l settore agricolo è un comparto decisivo per lo sviluppo del Paese e come Partito democratico siamo vicini agli agricoltori e agli imprenditori della filiera. Il tema posto oggi da Coldiretti è un problema serio perché l'eccesso di presenza di cinghiali e altri animali nocivi provoca danni alle produzioni e all’ambiente, ma causa anche rischi enormi per l‘incolumità delle persone nelle nostre comunità. Per questo è giusto ragionare con serietà in Parlamento sulle azioni da mettere in campo per sostenere la battaglia di Coldiretti con l’unità di tutte le forze politiche, augurandoci che qualche partito preferisca fare qualche gazebo in meno e dedicare qualche ora di lavoro in più in Commissione e in Aula, i luoghi deputati a decidere e prevedere misure concrete per risolvere i problemi dei cittadini. Da parte nostra, delle azioni mirate a sostegno del comparto sono state già adottate: ad esempio con la legge di delegazione europea approvata alla Camera abbiamo recepito la direttiva europea sulle pratiche sleali in agricoltura e ci stiamo battendo per eliminare i dazi dell’amministrazione Trump nei confronti dei prodotti italiani, che hanno colpito per circa 3 miliardi di euro la filiera agroalimentare. Vogliamo ricordarlo a Salvini, che oggi era in piazza con Coldiretti ed ieri sosteneva invece Trump che lavorava contro il Made in Italy. L’ultima sfida che abbiamo di fronte riguarda l’utilizzo delle risorse del Pnrr, più di 5 miliardi appostati per il comparto agricolo, l’innovazione e la logistica con l'obiettivo di spenderli nel miglior modo possibile.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd, che ha partecipato stamattina alla manifestazione di Coldiretti in piazza Montecitorio.
“Il mio emendamento stabilisce una cosa molto semplice e cioè che, dato che tutto il settore della Moda rientra, giustamente, nella proroga del divieto dei licenziamenti e quindi nella possibilità di utilizzo della cassa integrazione in deroga, è necessario che vi siano ricompresi anche i comparti relativi alla fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi e della lavorazione delle pietre preziose e della fabbricazione di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini”, così Martina Nardi Presidente della Commissione attività produttive della Camera.
“Come sappiamo - spiega la Presidente Nardi - Il decreto-legge 99/2021 ha previsto, in considerazione delle caratteristiche eccezionali del mercato del lavoro del settore del tessile e della pelletteria, una proroga supplementare e circostanziata del divieto di licenziamento già in vigore e in scadenza al 30 giugno 2021 fino al 31 ottobre 2021. Il decreto ha individuato come settori le industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili, identificati con i codici ATECO 13, 14 e 15. Tuttavia in quell’elenco manca il settore dell’oreficeria, che pure fa parte del più ampio settore della moda.”
“E non si tratta di un settore di poco conto, anzi. Infatti - aggiunge Nardi - rappresenta oltre 500 aziende per un totale di oltre 30.000 addetti. E proprio come i settori “limitrofi” del tessile e della pelletteria, ha subito una grave crisi causata dalla pandemia COVID-19. Basti pensare che per il settore dell’oreficeria si è registrato un calo di circa il 30% di fatturato tra il 2020 e il 2019. Secondo quanto registrato nella 5° indagine sull’impatto del COVID-19 sul settore del tessile, moda e accessori condotta ad aprile 2021 da Confindustria Moda, nel primo trimestre 2021 la quota di aziende del settore dell’oreficeria che ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali è stata del 51%. Con riferimento alle imprese che ne hanno fruito, nel 42% dei casi gli addetti coinvolti dalla CIG non hanno superato il 20% del totale, ma nel 16% dei casi le imprese hanno usufruito degli ammortizzatori sociali per oltre l’80%» dei dipendenti totali dell’azienda. Ad aprile, guardando al secondo trimestre, ben il 49% delle aziende in esame prevedeva di far ricorso ancora alla CIG, percentuale in debole contrazione, dunque, rispetto a quanto registrato nel gennaio-marzo 2021, e simili trend sono da attendersi per il trimestre successivo”.
“Difendere ora quei posti di lavoro- sintetizza Nardi -, significa difendere una manodopera altamente qualificata e difficilmente sostituibile, che rende il Made in Italy della moda un’eccellenza mondiale. Pertanto, senza una proroga del divieto di licenziamenti, si verrebbero a creare le condizioni per una potenziale perdita di competenze, che contrariamente sarebbe scongiurata con una proroga al 31 ottobre 2021 accompagnata dal sostegno previsto dal Governo per i settori interessati, proseguendo sul percorso già avviato negli scorsi mesi. Un obiettivo che vale anche per il settore della fabbricazione di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini, che fa a pieno titolo parte del più ampio settore del tessile, moda e accessori e che, con l’attuale formulazione del decreto, invece sarebbe escluso dalla misura”.
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in commissione Bilancio alla Camera, in sede di conversione del decreto Sostegni bis, dell’emendamento a mia prima firma che aiuta i giovani nell’acquisto della prima casa. La misura è importante poiché impone ai soggetti finanziatori di applicare le condizioni migliori rispetto a quelle applicate dagli stessi soggetti a prezzi di mercato e di indicare, in sede di richiesta della garanzia, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari in ragione dell’intervento del Fondo di garanzia per la prima casa. In questo modo si assicura ai giovani il riconoscimento delle condizioni di maggior tutela e si favorisce la possibilità di accedere alla garanzia statale sul mutuo”.
Così la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Missione giovani del Partito democratico.
“Approvato in commissione Bilancio un emendamento che estende il regime di decontribuzione già previsto per altri soggetti anche a quelli creativo, culturale e dello spettacolo dal vivo. Una norma che riconosce come questi siano fra i settori più colpiti dalla crisi e che aiuterà molte imprese ad affrontare questa difficile fase e a rilanciare l’occupazione. Il Pd dà così seguito a un impegno preso con le associazioni di categoria e con gli operatori del settore”. Così i componenti democratici della commissione Cultura della Camera: Matteo Orfini, Rosa Di Giorgi, Paolo Lattanzio, Michele Nitti, Flavia Piccoli Nardelli, Patrizia Prestipino e Andrea Rossi.
“In commissione Bilancio, durante l’esame del decreto Sostegni bis, sono stati approvati due importanti emendamenti a sostegno del sistema economico, per stimolarne la ripartenza dopo la fase più acuta dell’emergenza pandemica. In particolare, parliamo degli emendamenti 13.72, a prima firma Sani, e il 17.03 a prima firma Buratti. Con il primo si sospendono fino al 30 settembre 2021 tutti i termini di scadenza relativi a vaglia, cambiali e altri titoli di credito, con i protesti o le contestazioni già levati che vengono cancellati d’ufficio. Si tratta di un grosso contributo al rilancio del mondo delle imprese e delle partite Iva oggi ancora in sofferenza di liquidità. Con il secondo emendamento, invece, si rafforza la raccolta di BancoPosta per permettere una maggiore cessione del credito dei privati cittadini che intendono ristrutturare casa, incoraggiando in questo modo una ulteriore espansione del meccanismo del 110%. Due misure, dunque, da cui possono derivare ulteriori stimoli alla nostra economia, alle imprese, alla crescita complessiva del Pil del Paese e risparmi per i cittadini”.
Così i deputati dem della commissione Finanze della Camera, Gian Mario Fragomeli, Francesco Boccia, Raffaele Topo, Umberto Buratti, Luca Sani, Graziella Leyla Ciagà.
“La commissione Bilancio della Camera, in sede di conversione del decreto Sostegni bis, ha approvato all’unanimità l’emendamento, a mia prima firma, con il quale si istituisce il ruolo del personale sociosanitario nello stato giuridico del personale del Servizio Sanitario Nazionale, in attuazione della legge 3/18 e del dlgs 502/92 che avevano istituito l’area delle professioni sociosanitarie. Con quest’emendamento si dà giustizia nominale e sostanziale a decine di migliaia di dipendenti delle aziende sanitarie, assistenti sociali, sociologi, operatori sociosanitari, impegnati in prima linea sia nell’emergenza Covid, che nell’erogazione delle prestazioni sociosanitarie a domicilio della persona, nei servizi e presidi territoriali e ospedalieri, ancora inquadrati nella forma arcaica non più rispondente al concetto di salute dell’Oms. Ora che a questi professionisti si è riconosciuto il giusto e corretto diritto al corretto inquadramento giuridico, l’ormai prossimo negoziato per il rinnovo del contratto nazionale del personale del Ssn potrà avviarsi e concludersi dando loro le corrette risposte di inquadramento contrattuale, come richiesto sia dalle piattaforme sindacali che, coralmente, dallo stesso personale interessato”.
Così Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Con l’approvazione dell’emendamento al Dl Sostegni che istituisce un fondo per le filiere del settore conciario è stato raggiunto un risultato significativo per un comparto in grave crisi a causa della pandemia”: è quanto dichiara Lucia Ciampi, deputata Pd e promotrice della proposta approvata oggi, giovedì 8 luglio, dalla Commissione Bilancio di Montecitorio.
“Voglio ringraziare il governo e le forze politiche che hanno sostenuto questa iniziativa. Questa norma contribuirà a sostenere l’attività delle imprese e promuovere progetti di ricerca e sviluppo nel settore tessile e conciario, a esclusione del territorio di Biella che ha già beneficiato di finanziamenti ad hoc nella scorsa legge di bilancio. Il fondo prevede uno stanziamento iniziale di 10 milioni di euro ma lavoreremo affinché possa essere implementato in tempi brevi” conclude Lucia Ciampi.
“Sono soddisfatta dell'incontro che, assieme ai Parlamentari Andrea Romano e Luca Sani, abbiamo avuto con i rappresentanti dei lavoratori della siderurgia di Piombino perché è emerso chiaramente che il settore acciaio a Piombino ha un futuro. Ma ora tocca al Governo e al Ministro Giorgetti muoversi. E’ per questo che ho già invitato il ministro allo Sviluppo economico a venire in Commissione a relazionare sulla situazione. Spero che risponda al più presto perché occorre far comprendere al Governo la necessità estrema di porre in essere tutte le iniziative utili a scongiurare la crisi del sistema acciaio a Piombino”. Così la deputata Martina Nardi presidente della commissione attività produttive della Camera.
"Mi ero impegnata con i sindacati di Piombino a trovare un canale di comunicazione diretto con il ministero per consentire a Piombino non solo di rimanere in piedi con le proprie attività e i propri livelli occupazionali ma anche di continuare a produrre e trasformare acciaio. Da qui la convocazione del Ministro Giorgetti. Perché è indispensabile che il Governo con il Ministero dello Sviluppo Economico chiarisca prima di tutto cosa vuol fare per obbligare l'imprenditore indiano Jindal per JSV a mantenere gli impegni assunti. Dall'altra parte occorre che vengano chiariti i rapporti fra Ancelor Mittal e la Liberty Magona. La prospettiva infatti è quella di realizzare a Piombino un polo siderurgico integrato vista anche la necessità nel mercato nazionale e dei mercati internazionali di acciaio”, conclude Nardi.
“La riforma dell’elettorato attivo del Senato è indispensabile per svecchiare il Paese e mettere fine a una discriminazione generazionale che è stata, fino ad oggi, un punto di debolezza del nostro sistema parlamentare. Mi auguro che il voto ai diciottenni e in particolare a tutti i minori di 25 anni per l’elezione dei senatori, porti dalle prossime elezioni una ventata di cambiamento fra quei banchi che oggi troppo spesso rallentano o bloccano l’adeguamento delle leggi dello Stato all’avanzamento culturale dell’Italia. Il percorso delle riforme in questa legislatura non è ancora finito. La riforma dei regolamenti parlamentari e soprattutto dell’assetto delle Commissioni e del gruppo misto, come anche l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione sulla vita dei partiti, sono appuntamenti che le forze politiche non possono eludere. Abbiamo la responsabilità collettiva di far iniziare la prossima legislatura in maniera ordinata, senza lasciare ai posteri gli aggiustamenti dovuti al taglio dei parlamentari”.
Così la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Missione Giovani del Pd.
“Abbiamo appena approvato un emendamento al decreto Sostegni bis per consentire alla contrattazione collettiva di individuare le ipotesi in cui è possibile apporre un termine al contratto. Emendamento a firma mia e del gruppo Pd in commissione Lavoro”.
Lo scrive su Twitter Antonio Viscomi, capogruppo Pd in Commissione Lavoro della Camera.
"Patrick Zaki e' in carcere perche' accusato di essere un oppositore del regime illiberale di Al Sisi. Viene accusato, cioe', di essere animato da quegli stessi valori di liberta' e di giustizia che sono scritti nella nostra
Costituzione". Cosi' Laura Boldrini, deputata del Pd e presidente del Comitato per i diritti umani nel mondo, intervenendo in Aula in occasione del voto della mozione per il riconoscimento della
cittadinanza italiana a Zaki promossa dai deputati Pd Lia Quartapelle e Filippo Sensi. "Abbiamo bisogno di altri gesti, forti e chiari, non bastano le belle parole - ha spiegato -. La concessione della cittadinanza italiana e' uno di questi gesti, chiari e concreti. Altri dovranno seguirne, se Zaki non sara' liberato, se non ci sara' consentito di raggiungere la verita' giudiziaria - perche' quella storica e' gia' evidente - sulla morte di Giulio Regeni.
Ne va della dignita' del nostro Paese. Personalmente - ha concluso- credo che dovremmo chiederci, ad esempio, che senso abbia, in questo contesto, continuare a vendere armamenti da guerra all'Egitto, come nel caso piu' recente delle due fregate di classe Fremm, anche tenendo conto del fatto che la legge 185 vieta l'esportazione di armamenti verso Paesi i cui Governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni
internazionali in materia di diritti umani"
"358 si', 30 astenuti, nessun contrario. La mozione del Pd per chiedere la cittadinanza italiana per Patrick Zaki è stata approvata da Montecitorio. Grazie Lia Quartapelle". Così Filippo Sensi, deputato Pd.
Il Governo, siamo sicuri, farà di tutto per convincere Stellantis a realizzare una fabbrica di batterie per auto in Italia. A Torino in particolare, da sempre capitale italiana dell’automobile, ci sono maestranze e scuole con le migliori competenze tecniche e professionali; un Politecnico che sa progettare, costruire e smaltire le batterie; vaste aree industriali a Mirafiori inutilizzate così da non sprecare terreni; una produzione di diversi modelli di auto elettriche già attiva o prevista.
Lo dichiara Stefano Lepri, deputato PD torinese.
“Il direttore generale appena arrivato nella Asl L'Aquila inizia il valzer delle poltrone e delle teste. Mi sarei aspettata che la drammatica esperienza della pandemia avesse insegnato a tutti che con la Sanità pubblica non si scherza, che dall'efficienza e dal funzionamento delle nostre strutture sanitaria dipende letteralmente la vita dei cittadini. E invece in Abruzzo dobbiamo assistere con sconcerto a giochi di potere, uno spettacolo indegno di nomine e contro nomine dettate solo dalla guerra per bande all'interno della destra. Appartenenza e fedeltà politica invece di criteri all'insegna del merito e della preparazione, dispetti e prove di forza all'interno della coalizione di centrodestra: questo è quello che sta accadendo. Ed è scandaloso, perché mina alle basi la salute di tutti. Il governatore Marsilio non solo non sta facendo nulla per impedire questo scempio, ma sembra addirittura parte attiva in questa partita giocata sulla pelle dei cittadini. D'altra parte ha ghigliottinato l'ex direttore Testa fregandosene del rischio che la regione debba risarcire somme ingenti (come sta avvenendo per l’ex direttore Mancini). Partita che non ha niente a che vedere con il miglioramento della sanità abruzzese, che ne avrebbe un bisogno disperato, ma riguarda solo lo scontro tra forze politiche incapaci di governare. Si fermino prima di combinare ulteriori disastri”.
Lo dichiara Stefania Pezzopane, deputata abruzzese del Pd e componente della Presidenza del Gruppo alla Camera.
“La cultura è tra i settori maggiormente colpiti dalla diffusione del Coronavirus e molti provvedimenti sono stati adottati per contenere gli effetti nefasti della pandemia. Nell'ultimo anno, l'esecutivo ha previsto diversi interventi volti a fronteggiare le difficoltà del settore: sono stati istituiti due Fondi per l’emergenza del settore dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo, e un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali; inoltre è stato ulteriormente esteso l'Art-bonus e sono state riconosciute diverse forme di sostegno ai lavoratori e agli artisti, oltre che alle istituzioni culturali di piccole e grandi dimensioni. Siamo convinti che in questa fase occorra un nuovo sistema di welfare in favore dei lavoratori dello spettacolo e sia necessario avviare un complesso di riforme sul funzionamento del sostegno pubblico al settore. Chiediamo, quindi, al ministro Franceschini quali siano i contenuti e i tempi di approvazione del disegno di legge delega sulla riforma dello spettacolo approvato lo scorso 10 giugno dal Consiglio dei Ministri”. Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera, intervenendo in Aula per il question time.
Nella replica affidata Michele Nitti, deputato Pd della commissione Cultura, è stata sottolineata “l’importanza di una riforma articolata e complessa come quella sul nuovo welfare per i lavoratori dello spettacolo, e del nuovo rilancio di tutto il settore a partire dal prossimo decreto Sostegni bis. L'indagine conoscitiva su lavoro e previdenza nel mondo dello spettacolo era stata incardinata prima della pandemia, a dimostrazione di quanto certe criticità nel sistema di diritti e tutele fossero presenti anche allora. Con la riapertura della delega sullo spettacolo, l'opportunità che abbiamo – conclude Nitti - è quella di superare la fase dei ristori per arrivare a soluzioni normative strutturali, andando oltre l’emergenza. Immaginando anche misure che stimolino la domanda culturale, la partecipazione culturale, nella logica della cultura come strumento di condivisione del patrimonio cognitivo e creativo della comunità e di un riordino complessivo del settore”.