“L’Aquila – conclude Pezzopane - ha rischiato gravemente di perdere l’opportunità di guardare a progetti di rigenerazione urbana, non solo attesi dalla città ma addirittura promossi dalla società civile, come quello dello stadio di Acquasanta. Sulla Sercom la Giunta comunale dovrebbe dire come far dialogare quel progetto con i restanti progetti della ricostruzione urbana e con il sistema urbanistico territoriale, in un’area, quella di Sassa, dove sono state fatte varie ipotesi tutte scollegate una dall’altra. La rigenerazione urbana è uno strumento innovativo che guarda alla riqualificazione e alla rifunzionalizzazione, ma all’interno di un progetto di città che bisogna avere nell’insieme. Bene ha fatto il governo ad ascoltare tutti noi che coralmente hanno inteso assicurare la piena sostenibilità della graduatoria; il vero vulnus era rappresentato dal Nord Italia. Grazie alle pressioni anche di Anci nazionale si è arrivati al risultato del quale L’Aquila, unico capoluogo escluso in Abruzzo, ora potrà beneficiare.”
"Sul Superbonus 110 non si possono cambiare le norme ogni 15 giorni, peggiorandole in modo rilevante come in questo caso. Il governo ha modificato ancora il meccanismo dei crediti d'imposta, con il rischio di complicare le procedure e bloccare tutto il comparto edilizio. Il testo approvato dal governo prevede che il credito di imposta, anche per i bonus edilizi, sia cedibile una sola volta, e i contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli. Comprendiamo la necessità di prevenire le truffe, tuttavia, non si può intervenire in questo modo, su uno degli aspetti più determinanti della norma”. Lo dichiara la deputata dem Stefania Pezzopane, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera.
“Il mio impegno – conclude Pezzopane - sarà tutto proteso a cambiare la norma in Parlamento. Se ci sono stati abusi, sono la prima a volerli evitare e contrastare duramente, ma questo attiene alla necessaria attuazione del decreto Antifrodi, che a mio giudizio, se applicato, è sufficiente allo scopo. Viceversa, se si modifica la norma come ha fatto il governo, si rischia di compromettere il funzionamento di bonus fiscali come il Superbonus 110 per cento, strumento fondamentale per la ripresa economica del nostro Paese. Auspico che il governo voglia impegnarsi ad aiutarci a migliorare questa norma, non a peggiorarla”.
Anche oggi bianca, potrei dire come la neve che poi si scioglie al sole. È che non vedo ancora il sole, in troppi continuano ad alzare la nebbia. Enrico Letta cerca di diradarla. La limpidezza aiuta la scelta più autorevole e unitaria nelle condizioni date. È un Parlamento di minoranze, nessuno può avanzare un diritto di una prelazione. Semmai tutti dovrebbero tendere a una o un Presidente credibile nella difesa dei diritti umani, del dialogo globale e di un'Europa in trasformazione”.
Lo scrive Barbara Pollastrini, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, sul suo profilo Facebook intitolando il post Quirinalina 2, come un taccuino dei giorni dell'elezione del Presidente della Repubblica.
“Onestamente abbiamo dichiarato un campo, i 5stelle e Leu, e considerato Italia Viva: il tutto dovrebbe equivalere a circa 460 grandi elettori. Con questo campo abbiamo proposto con convinzione all'altro schieramento di cercare insieme quanto di meglio, di condiviso, si possa offrire per il Colle”.
“Leggo che il centrodestra lancia nomi inadeguati e ne fa trapelare altri divisivi scommettendo sul regalo che può arrivare loro dalla frammentazione e dai cambi di casacca di questo Parlamento. Altrove si sente banalizzare la richiesta del PD di attenersi a nomi riconoscibili trasversalmente per grande competenza e prestigio. Sostegno a Enrico, a Debora e Simona, la strada è stretta, siamo qui per dare una mano, per nulla rassegnati anzi, pensose, pensosi e con la creatività che serve”.
“L’internalizazzione dei dipendenti del Call Center Inps non può più attendere oltre. Attendevamo entro il 31 dicembre scorso risposte che, malgrado le nostre continue sollecitazioni, non sono arrivate. Nel frattempo più di 3000 lavoratori patiscono il paradosso di un ente pubblico che non applica la ‘clausola sociale’, disattendendo una legge dello Stato. Questo non lo possiamo più permettere. Bene hanno fatto le colleghe Pezzopane e Mura a chiedere che il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sia nuovamente audito dal Parlamento. Ci aspettiamo da lui risposte chiare e soprattutto una rapida risoluzione della questione che si trascina da troppo tempo, lasciando 3000 famiglie nell’incertezza assoluta”.
Lo dichiara il deputato dem Marco Lacarra, segretario del Pd Puglia.
Dichiarazione di Rosa Maria Di Giorgi, deputata Pd
Una frase che non avremmo mai voluto sentire, a poche ore dalla Giornata della Memoria che ricorda lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei nei campi nazisti.
Quella pronunciata a Venturina nei confronti di un ragazzo appena dodicenne, ‘reo’ di essere ‘ebreo’ preoccupa per due motivi.
Il primo è che accade nella Toscana, terra di accoglienza e di civiltà, dove, grazie all’impegno delle associazioni e delle istituzioni, la memoria viene curata e preservata con tantissime iniziative, in particolare a scuola, non solo nella giornata del 27.
E poi perché a rendersi protagonista del gesto sono due giovanissime, segno che questo linguaggio viene usato e tollerato in molti luoghi. E’ ora di dire certamente basta!
Non vogliamo criminalizzare le ragazzine che, con tutta probabilità, non sono nemmeno consapevoli della gravità del loro gesto. Vittime anch'esse, forse, come la persona che hanno offeso violentemente e vigliaccamente.
Serve un lavoro sempre più approfondito sugli adulti, sulle famiglie, perché solo con la cultura della memoria e del rispetto queste situazioni non si verificheranno più.
“È importante tenere aperto il dialogo e il confronto tra le forze politiche, per individuare insieme una figura di garanzia e per assicurare al tempo stesso stabilità al Paese. In questo contesto, l’invito rivolto al centrodestra è quello di ragionare su un profilo autorevole, di unità e coesione nazionale. Requisito fondamentale per noi è che questa personalità abbia una chiara ispirazione europeista e atlantista, considerato quanto sta accadendo ai confini dell'Europa tra Russia e Ucraina”. Lo ha detto ai cronisti Piero de Luca, Vicepresidente del Gruppo alla Camera del Partito Democratico mentre si apprestava a entrare a Montecitorio
“Ho chiesto alla presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura, di riportare all’attenzione della commissione da lei presieduta la vertenza per l’internalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center che operano per i servizi Inps. Mi ha dato immediatamente la disponibilità. In particolare ho chiesto una nuova audizione del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e delle organizzazioni sindacali perché i mesi passano e anche l’anno di proroga della commessa agli attuali gestori rischia di trascorrere come il precedente anno, ovvero, senza che nulla accada”. Lo afferma la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd della Camera, da sempre impegnata nella battaglia per l’internalizzazione di oltre 3000 lavoratori e lavoratrici dei call center.
“Infatti – sottolinea l’esponente dem – l’internalizzazione era prevista entro il 2021, ma il tempo è purtroppo trascorso senza risultati apprezzabili. Inoltre, va ricordato che nel codice degli appalti feci approvare, su forte impulso delle organizzazioni sindacali, l’emendamento per la clausola sociale nei passaggi di committente. La richiesta che abbiamo fatto sempre, e che torno a ribadire, è che tutte le lavoratrici e i lavoratori devono essere garantiti con la clausola sociale nel passaggio nella società in-house che la legge ha previsto come soggetto idoneo alla stabilizzazione. In occasione della visita a L’Aquila del ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, le organizzazioni sindacali chiesero spiegazioni al ministro e ribadirono la necessità di applicare la clausola sociale, condivisa dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Il ministro Brunetta in quella occasione disse di ‘pensare di aver dato loro una buona notizia. È in corso di soluzione la vertenza mirante a stabilizzare i lavoratori. Mi sono impegnato personalmente a seguire in legge di bilancio’”.
“Era il 19 novembre – conclude Pezzopane - in legge di bilancio, l’Inps ha indirizzato l’approvazione di un emendamento che indica una possibile priorità in una selezione pubblica, ma non ridefinisce la procedura di clausola sociale che invece è quella più ovvia e conseguente alle norme già approvate. E questo mi preoccupa molto, perché se questa è stata la volontà del ministro Brunetta, ovvero di mitigare l’applicazione della clausola sociale con una selezione, si rischia di non portare a casa il risultato voluto e sancito da una precisa norma della legge di bilancio del 2020, approvata con il governo Conte bis. Ora ci vuole massima chiarezza: cosa intende fare l’Inps alla luce dell’emendamento? Che procedure sta predisponendo? Che tempi si dà? È quindi necessaria una audizione urgente per sbloccare e chiarire questa situazione. Vanno internalizzati tutti i lavoratori che lavorano per la commessa Inps. Senza se e senza ma“
“Meditate che questo continua ad accadere. Meditate che perché sei ebreo, o magari omosessuale o magari nero o magari Rom, puoi essere insultato, aggredito, sputato. L’antisemitismo ha una storia millenaria purtroppo, noi ebrei abbiamo le antenne pronte per cogliere ogni segnale di peggioramento della situazione e questo è uno di quei momenti. Il mio abbraccio fraterno a questo ragazzo di 12 aggredito, lo cercherò per incontrarlo. A molti di noi da ragazzi sono capitate cose analoghe. Alla comunità di Campiglia Marittima e al Sindaco Alberta Ticciati la richiesta di interloquire con le ragazzine protagoniste dell’aggressione, anche con loro bisogna parlare e spiegare e capire perché siano arrivate a questo”.
Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un post su Facebook
“Di fronte alle schede bianche, guardiamo comunque il bicchiere mezzo pieno: il dialogo dei partiti di maggioranza è ripreso, dopo lo sblocco di sabato con il ritiro di Berlusconi. In questo quadro, per noi la figura di Draghi è preziosissima per il Paese e c’è il rischio che tentativi confusi non portino a nomi di livello adeguato e minino anche la stabilità del governo. Chi mette in discussione un nome di altissimo profilo come quello di Draghi in questo momento si assume una pesante responsabilità. Siamo al lavoro per comporre tutti i tasselli di un mosaico molto complesso, che tiene conto dell’elezione del Presidente della Repubblica e della stabilità dell’azione di governo, che va definito in brevissimo tempo anche perché i venti di guerra che purtroppo soffiano da Est non possono cogliere impreparato un Paese come l’Italia che ha un ruolo importante in questo teatro come conferma la telefonata di Biden a Draghi sulla crisi russo-ucraina”.
Lo ha dichiarato stamattina ai microfoni di “Radio Anch’io” il deputato democratico e membro della segreteria Enrico Borghi, intervistato da Giorgio Zanchini.
“Si dice che il bianco sia formato dalla somma di tutti i colori, il più luminoso ma senza tinta. E se pensiamo ai simboli è così. Bianca è la colomba di Picasso. Bianco è l'abito delle solennità nella chiesa. Bianco è ancora il tono favorito dalle spose. Qualcuno può dirmi che bianca nei vecchi film era la bandiera della resa. Ma bianca è la bandiera della pace. Oggi attorno alle 18 al mio turno andrò a votare e lascerò la scheda bianca. Sarà il bianco di chi ha principi ma offre il ponte per un dialogo”.
Lo scrive Barbara Pollastrini, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, sul suo profilo Facebook intitolando il post Quirinalina1, come un taccuino dei giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica.
“Non è certo un matrimonio – prosegue l’esponente dem - perché poi, alle prossime elezioni, la scelta sarà o di là o di qui e immagino la nostra contro la destra e dalla parte dell'alternativa democratica, della dignità, del lavoro, del contrasto alle diseguaglianze”.
“Questa volta siamo circa il 15% del corpo elettorale. Eppure ogni percentuale conta come la usi, con quale ambizione anche morale. Ieri lo diceva e ho molto condiviso l'approccio di Letta all'assemblea dei grandi elettori. I passi devono muoversi nello spirito del tempo di un paese scosso da due anni di pandemia dove più che la forza (le forzature siano politicistiche, furbesche o mediatiche) conta la forza dell'esempio”.