Post su Fb di Vito De Filippo, deputato Pd
Da poco abbiamo terminato la votazione degli emendamenti al #FamilyAct in Commissione Affari sociali alla Camera dei deputati. E' stato un lavoro complesso che ho seguito con grande attenzione da #relatore della maggioranza. Tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione hanno dato un contributo importante per arricchire il testo. Dopo i pareri consultivi delle altre commissioni la discussione generale arriverà in Aula venerdi' 16 luglio.
In commissione Affari sociali è stato oggi approvato un importante emendamento, a firma di venti deputati PD, che prevede la diffusione di attività informative e formative sui diritti e doveri dei genitori e inerenti alla vita familiare; di centri e servizi di supporto nelle diverse fasi della vita familiare e di sostegno alle scelte dei genitori, anche tramite attività di mediazione familiare e di integrazione con i consultori familiari. Si tratta - osserva Stefano Lepri che ha proposto l’emendamento - di fondamentali misure di politica familiare già previste e praticate da molte regioni, amministrazioni locali e associazioni, che ora diventano, finalmente, linee guida della legge delega.
“Il parere favorevole del relatore e del governo, e l’accordo unanime delle forze politiche per l’istituzione di un fondo destinato al ristoro delle perdite derivanti dalla sospensione e dal ridimensionamento a causa della pandemia dei servizi di ristorazione collettiva, è un nostro importante successo. Il sostanziale via libera per l’approvazione dell’emendamento a nostra firma, infatti, permette lo stanziamento di 100 milioni di euro per l’anno 2001 da destinare per contributi a fondo perduto tenendo conto della riduzione dei ricavi delle imprese nel corso del 2020 rispetto all’anno precedente e del livello di mantenimento in servizio degli addetti. Si rende così giustizia a un settore fino a oggi escluso da ogni aiuto economico e che però, a seguito dei provvedimenti per il contrasto alla pandemia da parte del governo e di alcune regioni ed enti locali, aveva visto il prodursi di interruzioni totali del servizio di ristorazione fornito alla pubblica amministrazione, in particolare alle scuole, e di mensa aziendale e commerciale. Parliamo di aziende che occupano circa 100mila persone, il cui 85% è lavoro femminile, che sono labour intensive, con una presenza femminile maggioritaria e di dimensioni tali da non aver avuto accesso fino ad ora a nessuno dei ristori”.
Così i deputati dem, Alberto Losacco e Graziano Delrio, primi firmatari dell’emendamento sulle misure di sostegno al settore della ristorazione collettiva.
“Dal Presidente Draghi sono venute ieri parole chiare sui Balcani, sollecitando l’UE ad avere saggezza politica e visione, ribadendo con forza che l’integrazione è l’unica strada per stabilizzare la regione e consolidare la transizione democratica. Un appello che sarebbe colpevole non raccogliere e che deve sollecitare l’UE ad uscire da incertezze e ambiguità.”
Lo dichiara il presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati, Piero Fassino, che in serata parteciperà a Roma ad un Convegno su UE e Balcani promosso dallo IAI e dal Maxxi.
“Sono passati – ricorda Fassino - 26 anni dalla fine delle guerre balcaniche e 18 anni dal Consiglio Europeo di Salonicco che adottò la strategia di allargamento dell’UE ai Balcani occidentali. Un tempo lungo che se ulteriormente protratto può solamente frustrare le aspettative delle opinioni pubbliche della regione e favorire il riemergere di pulsioni nazionalistiche che tante tragedie hanno già causato in quelle terre”.
“L’appello di Draghi – continua - va raccolto, accelerando i negoziati in corso con Serbia e Montenegro, avviandoli con Albania e Nord Macedonia, come deciso dall’UE un anno fa, e offrendo una prospettiva di inclusione europea a Bosnia e Kosovo. E’ un obiettivo su cui l’Italia è impegnata da tempo con una costante azione diplomatica del governo accompagnata da un’intensa azione di diplomazia parlamentare della Commissione esteri con le omologhe Commissioni delle nazioni delle regioni e dei Paesi UE”, conclude Fassino.
"Oggi sono intervenuto in Aula alla Camera per sostenere, a nome del Partito Democratico, la mozione parlamentare che chiede il conferimento a Patrick Zaki della cittadinanza italiana. Un conferimento che avrebbe un grande valore anche per rendere più efficace l'iniziativa dell'Italia a difesa dei suoi diritti umani e civili.
La storia di Zaki non deve e non può essere cancellata, perché è una storia importante: è una storia di multiculturalismo, di incontro tra mondi diversi che vogliono stare insieme. E di fronte a quella storia non possiamo restare ignavi, come è accaduto troppe volte nel passato recente e meno.
Quando Patrick Zaki è stato arrestato presentai subito una interrogazione parlamentare. La tragedia di una ingiusta detenzione che da allora le autorità egiziane hanno sempre reiterato ha portato a un impegno unitario e corale delle nostre istituzioni. È molto importante che su questa mozione parlamentare si uniscano ora tutti i gruppi politici. È la condizione per renderla più efficace e per non lasciare davvero niente di intentato per difendere il diritto di Zaki alla libertà e alla giustizia e perché siano garantiti i suoi diritti umani e civili".
Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.
“Creare le condizioni per riprendere il percorso di pace in Medio Oriente deve essere una priorità a cui tutti i protagonisti devono dedicarsi con determinazione. Alla grave crisi delle settimane scorse si è posto fine con una tregua, che rischia però di essere presto vanificata se non seguita dalla ripresa di un percorso di dialogo tra israeliani e palestinesi.”
Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati Piero Fassino, aprendo il ciclo di audizioni sul Medio Oriente varate dalla Commissione.
“Riprendere il percorso di pace, interrotto dal 2014 – ha sottolineato Fassino - è una responsabilità prima di tutto di israeliani e palestinesi che, fugando le troppe ambiguità di questi anni, debbono ribadire il reciproco riconoscimento del diritto di Israele a vivere sicuro e riconosciuto dai suoi vicini e del diritto del popolo palestinese ad una patria. Riconoscimento che è condizione imprescindibile per la soluzione due popoli/due Stati.”
“Altrettanta responsabilità – ha aggiunto Fassino - hanno i membri del Quartetto – USA, Russia, ONU, UE – che devono incoraggiare le parti al dialogo, accompagnandole nei negoziati e facendosi garanti degli esiti. Così come un ruolo essenziale sono chiamati a svolgere i Paesi della regione che riconoscono Israele come Egitto, Giordania e i Paesi che hanno sottoscritto gli Accordi di Abramo.”
“L’Italia è da anni interlocutore attivo di Israele e dell’Autorità nazionale palestinese e ne è significativa manifestazione l’iniziativa italo-spagnola assunta dai Ministri degli Esteri Di Maio e Arancha González per offrire un contributo concreto alla ripresa del processo di pace. Una iniziativa accompagnata anche sul piano parlamentare da un’azione congiunta delle Commissioni Esteri della Camera e della Cortes.”
Bari protagonista di una nuova idea di antimafia. Il deputato barese Paolo Lattanzio, membro della Commissione Bicamerale Antimafia e Coordinatore del XX Comitato "Prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l'emergenza sanitaria", e i Giovani Democratici della città lanciano un ciclo di iniziative sociali per il rilancio della lotta alle mafie e la sperimentazione di esperienze di antagonismo mafioso partecipato e dal basso. L’iniziativa ha l’obiettivo di aggregare le migliori intelligenze, le energie attive, le proposte e le idee di donne e uomini esperti, di professionisti e della società civile per creare mobilitazione politica sul tema della lotta alle mafie e riattivare il tessuto dell’attivismo regionale alla luce dei nuovi scenari mafiosi emergenti alla luce della pandemia da Covid-19.
“Ci tengo a sottolineare che in questo progetto sono coinvolti tutti gli attori della società civile, a partire dalle università pugliesi affinché insieme si possa rinnovare quotidianamente il contrasto quotidiano alle mafie che assediano le nostre città. Io non credo siano sufficienti solo i grandi progetti esemplari antimafia ma credo che ci sia la necessità di un antimafia diffusa, che parta dal territorio perché la vera strada per sconfiggere le mafie è il contrasto collettivo. Peraltro questa iniziativa nasce in un momento in cui è forte l’offensiva delle mafie sia sociale che economica sulle conseguenze della pandemia. Credo che queste iniziative che partono da Bari possano costituire un valore aggiunto per tutto il Meridione perché parte dal basso e nasce in maniera partecipativa con i ragazzi e le ragazze che partecipano alla vita civile e collettiva di Bari e non viene calata dall’alto. L'educazione alla prevenzione della corruzione e dell'illegalità garantiscono il presupposto per il concreto coinvolgimento dei cittadini nel funzionamento dei servizi pubblici", ha dichiarato il deputato barese del Pd Paolo Lattanzio.
Si parte il 12 luglio con il primo incontro da titolo “Ricerca e Azione contro le mafie: dall’università alle strade”. L’evento è dedicato al 20°anniversario dalla morte di Michele Fazio, vittima innocente di mafia. Verrà analizzato il fenomeno mafioso alla luce dell’emergenza pandemica e il ruolo della ricerca e delle università nel contrasto quotidiano alle mafie così come dell’attivismo sociale.
“- Per questi ragazzi non ci sarà sarà scampo. Giocano alla mafia, mamma, vado in strada, sparo
A trent'anni da Capaci, vedi, sarà strano, ma il modello è diventato Genny Savastano - Uso le parole di un artista della nostra regione per sottolineare l’importanza di questo evento, perché dobbiamo tornare a parlare di mafia, partiamo dall’Università ma dobbiamo farlo ovunque perché ormai ci siamo abituati alle loro facce e questo non deve succedere”’, ha dichiarato il Segretario Gd Bari Città, Alessandro Annicchiarico. Per Andrea Ciriello, responsabile comunicazione Gd Bari, “l’antimafia è un valore che va custodito, difeso e alimentato come fece Prometeo col fuoco. Allo stesso modo noi ragazze e ragazzi che crediamo nell’attivismo politico, abbiamo l’obbligo morale di portare la cultura della speranza e di diffonderla quanto più possibile. Bari in questi decenni è migliorata molto sotto questo punto di vista, ma tanto é ancora il lavoro che abbiamo davanti. Siamo molto contenti che l’On Paolo Lattanzio abbia voluto collaborare con noi nella realizzazione di questo ciclo di eventi. Auspichiamo una grande risposta da parte della città”. “Partire dall'Università per parlare di Antimafia è un segno molto forte per dire che la mafia si può combattere solo con la formazione e la cultura, con azioni reali che devono necessariamente partire dai luoghi della formazione, che hanno l'importante compito di non rinchiudersi in Cattedrali nel deserto ma di portare la ricerca e la formazione a tutta la comunità, così da creare una generazione consapevole e unita nella concreta lotta alla mafia, che rimane uno dei cancri più radicati e gravi del Mezzogiorno e di cui troppo poco si parla e soprattutto troppo raramente si cerca di sradicare con azioni concrete”, ha aggiunto Paola Caputo, vicesegretaria Gd Bari.
Il primo appuntamento del 12 luglio si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Stefano Bronzini, del Magnifico Rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino, Roberto Voza, Direttore dipartimento Giurisprudenza Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Michele Chiusano, Consiglio Nazionale degli Studenti. Seguiranno poi gli interventi di: Vincenzo Muscatiello, Professore Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Paola Caputo, Vicesegretaria Giovani Democratici Bari Città, Antonio Ciuffreda, Professore Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Pina Picierno, Eurodeputata PD, Stefano D’Alfonso, Professore Università degli Studi di Napoli Federico II. Le conclusioni sono affidate a Paolo Lattanzio, membro della Commissione Bicamerale Antimafia. Gli eventi del ciclo saranno in presenza, salvo disposizioni ministeriali. Tuttavia sarà possibile seguire l’evento sui canali social di Paolo Lattanzio e dei Giovani Democratici di Bari.
“Ricerca e Azione contro le mafie: dall’università alle strade”, 12 luglio 2021, ore 17. Università degli studi di Bari Aldo Moro, Aula Aldo Moro (Facoltà di Giurisprudenza) - Piazza Cesare Battisti 1 (BA).
Post su Fb di Barbara Pollastrini, deputata Pd
Eppure un filo c’è tra l’arroganza di chiudere con una mail la Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, lasciando a casa senza preavviso i lavoratori, e il tentativo di svuotare o affossare la legge Zan. Il legame è un attacco ai diritti.
In Brianza, a poche ore dallo sblocco e senza richiesta di cassa integrazione, una multinazionale schiaccia un tasto e avvia il licenziamento collettivo di 152 lavoratori. Al Senato la destra tenta di mettere su un binario morto la legge che ha la colpa di prevenire e punire forme di istigazione all’odio e alla violenza per motivi di sesso, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Allora dove sta l’intreccio? Che sia un operaio o una giovane trans a essere colpita è la persona e la sua dignità, quella di lavorare, di avere una retribuzione o quella di essere rispettata per come ci si sente e talvolta le due cose insieme.
È faticoso spiegarsi con chi, come il leader di Italia Viva, ha portato a casa le unioni civili ma ha voluto colpire l’articolo 18 e offendere un sindacato come se nella nostra modernità non contasse il linguaggio simbolico e delle tutele per unire i bisogni e i sentimenti. Valeva allora e vale anche in Arabia. E oggi vuole insegnare al Pd e al suo segretario, Enrico Letta, cosa sia il riformismo e dove stia l’intelligenza politica. Se il suo gruppo avesse voluto davvero migliorare la legge, ogni legge è migliorabile, avrebbe agito di fioretto. Invece ha scelto volutamente l’accetta: però l’applauso non è partito dai ragazzi in piazza ma dagli esponenti della destra reduce dall’abbraccio con Orbán e soci.
La verità è che i diritti si tengono l’un l’altro e se li togli all’ultimo della fila poi li toglierai al penultimo e ad altre ed altri ancora. Se siamo al mondo è perché ci crediamo. Ingenua? Ingenui? Semplicemente esigenti.
"La scomparsa di Raffaella Carrà addolora l'Italia intera. Ci ha affascinato con la sua eleganza, il suo stile e il grande rigore che metteva nel suo lavoro. Ci lascia una grande artista, icona della Tv, volto amico per generazioni di italiani. Ai suoi familiari la vicinanza delle deputate e dei deputati del Pd".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“La riformulazione proposta dal governo ai diversi emendamenti presentati, fra cui quello del Gruppo Pd a mia prima firma, che prevede il rifinanziamento degli incentivi previsti in Legge di Bilancio 2021 per l’acquisto di autovetture e veicoli commerciali a ridotto impatto ambientale, è un risultato che risponde a una nostra esplicita richiesta e che giudichiamo importante per sostenere questa filiera fondamentale per l’economia italiana. L’automobile e la sua filiera produttiva, infatti, sono una voce fondamentale del nostro comparto industriale. Bene, quindi, il rifinanziamento di incentivi che hanno prodotto ottimi risultati sia dal punto di vista economico, che ambientale e sociale, ma ora serve con urgenza una politica di settore organica che aiuti questo comparto nella fase di transizione e cambiamento tecnologico che sta vivendo”.
Così il capogruppo dem in commissione Attività produttive alla Camera, Gianluca Benamati.
"Lavorare con passione e costante impegno per il bene della propria comunità con l'occhio anche al futuro della città. Questo è il compito che si è dato Valeria Mancinelli ad Ancona. Con il 60% del gradimento dei suoi cittadini è all'ottavo posto tra i sindaci d'Italia, prima donna nella classifica. Complimenti a lei per la preziosa opera che svolge tra la sua gente da tutta la comunità del Pd oltre, naturalmente, a Antonio Decaro confermato sindaco più apprezzato d'Italia ".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Un sindaco del Pd, un sindaco di una città del Sud. Quando si amministra prendendo di petto problemi quotidiani senza mai rinunciare all'impegno per conferire alle città una nuova centralità strategica, i cittadini se ne accorgono e sono pronti a riconoscere e a sostenere il tuo operato. E’ così che si rivitalizzano le comunità, è così che si fa buona politica. Congratulazioni ad Antonio Decaro, confermato anche quest’anno come il sindaco più apprezzato d’Italia.”
Così in una nota il deputato barese del PD Alberto Losacco sui dati Governance Poll 2021 del Sole 24 ore.
"Sul ddl Zan Italia Viva continua ad avere le idee confuse e cambia parere di continuo. Oggi parla di “testo confuso e inefficace” ma alla Camera quel testo lo aveva votato senza problemi, al Senato vuole eliminare articoli che a Montecitorio aveva contribuito a introdurre con emendamenti concordati. Non si comprende davvero quale sia la strategia di Italia Viva, o meglio, forse si tratta di finalità che vanno ben oltre la lotta alla discriminazione e il ddl Zan".
Lo dichiara il deputato dem Andrea Frailis, in merito all’iter in Senato del disegno di legge sulla lotta alla omotransfobia e a ogni tipo di discriminazione.
La suscettibilità della Lega e le prese di distanza di alcuni suoi esponenti dalla linea ungherese confermano la loro grande confusione e l'imbarazzo che provano. I fatti e le posizioni politiche sono chiare. Orban e i suoi amici sovranisti europei si sono opposti a Bruxelles alla creazione sia del Next Generation Eu che degli Eurobond, e credono in un'Europa Medioevale, che metta in contrapposizione invece di sostenere gli Stati con misure di solidarietà e responsabilità. Noi Democratici abbiamo lottato per ottenere questi 750 miliardi di euro di risorse straordinarie da investire in particolare nel rilancio dell'Italia, primo Paese beneficiario, e continueremo a lavorare per rendere strutturale questo Programma di sostegno economico per i Paesi UE, così come per politiche di equità a tutela delle nostre comunità. È una visione diversa certo. Ma la loro è incompatibile con gli interessi dell’Italia ed è del tutto incompatibile con l'indirizzo del Governo. Altro che agenda Draghi. Abbiano almeno il buon gusto di non prenderci in giro.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd
“I Democratici, progressisti e socialisti sono stati decisivi a Roma e Bruxelles per l'approvazione delle misure straordinarie adottate dall'Unione in ambito sanitario ed economico-sociale in questi mesi di pandemia. Se avessimo dato retta a Orban e ai sovranisti avremmo fatto fronte alla crisi con i soldi del Monopoli”, così l’Onorevole Piero De Luca, vicepresidente dei deputati del Pd, nel corso del suo intervento alla Conferenza Programmatica del Partito Socialista Italiano. “In tutti questi mesi i sovranisti non hanno fatto altro che opporsi con forza alla creazione sia del Next Generation EU che degli Eurobond, puntando tutto sul vecchio modello europeo dei veti, su un’Europa meno unita e solidale”, aggiunge il Deputato. “Gli Stati membri, però, da soli, sono più deboli e più fragili. E allora, è necessario porre fine alla propaganda e alla demagogia ed essere protagonisti nella definizione di un campo largo di alleanze tra forze progressiste e riformiste, che si fondi su programmi, progetti, valori ed idee condivise. Allearsi e lavorare con Orban è del tutto incompatibile con la partecipazione all'attuale Governo e con la realizzazione dell'agenda Draghi. Per questo dobbiamo continuare a sostenere con forza l'Esecutivo e concentrarci sull'attuazione del PNRR per cambiare davvero l'Italia e continuare ad assicurare credibilità al nostro Paese in ambito internazionale”.