“Sono iniziate oggi con gli interventi di Roberto Della Rocca, Presidente dell’Associazione italiana vittime del terrorismo (AIVITER) e di Paolo Bolognesi, Presidente dell’Unione vittime stragi, le audizioni in I commissione Affari Costituzionali sulla proposta di legge in materia di benefìci in favore delle vittime del terrorismo di cui sono primo firmatario.
E’ stata l’occasione per chiarire le ragioni che hanno portato alla stesura della proposta: negli anni una serie di interventi legislativi ha creato una babele normativa che nel tentativo di aiutare tutti, di comprendere tutti i soggetti coinvolti, ha finito per complicare le procedure ed escludere chi pure avrebbe diritti.
Le associazioni hanno evidenziato la necessità di chiarezza e semplificazione. Troppe disparità e asimmetrie hanno causato spesso disagi che si sono aggiunti ai molti già diffusi tra i parenti delle vittime. Della Rocca e Bolognesi hanno chiesto di prevedere, in eguale misura per ciascuna categoria di aventi diritto, alcuni benefìci economici risarcitori e previdenziali, uniformando la platea e semplificando nel contempo le procedure per la loro concessione.
All’incontro di oggi ne seguiranno altri in cui la commissione acquisirà pareri e suggerimenti con l’obiettivo di arrivare al più presto a un testo definitivo che possa accogliere le preoccupazioni di tanti che hanno sofferto sulla propria pelle o quella di una persona cara. Anche così si onora la memoria e si superano pagine buie della nostra storia.
Mi auguro che l’adesione di tutti i gruppi parlamentari possa facilitare l’iter e la positiva e rapida conclusione del provvedimento”.
Lo ha dichiarato Andrea De Maria, parlamentare del Partito Democratico, Segretario d’Aula della Camera dei Deputati.
“Salvini e Meloni cercano di sfruttare l’allarme infondato che loro stessi si affannano a procurare. Nessun aumento della tassazione sulla casa è all’orizzonte. Privi di argomenti concreti, i due leader ne inventano inesistenti e continuano a ripeterli nella speranza che alla lunga qualcuno creda alle loro bugie. La casa di residenza, fra l’altro, non è tassata per quasi tutti gli italiani e, quindi, una riforma del catasto non potrebbe certo aumentare una tassa che non c’è”.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Finanze alla Camera, Gian Mario Fragomeli.
Da parte di Salvini ancora una volta un comportamento strumentale e soprattutto irresponsabile perché mette a rischio il Pnrr e quindi le risorse per gli italiani. Il leader della Lega continua a scaricare sul governo le difficoltà, certificate dal voto delle amministrative, che sta attraversando nel suo partito e all’interno del centrodestra, sostenendo argomentazioni infondate e false. La delega della riforma fiscale votata ieri non aumenta le tasse e le rassicurazioni di Draghi e Franco in tal senso sono state chiare e definitive. Altrettanto chiaro è che l’Italia ha bisogno di una seria riforma fiscale, necessaria per razionalizzare la materia, ma soprattutto decisiva per l'attuazione del Pnrr e l'erogazione delle risorse europee. La riforma fiscale quindi serve per avere più fondi, non per mettere le mani nelle tasche degli italiani. Positiva quindi la determinazione del Governo ad andare avanti. Non possiamo permetterci in nessun modo di indebolire o frenare l’azione dell'Esecutivo e l'agenda Draghi, perché significherebbe mettere a rischio la ripartenza del nostro Paese.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd.
"La delega sulla riforma del fisco è tra le più importanti del Pnrr. E’ una riforma che serve al Paese, particolarmente attesa dal mondo economico, si occupa di Irap, Irpef, fiscalità verde, catasto. Salvini deve spiegare perché i suoi ministri hanno disertato la riunione del Consiglio dei ministri e perché è contrario ad un provvedimento che non aumenta le tasse e che, tra l’altro, avrà un attento esame del Parlamento. Siamo molto preoccupati per questo atteggiamento irresponsabile di Salvini e della Lega, che rischia di indebolire il governo e di rallentare il percorso di ripresa e di riforme dell’Italia".
Così Debora Serracchiani capogruppo Pd alla Camera e Simona Malpezzi capogruppo Pd al Senato.
“Per prima cosa voglio ringraziare tutti i colleghi dei gruppi di maggioranza che hanno lavorato incessantemente per trovare una soluzione unitaria. Questa mozione contiene impegni estremamente importanti. Per prima cosa non è accettabile che venga convertito il decreto legge n.121 che fa riferimento alla decisione della Commissione europea su Alitalia-Ita prima che questa decisione sia conosciuta dal Parlamento. Il secondo impegno che chiediamo al governo è sulla tutela dei circa settemila lavoratori di Alitalia che non transiteranno in Ita, chiediamo strumenti di sostegno al reddito e percorsi per salvaguardarne competenze e professionalità. Su questo, ringraziamo il ministro Orlando per l'impegno che sta mettendo per trovare una soluzione per questi lavoratori”.
Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto della mozione su Alitalia-Ita.
“Chiediamo – prosegue l'esponente dem - che venga aperto il tavolo nazionale per il trasporto aereo, perché purtroppo ci sono anche altre crisi aziendali oltre a quella di Alitalia. Quarto impegno, chiediamo che Ita partecipi ai bandi che farà l'amministrazione straordinaria per la cessione delle attività della manutenzione. Ma soprattutto chiediamo che Ita apra una trattativa con le organizzazioni sindacali. Serve una sana concertazione, attraverso gli strumenti della contrattazione collettiva. Del resto il Presidente Draghi non più di due settimane fa all'Assemblea di Confindustria ha detto che occorre preservare buone relazioni industriali perché assicurino equità, pace sociale e produzione. Esattamente il contrario di quello che succede in Ita da due mesi a questa parte. Lo scontro operato da Ita sta, invece, producendo effetti nefasti, le assunzioni non si stanno facendo e difficilmente il 15 ottobre Ita sarà in grado di far volare gli aerei su cui si è impegnata nel piano industriale”.
“Il governo – conclude Gariglio - deve svegliarsi dal torpore e far applicare la norma che prevede l'applicazione delle condizioni minime del contratto nazionale del lavoro in ambito aeroportuale, e far sì che le assunzioni in Ita vengano fatte nel rispetto delle leggi europee e nazionali. Dovrebbe essere ovvio ma a quanto pare tanto ovvio non è”.
“Uno dei premi più famosi al mondo, una delle discipline scientifiche più prestigiose. Un grande riconoscimento ad uno scienziato italiano con la speranza che questo premio porti con se’ anche una maggiore consapevolezza di quanto la ricerca sia vitale per questo Paese”.
Lo scrive su facebook Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio.
“Una bellissima notizia quella del prof. Giorgio Parisi premio Nobel per la Fisica. Una grande vittoria per la Ricerca, la Cultura e l’Italia tutta. Una carriera prestigiosa, un esempio per i giovani, Parisi rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo. Siamo orgogliosi che abbia ricevuto il Nobel e gli auguriamo che possa continuare nel suo lavoro di scienziato e ricercatore. Abbiamo bisogno di grandi scienziati. Il mondo tutto ne ha bisogno, oggi più che mai. Alta competenza e genialità per affrontare il futuro e dare speranza alle generazioni che verranno”.
Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Scienza e Cultura di Montecitorio, a nome del gruppo del Pd in commissione.
"Quella di ieri è stata una giornata davvero molto importante. La giornata di una vittoria netta e chiara del Partito Democratico e del Centrosinistra nelle elezioni amministrative. Una vittoria che aumenta la nostra responsabilità verso il Paese che, seppur in un contesto di elezioni comunali, ci ha dato questa grande fiducia. Una vittoria che conferma il valore di una linea politica che ha rotto l'isolamento del PD e che ci consente di guardare con una fiducia nuova alle prossime elezioni politiche. Sono particolarmente contento perché da Bologna, la mia città, abbiamo dato un contributo determinate a questo straordinario risultato. Ora c'è ancora tanto da fare sulla strada che abbiamo imboccato, verso le elezioni politiche del 2023".
Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.
“Dalle urne delle amministrative escono dei verdetti chiari: il centrosinistra vince nettamente a Bologna, Milano e Napoli e si presenta fortemente competitivo in vista dei ballottaggi di Roma e Torino. Il tutto, unito alla vittoria, dalle proporzioni non scontate, di Enrico Letta nel collegio uninominale di Siena, rappresenta un chiaro riconoscimento alla nostra responsabilità e alla capacita' di governo che il Pd ha dimostrato in una fase delicatissima del Paese e della vita dei cittadini. E' un voto dunque che da' forza al PD, sui territori e in Parlamento.
Il risultato elettorale conferma altresì che costruire un campo di centrosinistra ampio paga. A patto che tutti stiano dentro condividendone la responsabilità. Da questo punto di vista, un tema da analizzare con attenzione nelle prossime settimane sarà ad esempio quello del rapporto col Movimento 5 stelle che vive una fase di grande travaglio, come i risultati elettorali non entusiasmanti dimostrano. Probabilmente lo scontro tra la linea Conte e quella Di Battista non giova né al progetto politico né all’alleanza nel suo complesso. Ed è importante che si chiarisca una volta per tutte dove il partito che detiene ancora la maggioranza relativa in Parlamento voglia collocarsi in futuro.
Infine la questione dell’astensionismo. Il fatto che mediamente un elettore su due abbia preferito non andare a votare per il proprio sindaco o il proprio presidente di regione rappresenta un campanello d’allarme di enormi dimensioni. La politica vive di partecipazione, senza la quale diventa un esercizio sterile. E’ per questo che dobbiamo interrogarci su come riavvicinare i cittadini, convincendoli che l’esercizio della democrazia è un fatto da vivere collettivamente. Pena il suo svuotamento sostanziale. Un pericolo dal quale dovrebbe essere interesse di tutti rifuggire”. Lo dichiara la deputata Pd, Rosa Maria Di Giorgi.
“Siamo di fronte ad un voto carico di significati. Sono davvero felice e soddisfatta. Il centrosinistra ottiene la vittoria al primo turno a Bologna, Milano e Napoli. Ci sono ottime possibilità di vittoria ai ballottaggi di Roma e Torino, oltre al successo importante di Enrico Letta nel collegio uninominale di Siena e agli ottimi risultati dei candidati del Partito Democratico ovunque in Italia. In Abruzzo andiamo al ballottaggio a Vasto, Francavilla e Sulmona in prima posizione e a Lanciano con grandi possibilità di espansione e vittoria. E’ la vittoria di un Partito Democratico affidabile e serio, premiato e considerato per la responsabilità e la capacità di governo dimostrata in questo momento complicato e difficile della nostra storia nazionale”. Lo afferma la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo dem alla Camera.
“Gli elettori – sottolinea l’esponente Pd - hanno punito i populisti, i sovranisti e i fomentatori di odio. E' un voto che da' forza al Partito Democratico, sui territori e in Parlamento. Un Partito Democratico che è garanzia di realizzazione dell'Agenda Draghi e che da oggi è il perno di un centrosinistra largo e riformista su cui costruire una proposta forte per il governo del Paese nel 2023 e per le Amministrative a L’Aquila nel 2022”.
“In Abruzzo – conclude Pezzopane - sono andate molto bene le nostre candidate e i nostri candidati, e il Partito Democratico è il primo partito. Il centrodestra di Marsilio arranca, nonostante la ossessiva gestione del potere. Vincono in molti piccoli Comuni sindache e sindaci con liste sostenute dal Pd e dal centrosinistra. Nei Comuni abruzzesi con oltre 15mila abitanti, sono stati straordinari i risultati di Russo a Francavilla e Menna a Vasto. Con Leo Marongiu a Lanciano si può combattere bene per continuare a ben governare Lanciano. A Sulmona il Pd ha fatto un ottimo lavoro diventando il primo partito dentro una coalizione allargata oltre il centrosinistra con i Cinque Stelle e un candidato sindaco, Gianfranco Di Piero, che ha saputo invertire i pronostici. A Roseto purtroppo il centrosinistra ha pagato le divisioni e rivolgo un abbraccio a Sabatino Di Girolamo. In queste due settimane continueremo il nostro lavoro a sostegno dei candidati e candidate del centrosinistra nelle città abruzzesi al ballottaggio. Con un Partito Democratico più forte, che a testa alta, con il centrosinistra e le liste civiche collegate, lavorerà per vincere. Auguri e buon lavoro ai sindaci ed alle sindache già elette“.
“ll prezzo del gas per autotrazione, ad agosto in confronto al medesimo periodo dell’anno scorso, è più che triplicato;
secondo rilevazioni di mercato, i prezzi medi del gas metano nello scorso agosto, pur triplicati rispetto al 2020, si assestavano ancora attorno ai 44 euro per MWh: ad oggi però tali valori sono già oltre i 70 euro per MWh;
questa escalation dei prezzi della materia prima gas sta mettendo in difficoltà un settore di eccellenza che presenta enormi opportunità di decarbonizzazione per l’Italia e per l’Europa”. Lo dichiara Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, che ha presentato una interrogazione al ministro della Transizione ecologica insieme ai colleghi Bonomo, Gavino Manca, Soverini, Zardini, De Maria, Morani, Verini, Frailis.
“Come per il caro bollette anche in questo settore si può e si deve immaginare una misura emergenziale per limitare l'impatto sugli utenti finali, che hanno scelto questa motorizzazione per motivi ecologici. Il governo intervenga subito per tutelare questo settore e anche tutte quelle famiglie che con un budget familiare basso hanno fatto questa scelta anche in base ai costi molto ridotti”, conclude Benamati.
“Il centrosinistra ha vinto le elezioni amministrative. Si può dire. A Roma c’è il ballottaggio ma si può vincere, con buone speranze. Bisognerà certamente lavorare per questo. Il successo ha tre componenti: un posizionamento intelligente, buoni candidati, programmi credibili. Ma sopratutto esso sembra basarsi sulla mancanza di prospettiva delle forze populiste e sovraniste, variamente intese, tradite da una nuova fase che pone al centro la costruzione di un Europa sostenibile”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut
“Le riserve del populismo e del sovranismo sono rimaste a casa - continua - determinando la sua sconfitta, palesata dalle dichiarazioni cerchiobottiste e politichesi dei leader della destra. Sono in gran parte masse delle periferie urbane e con questo tema bisognerà, per il centrosinistra, fare i conti: dialogare e rendere partecipi queste masse e non cullarsi del consenso solo dei ceti consapevoli”.
“Il Movimento Cinque Stelle - conclude Morassut - appare il centro di questo moto incerto e ha davanti il tema di una totale ridefinizione strategica. Questi mi paiono i nodi e gli impegni del centrosinistra che governerà le città sostenendo al contempo il Governo Draghi nei prossimi mesi”.
“E’ stata la vittoria dell’unità, che non si raggiunge con le declamazioni e i buoni sentimenti, ma con la costruzione di un progetto politico. Il segretario Letta ha saputo farlo, e su questo si è costruita l’unità del Pd, del centrosinistra ma anche del paese, perché mentre altri giocavano ad essere di lotta e di governo noi abbiamo coerentemente interpretato l’azione del governo Draghi. Queste elezioni dimostrano che la destra si può sconfiggere, e che il suo modello retorico -importato da quello di Reagan- si può battere. La destra in questi anni giocava a mettere tutti contro tutti: bianchi contro neri, penultimi contro ultimi, operai contro manager, classe media contro bisognosi. In questo schema si inchiodava la sinistra a un ruolo di intermediario specifico e limitato. Noi abbiamo rotto lo schema, il Pd ed il centrosinistra sono tornati a parlare al Paese così come i nostri candidati sindaci parleranno al ballottaggio a tutta la città”.
Lo ha dichiarato Enrico Borghi, deputato e membro della segreteria nazionale Pd, intervenendo stamane a “Uno Mattina” su Rai1.
"Ottima la vittoria del segretario del Pd Enrico Letta nel collegio di Siena e Arezzo. Un risultato che rafforza il Pd, il centrosinistra e la proposta riformista all’interno del governo Draghi, come contrappeso alle spinte populiste e nazionaliste”. Lo ha detto la presidente della commissione Attività produttive della Camera, Martina Nardi, deputata del Pd. “Importante inoltre la straordinaria conferma di Gianni Lorenzetti a Montignoso e la grande vittoria di Giovanni Guastalli a Bagnone per quanto riguarda la provincia di Massa Carrara” Aggiunge Nardi.
“Le schiaccianti vittorie di Milano, Napoli, Bologna e delle suppletive a Siena con l’elezione del segretario Letta. Gli ottimi risultati in tutte le grandi città che andranno al ballottaggio, a cominciare da quello di Roma dove si è giocata la partita più complicata. Questi numeri, sommati a quelli di tutti gli altri comuni, parlano chiaro: il Pd e il centrosinistra sono i vincitori di questa tornata elettorale.”
Così in una nota il deputato dem, Alberto Losacco. “Il lavoro sulle coalizione e i candidati che abbiamo espresso - aggiunge - hanno mandato in crisi un centrodestra che in tre delle sei grandi città non arriva neppure al ballottaggio e che a Roma è momentaneamente primo solo per le divisioni nel nostro campo. E’ la riprova che la strada per battere le destre è quella del nuovo centrosinistra, ossia una coalizione larga, inclusiva e in grado di rappresentare quell’Italia che chiede concretezza e responsabilità di governo. Un lavoro che riparte domani per dare a tutte le città dove si voterà per il secondo turno amministrazioni all’altezza della loro storia e del loro valore.”